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Autore: Sara_P_okoyo04    12/09/2014    2 recensioni
Salve..questa è la mia prima fic siate clementi,la storia è ambientata nella quarta grande guerra ninja.(Nel primo capitolo ci sono degli spoiler). Mi scuso in anticipo per gli errori sono un po dislessica *inchino-inchino-inchino* La storia parla di un varco temporale e dei rispettivi figli di Naruto e Sasuke.. non dico altro.★★★★★
Quella notte era fredda..Naruto, Sasuke,i 4 hokage del passato,i kage del presente ,Orochimaru, il team falco e l'esercito alleato erano pronti per combattere contro Madara, Obito e il Decacoda ( che era stato sigillato in una barriera prontamente dai 4 hokage del passato e tenuto fermo dai sigilli del Primo).
Il silenzio di quel momento fu squarciato da un urlo. Due gatti con le ali, uno rosa e uno blu ,stavano precipitando al suolo alla velocità della luce. Il fatto che due gatti parlassero era accettabile,in fondo anche Kurama parlava, le ali potevano essere la causa di un esperimento andato male, ma che due gatti cadessero dal cielo come due stelle cadenti questo era assurdo. I due gatti si schiantarono al suolo creando un cratere enorme. Alcuni curiosi cercavano di vedere nel cratere, mentre uno scocciato Madara si avvicinava ad Haahirama.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
Capitoli:
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★★★★★Erano passete due settimane da incubo, Itachi si era ormai tolto da giorni la maglia arancio da lui odiata, restando solo in camicia e cravatta. Kei aveva istaurato amicizia con i 5 ragazzi e con molte altre persone, diventando così molto popolare, mentre il moro non facendo nulla, era diventato uno dei ragazzi più ambiti della scuola. Kei e Itachi erano appena entrati nel giardino e tre ragazze, avevano gia riempito le loro teste di urletti e chiacchiere inutili.
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Nella bacheca dell'Istituto, era in bella vista la graduatoria degli studenti, stilata sui punteggi del primo esame fatto di inizio semestre esame.

1 .Arezu Noki                        300/300
2 .Baki Jiranedi                     300/300
3 .Nomoka Keitaru                    300/300
4 .Tokery Yiko                       300/300
5 .Zoru Mintoki                      300/300
6 .Uchiha Itachi                     299/300
7 .Uzumaki Kushieda Kurumi           299/300
8. […]


Kei «cavolo un errore *faccia mortificata* devo mettercela tutta al pross-»
Itachi le mise una mano sulla testa facendo uno dei suoi rari sorrisi << bakaaa.. pretendi sempre troppo >>

