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Autore: Giadavnt    09/09/2014    2 recensioni
Ciao a tutti. Questa è la mia prima fanfiction a più capitoli...si parla di una ragazza italiana che da piccola ha conosciuto Chester Bennington con cui ha stretto una grande amicizia. I due si rincontreranno solo dopo molti anni e la ragazza passerà una lunga estate insieme ai componenti della band. Introdurro' varie tematiche come la droga e la violenza di cui Chester ne fu vittima e andando avanti aggiungerò una storia a triangolo. Aggiungero' le varie avvertenze man mano con i vari aggiornamenti. Non sono molto brava a riassumere tutte le idee che ho perché vorrei dire tutto ma ho solo 200 parole e quindi spero leggerete almeno il primo capitolo che fa da prologo. Detto questo vi aspetto in molti a recensire. Accetto di buon grado consigli e critiche perché so che grazie a queste potrò migliorare. Buona lettura e un grande ciao a tutti.
P.S. Le sfere temporali non sono giuste. Ho preceduto di qualche anno il successo dei Linkin Park.
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Dopo qualche altra chiacchiera Mike e Chester uscirono da quel paradiso che per i prossimi tre mesi sarebbe stata la mia stanza. Erano circa le 11 e decisi di svuotare e sistemare un po' le valigie. Spalancai l'armadio e i cassetti e cominciai a infilare uno ad uno tutti i vestiti tra trolley e borsone. Non arrivai neanche a metà che la voglia di riordinare andò subito a farsi benedire. Presi il primo cambio che mi capitava a tiro e mi chiusi nel bagno annesso alla mia camera. Restai a mollo circondata dalla schiuma per non so quanto tempo giocando come una bambina piccola e facendo bolle di sapone unendo il pollice e l'indice della mano a cerchio e soffiandoci dentro. 

Quando mi fui rilassata abbastanza uscì dalla vasca e infilai l'intimo e una semplice canotta blu. Ritornando in stanza, intenta a strizzarmi i capelli con un asciugamano, non mi accorsi della valigia aperta lasciata in mezzo al pavimento e, indovina, ci inciampai e caddi. 

-Ahi!!- mi lasciai scappare e passato il primo momento di dolore mi misi a sedere sul pavimento massaggiandomi la testa.
Dopo qualche secondo si aprì di scatto la porta mostrando un Mike preoccupato dagli occhi grandi e la bocca semiaperta.

-Ehi! Tutto bene? Ti sei fatta male?-
-No, non preoccuparti. Sto bene.- dissi sorridendo mentre mi alzavo da terra per non farlo preoccupare ancora di più.
-Mi capita spesso a causa del mio disordine e mi ci sono abituata.- dissi ridendo di me stessa.

-Ah, va be se è così.- disse calmandosi e ridendo anche lui.

Solo in quel momento mi ricordai che ero coperta solo da una leggera canotta e il rossore che stava comparendo sul viso che cantante era segno che se ne era accorto anche lui. 

-Ehm...scusa se te lo chiedo ma puoi uscire un attimo?- dissi mentre le spingevo già fuori dalla porta senza dargli neanche il tempo di rispondere e chiudendo di botto la porta.

-E CHE DIAMINE! CI MANCAVA LA FIGURA DI MERDA GIORNALIERA!- esclamai arrabbiata cercando un paio di pantaloncini o qualsiasi altra cosa per coprirmi.


Pov Mike

Giada mi aveva appena spinto fuori dalla sua camera quando sentii proprio da dietro la porta la sua voce in collera.

-E CHE DIAMINE! CI MANCAVA LA FIGURA DI MERDA GIORNALIERA!-

Beh, la capisco...sarei dovuto uscire subito e invece ero rimasto li come un pesce lesso a guardarla mentre sentivo il viso andare a fuoco. -"Che idiota che sono."- pensai mentre mi davo uno schiaffo in fronte. E credo che quello stesso schiaffo mi abbia fatto ricordare del perché ero venuta a chiamarla. Bussai alla sua porta aspettando e dopo poco la porta mi aprì un po' mostrando solo quei 4-5 centimetri del corpo di Giada. Poi aprì completamente.

-Ah Mike, dimmi tutto.- disse lei mettendo le braccia dietro la schiena cercando di far finta che non fosse successo niente.

-Ti volevo dire che Chester ha finito di cucinare ed è tutto porto a tavola.- dissi facendo finta di niente anch'io.

-Eh? Di cucinare? Perché che ore sono?- disse incredula per poi rientrare in stanza e prendere il cellulare. Dopo poco però si dirò verso di me.
-Ehm...Mike mi potresti dire tu che ore sono? Io porto ancora l'orario italiano.- disse mostrandomi lo schermo dello smartphone.
-Sono le 13 e 30 passate.- dissi guardo a mia volta lo schermo del mio.

