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Autore: Heya Naya Rivera    18/09/2014    3 recensioni
Long Brittana... Ambientata sette anni dopo il diploma di San e Quinn.. tornate al Mckinley per aiutare i Glee..
Dal Prologo:
-Brittany Susan Pierce hai esattamente 2, e dico 2 minuti per alzarti vestirti e farti trovare nella mia macchina- disse la mora rialzandosi dal letto e dirigendosi verso la porta.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel, Quinn/Santana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Che stai facendo?”

Fabray non è il momento adatto guarda. Non ho voglia di essere psicanalizzata da te in questo momento”

In realtà non vuoi mai”

Mi girai verso di lei fulminandola. Era da quando erano finite le provinciali che non avevo voluto vedere nessuno, soprattutto lei o per meglio di dire loro. Non avevo nessun diritto di fare così lo so, ma non riuscivo a fare altrimenti. Se l'avessi vista le avrei spaccato quella faccia da stronza che si ritrovava.

Continuai a scaricarmi colpendo più volte il sacco attaccato al soffitto. Me lo aveva regalato Quinn quando avevamo 16 anni. Diceva che così mi sarei sfogata su quello e mi sarei rilassata di più. Ebbe ragione. Da quando me lo regalò non me la levava nessuno la mia ora quotidiana di box. E ora eccomi qui, quasi 10 anni dopo nelle stesse condizioni, per 2 adolescenti.

Vedevo Quinn che mi guardava allibita e quasi incredula

Santana non vorrei portarti all'ospedale. Sei di un colore non naturale e sarà come minimo 5 anni che non fai del moto fisico” mi disse sedendosi sulla scrivania.

Ma..” presi fiato e sferrai un gancio “non ti agitare ora finisco” detti gli ultimi quattro colpi rapidi ed energici.

Visto” la guardai “ sono ancora in piedi e in forze”

Allora visto che hai tanto fiato dimmi perché tutto questo” la vidi cambiare espressione e farsi più seria “ e perché è da 4 giorni che non ti presenti al Glee. Ho detto a tutti che sei malata”

Io sbuffai contrariata

E non provarci nemmeno. Ora ti siedi e mi racconti che ti sta passando per la testa”

Okok mi arrendo” mi misi a sedere sulla poltrona difronte a lei

sentivo il suo sguardo su di me, ma non sapevo che dire, ne come iniziare il discorso

Senti facciamola poco lunga, ormai ti conosco da anni e ti capisco benissimo. Ti piace Brittany e...”

No!” dissi io

Santana per favore. Anche un cieco lo vedrebbe”

Rimasi in silenzio li davanti a lei. Cosa mi ci voleva a dirle di si? Forse lo avrebbe reso tutto più reale

Ma non capisco questo tuo atteggiamento da immatura. Rachel mi ha detto che vi siete baciate” io alzai lo sguardo a quella frase

Se la prendo quella nana non ha speranza di sopravvi..”

San.. perché non me lo hai detto?” mi disse lei più calma, sembrava dispiaciuta

Perchè mi resta difficile ammetterlo a me stessa. Non so per quale assurdo motivo, ma in così poco tempo mi sono affezionata a lei, e non mi piace quella stronza che le gira in torno. Non dico che si deve mettere con me, perché non so quello che vuole lei. Ma non la voglio vedere soffrire. E se mi chiedi perché.. ecco non lo so. Non so che cosa mi ha fatto, ma mi ha rapito, solo con uno sguardo, e nemmeno troppo gentile” sputai tutto, senza guardarla in faccia. Sennò non ce l'avrei fatta.

Poi sentii le sue braccia stringermi forte, e io la strinsi a mia volta.

Sai mi piace quando fai vedere che hai un cuore anche te” sorrisi, e lei con me.

Sono rari questi momenti, quindi io non mi ci abituerei troppo Fabray”


La mattina seguente Quinn mi fece alzare per forza dal letto, e contro la mia volontà mi aveva trascinato a scuola. Mi aveva giurato che Dani non ci sarebbe stata assolutamente, ma come al solito si sbagliava, e io sbagliavo a darle ascolto. Mi maledissi un paio di volte, e poi maledissi anche la bionda che avrei ritenuto colpevole di qualunque azione da me commessa.