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Era vero, Kei si impegnava sempre in tutto, i suoi sforzi e il suo sorriso, davano la forza anche agli altri. Per Itachi quella determinazione, quella forza, quella grinta, era qualcosa che lui amava profondamente. In quei momenti la sua piccola Kurumi sembrava un cucciolo che andava appresso al suo padrone. Il padrone la cacciava e lei tornava, più bella e grintosa di prima, pronta a combattere contro tutti per i suoi obbiettivi. I primi cinque erano gli universitari della Topten, che con grande stupore videro che quei due non scherzavano in quanto bravura.
Arezu (figlio di un grande scrittore cinematografico) era un ragazzo minuto e biondo, alto quanto Kei e con lineamenti femminei «complimenti siete nella top ten»
Baki (il mio bel Calimero) era il nipote di un nobile del Suna«Non-NON CI CREDO SIETE ARRIVATI NELLA TOP TEN E SIETE QUI DA SOLE DUE SETTIMANEE»
Keitaru (figlio della regina di un paese neutro alle nazioni) «baka.. non urlare.. darai fastidio alla miss *sguardo scettico di Kei*»
Tokery (molto alto capelli viola lunghi e figlio di imprenditori finanziari) «siete piú bravi di quello che pensavo»
Zoru ragazzo biondo e alto, proveniente da origini aristocratiche disse con gran classe «cercate di fare meno casino siamo nei corridoi.»
Kei si era avvicinata all'orecchio dell'amico «Ohi teme..ora che ci penso.. oggi é sabato.. dobbiamo entrare nel dormitorio dei prof come programmato.. dobbiamo controllare la camera di QUELLA persona.»
Itachi « scusate Calimero e company.. noi abbiamo una appuntamento INSIEME e vogliamo stare SOLI.. quindi noi c'è ne andiamo.. stateci bene »
Kei pensiero reale«TEMEEEE.. CHE STAI DICENDO??» quello che dice «ah.. gia.. me ne sta-stavo per dimenticare..bye bye ragazzi a dopo».
*Kei trascina Itachi in camera sua, sbattendolo sul letto e sovrastandolo con il suo peso*
«ma ti sei RINCRETINITO? HO DETTO ''TROVA UNA SCUSA''.. NON 'FAI PARLARE DI NOI "ALL'INTERO ISTITUTO" MA ALTRE SCUSE NO?»
*i cinque aprono la porta della ragazza senza bussare*
«hey ragazzi che cos'era la storia di pri- .......scusate l'interruzione, continuate scu-scusate ancora.»
Itachi «dicevi cara la mia dobe.*viso da schiaffi*»
Kei «TEEEEMEEEEEEEEE *trema il dormitorio* e va bene se vuoi la guerra.. guerra avrai!»
Kei cominciò a fare il solletico al suo teme facendolo quasi morire.. aveva perfino le lacrime agli occhi e rideva sguaiatamente.
Kei «non mi fermo finché non dici "voglio da sempre bene a Kei, lei é la più bella e intelligente!".. Su non farti pregare dillo se no ti faccio il solletico ai piedi.» la bionda conosceva ogni segreto di Itachi, compreso il suo punto debole, il solletico. Itachi dal canto suo pensava quelle cose e dirle non gli costava niente. Però anche se si stava parlando dei suoi delicatissimi e pallidi piedi, di cui lui era gelosissimo, non gliela diede del tutto vinta, ma fece una cosa che avrebbe sempre voluto fare «okok..hai vinto.. *Kei si ferma per vedere il moro parlare* Kei *Itachi stringe Kei fra le sue braccia* .. ti amo Kurumi.. ti amo da sempre *bacio vellutato sulla fronte*»
Kurumi si accorse che non erano le parole che gli aveva chiesto, ma si accontentò ugualmente, beandosi in quel caldo abbraccio.
Kei «*si alza di scatto e si allontana da Itachi mettendosi una mano sulle labbra,era tutta rossa in viso e Itachi la guardava con gli occhi sgranati* tu-tu-tu-tu-tu»
Itachi «ma che hai il telefono é occupato?»
Kei «tu mi hai BACIATAA.. ORA LO RICORDO MI SONO SVEGLIATA PERCHÉ HO SENTITO TE CHE MI BACIAVI.. VOGLIO CHE MI CHIEDI SCUSA PER AVERMI RUBATO IL MIO PRIMO BACIO»
Itachi capí all'istante di cosa stesse parlando, incupí il viso e disse «non lo farò.. non ti chiederò scusa per qualcosa che io ho fatto con tutto l'amore che avevo per te.. hai una vaga idea di quanto fossi preoccupato?»
Kei «NON TI CAPISCO.. SO SOLO CHE TU MI HAI RUBATO IL MIO PRIMO BAC-» Itachi «lo rifarei altre mille volte.. NON LASCEREI MAI A NESSUNO IL VIA LIBERA PER BACIARTI! »
Kei «ma di cosa parli? Io ESCO.» non finí nemmeno la frase, che un kunai per poco non la ferì. I tizi dell'altra volta erano tornati, i due cominciarono a correre più veloce che poterono. Arrivarono a una rampa di scale, uno degli aggressori aveva lanciato una pietra nera contro Kei. Pur di fermare la pietra per non farla avvicinare a Kei, Itachi si lanciò e nell'intento di afferrarla, colpì violentemente la testa sulle scale e si accasciò svenuto al suolo. Kushieda era immobile sulla rampa, mentre gli scagnozzi erano fuggiti. Dopo l'attimo di glaciazione, il sangue ricominciò a scorrere e Kei si precipitò su Itachi, aveva un polso rotto e qualche costola inclinata.
Kei «ti supplico.. ITACHIII.. SVEGLIATIIIIIII... AIUTO... AIUTO.. QUALCUNO CI AIUTI.» Kei chiamò immediatamente la dottoressa, che arrivò con la squadra medica. La ragazza ormai versava lacrime a più non posso e tossiva sangue, ormai senza fiato. Più rimaneva li e più il contatto con la pietra nera si faceva sentire. Fu portata in ospedale insieme a Itachi. Il ragazzo subì due lunghe ore d'intervento, mentre alla ragazza fu diagnosticato un allergia e fu attaccata a dei respiratori. Al suo risveglio trovandosi in ospedale, si stacco dalle macchine, si avviò in giro per l'ospedale fino a trovare la camera d'Itachi. Era stanca, respirava a fatica ed era seduta vicino al moro, Kei «ti supplico perdonami.. ho capito di che stavi parlando!scusa.» La mano del moro si mosse a fatica, e gli accarezzò la guancia. Itachi con voce roca e tremante rispose «*sposta il respiratore*si si.. ma non penso tu abbia.. capito a pieno.. comunque non deve... essere stato facile vedere il tuo fratellone mezzo morto... Stare con questi corpi fa schifo... siamo fin troppo fragili.» Kei «*risata strozzata, e due lacrime che le rigavano il viso* scusa nii-chan- *sviene priva di sensi*» Itachi vedendola accasciata a terra, usò tutta la forza che aveva per chiamare gli infermieri, poi svenne anche lui per assenza d'aria.