-Ok, adesso che ci ripenso ho una certa fame.- disse superandomi e arrivando all'inizio delle scale per poi girarsi verso di me. -Ehi, che fai? Non vieni?-

-Eh? Sisi eccomi.- dissi raggiungendola dalla porta della sua stanza dove mi ero fermato.

-Non sapevo che Chester sapesse cucinare. Cosa ha preparato di buono?- mi chiese mentre scendevamo le scale.

-Ha detto di volerci far assaggiare qualcosa tipico dell'Italia e ha preparato le lasache...lasate o qualcosa del genere.-  risposi cercando di ricordarmi il nome di quel piatto senza riuscirci.

-Ah! Le lasagne vuoi dire!-
-Ah sisi! Quelle!-

Andammo in cucina e io mi sedetti a tavola insieme a Rob, Brad, Dave e a Joe che già era pronto assaggiare in nuovo piatto con tanto di coltello e forchetta serrate nelle mani. Giada invece andò da Chester abbracciandolo da dietro.

-Ehi ti aiuto?-
-No è già tutto pronto.- disse girandosi e sorridendole -devo solo prenderle dal forno.-
-Va bene- poi venne sa sedersi a tavola tra Joe e il posto vuoto di Chester, proprio di fronte a me. Mi sorrise non appena alzò lo sguardo.

-Ragazzi e ragazze pronti a nominarmi il miglior cuoco di tutto il mondo?- ecco Chester con le sue solite manie di grandezza. -Io si!- rispose immediatamente Joe. Non nego che il biondo qui affianco a me sia veramente bravo ai fornelli ma la verità è che il nostro DJ mangerebbe di tutto e classificare quel tutto come "il miglior cibo del mondo".

Appena Chester poggiò la tegame ripieno di lasagne si alzò un coro di applausi e lui col grembiulino da donna di casa cominciò a inchinarsi continuamente dicendo cose del tipo : "Grazie, grazie. Sento il vostro calor*". E tra le risate generali cominciammo finalmente a mangiare per la gioia di Joe.

.....

Ok...forse dovremmo davvero nominare Chester miglior cuoco del mondo visto che io e tutti i miei compagni abbiamo chiesto il bis (e se fosse rimasto ancora un po' di lasagne anche il tris). Ci eravamo tutti buttati a peso morto sul divano con la pancia che minacciava di scoppiare. Solo Giada sembrava non averne sofferto e, forse vedendo le nostre condizioni, si era offerta di lavare i piatti. 

-Ma come fai a non sentirti gonfia come un pallone?- Dave si rivolgeva a Giada intenta a pulire i piatti.

-Beh, come prima cosa non ho fatto il bis come voi sei. Secondo: a casa mia si cucinano lasagne almeno una volta a settimana.- rispose ridacchiando.

Vidi gli occhi di Joe illuminarsi e immaginai che stesse per sparare qualcosa del tipo...

-Posso trasferirmi da te?- Joe aveva anticipato i miei pensieri e tutti ci mettemmo a ridere ma con la pancia piena anche ridere faceva male e le risate durarono poco.

Continuammo a chiacchierare così, noi distesi sul divano neanche fossimo mezzi morti e Giada che finiva di pulire la cucina. Varie volte le chiesi se volesse aiuto ma lei rifiutava sempre dicendo che così avrebbe anche un po' smaltito il pranzo. Ci disse che lei abitava a Roma, vicino una piazza che mi pare si chiami "Piazza di Spagna" ma non ne sono tanto sicuro visto il gran numero di posti che aveva citato. Poi, rispondendo a Chester, disse che frequentava il quarto anno di liceo scientifico cavandosela piuttosto bene, infatti il permesso di passare la vacanza qui da noi gli era stato concesso proprio come regalo per la promozione.

Quando ci raggiunse sedendosi in orizzontale sulla poltrona ci scambiammo i numeri di cellulare e cominciammo a scherzare un po' su whatsapp mandandoci messaggi nonostante fossimo a circa un metro di distanza. Dopo poco però sentii Brad, seduto accanto a me, che mi dava una leggera gomitata per svegliarmi dallo schermo del mio cellulare. Alzai lo sguardo e lui mi indicò la poltrona dove c'era la nostra ospite. Non capii finché, seguendo il suo dito, la vidi addormentata raggomitolata su se stessa. 

-Credo sia normale...se contiamo le dieci ore di viaggio più le sette ore qui si può dire che abbia passato quasi un intera giornata sveglia.- Chester si alzò avvicinandosi a lei, la prese in braccio a mo di sposa e si avviò di sopra per portarla in camera. Dopo poco infatti tornò giù sedendosi sulla poltrona. Ma non passò neanche un minuto di silenzio che fece una proposta molto allettante a tutti.

-Perché non facciamo un pisolino anche noi?-

E proprio come succede nei film tutti acconsentono e si alzano di scatto per dirigersi nella propria stanza. 
  
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