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Autore: xwilliamseyes    12/09/2014    3 recensioni
"Avevo da sempre convissuto con un enorme buco nello stomaco, silenzioso e devastante, nessuno era riuscito a colmarlo fino a quando nella mia vita non è apparso quello sconosciuto dagli occhi color oceano"
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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20° Capitolo - Epilogo
 
Ci sono periodi nella nostra vita in cui tutto sembra andare per il meglio. La felicità da' l'impressione di non avere limiti e i sorrisi diventano innumerevoli e per quanto sia strano, dopo tutto quello che nella mia breve vita avevo vissuto, stavo passando proprio il mio periodo migliore.

La zip aderì perfettamente alla mia schiena e l'intero abito scendeva delicatamente sul mio corpo: ne ero sicura quello era il vestito nuziale ideale per me. Continuavo a fissarmi nello specchio e non credevo a quello che stavo vedevo. Quella nel riflesso era una giovane donna sicura di se, pronta a tutto e a tutti, pronta a sposare l'uomo più fantastico del pianeta. Mi spuntò immediatamente un sorriso mentre mia madre mi guardava con le lacrime agli occhi. Mi girai verso di lei e in quell'attimo il buio prevalse.
Quante persone possono davvero rivelarsi immuni alla paura del buio? Del vuoto? Non c'è niente di più brutto del veder scomparire i caldi e vividi colori del giorno così, da un momento all'altro e vedere davanti a se l'incombere dell'oscurità. Quella mattina mi riportano per la terza volta in un mese in ospedale e per la terza volta mi risvegliai in quel posto che ormai odiavo più di una qualsiasi altra cosa. Mi risvegliai e Louis era davanti a me.
"Ciao" Soffocai.
"Ehi..mi stai dando un sacco di preoccupazioni sai?"
Mi girai dall'altro lato in preda alla vergogna della mia orribile situazione.
"So che non è colpa tua, tranquilla, ma di queste medici che non sanno darci una spiegazione sensata". Riprese a parlare, mordendosi il labbro inferiore.
"Sto bene ora".
"Già, ma perchè questi malori ti capitano così spesso? Cazzo Diana, prendi tantissime medicine!".
"E' tutta colpa mia, dovrei stare più attenta".
"Ma che dici? Tu fai tutto quello che ti dicono questi sapientoni senza cervello". Si alzò pronto ad uscire dalla porta ma lo sorprese il dottore.
"Lei è?" Disse l'uomo in camice e un sorriso inquietante sulle labbra.
"Louis Tomlinson, il fidanzato".
"Ah bene, accomodati pure. Credo che quello che sto per dire interessi anche a te". Fece esattamente come gli era stato detto ma non un attimo stolse lo sguardo da quell'uomo.
"Diana ho una notizia ma non so se per te sarà bella o brutta".
"Ma che sta dicendo?" Louis si stava spazientendo e sentivo come se all'improvviso sarebbe stato in grado di sferzare un pugno al medico.
"Si calmi Tomlinson. Non so come dirvelo..". E Louis scattò in piedi, prese l'uomo per il colletto del camice e lo sbattè contro l'armadietto in ferro di fronte a noi.
"Se ha un tumore o qualcosa del genere e non ve ne siete accorti prima  giuro che vi uccido in questo istante".
"Diana è incinta!" Urlò a sua volta il medico mollato immediatamente dalla presa di Louis che si ricompose. 
"Cosa?"
"Ha sentito bene".
Si girò verso di me con il volto in panico. Io semplicemente stavo ancora elaborando le parole del medico e non avevo avuto una specifica reazione.
"Diana continuava a svenire proprio per questo motivo: un effetto collaterale della gravidanza e non della sindrome vertiginosa. Le abbiamo somministrato i medicinali sbagliati, ecco perchè non funzionavano."
"Davvero svenivo solo per questo motivo?" Espressi quella domanda, la domanda più stupida in quel momento.
"Non proprio. Ha un sistema immunitario molto debole e il vostro corpo per reagire a questo nuovo "arrivato" si spegneva. Dobbiamo solo darle qualcosa per rinforzarlo". Si fermò per un istante, ci guardò fisso entrambi e poi disse con le mani incrociate sul petto "se ovviamente volete tenerlo il bambino".
Come potevamo anche solo lontanamente rispondere a quella domanda in quel preciso istante? Eravamo giovani, spensierati, sul punto di affrontare un matrimonio e non un bambino. Non una parola uscì dalla nostre bocche e tremende riflessioni iniziarono ad affollare i nostri cervelli per poi invadere l'intera stanza con un silenzio tanto strano quanto desolato. 
"Certo che vogliamo tenerlo". Disse Louis con una tale sicurezza. Lo guardai ma lui fece finta di niente mentre continuava a sorridere al dottore.
"Ottimo. Ora vi lascio soli, sono sicuro che avete delle cose da discutere".
La porta si aprì, si richiuse e in quella stanza eravamo rimasti in tre.

