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Autore: Uptrand    14/09/2014    11 recensioni
Raccolta di storie brevi non legate fra loro che vede i personaggi originali del gioco e quelli da me inventati in situazioni anomale e magari in secondo piano. Questo con lo scopo di descrivere meglio l'universo oltre i limiti dati dalla descrizioni delle storie e personaggi principali e per cercare di descrivere qualcosa di nuovo.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashley Williams, Comandante Shepard Uomo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sentoria Gracius era uno scrupoloso ufficiale dei servizi segreti turian, un agente cabal che da tempo si occupava solo dell’organizzazione delle missioni. Il servizio sul campo era adatto a gente più giovane.
Aveva una mezzaluna rossa attraversata perpendicolarmente da due linee rosse dipinta in volto, un tatuaggio tipico del suo popolo. Per un turian esserne privo era un'onta, infatti li perdeva se si macchiava di qualche crimine e l’espressione “Volto nudo”, era per loro un insulto.
Il termine era anche usato in modo informale per riferirsi ai politici.
Stava ripassando tutto quello che sapeva sulla missione che da li a due ore sarebbe iniziata ufficialmente con lo sbarco, in segreto, di una forza di quindici agenti cabal.
Volendo avrebbe ancora potuto fermare tutto, per questo voleva essere sicura di non aver sbagliato niente.
Il bersaglio era Dasha Weaver, lo scopo la sua eliminazione. La sua posizione era presso Caninea, il gigantesco impianto industriale costruito nel più grande massiccio roccioso del pianeta Noveria.
Esternamente il posto era come una fortezza, la sicurezza serrata.
L’umana aveva attirato l’attenzione su di se fondando la Noveria Corps, società nata dalla fusione di tutte le singole compagnie che per qualche motivo avevano interessi sul posto e presieduta da lei. Da informazioni molto riservate, neanche lei aveva potuto verificarne la veridicità, sembrava che la Weaver avesse sfruttato la recente crisi galattica per ottenere dai Consiglieri il perdono per i crimini commessi per se stessa ed altri, assieme all’obbligo che approvassero a scatola chiusa degli accordi commerciali che lei aveva stretto in segreto e nel più totale anonimato.
Questo le permise di violare impunita le regole sulle fusioni industriali e il monopolio.
Risolta la minaccia aveva fondato la Noveria Corps, un gigante economico che il Consiglio aveva difficoltà a gestire. Una parola di quella donna e interi sistemi sarebbero potuti andare in recessione e miliardi di crediti perduti.
Inoltre non potevano agire apertamente contro di lei, senza evitare di trovarsi nell'imbarazzante situazione di spiegare il motivo per cui avevano firmato quegli accordi e di aver ceduto alle richieste di una criminale.
A complicare la situazione vi era la posizione giuridica di Noveria. Il pianeta godeva del diritto di extra-territorialità, non veniva considerato soggetto alle leggi della Cittadella.
Motivo per cui le grandi industrie svolgevano su di esso gli esperimenti più pericolosi e proibiti a cui il Consiglio avrebbe sempre potuto dirsi estraneo. Il tutto avveniva nel massimo riserbo, anche se con questa scappatoia nessuna legge veniva violata, l’opinione pubblica non avrebbe accolto bene qualche scandalo.
Nessuno si aspettava che quelle industrie sarebbero diventate un'unica entità che usava il diritto di extra-territorialità a suo vantaggio.
Qualcuno di molto in alto nella Gerarchia turian, aveva deciso di mettere fine alla cosa.
Gli ostacoli maggiori al completamento della missione erano diversi ma niente di particolare.
Una nota a parte la meritava il vice della Noveria Corps: Isabella Noveria. Stranamente l’umana non aveva un cognome reale, come da consuetudine in questi casi la burocrazia aveva risolto utilizzando il nome del pianeta dove la persona aveva la residenza.
Era segnalata come estremamente pericolosa, i suoi dati riportavano che era una biotica ed era indottrinata a combattere come phantom.
Dopo la guerra contro i Razziatori, in età estremamente giovane Isabella era sta imprigionata per anni da Neo-Cerberus. Un gruppo di sostenitori dell’organizzazione terroristica pro-umani che voleva rifondarla. Durante la sua prigionia subì l’indottrinamento.
