Capitolo
5:
Dite
che sto combinando un casino?
Avevo
baciato Kagome, avevo sentito qualcosa di
diverso, di migliore…
Non
andai a scuola di venerdì, avevo altri
impegni…mi piacevano poco, ma ero costretto a farli.
Però sapevo che era
l’ultimo giorno di insegnamento di Naraku, questo mi
rallegrava.
Il
giorno dopo volevo assolutamente dormire fino
a tardi e poi cercare di procurarmi il numero di Kagome, ma venni
svegliato
alle 7 e mezza!! Incazzato nero presi il cellulare e strillai al
malcapitato
che aveva osato tanto.
Era
Miroku, in piena crisi!
I:
Cosa cazzo chiami a quest’ora??? È sabato oggi
te ne sei forse dimenticato?? Bè io no e avevo
l’intenzione di dormire!! Quindi
ora metto giù il telefono e non osare richiamarmi!!
Mi:
No, Inuyasha! Ti prego non riattaccare! Ho
bisogno di aiuto…è una cosa seria!
Il
tono di Miroku mi preoccupò così, con molta
fatica, decisi di calmarmi e di ascoltarlo.
Mi:
Grazie sei un vero amico!
I:
Figurati…allora cosa ti è successo?
Mi:
Io…ecco oggi pomeriggio devo vedermi con
Sango, cosa le dico? Dove la porto? Devo vestirmi in qualche maniera
particolare?? Sono così agitato non riesco a dormire!!
L’autocontrollo
andò in frantumi nella frazione
di un secondo, se Miroku fosse stato davanti a me, avrebbe dovuto farsi
fare la
ricostruzione di un paio di denti!
I:
E questa la chiami una cosa seria??? Ci esci
oggi pomeriggio e mi devi svegliare alle 7.30??? Miroku ringrazia i
kami per
non essere davanti a me in questo momento o saresti lassù
con loro!! Fai quello
che ti pare, sii naturale… insomma non lo so, io le ragazze
non le corteggio
mai sono loro che cercano me! Quindi…ciao!
Riagganciai
il telefono, quel ragazzo era
veramente incredibile! Come me non aveva mai avuto molti riguardi verso
il
sesso opposto, anzi forse era più maniaco di me sotto certi
aspetti, eppure ora
si preoccupava di cosa dire o indossare!! Mi sembrava così
assurdo, ancora non
potevo capire quello che succedeva a Miroku…si stava
innamorando!
Quel
pomeriggio non so cosa mi prese, ma decisi
di seguire Miroku, credo che in quel periodo fossi
impazzito…continuavo a
pedinare i miei amici! Comunque, come dicevo, avevo deciso di seguire
Miroku.
Portò
Sango in gelateria, passeggiarono…lei
sorrideva, ne deducevo che Miroku se la stesse cavando bene, mi sentivo
felice
per lui. Arrivarono al parco e io decisi che potevo anche andarmene
per,
proprio mentre andavo via vidi Kagome,era dietro un
cespuglio…non potevo
crederci anche lei li stava spiando!!
Le
toccai la spalla, si spaventò, forse aveva
paura di essere stata colta in fragrante…e quando le dissi
se stava spiando
diventò rossa e scosse leggermente la testa.
K:
Tu invece perché da queste parti?
I:
Io? Io spiavo…
K:
Anche tu?? Wow!
I:
Allora vedi che li spiavi? Bè direi che
possiamo stare tranquilli, sorridono e sembrano soddisfatti…
Kagome
diventò ancora più rossa, infine sorrise.
Splendida.
I:
Senti visto che va tutto bene…ti va se andiamo
a fare un giretto anche noi?
K:
Mmmm si, direi che la situazione è ok! Andiamo
pure…
Passai
il resto del pomeriggio in sua compagnia,
mi parlò della sua vecchia scuola, da come ne parlava
sembrava le piacesse
molto, doveva avere una vera passione per la scrittura e tutto
ciò che vi
riguardava, e mi sembrava strano che l’avesse lasciata, solo
in seguito la
compresi. Io le parlai della band, di come scrivevamo canzoni e
poi…arrivò una
domanda…strana…brutta, non so…avrei
preferito che non me l’avesse mai fatta.
K:
Perché ti droghi?
Rimasi
in silenzio, spiazzato… non so…poi decisi
di risponderle.
I:
Band e scuola insieme diventano impegnative, è
un aiuto…uno sfogo… chiamalo come vuoi…
K:
Non mi sembra un motivo sufficiente…
I:
Forse non lo è, ma quando hai provato per la
prima volta ad undici anni quando ne hai diciotto ormai ci hai fatto
l’abitudine.
K:
Ad undici anni non ti serviva per la
band…perché?
I:
Altri motivi che non ti riguardano…
K:
E tu, come conosci Naraku?
I:
Anche questo non ti riguarda…
Non
avrei risposto a quelle domande, risponderle
avrebbe significato aprire il mio cuore, ora non ero pronto e
soprattutto non
con lei, avrei potuto allontanarla e non volevo ora che
l’avevo avvicinata un
po’ di più. Kagome decise di cambiare argomento.
K:
Si è fatto tardi, devo andare…è stato
bello
chiacchierare con te…
I:
Vuoi che ti accompagni? Ho la moto, più o meno
vicina…
Kagome
storse il naso, ma alla fine accettò.
