Voci
Li osservo, uno a uno.
Siedono in cerchio,
lo sguardo attento e le orecchie tese.
Anime fiere e forti,
sembrano cavalieri
pronti a compiere la loro impresa con coraggio.
Un fazzoletto poggiato sul collo
nasconde il simbolo della loro battaglia,
mentre i pensieri delle loro menti agili
si accavallano, desiderosi di trovare una via di fuga.
Le parole si strozzano in gola,
ma essi lottano per farle uscire,
affidandosi a un angelo bianco che le conduce sottobraccio.
Annaspano, ma non demordono
spinti dalla voglia di tornare se stessi,
il loro sguardo si illumina
quando un concetto prende finalmente vita
e l'aria circostante lo accoglie benevolo.
Sarà una guerra lunga,
ma ne usciranno vincitori.
Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti!
Dunque, ora vi spiego. Innanzitutto dovete sapere che studio logopedia e che questa idea è nata mentre facevo tirocinio.
Questa poesia tratta un argomento particolare e difficile: la riabilitazione di pazienti laringectomizzati. Chi sono? Persone che, per lo più a causa di un tumore, hanno subito l'asportazione della laringe, e che quindi non possono più parlare e respirare normalmente. Per queste due funzioni hanno uno stoma (ossia un buco nel collo) che si apre sulla trachea e dal quale passa l'aria.
Queste persone, poco dopo l'operazione, iniziano subito una lunga riabilitazione per recuperare la parola. E come fanno, se non hanno più il "ponte" che collega la bocca ai polmoni? Beh, molti si aiutano con un laringofono, un aggeggio che prende il posto delle corde vocali e che produce un suono metallico, senza intonazione. Sembra di sentir parlare un robottino. Però si cerca di aiutare le persone a utilizzare un altro metodo, che non richiede strumenti particolari ma che ha bisogno di molto tempo e molto esercizio per poter essere utilizzato senza troppi sforzi: la voce esofagea. In pratica, al paziente viene insegnato a parlare ruttando. So che può sembrare buffo detto così, però questo tipo di fonazione permette di parlare senza troppi problemi e mantenendo l'intonazione.
Qui ho voluto descrivere gli sforzi di un gruppo di pazienti che si allenano insieme ogni settimana, insieme al loro "angelo bianco" (la logopedista che li cura) e lottano per dare voce ai loro pensieri.
Spero che la descrizione non vi abbia annoiato troppo, ma era necessaria :)
Un bacio!
Celeste