Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: heliodor    09/09/2014    2 recensioni
Quando Anna viene rapita da un gruppo di piromanti, Elsa, Kristoff e il pupazzo Olaf si mettono sulle sue tracce. Aiutati da un capitano coraggioso e dal suo spericolato equipaggio, dovranno viaggiare fino ai confini del Mare Settentrionale, superando ostacoli e nemici di ogni genere, per raggiungere la Montagna di Fuoco e affrontare il suo Guardiano, una creatura mostruosa figlia delle fiamme e del terrore...
Burned è il secondo episodio della serie The Winter Queen.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Nuovo personaggio, Olaf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Winter Queen'
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Kastelgaard cammina tra la folla, gli occhi bassi e lo sguardo corrucciato. Evita un'anziana che cammina aiutandosi con un bastone e si scontra con un omaccione in piedi davanti al carretto di un ambulante. Nell'urto colpisce il carretto facendo cadere le bambole di pezza esposte.
― Mi scusi ― borbotta.
L'omaccione guarda le bambole con espressione assorta. ― Bella ― dice con voce cavernosa.
Una targa appesa sul fianco del carretto recita:  Emporio ambulante della Querciola Vagabonda.
Oaken, il viso sorridente, indica la merce esposta sul carretto. ― Benvenuto al mio emporio, gentile visitatore. Dia pure un'occhiata in giro. Vi interessano i nostro nuovissimi articoli? Sono appena arrivati. Una vera esclusiva. ― Oaken afferra con la mano una bambola dalla treccia bianca fasciata in un vestito viola. ― Un'autentica riproduzione della nostra amata regina. In offerta solo per oggi a dieci monete.
― Dieci ― brontola l'omaccione. La mano del marinaio si sposta su una bambola dalle fattezze maschili.
Oaken afferra la bambola e la tiene bene in vista. ― Kristoff il montanaro. C'è anche la sua renna di nome Sven. ― Una bambolina color marrone chiaro con due stecchetti al posto delle corna. ― Sempre dieci monete.
― Dieci.
Oaken mostra una bambola con due ciocche di cotone rosse legate a formare una treccia e un vestito lungo blu e verde. ― E questo è il nostro pezzo forte, la principessina Anna. Sia in versione classica. ― Tira una cordicella che spunta dalla schiena della bambolina. Il vestito diventa bianco con venature blu e celesti. ― Che in quella statua di ghiaccio. Sempre dieci monete ― conclude sorridendo.
L'omaccione prende tutte le bambole e le stringe al petto. ― Dieci.
― Sì. Per ognuna. In tutto sono quaranta.
― No. Dieci.
― Certo. Ma quelle sono quattro. Fa quaranta.
― Dieci.
Kastelgaard scuote la testa e prosegue dritto.
A testa bassa raggiunge il molo e sale sulla passerella che lo collega alla nave. Sul ponte un marinaio attende seduto, un terzetto gioca a dadi in un angolo e un ragazzo dalla zazzera rossiccia spazza le assi di legno consunte con uno strofinaccio.
Un marinaio dalla barbetta a punta e il naso adunco si avvicina. ― Com'è andata capo?
Kastelgaard sospira e si lascia cadere su uno sgabello. ― Male. La regina non mi ha voluto neanche ascoltare. Gull, non so nemmeno perché ho fatto questo viaggio. È stato tutto tempo sprecato.
Gull si gratta il mento. ― Almeno abbiamo visto la famosa Arendelle.
― Ho deluso tutti e non ho onorato la memoria di mio padre. Non diventerò mai un famoso capitano. ― Kastelgaard si strappa di dosso la blusa e la getta in un angolo.
― Cosa facciamo ora?
― Leviamo l'ancora.
― Facciamo rotta verso casa?
Kastelgaard scrolla le spalle. ― Un posto vale l'altro.
***
Kristoff si precipita nel cortile. Il viso e i vestiti sono anneriti dalla fuliggine. Dietro di lui Kai e le guardie si fanno strada tra la folla. ― Non possono essere lontani. Avvertite la regina. Io provo a inseguirli.
Kai annuisce e rientra nel palazzo.
Tra sguardi incuriositi Kristoff si fa largo tra i pretendenti. ― Avete visto una ragazza con dieci marinai?
― Qui è pieno di marinai ― gli risponde una voce.
― Sono le ragazze che mancano.
Risate.
Kristoff spinge da parte un ufficiale grassoccio che lo guarda indispettito.
― Attento a dove mettete i piedi giovanotto.
― Mi scusi, io...
Vicino al portone d'ingresso, Lotte e due marinai si lanciano di corsa verso il ponte.
― Voi ― grida Kristoff. ― Fermatevi subito. Guardie!
I soldati, sorpresi, si guardano attorno.
Kristoff li supera di corsa buttando giù un paio di comandanti in alta uniforme.
― Vi farò fucilare! ― grida uno di loro mentre il montanaro lo supera con un balzo.
Lotte si volta a guardarlo.
― Ci sta seguendo ― grida uno dei marinai davanti a lei.
― Dividiamoci ― ordina la ragazza.
Superato il ponte di corsa i tre si separano prendendo strade diverse. Lotte prosegue dritta verso il centro della città.
Kristoff la segue di corsa facendosi lago tra i carretti ingombri di mercanzie.
Lotte ne supera uno con un balzo, ma Kristoff è dietro di lei. Allunga la mano per afferrarle il cappuccio della tunica e tira.
