Film > La Bella e la Bestia
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Autore: telesette    18/09/2014    2 recensioni
Furiosa per il rifiuto di Adam, la perfida principessa Madeleine del casato dei Bleaux ha dato vita ad una nuova maledizione che ha condannato il principe a riassumere le sembianze di una grossa orribile bestia...
Riuscirà Belle a trovare il modo di aiutare il suo amato?
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adam, Belle, Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Adam/Belle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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La fata fu estremamente chiara, nell'illustrare la situazione, tuttavia pareva preoccupata proprio del fatto che Adam dovesse affrontare Madeleine e i suoi malefici da solo.
Certo, come Bestia, Adam era notevolmente più forte e più agile di un normale essere umano. Ciononostante, considerando gli ostacoli e i pericoli che lo attendevano, le sue probabilità di successo erano fortemente ridotte. Nessuno dei suoi servitori ed amici poteva infatti affiancarlo egregiamente in questa impresa, se non a rischio della propria vita, e Adam non poteva chiedere loro di accompagnarlo.
Non potendo tuttavia tacere oltre, dal momento che il rischio per Adam era così elevato, fu Belle stessa che elevò alla fata un'accorata supplica.

- La prego - esclamò. - Non c'è proprio niente che io possa fare per aiutarlo?

Sia Bestia che la fata la guardarono con grande stupore.

- Il tuo coraggio è ammirevole - osservò la fata. - Ma anche con tutta la tua buona volontà, nessun essere umano riuscirebbe a sopravvivere: la fitta rete di incantamenti che Madeleine ha disseminato nei pressi del suo castello ha trasformato la foresta in un gigantesco ammasso di pozze di lava bollente e piante carnivore; e se anche fossi in grado di evitare la minaccia del terreno, non avresti la forza sufficiente per fronteggiare i lupi e le altre creature che sorvegliano il palazzo per impedire a chiunque di avvicinarsi... Adam può farlo, perché il suo aspetto gli consente di ricorrere ad armi naturali, ma tu...
- Allora faccia in modo di trasformare anche me!

Bestia non riusciva a credere alle sue orecchie.
Ciò che Belle stava dicendo non aveva senso. In pratica, stava chiedendo alla fata di fare di lei un orrendo mostro, anziché la bella e meravigliosa fanciulla che era.

- Belle, ma che stai dicendo? - scattò Adam sconvolto. - Andiamo, non puoi chiedere una cosa del genere!
- Perché, che cosa c'è di strano?
- Ma Belle, se la fata operasse su di te il mio stesso incantesimo, tu... tu diventeresti come... come...
- Diventerei come te, vuoi dire - concluse lei. - E' questo che ti preoccupa?

Bestia tacque.
Il solo pensiero gli faceva male: la sua amata Belle, così bella e delicata nell'aspetto, prigioniera di orride fattezze animalesche ricoperte di folta pelliccia...
No, non poteva assolutamente permetterglielo, era troppo crudele per lei, un destino simile.

- Ti prego, Belle, cerca di ragionare - mormorò. - Tu non puoi volere questo, no... Non puoi rinunciare così al tuo aspetto, alla tua bellezza, tutto...
- Non voglio la mia bellezza, non so cosa farmene - rispose lei determinata. - Non posso restarmene qui, buona e tranquilla, mentre tu rischi la vita là fuori; devo venire con te, devo stare al tuo fianco, e se l'unico modo che ho per aiutarti...
- Ma perché - gemette l'altro, incapace di comprendere. - Perché dovresti aiutarmi, dopo tutto quello che ti ho fatto e che continuo a farti passare?
- Perché ti amo - soffiò lei soavemente.

D'istinto, Belle prese la zampa di Bestia e se la accostò alla guancia.
Era calda e morbida, nonostante il pelo ruvido e la sensazione scagliosa delle unghie retràttili sulla pelle, ed apparteneva a colui che amava più della sua stessa esistenza.
Bestia era allibito.
Confuso.
Non sapeva assolutamente cosa dirle, tanto riusciva a percepire l'amore della fanciulla in quel semplice gesto. Era palese come lei non gli stesse chiedendo nulla, offrendogli anzi tutto ciò che aveva da offrire, e lui doveva solo decidere se accettare o no la purezza e la sincerità del sentimento che ella provava nei suoi confronti.
D'istinto, anche lui fece per accarezzarla.
Lo aveva fatto altre volte, in passato, sempre con una delicatezza estrema per non rischiare di ferirla.
Belle sorrise.
Ora, finalmente, Bestia pareva aver capito il vero significato della parola "amore"...