Stavo gironzolando per l'auditorio alla ricerca di una sorta di aspirazione, o forze di forza per non perdere il controllo.

Santana Lopez” odiavo Quinn, la odiavo davvero. Già quando l'avevo intravista stamani mi stavo rifiutando di entrare, ma Quinn mi aveva detto Tranquilla ci penso io a lei, non si avvicinerà nemmeno a te, come si stava sbagliando

Sai ho fatto delle ricerche su di te. Donna importante, ricca, proprietaria della catena di alberghi più importanti in tutto il mondo, in soli due anni hai ritirato su l'affare del tuo defunto padre” mi irrigidii a quelle parole “ai tempi della scuola eri un genio, brava in tutte le materie ottimi voti e un a borsa di studio mai utilizzata. Ottima cheerleader, e grandissima stronza e anche un po' puttana...”

Senti grandissima stronza” appena avevo sentito quell'ultima parola non ci avevo visto più. Mi girai di scatto e le andai ad un soffio dal suo viso. Come si permetteva di chiamarmi così. Puttana era così che mi chiamava mia nonna, tutti i giorni, e dopo che le confessai di essere lesbica, ero diventata la sua più grande delusione, la sua più grande sofferenza. Mi disse Meglio puttana che lesbica e da li non riuscii più ad avere un contatto con lei. Nemmeno uno, nemmeno prima che morisse.

Non puoi permetterti di chiamarmi così. Te non sai un cazzo di me, niente. Sei solo una piccola stupida che pensa di poter piegare il mondo ai suoi piedi perché ha ottenuto un po' di successo, con un dono di madre natura. Non hai sudato per fare quello che fai, forse non te lo meriti nemmeno. Ma non mi interessa. Voglio solo che mi lasci in pace” mi allontanai leggermente da lei, ma avevo ancora uno sguardo assassino. Ma lei era imperterrita con il suo ghigno stampato sulla faccia.

La grande Santana Lopez si è offesa, chissà come mai? Forse perché sottosotto tutti ti deridevano, nessuno aveva rispetto per te, e la tua famiglia. Chissà che delusione per loro”

Strinsi i pugni, sentii le unghie conficcate nella pelle, facevano male, ma dovevo riuscire a calmarmi

Che fai non rispondi? Codarda!”

A quel punto vidi buio. Fu tutto velocissimo, aprii la mano a ventaglio caricai il braccio e lo feci partire

SANTANA!” mi ripresi in tempo, con la mia mano a due centimetri dal viso di lei. Abbassai il braccio, e mi voltai verso Quinn

Andiamocene” le dissi uscendo dall'auditorio.

Mi fermai poco dopo, fuori in giardino su una panchina all'ingresso della scuola.

Sei impazzita?”

Sai che poteva sporgere denuncia?!”

Si lo so”

Che ti è saltato in mente?”

Quinn ha detto delle cose, e io non lo so, non ci ho visto più”

Ah e quindi la picchi” disse sarcastica lei “ non riesci a contrastare una ragazzina?”

Quinn ti prego”

Che fai San supplichi!” rise lei sarcastica “Santana che supplica. Cos'è che ti ha dato noia eh? Forse perché ti ha dato della puttana? O della codarda?”

Il suo di uno schioppo si fece largo nel silenzio che ci circondava. La mia mano era poco dopo il volto di Quinn che era voltato verso destra.

Non riesci proprio. Te un problema non lo sai affrontare, o scappi o si arriva alle mani. Sei tanto brava a distruggere gli altri a parole, ma quando lo fanno con te?! Questo è quello che si ottiene” disse fissandomi.

La vidi girarsi e andare via, verso la scuola, finchè non vi scomparve al suo interno.

Aveva ragione, non avevo un minimo di controllo per quanto riguardava me, scappavo la maggior parte delle volte che Quinn o chiunque toccava un tasto dolente, oppure arrivavo a quello quando non riuscivo più a sentire parlare.

Ehi Santana quando decidi di uscire allo scoperto?

