Serie TV > I Cesaroni
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Autore: drem_of_love    16/09/2014    2 recensioni
Li avevamo lasciati così. Lei in attesa al molo con il cuore in mano, lui distrutto che piange sul letto. Entrambi non hanno più lacrime e non immaginano il loro stato d'animo. Sono entrambi in attesa di una mossa. Sfortunatamente i nostri giovani amici non sono mai sulla stessa lunghezza d'onda. Un anno prima lei si era segretamente innamorata di lui. Lui sciocco e immaturo era troppo preso dalla solita svampita bionda per accorgersi di quello che aveva sempre avuto sotto gli occhi. Lo scontro e l'allontanamento e finalmente anche lui aveva capito ciò che anche Miriam sapeva. Il cuore di Rudi era sempre appartenuto ad Alice. Ci aveva messo quasi un anno a capirlo e quando finalmente si era deciso ad aprirle il suo cuore nella vita della bella Cudicini era apparso Francesco. Il mondo gli era crollato addosso, era arrivato tardi un'altra volta.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Giulio Cesaroni, Marco Cesaroni, Rodolfo Cesaroni
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Nda: Salve a tutti/e eccomi qui con questo dodicesimo capitolo. Ecco i primi problemi per la nostra famiglia tanto amata. Gli unici a fare qualche passo avanti saranno Eva e Marco. Un bacio Rachel. Ho cambiato il nick, presto sarà drem_of_love. Ciao a tutti.
 
 
Capitolo 12
 
Problemi e discussioni

 
Giulio era seduto al centro del suo soggiorno. Tra meno di dieci minuti sarebbe arrivata la sua famiglia. Era ansioso, da quest'annuncio sarebbero cambiate sicuramente tante cose.
 
La porta di casa Cesaroni si spalancò e in un attimo il soggiorno era finalmente pieno.
 
<< A Giù ce stamo a preoccupà, che succede?>> Chiese Cesare passandosi una mano tra i capelli.
 
<< A pà ti decidi a parlà?>> Incalzò Rudi stringendo Alice.
 
<< Vi ho convocati tutti qui perché ho da raccontarvi una cosa. Non mi va di nascondermi e non voglio più essere disonesto con voi.>>
 
<< Ora ci stiamo preoccupando. Te Giù quando mai sei stato disonesto?>> Aggiunse Augusto camminando nervosamente.
 
<< Ragazzi vi chiedo scusa, vent'anni fa ho tradito vostra madre.>>
 
<< COSAAAAAAAAAAAAA?>> Gridarono tutti l'unisono.
 
<< Cos'è sta storia che hai tradito la mamma?>> Chiese Rudi quasi urlando.
 
<< Lo so ragazzi, non ho scusanti ma è stata una stupida cazzata. Ero tanto giovane e coglione...>> Disse l'oste prendendosi la testa tra le mani.
 
<< Com'è successo? quando e con chi?>> Sparò a raffica Mimmo.
 
<< è successo vent'anni fa in bottiglieria. Sofia venne disperata. Piangeva come una pazza, Paolo l'aveva lasciata dopo due anni. Cercai di ascoltarla e le offrii da bere per tirarle su il morale. Infine ubriaco fradicio ce so finito a letto...>>
 
<< Bel modo di tirà su il morale alla gente... >> Puntualizzò un Cesare piuttosto arrabbiato.
 
<< Sofia? Non sarà la stessa che abita qui accanto?>> Chiese Mimmo sull'orlo di una crisi di nervi.
 
<< Scaramozzino? Giù hai tradito Marta con Sofia Scaramozzino?>> Urlò Cesare colto da un illuminazione.
 
<< Si.>> Ammise colpevole l'uomo.
 
Un silenzio di tomba scese nella sala da pranzo.
 
<< Pà, perchè ho l'impressione che tu non ci abbia detto tutto?>> Chiese Rudi appoggiando una mano sulla spalla del padre.
 
<< Hai ragione figliolo, sono un coglione due volte. Da quell'errore è nata una figlia. Nina è mia figlia...>>
 
L'oste aveva sparato la bomba. I figli lo guardarono sconvolti, i fratelli erano senza parole. Mimmo preso dalla rabbia si avventò sul padre.
 
<< Non dovevi tradì mamma, ho pochissimi ricordi di lei. Credevo l'amassi.>> Alice prese il giovane Cesaroni per mano e l'accompagno in camera. Mimmo aveva bisogno di sfogarsi.
 
<< HA RAGIONE, SONO STATAO UN COGLIONE.>> Ripeteva l'oste come un disco rotto.
 
<< Si puoi dirlo forte, non solo l'hai tradita, hai fatto pure un figlio con un altra. Non so più chi sei... >> Urlò il secondo genito dell'uomo raggiungendo la sua donna e suo fratello.
 
<< Che amarezza... >> Concluse Cesare andando in camera.
 
Rimase lì da solo a piangere le sue pene. Il peggio era stato fatto, ora gli toccava riconquistare la fiducia dei suoi cari.


