Storie originali > Poesia
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Autore: nhfan25    11/09/2014    3 recensioni
Raccolta di poesie senza pretese, scritte in un momento di ispirazione, cogliendo l'attimo, appunto. Chiedo venia per la scarsa originalità del nome, sono pezzi talmente differenti l'uno dall'altro che hanno bisogno di un nome che sappia raccoglierli tutti. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voci


Li osservo, uno a uno.

Siedono in cerchio,

lo sguardo attento e le orecchie tese.

Anime fiere e forti,

sembrano cavalieri

pronti a compiere la loro impresa con coraggio.

Un fazzoletto poggiato sul collo

nasconde il simbolo della loro battaglia,

mentre i pensieri delle loro menti agili

si accavallano, desiderosi di trovare una via di fuga.

Le parole si strozzano in gola,

ma essi lottano per farle uscire,

affidandosi a un angelo bianco che le conduce sottobraccio.

Annaspano, ma non demordono

spinti dalla voglia di tornare se stessi,

il loro sguardo si illumina

quando un concetto prende finalmente vita

e l'aria circostante lo accoglie benevolo.

Sarà una guerra lunga,

ma ne usciranno vincitori.



Angolo dell'autrice:


Ciao a tutti!

Dunque, ora vi spiego. Innanzitutto dovete sapere che studio logopedia e che questa idea è nata mentre facevo tirocinio.

Questa poesia tratta un argomento particolare e difficile: la riabilitazione di pazienti laringectomizzati. Chi sono? Persone che, per lo più a causa di un tumore, hanno subito l'asportazione della laringe, e che quindi non possono più parlare e respirare normalmente. Per queste due funzioni hanno uno stoma (ossia un buco nel collo) che si apre sulla trachea e dal quale passa l'aria.

Queste persone, poco dopo l'operazione, iniziano subito una lunga riabilitazione per recuperare la parola. E come fanno, se non hanno più il "ponte" che collega la bocca ai polmoni? Beh, molti si aiutano con un laringofono, un aggeggio che prende il posto delle corde vocali e che produce un suono metallico, senza intonazione. Sembra di sentir parlare un robottino. Però si cerca di aiutare le persone a utilizzare un altro metodo, che non richiede strumenti particolari ma che ha bisogno di molto tempo e molto esercizio per poter essere utilizzato senza troppi sforzi: la voce esofagea. In pratica, al paziente viene insegnato a parlare ruttando. So che può sembrare buffo detto così, però questo tipo di fonazione permette di parlare senza troppi problemi e mantenendo l'intonazione.

Qui ho voluto descrivere gli sforzi di un gruppo di pazienti che si allenano insieme ogni settimana, insieme al loro "angelo bianco" (la logopedista che li cura) e lottano per dare voce ai loro pensieri.

Spero che la descrizione non vi abbia annoiato troppo, ma era necessaria :)

Un bacio!

Celeste

   
 
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