― Presa! ― esclama prima di inciampare e cadere sul selciato. Quando si rialza si accorge di avere tra le mani un pezzo di stoffa.
Lotte, arrivata a un incrocio, si getta di corsa tra la folla. Ora indossa camicia bianca e pantaloni lunghi con stivali che arrivano al ginocchio.
Kristoff getta via la tunica e si rialza.
***
Kai bussa alla porta.
― Non voglio essere disturbata ― dice Elsa dall'interno.
― Maestà, riguarda la principessa Anna.
Rumore di passi. La porta di apre.
― Che ha combinato ancora? ― domanda Elsa esasperata.
***
Lotte corre a perdifiato sul molo di pietra. Due marinai sbucano da una stradina laterale. Uno di essi, il più grosso, porta sulle spalle un fagotto.
― Come sta? ― domanda Lotte col fiato grosso.
― Bene ― risponde il marinaio. ― Ha preso solo qualche scossone.
― Lasciatemi stare ― grida una voce proveniente dal fagotto.
― State tranquilla maestà ― dice Lotte sorridendo. ― Tra poco vi faremo uscire.
I marinai di Lotte si riuniscono davanti a una nave ormeggiata sul molo.
― Portatela su ― ordina Lotte. ― Prepariamoci a salpare, svelti.
I marinai salgono sul ponte e iniziano a slegare le cime che tengono la nave ormeggiata al porto.
― Isak e Dink non sono ancora tornati.
― Dannazione. ― Lotte guarda preoccupata il molo. Non ci sono guardie e nessuno guarda nella loro direzione.
Dink e Isak sbucano dalla parte opposta del molo.
Lotte fa loro cenno di sbrigarsi. ― Svelti. Tra poco li avremo tutti addosso.
Isak spinge Dink su per la passerella. Il marinaio ha le braccia ingombre di pupazzi e altri oggetti che sta seminando per tutto il ponte.
― L'ho trovato in un mercatino ― dice Isak.
― Le spiegazioni a dopo ― dice Lotte ritirando la passerella. Con la coda dell'occhio vede Kristoff arrivare di corsa sul molo.
― Fermi ― grida il montanaro. ― Lasciatela stare.
― Via, via ― grida Lotte.
La nave si allontana dal molo.
Kristoff si ferma un attimo prima di finire in acqua.
La nave si gira e si dirige a vele spiegate verso l'imboccatura del porto.
Kristoff arretra di una ventina di passi, trae due profondi respiri e poi si lancia di corsa verso l'acqua. Un attimo prima che il molo termini si stacca dalla pietra e compie un balzo verso il fianco della nave.
***
Kastelgaard guarda il castello di Arendelle sfilare alla sua destra, mentre la nave supera le due torri che sorvegliano l'imboccatura del porto.
― Capo ― dice Gull manovrando la ruota del timone con entrambe le mani. ― Non ci perdere il sonno.
Kastelgaard sospira e distoglie lo sguardo. ― Ero così sicuro che ce l'avrei fatta...
― Un grande capitano non si misura dalla grandezza delle sue imprese ― dice Gull sorridendo. ― Ma da quella del suo cuore.
― Dove l'hai sentita questa?
― L'ho pensata io l'altra sera. Ti piace?
Kastelgaard sospira.
La nave supera l'imboccatura e si ritrova in mare aperto. Da lì in poi il fiordo è sgombro di navi, tutte ancorate ai moli.
Tranne una che segue la scia del Canto del Mare.
Il vascello con la testa a forma di drago sulla punta avanza a vele spiegate verso l'imboccatura del porto. Altre due navi, più grosse e pesanti, la seguono a diverse decine di metri di distanza. Entrambe issano sull'albero maestro la bandiera col giglio dorato in campo verde e viola.
Lotte, in piedi sul castello di poppa, guarda nella loro direzione. ― Ci seguono. Preparate i fuochi d'artificio.
Isak e altri tre marinai corrono verso la stiva.
Quando ne riemergono, imbracciano ciascuno un tubo lungo due metri che termina con una testa di drago.
I quattro si piazzano sui fianchi della nave. ― Fuochi d'artificio pronti ― grida Isak.
― Al mio via ― risponde Lotte.
La nave supera l'imboccatura del porto lasciandosi dietro una scia che le altre due navi seguono.
― Ora ― grida Lotte.
Isak tira una cordicella alla base del tubo. Una fiammata seguita da un tonfo sordo, poi un fischio prolungato e la testa di drago all'estremità del tubo decolla in aria come un proiettile, seguita da una scia di fuoco.
Lotte l'osserva volare verso una delle torri. Un attimo dopo l'aria vibra per l'esplosione che manda in pezzi la costruzione.
Nello stesso momento anche l'altra torre viene colpita ed esplode in mille pezzi che precipitano in mare. Blocchi di pietra precipitano nel passaggio.
Lotte socchiude gli occhi al rumore dello schianto del legno sulla pietra quando la chiglia delle navi inseguitrici impatta contro le macerie disseminate dalle due torri.
Dai marinai in coperta di alza un grido di esultanza.
― E ora ― fa per dire Lotte, ma si blocca.
― Ehi voi ― grida Kristoff aggrappato a una fune che penzola dal fianco della nave. ― Tiratemi su.
Isak si sporge dal fianco della nave e guarda Lotte che scuote la testa. Estrae un coltello. ― Mi spiace, ma siamo già al completo ― dice prima di tagliare la corda.
― Aspetta! Non so nuo... ― Kristoff precipita in acqua.

 
  
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