Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Rota    14/09/2014    4 recensioni
Kuroko intravede disordine, lungo la strada, persino un uomo disteso a terra dietro un bidone della spazzatura ancora pieno, e una puzza di marcio che si nasconde e si mescola a quello asettico della perfezione di plastica; neanche lo smog delle fabbriche sempre produttive riesce a intaccarlo. Capisce di aver raggiunto il limite che separa il centro dalla periferia, le case bianche dei nobili e quelle nere degli operai: la vicinanza con la parvenza del mondo libero lo inebria, come il dolore e come la sensazione di gelo della notte. Il cuore ha un tumulto che lui, per la prima volta dopo troppo tempo, riconosce come gioia.
-Senti, senti! Stammi a sentire! Moglie, incubatore, uomo, qualsiasi cosa tu sia in questo momento! Ascoltami un attimo! Non mi interessa, chiaro? Non osare darti la colpa di tutto ciò! Tu non hai colpe! Io sono il solo responsabile! Quando ti ho salvato dalla strada, l'ho fatto per me! Quando ti ho morso e ti ho legato a me, l'ho fatto perché io ti desideravo! Tu non hai colpe, hai capito?
Prima classificata al "Di Omega!Verse, fluff e OTP - Multifandom contest" valutato da graceavery
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Mpreg, Tematiche delicate
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*Epilogo*

'Cause I'm only a crack in this castle of glass

 



 

 

Kuroko apre gli occhi all'improvviso, ritrovandosi in un posto che non riconosce subito. Il dolore alla pancia, forte, lo immobilizza in quell'angolo della stanza, con le braccia che si tendono nel vuoto a cercare qualcosa e le gambe che si stirano ma non hanno forza – dai piedi fasciati pende una garza non più bianca, messa malamente.
Kagami gli è subito vicino e gli stringe la mano.
-Sono qui, Tetsuya!
L'altro sorride, e vorrebbe davvero dirgli che è fin troppo bello, il proprio nome sulle sue labbra. Il fiato accelerato però gli impedisce l'atto, quindi si limita a guardarlo con gli occhi lucidi di emozione e fatica.
Uno dei giovani infermieri, Furihata, si avvicina circospetto alla coppia, per vedere se tutto va bene. Il paziente è ancora parzialmente nudo, e il taglio a bordo del ventre è ancora rosso per la recente cucitura; tuttavia, è passato il gonfiore, e questo è un segno positivo. Sorride a Kuroko, prima di farsi da parte.
-Vi trovate da tanto su suolo continentale?
Tetsuya non tenta neppure di parlare. Kagami gira busto e testa per parlare al ragazzo.
È stata una fortuna per loro due trovare con quella velocità un dottore che parlasse la loro lingua, anche se Kagami è stato costretto a correre a perdifiato per metà di quel porto straniero urlando contro persone che non lo capivano e non lo comprendevano. Fukuda li ha salvati e raccolti dalla strada – e una volta viste le condizioni di Kuroko ha capito immediatamente quello che bisognava fare.
Ora Kagami è molto più tranquillo, e parla con voce rotta dalla stanchezza.
-Appena qualche giorno.
L'altro lo guarda con occhi sgranati, potendo solo immaginare i pericoli passati.
Perché lui non ha passato una settimana di puro terrore, tra vicoli sotterranei e navi a malapena galleggianti, tra clandestini di ogni tipo e mille storie d'oppressione.
-Avete fatto il viaggio mentre eravate in attesa?
Kagami non risponde, sente solo Kuroko che gli accarezza la mano con lentezza e lo trattiene a sé. E ancora prima che possa formulare nella propria mente una risposta che non sia piccata o irritata, il dottore di quel luogo, una piccola clinica puzzolente di medicinali casalinghi e di pentole borbottanti dove sterilizzare manualmente gli utensili, si fa avanti con un fagotto tra le braccia.
Izuki Shu ha perso la voglia di fare dello spirito.
-C'è un problema.
Kuroko accoglie ben più che volentieri la propria creatura tra le braccia, sembra assolutamente sordo a qualsivoglia problema del momento. La stringe appena al petto.
Al contrario, Kagami guarda il medico preoccupato. E quello indica la bambina.
-Non è un maschio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note finali

Sì, finale aperto. Decisamente aperto. Spero che nessuno me ne voglia per questo *coff*
Ho deciso di descrivere, alla fine, l'avventura di Kagami e Kuroko, ciò che sono e ciò che il loro amore comporta: certo rischi continui, ma anche un legame per il quale vale davvero la pena portare avanti decisioni serie.
Penso che tutto sia stato già spiegato, all'interno della fic, e ciò che non è stato spiegato è perché, nelle mie intenzioni, è stato giusto avvolgerlo in un alone di incomprensione di fondo. Probabilmente, a questa seguiranno altre, sempre dello stesso genere, e sempre all'interno di questa distopia particolare.
Spero solo sia stata di vostro gradimento (L)

 

   
 
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