15/09/2014
5 recensioni
Solo un povero sfortunatello, rinchiuso in quella specie di ufficio, aveva il volto girato verso il gran finestrone che dava una completa visuale su tutta la città.
"Doflamingo-sama, le ho portato del thè"
Baby 5 fece il suo ingresso nella stanza, portando sul suo vassoio d'argento un bicchiere con del liquido semitrasparente aranciato e quattro o cinque cubetti di ghiaccio.
Donquijote Doflamingo si girò verso la cameriera e le rivolse uno dei suoi sorrisi alla Joker. La donna si fece avanti e posò sgraziatamente il bicchiere sul poggiatazze e il biondo guardò accigliato il liquido.
"Dov'è il mio ombrellino?" arricciò le labbra in modo infantile e allontanò il bicchiere con la punta delle dita.
La corvina sbuffò sonoramente incrociando le braccia al petto e fece per andarsene. "Lo beva senza fare storie e finisca i suoi compiti"
Doflamingo poggiò la fronte sulla fredda scrivania e picchiò le dita sulla superficie.
"Non mi va. A Dressrosa tutti si divertono e io sono rinchiuso qui dentro a fare cose noiose e a parlare con persone noiose." rialzò il viso mantenendo però il mento poggiato lì sopra. "Dov'è Trebol quando serve?"
Trebol era l'unico dei tre fidati subordinati che non riusciva mai a contattare e spesso, quando vi erano riunioni di emergenza, si trovava sempre in ritardo.
"Non ho idea della posizione di Trebol-sama al momento"
Il Donquixote stava giocando, con noia, con il piccolo peluche a fenicottero rosa vicino al grammofono spento. Poi, come colto da un pensiero improvviso, si alzò di scatto e si avvicinò alla finestra prendendo nel tragitto il lungo cappotto piumato rosa, nascondendovi al suo interno il piccolo fenicottero.
"D-Dove crede di andare, Signorino?" lo richiamò Baby 5.
Il biondo aprì la finestra e poggiò un piede sul davanzale girandosi appena verso la giovane tremante di frustrazione e gli donò un'altro dei suoi enigmatici sorrisi a trentadue denti. "Farò visita ad un amico. Forse tornerò sta sera ma non ci conterei troppo"
Con quelle parole saltò fuori dalla finestra e se ne volò via, supportato dai tanti fili invisibili agganciati alle varie nuvole che coprivano il cielo.
Crocodile era semidisteso sull'enorme letto nel palazzo di Alabasta giocando distrattamente con il grande uncino dorato e godendosi un ottimo sigaro, che giaceva immobile tra le labbra dello Shichibukai accendendosi di un rosso scarlatto, ogni tanto, sulla testa.
Alzò una mano buona davanti al viso e fece per abbassare un dito.
"Da mangiare ai CocoBanana?"
Si ricordò l'ultimo assassino che aveva avuto il coraggio di presentarsi davanti a lui e i suoi altri 5 seguaci.
"Fatto" abbasso la falange.
Prese un bel respiro dal sigaro e buttò tutto nell'aria dell'enorme stanza. "Dare una lezione a quella banda in città?"
Rivide nei suoi pensieri cumuli di sabbia e corpi scheletrici che giacevano fermi. Con un ghigno abbassò anche l'anulare.
Bussarono rumorosamente alle porte della sua stanza ma non ci fece troppo caso e continuò a pensare a che compiti ancora doveva svolgere. Al contrario di molti, Crocodile era un tipo molto preciso e stare senza fare niente era fonte di nervosismo per lui.
Si alzò, scostando da parte il piccolo Coccodrillo di peluche vicino ai cuscini del letto e uscì all'aria aperta dell'afosa giornata di fine Luglio. Ad Alabasta era un continuo vociferare e vi era parecchio movimento.
Crocodile aveva tentato di uscire ma Das glielo aveva severamente proibito.
"Punire Das...Fatto" abbassò anche il terzo dito. "Ho anche firmato quell'articolo da parte della Marina" e abbassò anche il quarto.
Mancava solo qualcosa che non riusciva a ricordare bene. Possibile che gli mancasse qualcosa da fare. Eppure i suoi giorni erano sempre pieni minimo di 5 compiti che tendevano ad occupargli maggior parte del tempo.
"Croco-man!"
Crocodile si accigliò e si girò intorno ma non c'era traccia di nessuno. Forse se l'era immaginato. Il sole gli stava facendo un brutto effetto-
Bloccò quel pensiero. Lui era la sabbia. Lui era il Deserto. Il sole non poteva che giovare alla sua salute.
Si girò di nuovo verso l'immenso baratro sotto il suo palazzo quando la sua vista venne improvvisamente oscurata.
Colto alla sprovvista sfuggì dalla presa e tirò un fendente con l'uncino che parve attraversare solo il vento.
"Sempre sulla difensiva, eh, Crocodile" sghignazzò la voce che Crocodile più odiava al mondo.
"Che vuoi?!" borbottò brusco spingendo da parte Doflamingo con la mano buona e ritornandosene nella stanza.
Doflamingo ridacchiò di nuovo e lo seguì tranquillamente, per niente colpito dal tipo di reazione avuta dal moro.
Il corvino filò dritto verso la porta e la aprì di scatto. "Sparisci!"