Sai credo di sapere perché sei coì brava a buttare giù tutti gli altri; perché tutti i giorni distruggi te stessa, perché non puoi ammettere che sei innamorata di Quinn e che lei potrebbe non ricambiare. Deve essere terribile non poter ammettere agli altri come ti senti veramente.

Sai cosa penso che tu sia? Una codarda

Ricordo questo momento come se fosse ieri, il pensiero più nitido che mi era rimasto dal liceo. Non che non accettassi ora di essere gay, ma diciamo che mi bruciava dentro il modo in cui la mia famiglia aveva reagito soprattutto mia nonna. Le volevo troppo bene, e lei mi aveva cacciato per quello che ero e che sono.

Rimasi li immobile che questo discorso che mi stava tormentando. Era stato il mio amico più caro a farmelo. Anche se a quell'epoca era un continuo sfidarsi a chi fosse il più stronzo della scuola. E a quanto pare lui aveva vinto.

Poi grazie a lui e alla nostra professoressa Holly Holliday finalmente riuscii ad accettare tutto. Fu la lezione della settimana più importante per me e anche per lei.

Sai pensavo che 7 anni di convivenza vi avesse fatto bene, e invece vi trovo come vi ho lasciato”

Mi girai al suono di quella voce, cosi poco cambiata nel corso degli anni. Mi spuntò un sorriso enorme e corsi in contro abbracciandolo

Puck”


***********

Erano passate due settimane dalle provinciali.

Ero sola, completamente sola. Rachel non mi parlava da quel giorno, avevo provato a chiamarla, mandarle messaggi, perfino ad andare a casa sua, ma niente. A scuola mi evitava pur quanto la rincoressi era sempre in compagnia di qualcuno e scappava.

Deni, beh con lei alla fine non ci ho parlato. Non ho trovato il coraggio di andare li e fronteggiarla per sapere la verità. Fortunatamente in questi giorni era poco presente, e le poche volte che c'era io correvo via il prima possibile. E fortunatamente era andata qualche giorno a Los Angeles per parlare con la sua casa discografica.

E poi Santana. Non era venuta più nemmeno a farmi da tutor. Dopotutto non la potevo biasimare, un minuto prima la bacio e un minuti dopo le do buca. Non le avevo scritto non avevo il coraggio. Non avevo il coraggio di fare nulla. Non mi ero mai vista da questo punto di vista. Non sapevo prendere in mano la situazione, al primo problema scappavo e non sapevo affrontare le persone. Era tanto più facile evitarle, ma i pensieri non sparivano. Perché?

Mi dissi che gli occhi se chiusi potevano non vedere che succedeva intorno, ma il cuore non si può chiudere e i sentimenti rimangono sempre li.

Il problema è che io dei miei sentimenti non ci capivo nulla.

Sapevo che mi mancava la mia migliore amica, la dovevo aver delusa molto, e avevo detto delle cose non troppo gentile, di cui mi pentii subito dopo. Era lei che consultavo in queste circostanze e ora invece mi ritrovavo solo con la mia mente.

Buttai lo zaino a terra e mi appoggiai agli armadietti. Abbassai lo sguardo esausta. Poi un rumore assordante mi risvegliò. Entrai negli spogliatoi delle cheerios. Vidi Quinn con la testa appoggiata contro il muro.

Feci qualche passo indietro ma..

Ehi” mi ritrovai tra le braccia di un uomo alto, con i capelli chiari e un sorriso che aveva un certo fascino.

Mi staccai subito e mi voltai verso di lui

Sai non è bello spiare le persone” mi disse come se stesse parlando ad una bambina di due anni. Lo guardai confusa, ma lui non mi degnò più di uno sguardo e passò oltre a me.

E dovresti stare attenta dove metti i piedi ragazzina” non si voltò nemmeno, ma continuò ad andare avanti “ora va” fu l'ultima cosa che sentii.

Uscii da li pensando a quanto fosse presuntuoso quel ragazzo.


Mi sedetti al mio solito posto. Ero in anticipo rispetto al solito ma volevo vedere se riuscivo a beccare Rachel da sola. Era la mia priorità, scusarmi con lei. Ma come avevo immaginato arrivò ma con Kurt e Mercedes, ridendo e scherzando. Mi venne una lacrima che ritirai subito indietro. Non mi aveva nemmeno guardato per un secondo. Dovevo ammettere che sapeva ignorare veramente bene le persone.

