7- L'inizio della fine ovvero, di onde anomale e la rivincita di Galles
Seamas sognava.
Sognava una spiaggia assolata, palme, il suo vascello ancorato al molo.
Una sirena era accanto a lui, aveva la faccia di Scozia e gli stava massaggiando dolcemente la schiena.
La dolcezza sparì e si sostituì un po' di forza.
- Oh, Allistor, così mi fai impazzire...
La forza aumentò, un po' troppo. Seamas gemette di dolore.
- Lis, così mi fai male!
Ancora, la sirena aumentò il massaggio fino a mandargli una fitta lancinante alla base della schiena.
Girò la testa verso il mezzo-pesce e gli sembrò gli stesse dicendo qualcosa...
- i! .... ti! ZIO MAS! SVEGLIATI!
Seamas spalancò gli occhi e vide voltò la testa solo per vedere, al posto di Allistor-sirena, Alfred che gli saltava sulla schiena con i pattini a rotelle.
- Andiamo fuori?? Eh eh? C'è il sole! Andiamo?
In quel momento, un tuono fortissimo spezzò di colpo l'entusiasmo di Alfred.
Che, tuttavia, venne riconquistato subito.
- Allora pattiniamo in casa!
- No! Alfie!
Troppo tardi.
Alfred era partito in quarta, pattinando sul pregiato parquet, sfrecciando sotto le gambe di Dylan.
- Oddio! Poco e me lo staccava!
Seamas alzò un sopracciglio e ghignò maligno.
- Tanto ha la stessa utilità del tuo draghetto...
Dylan si voltò, furibondo.
- Smettila di sfottere la mia bandiera! Che mi dici della tua? Ti si è sbiadita dopo i lavaggi in lavatrice?
Irlanda ringhiò e fronteggiò il fratello.
- Non. Osare. Dire. Qualcosa. Della. Mia. Bandiera.
- E tu piantala di insultare il mio drago!
Allistor, dopo essere stato investito dai pattini di Alfred, entrò nella stanza.
- Che succede qui?
Entrambi si girarono verso il maggiore e si indicarono reciprocamente.
- INSULTA LA MIA BANDIERA!
Scozia si piantò una mano sul viso.
- Fatela finita, entrambi. Seamas, non lo provocare e tu Dylan, non è colpa nostra se hai una bandiera inutile mentre le nostre son..-
- Sono cosa?
Il rosso li guardò furente.
- La tua, Scozia, serve solo a fare da contrasto al rosso di Arthur e tu- l'indice accusatore si spostò su Seamas - tu hai dovuto addirittura combattere per averne una tua mentre a me è bastato parlare con Arthur per tenermi stretta la mia! E poi tu ne hai una che, tra l'altro, oltre ad essere sbiadita, l'hai copiata a quella di Ungheria e Italia cambiando lo schema dei colori!
I due deglutirono.
Scozia, umiliato nel profondo, faceva cerchietti in terra mentre Irlanda balbettava qualcosa riguardo un lavaggio fatto male e la candeggina.
- Sc-scu- sc-scus...
Una botta di Allistor sulla spalla fece sputare la parola a Seamas.
- Scusaci, siamo stati cattivi e senza cuore. Scusaci davvero.
La faccia arrabbiata di Dylan i trasformò in una smorfia come se stesse tentando di contenere un attacco di vomito.
- V-voi v... fiuuu.. vi state sc-scusando?
Attimo di pausa...
- AHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHA pensate che sia davvero arrabbiato!? AHAHAHAHAH finalmente avete capito come ci si sente però!
Allistor si risollevò e lo fissò senza darsi pace.
- Ha- hai fatto finta di essere arrabbiato per farti chiedere scusa?
Galles annuì.
- Già, ma almeno avete capito come mi sento ogni volta che insultate il mio drago!
Scozia e Irlanda si guardarono.
- Seam?
- Calma Lis...
Un boato simile ad una deflagrazione spaziale rombò al secondo piano seguito da un coretto angelico di OOOOOPS.
I tre si guardarono e scattarono, per poi scappare e mettersi in salvo quando l'onda anomala uscì dal bagno e si riversò in casa.
Alfred e Matthew, che stavano facendo surf con la tavoletta del gabinetto, si arenarono davanti a loro.
- Alfred! Matthew! Cosa è successo?
I due bambini, sorridendo felici, abbracciarono gli zii, bagnati fradici.
- Volevamo fare i tuffi!
- N-nella vasca?
- Bhè, non abbiamo una piscina..
In quel momento il telefono squillò.
Fu l'inizio della fine.
- Pronto?
Dopo una dura lotta, aveva vinto Allistor e quindi si era guadagnato l'onore e l'onere di rispondere al telefono.
- Lis? Sono Arthur!
La saliva gli andò di traverso.
- Arth-coff coff-ur!
- Senti siamo all'aeroporto, tra mezz'ora siamo li ok? Il tempo di prendere un ta- ah guarda! Che fortuna! Francis ne ha appena trovato uno libero! Allora come non detto, tra quindici minuti siamo lì!
Allistor era rimasto pietrificato a guardare la desolazione intorno a sè.
- Allistor? Ci sei? Pronto? Mi senti?
Intervenne Seamas che prese in mano il telefono.
Come tolse l'oggetto dalle mani di Scozia questo si afflosciò in terra.
Come tolse l'oggetto dalle mani di Scozia questo si afflosciò in terra.
- Allistor è psicopatico, scusalo, dì tutto a me.
Intanto Scozia era a terra e farfugliava frasi sconnesse.
- Sta arrivando... la fine... morte... draghetto... Dylan ti voglio bene...
Seamas, invece, con una sicurezza palesemente falsa annuiva al telefono.
Quando mise giù guardò i fratelli ed i nipoti.
- Arthur e Francis stanno tornando. Tra quindici minuti sono qui...
- PAPA!
- DADDY!
- AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
- MORIREMO TUTTI!!
Eccoci all'ultimo capitolo! Il prossimo, quello definitivo sarà l'epilogo!!
Sono contentissima che questa storia sia piaciuta a tanta gente!
Grazie a tutti, i ringraziamenti normali li faccio domani, nel capitolo finale, pardon, epilogo!!!
BACI A TUTTI EMMY!