"Ehh? Come sei scortese." sbuffò in modo melodrammatico il fenicottero spostandosi vicino al letto e lasciandosi cadere sui cuscini.
Crocodile, certo che quel tipo non se ne sarebbe andato se gli veniva ordinato, decise di ritornare fuori al balcone continuando ad osservare e pensare a quell'ultimo compito che in quel momento aveva sulla punta della lingua.
Doflamingo non prestò molta attezione al moro. Invece era occupato ad osservare il piccolo coccodrillo che lo guardava con quei occhietti morti e scuri. Lo tastò con un dito e poi lo prese tra le braccia stringendoselo al petto ampio e avvicinandosi dietro Crocodile.
"Croco" ghignò Doffy rimanendo a pochi passi dal coccodrillo umano.
Il Re di Alabasta alzò un sopracciglio, guardandolo, e grugnì un "No." abbastanza irritato.
Il Donquijote gonfiò le guance in modo infantile e accigliò lo sguardo dietro le lenti dei suoi occhiali rossi.
"Non sai nemmeno che cosa ti volevo chiedere" si lamentò.
Crocodile agitò l'uncino e donò al biondo la sua più totale attenzione. "Volevi prenderti quel peluche e la risposta è no"
"Sbagliato" pressò due dita sulla fronte del compagno e allargò già l'ampio sorriso. "Volevo fare uno scambio"
Vagamente interessato Crocodile portò una mano ai capelli ravvivandoli con un gesto. "Che scambio?" tentò di restare vago.
"Ti presto il mio fenicottero se tu mi presti il tuo coccodrillo"
Il corvino parve allarmarsi. "Non lo voglio il tuo stupido fenicottero"
Doflamingo aggrottò la fronte e fece retromarce posando nuovamente il pupazzo sul letto e riavvicinandosi alla finestra.
"Va bene, come vuoi tu" si appoggiò alla ringhiera della terrazza incrociando le braccia al petto. "E io che ero venuto per farti una sorpresa"
"Una tua sorpresa indesiderata. Come sempre" se la rise il coccodrillo e fece per girarsi verso il biondo quando il suo viso venne malamente strattonato in avanti tanto da fargli scivolare via il sigaro.
Senza rendersene conto si trovò spiattellato contro le labbra del più alto e la presa sul suo mento era abbastanza forte da tenerlo in punta di piedi. Doflamingo aveva inumidito le labbra, per questo non poteva scollarsi come sabbia dalle sue labbra. Un pensiero gli attraversò il cervello e fu proprio quello a portarlo alla realtà.
Incurante di avere ancora le labbra umide si trasformò in sabbia e scivolò via dalla sua presa allontanandosi di poco con un vortice. "Che diavolo fai, stupido uccello?"
"Fufufu, mi stavo accontentando di un'altro coccodrillo"
Crocodile arrossì leggermente e tirò un affondo con l'uncino che mancò nuovamente Doflamingo che era volato su nel cielo guardando il moro a testa in giù.
"Susu, non te la prendere. Era solo un innocuo bacetto" mancò per un pelo la lunga lama di sabbia che era corsa nella sua direzione e si spostò su altri fili invisibili nell'aria.
"Ritorna qui, fenicottero!"
Doflamingo rise al volto rosso di collera e imbarazzo dell'altro flottaro. "Fufufu, così che tu possa farmi a fettine? Nemmeno per sogno."
Crocodile pestò un piede a terra e corse nella stanza scomparendo dalla visuale del biondo.
Confuso, Doffy saltò di filo in filo per poi atterrare sulla ringhiera, tenendo saldi i nervi e i riflessi nel caso Crocodile tornasse più furioso e combattente di prima.
Ma contro ogni altra sua aspettativa, lo Shichibukai uscì, portandosi dietro nella mano buona, il coccodrillino di peluche. "Prendilo e vattene!" gli disse risoluto tendendolo davanti a se.
Doflamingo inclinò il capo confuso e tese a sua volta la mano. Poi, con la stessa velocità con cui lui aveva afferrato il viso di Crocodile, il moro agguantò il polso del biondo e se lo tirò contro baciandolo con più forza di quanta ce n'era bisogno.
Il fenicottero preso dalla foga e dall'eccitazione prese il coccodrillo per i fianchi e lo alzò poco più sopra del suo livello non separandosi un secondo dal violento bacio.
Crocodile aprì un occhio e posò il coccodrillo sulle gambe di Doflamingo poi di nuovo, si districò dall'abbraccio trasformandosi in sabbia e osservò il confuso Re di Dressrosa cadere a faccia in giù suo pavimento del terrazzo, poi, ridendosela, rientrò dentro lasciando Doflamingo stordito a terra.
Ora Crocodile ricordava. Il quinto compito era gestire quel rompi scatole di Doflamingo.
Angolo dell'Autrice
Oook, non so che diavolo mi è venuto in mente a fare questa specie di One-Shot ma vaaa beh. Shippo troppo la coppia e ho letto così tante DoflaCroc (soprattutto quelle di magicaemy e Ace of Spades: siete grandiose) che volevo anch'io metterne una e presa dall'euforia ho deciso di postarla T^T
Ringrazio tutti i lettori :3 E ora vado che, nonostante sia il primo giorno di scuola, io ho già da studiare! (Fuck you, Sensei!)