Sospirai. Anche oggi nessuna traccia di Santana e di Quinn. Nessuno chiese nulla, ma Mr. Schue era parecchio contento e su di giri quest'oggi, ma non mi spiegavo perché. Ma non ci persi nemmeno tempo a capire. Avevo ben altro a cui pensare.

Ragazzi” disse il professore dopo un lungo discorso che non avevo ascoltato “ è con grande onore che vi presento la meravigliosa Holly Holliday” si girò verso la porta da dove entrò una donna bionda scivolando sul pavimento

Hola clase”

Si rimase tutti a fissarla per qualche secondo. Era così esilarante quella donna, sembrava totalmente una pazza.

Holly ti presento il nuovo Glee Club” riprese il professore “ ragazzi lei è stata una professoressa di questa scuola per molto tempo e mi aiutò con il Glee che vinse le Nazionali”

Eccone un'altra” pensai “non gli bastavano Quinn e Santana, aveva bisogno anche di lei”

Allora, diciamo che io per lavoro sarò assente fino alle Regionali, quindi lascio la classe in mano a lei”

Cosa?”

Come?”

Perchè?” partirono in coro tutti i ragazzi e si sollevò un grande brusio

Non può farci questo” disse Finn “non possiamo prepararci senza di lei”

Si che potete ragazzi. Mi dispiace ma devo partire. Poi vi lascio in buone mani, avete Holly, Santana, Quinn

...”

Ma non si fanno vedere da 10 giorni” fu Kurt a parlare questa volta

Ma avete me, e vi riporterò anche quelle due” intervenne la donna “se c'è una cosa che nessuno può fare allora Holly la fa, e riesce”

OK! questa era presunzione. Ma dopotutto a me non dispiaceva, mi ispirava simpatia, e penso che sarebbe stato molto più divertente stare con lei.



Vai allora ci vediamo domani.. ciao Kurt”

Posso entrare?”

Vidi Rachel balzare dal letto e guardarmi con una faccia non troppo felice, anzi tutt'altro.

Non te la prendere con i tuoi, alla fine gli ho fatti cedere, ma avevo troppo bisogno di parlarti, di chiederti scusa di..”

Non basta chiedermi scusa. Hai dubitato di me, della mia fiducia, di noi” mi disse lei incazzata

No! Mi conosci lo sai che arrivo a dire cose che non penso, ti giuro che non le penso. Sei la mia migliore amica, so che lo hai fatto per proteggermi” presi un respiro per non iniziare a piangere “ma sai che l'amavo, e come ci ero stata male, e dopo che ho scoperto che mi avevi nascosto la verità sono scoppiata. Ma non volevo ferirti, non volevo credere nemmeno io a quello che dicevo. Ero arrabbiata, ma poi un secondo dopo mi sono resa conto che non ce l'avevo con te, ma con me. Per essere stata così stupida, così cretina da non accorgermi di niente. E te hai cercato tante volte di dirmelo e farmelo capire, ma io non ti ho voluta ascoltare. Mi dispiace davvero Rach, sei importante per me, più di tutto, e tutti” scoppiai a piangere e anche lei

Si alzò e mi strinse forte a lei

Ti odio per questo lo sai” biascicò, mentre singhiozzava “non è facile starti lontana, mi sentivo uno schifo senza di te”

Anche io, e non voglio starci mai più”

Sei una testona del cavolo” rise poi

Lo so, ma non posso farci niente, mi conosci”

Rimani a dormire qui?”

Volentieri”



***********

Giù, giù, giù” sentivo il coro dei ragazzi intorno a me. Alzai il bicchiere in alto mentre il coro si faceva sempre più sentire. Girai un paio di volte su me stessa e poi lo buttai giù di un fiato, scatenando un boato.

Non sapevo a che numero ero, non mi ricordavo nemmeno cosa stavo bevendo.

Sapevo che ero andata fuori con Puck, e mi aveva portato qui e avevamo fatto una scommessa su chi buttasse giù più shottini.