 
 
 
Nel frattempo in un appartamento di Parigi, il nostro Cesaroni preferito organizzava la sorpresa per la sua bella. La tavola era stata decorata da candele profumate e patali di rose rosse. Qua è la qualche bigliettino con delle frasi delle sue canzoni. Perchè in fondo, quasi tutte le sue canzoni parlavano di lei. Le aveva preso un regalo, un ciondolo con un medaglione a forma di cuore e all'interno la foto della loro famigliola. Lui l'amava e la rivoleva per se.
 
Tutto era pronto, mancava solo lei. Mancava Poco, presto Marco avrebbe giocato le sue carte.
 
 
Lucia, Stefania e la piccola Marta passeggiavano per l'Avenue des Champs-Élysées. Stefania si guardava intorno estasiata, quel viale era pieno di negozi, caffè, ristoranti e cinema, c'era solo l'imbarazzo della scelta. Stavano entrando da Louis Vitton per vedere gli ultimi arrivi quando Stefania si scontrò con uno.
 
<< Mi scusi, ero distratta.>>
 
Appena la donna alzò lo sguardo rimase fulminata. Un bellissimo uomo sulla quarantina le sorrideva sornione.
 
<< ce fut un plaisir d'entrer en conflit avec une femme aussi belle que sa>>*
 
 
<< Merci , c'est vraiment un gentleman.>>*1
 
L'uomo andò via sorridendo e Stefania sentì come una ragazzina. Le aveva perfino baciato la mano galante mentre le diceva quelle splendide cose. Si guardò la mano e solo in quel momento notò un biglietto da visita.
 
Maurice Lambert...
 
La donna sospirò, forse Parigi non era poi così male.


 
 
 
In un bar di Roma un giovane barista ferito, organizzava la sua vendetta. Francesco sapeva benissimo il punto debole di Alice. Lei temeva il giudizio del padre. Non si era mai sentita all'altezza di Eva. Quindi ancora non aveva raccontato a suo padre della gravidanza. Il ragazzo incontrò di nuovo quella ragazzina dalla chiacchiera a macchinetta. Aveva avuto un'idea brillante.
 
<< Posso chiederti un favore?>>
<< Ohi ciao, certo se posso esserti utile.>>
 
Il ragazzo spiegò brevemente la situazione alla sua nuova amica. Dopo un attimo di esitazione, la ragazza acconsentì. In fondo capiva quel ragazzo, anche lei soffriva come un cane per quel cretino del suo ex. Afferrò il telefono e iniziò quella squallida messinscena.
 
<< Pronto?>>
<< Salve sono l’assistente del dottor Bianchi.>>
<< Salve signorina, le serve qualcosa?>>
<< Signor Cudicini, dovrei mandarle i risultati di alcune analisi di sua figlia.>>
 
L’uomo iniziò a preoccuparsi.
 
<< è grave?>>
<< Non so come rintracciarla, tutto qui.>>
 
L’uomo rivelò il numero di fax alla giovane. Francesco estrasse da una cartella dei referti.
 
<< Dove li hai presi?>> Chiese la ragazza stranita.
<< Mi sono finto suo padre e me li sono fatti faxare.>>
 
I due risero complici, erano davvero un’accoppiata malefica.


 

 
Eva era finalmente arrivata a casa. Entrando in salone rimase esterrefatta. Marco aveva superato davvero se stesso. Cominciò a leggere i post – it sparsi qua e là e una lacrimuccia ribelle le scivolò dagli occhi. Marco subito la strinse a sé, aveva sentito così tanto la sua mancanza.
 
<< Non ti lascerò mai più …>>
 
La ragazza sorrise e l’abbracciò forte anche lei, in fondo non avrebbe fatto male un po’ d’affetto.
 
I due iniziarono a chiacchierare sulle note di ovunque andrai, Eva amava quella canzone e le suscitava una marea di ricordi.
Era stata sul punto di sposare un altro uomo … se solo Marta non fosse arrivata in tempo, ora lei sarebbe stata infelice con un altro vuoto. L’avrebbe preso in giro e trattato una schifezza.
Marco la sveglio da quello stato di trans, con la dichiarazione più dolce del mondo.
 
<< In mezzo a tante cose che sono successe sarai sempre la cosa migliore che mi sia mai capitata. Permettimi di amarti ancora e ti prometto che non ti farò più soffrire. Sarai l’unica per me perché Ti amo e non so più vivere senza di te.>>
 
Eva sorrise … il suo cuore era sempre appartenuto a Marco.
 


A Milano nello studio di Sergio Cudicini, l’uomo leggeva i referti medici. Strabuzzo gli occhi quando vide un ecografia. Sua figlia era incinta. Gli stava succedendo un’altra volta.
 
 
 
 
*: è stato un piacere scontrarsi con una donna bella come lei.
*1: Grazie, è davvero un gentiluomo.
   
 
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