- Oh, Belle - fece lui con un sospiro. - Potrai mai perdonarmi, per tutte le cose orribili che ti ho detto?

La ragazza annuì.

- So che non dicevi sul serio - esclamò convinta. - Dimentichiamo tutto, va bene? Andiamo a cercare Madeleine e recuperiamo la bacchetta, insieme possiamo farcela!
- Ascolta, Belle - intervenne dunque la fata, cercando di ammonirla. - Visto che sei così convinta, ho deciso di esaudire la tua richiesta ma ti avverto: posso eseguire su di te la trasformazione, donando forza ed agilità sufficienti al tuo grande coraggio, ma solo temporaneamente; con il poco potere che mi resta, purtroppo, il mio incantesimo non durerà per molto... una settimana al massimo, non di più!
- E' più o meno la distanza che ci separa dal castello - osservò la fanciulla.
- Sì ma, se la durata della trasformazione non fosse sufficiente, ti ritroveresti del tutto inerme e Madeleine non esiterebbe certo ad ucciderti...
- Correrò il rischio!
- Belle - fece per dire Bestia. - Pensaci bene, non sei obbligata a farlo, io posso combattere anche da solo!

L'altra lo fulminò con un'occhiataccia.
Evidentemente, Adam non aveva ancora imparato quanto quell'adorabile sconsiderata avesse la testa dura.
La fata si disse d'accordo, mormorando qualcosa sottovoce, per poi augurare ad entrambi buona fortuna.

- Siate prudenti - disse. - Pregherò, affinché la vostra missione abbia successo!

Così dicendo, mentre già il corpo di Belle andava emanando un insolito bagliore dorato, la luce nella stanza si fece d'un tratto abbagliante. Bestia fu costretto e ripararsi gli occhi, per evitare di rimanere accecato, e quando li riaprì... della fata non vi era più alcuna traccia.

- Belle - provò a chiamare, guardandosi attorno per cercarla. 
- Sono qui - rispose l'altra.
- "Qui" dove? Non ti v...

Per Bestia, trovarsi di fronte al nuovo aspetto di Belle, fu veramente un colpo.
La dolce ed affascinante fanciulla, pure nell'evidenza del cambiamento, aveva mantenuto tuttavia inalterati alcuni tratti della sua personalità. A differenza di Adam, le cui fattezze rendevano tozza e pesante la sua figura, costei aveva assunto una forma decisamente più snella ed armoniosa. A prima vista, sembrava un incrocio tra una volpe e un leone, con grosse orecchie canine e una lunga coda sporgente in netto contrasto con la criniera felina che pure le scendeva lungo la schiena.
Il corpo sembrava ancora parzialmente umano, eccetto che per la forma arcuata delle gambe e delle braccia ora munite di artigli, mentre una soffice e vellutata peluria andava ricoprendo il tutto. Il naso si era fatto molto più stretto e sottile, schiacciato e dalla forma triangolare, mentre sul volto spiccavano ribelli due sottili ciuffi baffuti.

- Beh, come ti sembro? - mormorò la fanciulla, incurante che il proprio vestito fosse rotto in più punti.

Bestia avrebbe voluto rispondere, se non gli fosse mancato il fiato per farlo, così che lei interpretò il suo silenzio con un misto di vergogna ed imbarazzo. Coprendosi pudicamente nei punti ove le sue rotondità femminili erano più che evidenti, Belle evitò di guardare l'altro direttamente negli occhi. Fu allora che questi si accorse che anche gli occhi di lei avevano subito una mutazione: di forma e taglio molto più felino, dai riflessi verdi come giade, ma con la stessa luce inconfondibile della fanciulla che era realmente.

- Belle... Sei veramente tu?
- Ho paura di sì - sospirò lei, cercando di abituarsi soprattutto alla nuova forma delle mani e dei piedi.

Passato il primo momento di stupore, Bestia si avvicinò dunque per rincuorarla.

- Stai benissimo, amore mio - disse sincero.

Belle arrossì vistosamente, malgrado la presenza del pelo sulle guance, e finì per sfregarsi istintivamente il dorso della zampa sulla fronte.

- Mio Dio, che sto facendo ?!? - esclamò preoccupata.
- Non temere, è una cosa normale - provò a spiegarle Bestia con un sorriso. - Vedrai, ti abituerai in fretta!

Entrambi tacquero un momento, scambiandosi uno sguardo più che eloquente, prima di abbracciarsi e desiderare in cuor loro che il tempo si fermasse in quel preciso momento.

( continua )...

   
 
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