Stavo male, girava tutto intorno a me.

Largo ragazzi, purtroppo non ve la darà perché è gay, quindi il paparino la porta a casa” mi sentii afferrare per un braccio e essere trascinata fuori.

Ciaooooo” urlai.

Appena fuori sentii il vento gelido congelarmi, ma subito dopo mi venne posizionata una felpa sulle spalle.

Mi ricordo che montai in macchina ma poi più nulla.

Mi svegliai nel mio letto, con la bocca impastata da morire. Mi faceva malissimo la testa, non mi era chiaro come e con chi fossi arrivata li, non ricordo nemmeno come era trascorsa la serata.

Sentii un forte odore di caffè e mi venne la nausea. Avevo i sensi troppo alterati.

Con fatica mi alzai e andai in bagno, sciacquandomi viso e lavandomi i denti.

Ma guarda chi si è alzata” vidi la persona che mai mi sarei aspettata di trovare a casa mia.

Una codarda mi suonò nuovamente nella mente, nitido come non mai, vedendo quel volto così cambiato negli anni, ma sempre con la stessa espressione da ragazzino strafottente.

Sebastian?!” dissi come se volessi assicurarmi che non fosse un sogno

Santana, è sempre un piacere rivederti” mi disse con quel sorriso che conoscevo fin troppo bene

Che ci fai qui?” dissi scendendo gli ultimi scalini e rimanendo li impalata davanti a lui. Ci mancava pure lui in questo periodo di merda.

Grazie, anche te mi sei mancata” mi abbracciò ma io non ricambiai.

Codarda... codarda... scacciai quei pensieri

Non hai risposto”

Scontrosa come sempre” rise “ comunque ho ricevuto la lettera di Mr. Schuester e sono venuto appena ho potuto”

Dov'è Quinn?”

Con Puck a fare la spesa”

Che stava succedendo?! Mi faceva troppo male la testa per capire. Avevo bisogno di mangiare qualcosa.

Ho portato una torta se la vuoi assaggiare, gli altri hanno detto che è buonissima”

Mi seguì in cucina.

No grazie”

Guarda che non è velenosa” mi disse ironico lui

Non risposi nemmeno. Sebastian, non lo sentivo da l'ultimo giorno di liceo. Si lo dovevo ringraziare per avermi costretto a confessare i miei sentimenti, ma come allora non mi fidavo per nulla di lui. Aveva distrutto la vita a molte persone, quasi costretto al suicidio un nostro amico, era crudele, e si divertiva a fare ciò. Non so perché i professore permetteva a uno come lui di stare al Glee. Forse perché nessuno aveva capito che dietro tutto c'era lui, era un ottimo doppiogiochista.

Poi vidi che mi porse il piatto con una fetta di torta e un succo.

Ti fa bene, dammi retta per una volta” mi sorrise, ero stanca per controbattere quindi lo presi.

Calò il silenzio rotto dopo pochi minuti da lui

Sai, capisco quello che pensavi e forse pensi ancora di me ma 7 anni sono tanti e..”

Non ci provare nemmeno. Sai come si dice il lupo perde il pelo ma non il vizio”

lui rise di gusto.

Sei sempre la stessa Sannie. Ma ti dimostrerò che non sono più lo stronzo presuntuoso di una volta”

Non feci in tempo a rispondere perché in quel momento la porta si richiuse con un boom insopportabile per le mie orecchie

Siamo tornati” esclamò Puck

Moicano pensavo che vi foste persi” scherzò Sebastian alzandosi e dando una mano con le buste della spesa.

Ma quanta roba avete comprato?” chiesi io stralutata

Vedrai San in questa casa c'erano solo surgelati e roba schifosa, non volevo morire dopo nemmeno una settimana che sono qui. Già ieri sera mi hai fatto prendere un bello spavento” disse voltandosi verso di me

io non ricordavo nulla di come si fosse svolta la serata, sapevo solo che ero fuori con lui.

Dall'espressione sembra che tu non ti ricorda nulla. Meglio così” disse Sebastian, mentre Quinn concordava con lui.