*telefonata a Naruto*
-Buongiorno signor Uzumaki, la contattiamo dall' Accademia Ychinose. Sono la segretaria Miazaki Toku, l'ho contattata per informarla, che sua figlia Uzumaki-san é nell'ospedale della scuola. La ragazza é stata a contatto con un qualche allergene, che le ha causato una disfunzione dei polmoni. Anche il sigorino Uchiha é in ospedale, dalla ricostruzione dei fatti, deve essere caduto per le scale. Ha parti del corpo rotte e lesionate, presenta varie fratture ma si riprenderà, i due adesso sono in stato incosciente nelle rispettive camere. La preghiamo di informare i tutori del ragazzo.
- *Naruto era senza fiato con la cornetta in mano, * me ne occuperò io grazie per l'informazione.. un ultima cosa, i ragazzi domani saranno prelevati per essere riportati a Konoha, questo e quanto.
- cosa?? lei non può fare questo.. signore ci pensi.. sono ragazzi promettenti, non avranno più l'occasione di entrare in un istituto così prestigioso loro son- - Loro sono rispettivamente mia figlia e mio nipote! QUESTO É QUANTO BUONA GIORNATA!

*chiude telefonata*
Naruto « *mani sul viso* e ora come faccio a dare la notizia a mia moglie e alla famiglia di Itachi.. La mia bambina.. prima il coma ora questo! MALEDIZIONE *pugno forte sulla superficie del tavolo* e pensare che quando aveva solo 9 anni non si ammalava mai, passava il tempo a giocare.. ricordo perfino la volta in cui mi ha pettinato e truccato..*sorriso nostalgico* »

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*Naruto si avviò verso casa di Sasuke*
Sasuke «Naruto.. ci siamo lasciati solo mezz'ora fa. Hai dimenticato di dirmi qualcosa o vuoi parlare con mia mogl- ohi cos'hai cos'è quell facc- cosa é successo ai ragazzi?»
Naruto «sempre deduttivo tu *sorriso tirato* siediti devo parlarti.»
*Naruto racconta la vicenda aggiungendo il fatto che molto probabilmente, sono stati gli aggressori a ridurli cosí*
Sasuke rimase glaciato sul posto, per un padre non é mai bello sapere che il proprio figlio é in una stanza di ospedale ferito e solo. Sasuke non si era mai dimostrato un padre affettuoso, persino sua figlia Sasuko glielo ripeteva sempre, prima che partisse per diventare più forte. Aveva solo 10 anni ma sapeva perfettamente, cosa voleva.

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Voleva raggiungere Kushieda e il fratello, da quanto era partita aveva ricevuto solo poche lettere (doveva circa avere 14 anni adesso) .Sasuke voleva dar vita a un nuovo clan Uchiha, ma dopo la nascita di Sasuko decise "Basta figli!" quella ragazza era un Uzumaki con i tratti Uchiha.
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Se lui e Naruto avessero avuto un figlio, sarebbe nata Sasuko e solo l'idea li dava il volta stomaco, quindi decise che al clan ci avrebbe pensato Itachi. Era un ragazzo molto più solare del padre. La vicinanza con quel sole in gonnella, lo aveva reso un ragazzo affabile, scettico e orgoglioso da perfetto Uchiha, ma pur sempre gentile. I suoi figli erano il suo orgoglio, ma da orgoglioso crononico quall'era non lo diceva nemmeno sotto turtura. Alle parole di Naruto strinse i denti e i pugni per poi dire «tsk.. quando saranno qui?»
Naruto «domani alle otto.. una squadra ambu capitanata da Kashi e suo figlio li scorterà.»
Sasuke «come ha reagito il ragazzo?»
Naruto«Kashi intendi? Ha solo distrutto tutto quello che aveva davanti.»

*Il giorno dopo alle 8:00 esatte*
Kei apre gli occhi e si ritrova nell'ospedale di Konoha, Con Kashi e Itachi che litigavano al suo fianco.
Kakashi «sono venuto a chiedervi il nome del vostro sospetrato»
Kei «ne abbiamo solo uno, il creatore dei bracciali. Volevamo avere le prove ma siamo stati attaccati. Lui é il prof di fisica quantca, Nemes Fujioka, lui é alto, di bell'aspetto e molto accattivante- »
Kakashi «un perfetto leader.»
Itachi «si.. abbiamo dell'altro.. i tipi che ci hanno attaccato la prima volta erano solo un avvertimento, questi due che ci hanno attaccato sono suoi diretti bracci destri. Erano molto forti, ma soprattutto veloci, avevano calcolato tutto quello che sarebbe successo.. ci hanno lasciato correre via, proprio perché sapevano dove noi saremmo andati.. una volta arrivati vicino alla trappola, hanno lanciato la pietra, certi che io sarei morto pur di prenderla. Avevano calcolato anche che Kei sarebbe venuta da me nonostante la presenza di quella cosa. L'unica cosa che non sapevano e che conoscevamo la dottoressa e non sapevano che lei sarebbe corsa da noi al primo squillo. Sono 2 uomini, stessa corporatura e con quasi la stessa altezza. Non avevano i bracciali .. quindi o sono insegnanti, o aiutanti, o alunni a cui Nemes ha tolto i bracciali pur di farci attaccare.»
   
 
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