"Perchè?"
"Cosa?"
"Perchè non mi hai consultata prima?"
"Perchè non ce ne era bisogno".
"Ora se diventato anche telepatico?".
"Si, ma questo mio potere funziona solo su di te".
Non sapevo più cosa dire in verità, sapevo solo che ora avrei dovuto ospitare un esserino nel mio corpo per 9 mesi. Io che non ero mai riuscita ad accuparmi di nessuno, nemmeno di me stessa.
"Ma mi hai vista, Louis?"
"Tutti i giorni ti vedo, Diana".
"Hai capito in che senso".
"Ovvio e non vedo altro che una bellissima e sicura ventenne".
"E al mio passato ci hai pensato? A ciò che sono dentro?"
"Ovvio, ma perchè farsi condizionare da una cosa sbiadita quando puoi concentrarti su una tutta nuova?"
Non lo avevo mai sentito parlare così. Era troppo ottimista e molto probabilmente non si era reso conto della disastrosa situazione in cui ci trovavamo e in quell'attimo desiderai una cosa mai desiderata prima: non aver mai incontrato Louis.
Può l'amore trasformarsi in odio? E l'odio trasformasi in amore? Due sentimenti uno l'opposto dell'altro eppure la loro somiglianza è cosi intensa da confonderli alle volte. E no, non riuscivo a distinguerli mentre guardavo e ascoltavo le parole da lui pronunciate. Lo amavo o tutto questo non era altro che un illusione perchè in verità io lo odiavo? Odiarlo per ciò che mi aveva fatto diventare, per ciò che mi aveva regalato, per le lacrime, i sorrisi, i dolori, le sfuriate, per le corse sotto la pioggia, per i baci rubati e quelli desiderati, per le notti di passioni e per quelle insonni passate a pensarlo. Conclusi che ora come ora se io e lui non ci fossimo mai incontrati e mai innamorati io sarei una persona diversa e capii, alla fine di questo paradossale dilemma, che lo amavo perchè amare è sinonimo di Louis, sinonimo dei suoi occhi color oceano che mi hanno rapita e mai più rilasciata traspontardomi in un turbine di emozioni e imprese che solo la persona amata, ma più specificamente quella che i poeti e gli adolescenti chiamano "anima gemella", è in grado di farti provare.
"Teniamo il bambino".
"Davvero?"
"Si ma pretendo una promessa, un giuramento qualcosa che mi assicuri che non te ne andrai mai".
"Questo non posso, Diana".
"E perchè?"
"Perchè sta a te giudicarlo".
"Anche su questo hai ragione". Sospirai.
"Diana.." Mi prese le mani. "Ogni singolo minuto da quando ti ho incontrata non ho fatto altro che pensare a te e non ti azzardare a chiedermi il perchè, non saprei darti una risposta. Tu mi sei stata vicina, io lo sono stato con te e credimi quando siamo insieme è come se tutto il resto sparisse. Ci completiamo insieme, siamo indispensabili l'uno all'altro e so che ormai conosci a memoria ogni singola parte di me. Fidarti o non fidarti è una tua completa decisione ed io non sarò qui a implorarti a farlo o a convincerti in tutti i modi perchè non sembrerai altro che un disperato e un falso".
"Ti amo". Gli dissi.
"Anch'io". Si alzò e mi baciò.

"Il destino si crea non è stabilito" dicono in molti ed io non potrei essere più d'accordo eppure sono certa che ci sia un pizzico di casualità, quella scintilla che parte dal nulla e arriva all'improvviso nella nostra vita rendedola bella o brutta che sia, la mia scintilla è Louis e per mia grande fortuna ha reso la mia vita non bella ma bellissima ed io non potrei essergli più grata di tutto ciò che mi sta dando e che mi ha dato, mi correggo, ci sta dando perchè la nostra piccola Priscilla ora è parte di noi.


- SPAZIO AUTRICE
Salve gente! Mhm si..questo è l'ultimo capitolo. Non ve lo aspettavate eh? Mi dispiace, ho deciso così anche perchè tutto sommato la storia aveva preso una forma stabile e solida e andando avanti credo che sarebbe sembrata noiosa e ripetiva ma forse ho deciso di finirla qua anche perchè sono un paio di giorni che ho in mente di scriverne una tutta nuova e quindi preferisco concentrarmi su quella, non disperate insomma. Il protagonista maschile della prossima? Sempre e solo il nostro bellissimo Louis. Spero intanto che questo epilogo vi piaccia e ringrazio i miei lettori che mi sono stati vicini durante quest'avventura, se possiamo chiamarla così. Un bacio e a presto.
-Manu 
- LOUIS -

  
 
  
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