Ancora con lei non avevo chiarito, ma sapevo che comunque potevo sempre contare su di lei. Eravamo due sceme, io sicuramente più di lei.

Perchè che è successo?” chiesi io confusa

Niente di grave. Ti sei ubriacata, hai bevuto non so che cosa. Una ragazza ti ha offerto qualcosa che ti ha mandato in tilt. Poi sei sparita, ma fortunatamente Sebastian ti ha trovato nel suo locale preferito. Ringrazia che lui era li” spiegò Noah

E te che fine avevi fatto?” chiese poi la bionda mentre finiva di mettere le cose a posto.

Puck rimase un secondo colto di sorpresa

Beh ecco... io..”

Lascia stare, dopotutto non poteva e non doveva farmi da balia” intervenni io vedendo le difficoltà del ragazzo

Silenzio di nuovo. Era la situazione più strana e imbarazzante da anni. Quinn e Puck insieme, come una vera coppia. Chissà magari potrebbe accendersi di nuovo la fiamma, dopotutto avevano una figlia insieme, e da quanto avevo capito lo aveva amato veramente, al contrario di me, che lo facevo solo per tenerli lontani.

E poi c'era lui, l'ultima persona che avrei voluto a casa mia. So di essere ripetitiva ma non riuscivo a fidarmi minimamente di lui.

Vogliamo andare?” chiese poi Quinn interrompendo il silenzio.

Tutti ci girammo verso di lei confusi

Al Glee. È per questo che siamo qui, ricordate?!” poi si voltò verso di me “ non per ubriacarsi, non per divertimento, non per sentirci di nuovo liceali”

Che voleva dire con ciò?

La testa mi pulsò rifiutandosi di pensare parecchio.


Entrai controvoglia in quell'aula di quella scuola che avevo evitato dalle Provinciali.

Ero l'ultima della fila, per prima Quinn poi Puck e davanti a me Sebastian.

...... che canzoni vorreste cantare?”

Sentii una voce femminile molto famigliare. Entrammo nel pieno silenzio, e la vidi li davanti alla classe che era ancora incredula per la domanda.

Mis alumnos preferidos” disse Holly venendoci incontro baciandoci e abbracciandoci.

Rimasi incredula. Dov'era il professore? Perché lei era qui?

Santana non dovresti vergognarti di quello che sei, e dovresti essere fiera di amare qualcuno. Che poi quel qualcuno sia una ragazza non è importante tesoro. L'amore è uguale per tutti. E si deve vivere, senza guardare in faccia nessuno.


************

Era tornata. Non appena la vidi entrare il mio cuore perse un battito. Ero emozionata e allo stesso tempo nervosa. Mi sembrava ancora più bella dell'ultima volta.

Guardate pivelli. Loro si che sono alunni di un certo calibro” ci disse la Holliday dopo che avevano finito il teatrino.

Guardate belli quei due ragazzi” disse Sugar dietro di noi

Sugar per la prima volta concordo con te” disse Kurt squadrando il ragazzo più mingherlino “ha proprio un buon gusto in fatto di vestiti”

Devo ammetterlo che quel ragazzo con la cresta ha il fatto suo” commentò Rachel

Sbruffoni” disse sottofondo Finn

Rachel non pensavo che quello fosse il tuo genere” dissi a bassa voce alla mia amica

No assolutamente” sorrise diventando rossa.

Non le avevo chiesto più niente di Quinn, ma mi sa che la questione non era andata avanti. La bionda sembrava così distaccata soprattutto negli ultimi giorni.

Lui è il fantastico Sebastian Smythe, bello affascinante e gay. Noto per il suo talento nel ballo, e nella recitazione” riprese la sostituta del professore

Questo ragazzo con la cresta, beh che dire di lui, ex giocatore di football, quaterback, ruba cuori, ragazzaccio, pessimi voti, ma una voce da angelo”

Grazie per la ottima presentazione, sono commosso”

Sempre a tua disposizione Noah” gli fece l'occhiolino “ e le due splendide ragazze le conoscete già”

Guardai Santana per un secondo, e incrociai il suo sguardo, ma non intravidi nulla di quello sguardo che avevo conosciuto poco mentre eravamo da sole. Lo distolsi subito.

