Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Sylvia Naberrie    19/09/2014    3 recensioni
Soraya Keto, ex Padawan del maestro Sifo-Dyas, è tornata al Tempio Jedi, stavolta da Cavaliere.
È venuta ad assistere alle Prove degli Iniziati e solo uno di loro sarà il suo futuro allievo.
Ma non tutto sarà rose e fiori. Il Consiglio manderà Soraya ad indagare nel sistema Hutt sulla scomparsa di una famiglia di mercanti, in una disperata caccia al tesoro in pianeti dove la criminalità è all'ordine del giorno.
Riusciranno Soraya e la sua Padawan a portare a termine la missione?
Genere: Angst, Science-fiction, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dreams and Revenge'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 6
"LA LUNA DEL CONTRABBANDIERE"


"Nihall ti sei informata sul pianeta che stiamo per visitare?", chiese Soraya mentre faceva i preparativi per il salto nell'iperspazio.
"Sì, maestra", rispose Nihall.
"Sentiamo", la incoraggiò Soraya. Nihall la guardò corrucciata. Non si fidava di lei?
"Voglio solo sentire cos'hai studiato, Nihall", giustificò Soraya sentendo il disappunto della sua allieva con la Forza.
"Nar Shaddaa è la luna di Nal Hutta, un pianeta molto importante per gli Hutt. È molto simile a Coruscant, infatti anche Nar Shaddaa è un pianeta-città, solo che a differenza di Coruscant è molto più pericolosa. Adesso fa parte della Repubblica ma molti studiosi sostengono che faccia ancora affiliazione all'Impero Hutt", recitò Nihall.
"Tu cosa pensi?", chiese Soraya.
"Io prima preferisco vedere con i miei occhi e poi giudicare, maestra".
Soraya annuì.
"E voi?"
"Io penso che per Nar Shaddaa la Repubblica non esisti affatto", rispose Soraya avviando il salto nell'iperspazio.