Quello pareva essere la causa dell’alterazione dello stato mentale in cui la donna sembrava trovarsi.
Sentoria aveva affrontato dei phantom durante la guerra, erano pericolosi ma niente che un agente cabal non potesse affrontare.
Annuì convinta della sua decisone di proseguire la missione, le probabilità che tutto andasse bene erano ottime.
*****
Noveria era un pianeta inospitale, spesso mortale che dava il benvenuto a chi si posava sulla sua superficie con violente bufere di neve. La notte era ancora peggio, con il freddo che si rivelava un nemico più pericoloso di qualsiasi altro.
Le gambe sprofondavano nella neve ma la figura si muoveva agile nella notte.
Arrivò fino a ridosso di un muro e li sparì nel nulla, solo le impronte lasciate testimoniavano che era esistita.
Riapparve dall'altra parte della parete, all'interno dei locali della Noveria Corps. La figura avvicinò le mani alla bocca e ci alitò sopra, nonostante le protezioni termiche della sua armatura il freddo si era fatto sentire e i turian vi erano particolarmente sensibili.
Come si aspettava il corridoio era nel buio più totale, era un percorso di servizio usato solo occasionalmente, per questo aveva scelto quel punto per entrare nel complesso usando lo spostamento di fase o teletrasporto tipico dei biotici. Attivò i sensori visivi, poteva vedere meglio al buio ma aveva una visuale molto limitata ai lati.
Fece per muoversi quando tre spari risuonarono nell'oscurità, i suoi scudi furono colpiti e crollarono ma lei non subì danno. Si mosse mettendosi spalle al muro.
Nel corridoio non c'erano ripari e lei non vedeva il nemico nonostante i sensori.
« Libusia Jndaril, cabal della gerarchia Turian, non ti muovere e forse ne uscirai viva. » Gridò una voce.
Lei sussultò a sentire pronunciare il proprio nome. Le squadra cabal, come quella che era giunta su Noveria e di cui faceva parte, erano composte da quindici elementi agivano nel massimo segreto e i nomi dei loro membri come i loro compiti non venivano mai divulgati. Perfino i loro tatuaggi facciali venivano rimossi per renderne più difficile l’identificazione, in missioni clandestine come quella se qualcosa fosse andato male. Al loro ritorno sarebbero stati nuovamente tatuati.
« Chi sei? » Chiese rivolgendosi all'oscurità, non vedendo nessuno.
« Naomi Takara, vice capo della sicurezza della Noveria Corps. » Fu la risposta.
Ora Libusia capiva, aveva letto i dossier della squadra di Dasha. Naomi era un ex N7 dell'Alleanza ed era addestrata come Ombra. Significava che come lei sapeva muoversi non vista e a celarsi in bella vista,  sicuramente era protetta da un sistema di occultamento. Ora sapeva cosa cercare.
« Sei sola. Dovresti poter contare su un autentico esercito? » Domandò la turian, sperando di guadagnare tempo. I suoi scudi si stavano ricaricando.
Sulla  carta la Noveria Corps aveva duemila uomini, Divisione N, che lavoravano garantendo la sicurezza dei suoi impianti e dei trasporti. Nella realtà aveva duemila soldati organizzati come un esercito moderno, molto ben armati e pronti a tutto. Lavorando per la più grande compagnia d’armi, l’armamento era l’ultimo dei loro problemi.
« Ti attendono alle estremità di questo corridoio. Quei ragazzi non vanno bene per lavori di finezza. Ho l'ordine di trattenerti, loro ti ucciderebbero e basta. » Spiegò Naomi, nascosta nel buio.
La turian scattò avanti in salto biotico, mentre artigli avvelenati uscivano dai suoi guanti. Aveva trovato una traccia termica della sua avversaria.
La spada dell'Ombra saettò nell'aria e lei vide appena un bagliore, mentre la spada si metteva di traverso bloccando gli artigli della sua mano sinistra.
Naomi riuscì per un pelo ad evitare di essere colpita al volto dagli artigli sull'altra mano, facendo scattare la testa all'indietro.
Improvvisamente le luci si accesero illuminando per intero l'aria, i sensori visivi si disattivarono automaticamente evitando che Libusia ne fosse accecata.