Insomma ragazzi, da oggi avrete dei tutor. Direi Finn, Kurt, Rory, Ryder e il rasta con Seb. Almeno imparate a muovervi decentemente, e con lui non si scherza”

Blaine, Sam, Jake, Artie, Mike con Puck. Così vediamo se vi rende leggermente più, beh come dire, cool”

i ragazzi si guardarono sconcertati.

Ma signorina io sono sicuro di essere il più bello di tutta la scuola” intervenne Sam

Ti prego, impara a tenere quel forno che hai al posto della bocca chiuso”

Poi vediamo, Mercedes, Tina, Rachel e Marley con Quinn” disse indicando le ragazze mancanti. Vidi Rachel tendersi di più, e le presi la mano per tranquillizzarla. Lei mi sorrise, anche se un sorriso tirato.

E per finire Sugar, Brittany e Kitty con Santana”

Ero contenta di essere con lei, avrei avuto l'occasione di affrontarla almeno.

Per favore canzoni di questo secolo” disse Holly Holliday concludendo la lezione. Vi esibirete in queste settimane mostrando i vostri punti più carenti. Quindi mi raccomando tutor all'opera.


Aspettai Santana all'uscita della scuola. Avevo detto a Rachel che non sarei tornata con lei, che dovevo parlarle e quanto meno scusarmi.

La vidi arrivare dopo poco fortunatamente da sola, mi sentii già più tranquilla, almeno non avrei dovuto “affrontare” gli altri.

Ciao Santana” dissi poi quando me la ritrovai davanti, non avevo nemmeno il coraggio di guardarla in faccia.

Lei non mi rispose.

Senti ti volevo chiedere scusa per come mi sono comportata io non volevo, insomma..”

Guarda non devi giustificarmi niente, non ho alcun diritto su di te non è che per un bacio stiamo insieme. Non importa che mi spieghi nulla. Hai fatto quello che volevi fare”

Avanzò verso la macchina

Aspetta ti prego” dissi mi veniva da piangere.

Continuerò a farti da insegnante, ormai ho preso un impegno e lo porto a termine. Quindi ci vediamo alle 3 a casa tua”

La vidi andare via così. L'avevo persa, ne ero sicura. Mi aveva guardato con uno sguardo del tutto nuovo per me. Era vuoto.

Te devi essere la sua nuova cotta” mi voltai e vidi quel ragazzo alto tutto composto che a Kurt piaceva tanto

Come scusa?” chiesi io confusa

Il solito atteggiamento Lopez, che le hai fatto?” mi chiese senza troppi rigirii di parole

Sinceramente non lo so” dissi io “ l'ho baciata, poi le ho chiesto di uscire per parlarne, e non mi sono presentata, e poi alle provinciali ho baciato la mia ex”

Aia” disse lui, sorridendo. Che ci trovava di così divertente.

Quello sguardo, le piaci sai, e lei si sta chiudendo in se stessa per non rimanere ferita. Se ti piace davvero chiamami” mi disse lasciandomi il suo biglietto da visita.

Consulente matrimoniale” lessi a voce alta.

Che strano tipo.

Non ha tutti i torti. Santana non è la persona più semplice, e se davvero hai intenzione di provarci con lei, ora sarà tutto in salita. Con quello sguardo aveva guardato anche Quinn dopo che le aveva confessato i suoi sentimenti per lei, e lei era corsa da me. Ci volle parecchie sedute prima che Quinn decise di confessarle tutto e non subito ma con il tempo Santana si iniziò a riaprire”

Non stavo capendo nulla, non era molto simile a come l'avevano raccontata loro.

Se i tuoi sentimenti sono seri avrai tutto il nostro appoggio, altrimenti evita” disse come una specie di minaccia.

Ma che stava succedendo? Non stavo capendo nulla. Eppure non mi sembrava una persona che aveva bisogno di guardie del corpo.

Avrei scoperto qualcosa di più. Soprattutto su quello che sentivo io.



Non ho molto da dire. Verranno fuori diverse cose sul passato di Santana da qui in avanti. Grazie sempre a tutti.. al prossimo

  
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