"Maestra, qual è di preciso la nostra missione?", chiese Nihall mentre stava seduta comodamente. Era passato un giorno e mezzo dall'inizio della loro missione. Nihall era stata piuttosto tranquilla e Soraya talvolta la trovava nella sua cabina ad esercitarsi con la spada. Ogni tanto le chiedeva il cambio per controllare la nave mentre la Maestra si riposava.
Soraya distolse lo sguardo dalla consolle dei comandi e si girò verso la Padawan, accavallando le gambe.
"Una famiglia di mercanti è stata rapita nello spazio interstellare. Perciò è nostro compito vederci chiaro e ritrovarli. Nar Shaddaa è stata la loro ultima tappa, per questo ci stiamo dirigendo lì"
"Cosa trasportavano?", chiese Nihall curiosa.
"Più che altro stoffe e tessuti. Sono mercanti conosciuti qui a Nar Shaddaa, a quanto pare ci venivano spesso o forse ci abitano. Dovremmo scoprirlo. Si chiamano Fong", rispose Soraya.
"Maestra, è scomparsa tutta la famiglia?"
"Il Consiglio non mi ha saputo rispondere a questa domanda, quindi ritengo che spetti a noi scoprirlo", rispose Soraya. Dopo un po' riprese i comandi della nave.
Davanti a loro apparve il profilo di un pianeta, o meglio una luna, dall'aspetto grigiastro. Sulla superficie si notavano qui e là piccole luci che apparivano e scomparivano all'improvviso. Erano le luci dei grattacieli e degli sprinter che sfrecciavano nel cielo di Nar Shaddaa.
Soraya si diresse verso lo spazio-porto più vicino e presse un pulsante sopra la sua testa.
"Qui Fregata di Coruscant AA-9 a torre di controllo, viene richiesto permesso di atterrare", riferì Soraya.
"Qui torre di controllo a Fregata di Coruscant AA-9, il vostro carico?", chiese una voce gracchiante nell'interfono.
"Nessuno, siamo io e il mio copilota", rispose Soraya.
"Attendere prego", disse la voce gracchiante. Soraya nel frattempo rallentò la nave.
"Speriamo non ci mettano molto...", disse fra sé e sé.
Un ronzio risuonò nell'aria.
"Torre di controllo a Fregata di Coruscan AA-9, permesso accordato".
Soraya chiuse l'interfono.
"Allacciati le cinture, Nihall", disse alla sua Padawan.
Dopo pochi minuti, Soraya fece atterrare la nave e maestra e Padawan cominciarono ad osservare l'enorme metropoli che era Nar Shaddaa.
"Alzati il cappuccio, Padawan. Non a caso Nar Shaddaa viene chiamata Luna del Contrabbandiere. È un pianeta pericoloso, è meglio se non ci facciamo riconoscere", disse Soraya alzando il cappuccio della sua tunica. Nihall seguì il suo esempio.
"È per questo che non abbiamo preso la Corvetta classe Defender del Tempio, maestra?", chiese Nihall.
"Esatto, Padawan. Non vorrei che qualche pilota ben informato scopra che siamo Jedi. Quel tipo di corvetta viene usata solo da noi. Certo, i nostri abiti non aiutano, ma molte persone a Nar Shaddaa girano con il cappuccio alzato. Per un po' saremo mimetizzate", rispose Soraya.
"Maestra, dove stiamo andando?", chiese la Padawan.
"Al mercato nero. Vediamo se qualcuno conosce veramente questa famiglia. Prima però ci serve un mezzo di trasporto", rispose la maestra.
Infatti, prima di dirigersi verso il mercato nero, Soraya andò verso una specie di garage e affittò uno sprinter.
"Così potremo muoverci in autonomia", disse alla sua Padawan mentre accendeva il motore.
"Devo preoccuparmi, maestra?", scherzò Nihall. Soraya sorrise, ripensando al racconto del suo maestro.
"No, Padawan"
Il mercato nero si trovava in una delle zone più buie e fumose della metropoli. Si trovava nei bassifondi della città ed era frequentato da una moltitudine di razze aliene, tutte dal viso poco raccomandabile. Soraya si avvicinò ad un rodiano che sostava davanti a una rigatteria di pezzi di ricambio.
"Resta dietro e fai molta attenzione, Nihall. Affidati alla Forza", disse Soraya prima di avvicinarsi al rodiano. Nihall annuì.
"Tu vuoi pezzi di ricambio? Mio negozio è pieno! Vieni, vieni...", disse il rodiano con un basic stentato invitandola ad entrare.
"Non sono venuta per comprare", disse dura Soraya.
"Ah no? Allora tu smamma! Io devo pensare a clienti!", disse l'altro facendole segno di andarsene. Soraya alzò tre dita della mano destra e le passò davanti l'alieno.
"Dimmi ciò che sai dei Fong", gli ordinò. Gli occhi del venditore divennero vitrei e la sua voce monocorde.
"Sono famiglia di mercanti. Mercanti di stoffe e abiti", disse con tono piatto.
"Che altro?"
"Molto ricchi. Molto conosciuti qui a Nar Shaddaa"
"Avevano traffici illeciti?", chiese Soraya agitando le tre dita.
"Io no so"
"Sai se sono stati rapiti tutti?", chiese Soraya.
"Io no so", rispose monocorde l'alieno.
"A chi posso chiedere?", domandò Soraya pazientemente. L'alieno sollevò una mano e indicò un uomo sulla trentina che si trovava dalla parte opposta della strada.
Soraya si girò, l'uomo se ne accorse e fuggì nei vicoletti.
"Nihall seguimi!", gridò Soraya partendo alla rincorsa dell'uomo.
Quello correva come un forsennato, spingendo persone e urtando bancarelle. Soraya e Nihall però non si diedero per vinte. Mentre correvano, Nihall prese una strada diversa da quella che stava seguendo l'uomo.
"Nihall!", la richiamò Soraya.
"Ho un'idea!", sentì dire alla voce della sua allieva che si stava allontanando. Soraya si riscosse e ripartì all'inseguimento dell'uomo che aveva guadagnato un po' di terreno e fece affidamento sulla Forza per raggiungerlo.
All'improvviso vide Nihall alcuni metri davanti all'uomo, in mezzo alla strada, che, con le braccia distese e le mani sopra la testa, stava sollevando una trave con la Forza. Intuendo ciò che stava per fare la Padawan, Soraya gridò all'uomo che per un attimo si girò verso di lei e in seguito tornò a guardare davanti a lui, ma ormai era troppo tardi. La trave lo colpì in fronte e l'uomo cadde lungo disteso. Nihall fece cadere la trave a terra e si asciugò la fronte imperlata di sudore.
Soraya prese per le ascelle l'uomo e con l'aiuto di Nihall lo trasportò via di lì.
"Padawan, la prossima volta non far di testa tua. Questo è un luogo pericoloso e ora la gran parte dei bassifondi di Nar Shaddaa sa che ci sono dei Jedi", disse Soraya rimproverando la sua Padawan. Nihall la guardò sfrontata per qualche minuto, quasi non volesse ammettere la sua colpa e credesse di aver fatto bene. Poi abbassò lo sguardo.
"Scusami, maestra", disse mortificata. E Soraya capì quanto alla sua Padawan costasse chiederle scusa. Era pur sempre una zabrak, una delle specie più orgogliose. Non poteva farla andare contro la sua natura, l'orgoglio faceva parte di lei. Ma doveva dominare questo istinto.
Soraya sospirò.
"Hai fatto comunque un ottimo lavoro. Solo... la prossima volta dimmelo prima, ok?", disse sorridendo a Nihall. Lei abbozzò un sorriso in risposta.
"Ok, maestra"
"Forza, andiamo al pub più vicino", disse Soraya trascinando l'uomo insieme alla sua Padawan.








Note dell'autrice

Eccomiiiii!!!
Tanti auguri a teee! Tanti auguri a tee! Tanti auguri alla mia sorellina, tanti auguri a teeeeee!!!
Buon compleanno sorellinaaaaa!! ^_^
Questo capitolo è un piccolo regalino per te :3 non è chissà che, ma spero tu possa apprezzare il pensiero xD
Bene, ora le cose iniziano a farsi interessanti ;) e Nihall si mostra per quello che è: una Padawan scatenata e talvolta indisciplinata xD ancora non avete visto niente eheheheh xD
Bien, penso di aver detto tutto... :)
Un ringraziamento particolare va alla mia sorellina Dragasi :3 poi ad Aven90 e a famousdrago che continua a seguire questa storia *^* grazieeee!! ^^
Nel caso in cui vogliate farmi domande, eccovi il mio Profilo ASK
Un bacio, a presto, e che la Forza sia con voi!
E tanti auguri ancora sorellina!! ^^
Vostra

Sylvia Naberrie
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Sylvia Naberrie