 
Lei vide quello che si aspettava, un’umana in un’armatura militare somigliante a quella classica di un'Ombra dell'Alleanza.
« Ci possiamo dare una mossa, se voi ragazze avete finito le presentazioni?» Chiese una voce alle sue spalle. La turian sussultò nel sentirla perché ignorava che ci fosse qualcun altro tranne lei e l'umana.
Voltandosi fu subito certa dell'identità dello sconosciuto, Tenus Etiam, drell rinnegato e assassino al soldo di Dasha. Portava stretto in una mano un sacco nero.
Con un nemico per lato, la turian incominciò a cercare una via di fuga.
« Non muoverti. » Dissero all'unisono i suoi nemici.
« Come facevate a sapere di questa missione? » Volle sapere Libusia e aggiunse « Cosa vuol dire che devi solo trattenermi? Cosa ha in mente il vostro capo? »
Tenus le tirò il sacco che teneva. Lei lo prese al volo.
« Questo è per te, un regolo da parte di Dasha che devi portare ai tuoi capi. » Disse il drell ammiccando un sorriso.
Libusia guardò nel sacco. Sentoria Gracius, il suo superiore che aveva allestito la squadra e ideato la missione per eliminare Dasha Weaver, la stava fissando da dentro quel sacchetto o almeno lo faceva la sua testa. L'ultima volta che l'aveva vista era al sicuro in una base militare turian.
Invece la sua testa è qui a davanti a me – Pensò la turian.
« Ora posso riferirti il messaggio di Dasha “ La gerarchia ha deciso di uccidermi per danneggiare i volus che dalla fine della guerra controllano gran parte dell'economia di Palaven. La prossima volta non tratterò il colpo, come ho fatto”. » Disse Naomi riportando il messaggio.
Libusia si lasciò scortare verso l'uscita, resistere sarebbe stata solo inutile. Come le aveva detto diverse squadre in assetto da combattimento la stavano aspettando fuori da quel corridoio, lei si concesse il lusso di un sorriso.
Se erano concentrati su di lei, forse il resto della sua squadra...
« No. » Dichiarò a un tratto Naomi alle sue spalle, lei non si voltò e continuò a camminare sapendo di essere sotto tiro e che ogni suo gesto avventato le sarebbe potuto costare caro.
« Sappiamo del resto della tua squadra, ma di messaggero ne basta solo uno. » Spiegò Naomi
« Sulla loro strada c'è Isabella. » Aggiunse Tenus.
Libusia ci pensò un attimo. Isabella era il vice presidente della Noveria Corps, un ruolo che ricopriva solo teoricamente, e un'assassina biotica estremamente potente.
Però dubitava che da sola avrebbe fermato un’intera squadra di Cabal.
« Se vi affidate a una persona sola, potresti pentirvene. L'intangibile non può essere toccato. » Rispose citando l'antico motto delle Cabal, ma non ebbe risposta.
Davanti alla navetta una guardia li attendeva con un altro sacco in mano. Quando furono vicini glielo porse dicendo « Per la prigioniera. » Andandosene subito dopo.
Questa volta il sacco era molto più grande e pesante. Non voleva aprirlo visto l'esperienza appena avuta, ma lo fece lo stesso.
Dal suo interno molte facce la stavano guardando e non aveva bisogno di contare queste altre teste per saperne il numero. Erano quattordici, erano i suoi compagni di squadra.
« Isabella deve essersi divertita. » Commentò Tenus, Naomi si limitò a un cenno d'assenso.
Senza dire niente, Libusia chiuse velocemente il sacco e sali sulla navetta senza più scambiare parole con i suoi nemici. Si mise ai comandi e partì.
Mentre saliva di quota, si chiese se per Dasha Weaver, presidente e amministratore delegato della Noveria Corps, uccidere un alto ufficiale turian su Palaven e eliminare un'intera squadra Cabal rimandandone indietro solo un componente come messaggero e sfida alla Gerarchia Turian, lei non dubitava che lo fosse, voleva dire trattenere il colpo. Cosa avrebbe fatto se quel colpo non l'avesse trattenuto?
Quella domanda rimase senza risposta mentre impostava la rotta per Palaven. Avrebbe avuto ore per riflettere e onorare gli spiriti dei compagni caduti.
   
 
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