Abitava
in un tempio.
I:
Siamo arrivati…
K:
Ti ringrazio per il passaggio.
Mi
sorrise e io non resistetti più, la baciai e
lei ricambiò però era incerta e un po’
titubante, ma io nuovamente sentii tutte
quelle strane sensazioni.
I:
Ciao Kagome.
E
me ne andai, mentre lei rimaneva a fissarmi
andare via.
Rimasi
felice per tutta la sera, anche il giorno
successivo iniziò bene, finché non ricevetti la
chiamata di Naraku.
Arrivai
nel suo ufficio.
Na:
Il ragazzo ha pagato, però ha detto che
probabilmente non avrà più bisogno di noi, tu
c’entri qualcosa con questo?
I:
Ho picchiato il ragazzo perché ancora non ti
aveva pagato, come hai chiesto tu… io non ho fatto altro!
Na:
Lo spero proprio…
I:
Mi hai chiamato per questo?
Na:
No… voglio che raccogli informazioni su una
persona…
I:
Di questo non si occupa la tua beneamata
Kagura?
Na:
Per questa persona sei più indicato tu, viene
nella tua scuola…si chiama Kagome Higurashi, voglio che mi
dici tutto quello
che puoi sapere su di lei…
I:
Perché?
Na:
Non ti interessa, questo è il tuo compito.
Volevo
ribattere, prenderlo a pugni, ma non
potevo…e soprattutto non lì dove
c’erano molte persone pronte a proteggerlo. Me
ne rimasi fermi stringendo i pugni, poi arrivò Kikyo.
Ki:
Ecco tieni tesoro, ti ho portato quei fogli
e…oh sei impegnato?
Na:
No, io ed Inuyasha abbiamo finito…accompagnalo
giù.
Kikyo
non disse nulla, si limitò a farmi cenno di
seguirla dentro l’ascensore. Naraku finse di non sapere
nulla, era
bravo…dannatamente bravo e bastardo!
Ki:
Cosa voleva?
I:
Nulla che possa interessarti, credimi.
Ki:
Come ti pare…
Mi
guardò e io la guardai, in un attimo mi
ritrovai a baciarla e un attimo dopo i miei pantaloni aperti e Kikyo
che lo
prendeva in bocca, io non la spostai, rimasi lì fermo a
godermi quel piccolo
momento…solo quando due labbra calde e morbide mi vennero in
mente, sentii
un'altra sensazione strana…rimorso.
Stavo
combinando un guaio?
Mentre
tornavo a casa vidi Kagome seduta su di
una panchina, si guardava intorno forse aspettava qualcuno…
poi lo vidi, arrivò
Koga…si salutarono baciandosi sulle labbra, poi si presero
per mano.
Non
potevo crederci, Kagome che sembrava tanto
carina e gentile,stava facendo il doppio gioco!
Senza
pensare andai verso di loro.
Presi
Koga per una spalla e lo costrinsi a
girarsi, poi gli sferrai un pugno in pieno viso. Sentii Kagome urlarmi
qualcosa,
ma non capii perché mi arrivò un calcio da parte
del mio amico, ora mio
avversario.
Continuammo
a picchiarci, Kagome urlava…quando
entrambi ci rendemmo conto che piangeva ci fermammo.
Ko:
Kagome ora sta calma!
K:
No! Non mi calmo, ma che diavolo vi è preso?
I:
Tks! Che è preso a te? Sembravi così tanto
carina e poi sei solo una bugiarda!
K:
Che stai dicendo?
I:
Avevo capito di piacerti, mi hai baciato…e poi
stai con Koga??
K:
Tu mi piaci Inuyasha, sei una persona con cui
posso parlare tranquillamente, tu mi hai baciata, non sono mai venuta
io da te…
si esco con Koga, lo sapevi già.
I:
Non mi sembrava ti facesse schifo!
Ko:
Perché non l’hai allontanato?
K:
Non lo so…io…
Ko:
Chiaro che io e te non stiamo insieme…
K:
Si…
Kagome
abbassò lo sguardo, stava piangendo…bè
ben
le stava!
I:
Koga, la band per ora è sciolta!
Ko:
Meglio, non voglio avere a che fare con un
amico che ti ruba la ragazza!
E
se ne andò.
K:
Guarda che hai fatto?! Hai rovinato la band e
hai distrutto la mia amicizia con Koga!
I:
Ti sta bene! Nessuno mi prende in giro!
K:
E chi ti prendeva in giro? Ho riposto ai tuoi
baci, ti ho detto che mi piaci ed era tutto vero. Oggi avevo intenzione
di
lasciare Koga, perché non mi sembrava giusto averlo preso in
giro…però lo avrei
fatto carinamente, almeno l’avrei avuto come amico. E se mi
hai visto baciarlo
è solo perché dovevo capire una cosa! Ma tu hai
dovuto rovinare tutto!! E poi
per cosa? Tu non mi hai mai assicurato che ti saresti messo con me, mi
hai solo
baciata!
I:
Kagome non cercare di trovare scuse!
K:
Pensa quello che ti pare! A
me non importa…
I:
Se avessi ragione tu…e decidessimo di mettere
una pietra sopra, come saremmo messi noi due?
K:
In nessun modo! Perché non metteremo una
pietra sopra, se ci poteva essere qualcosa tra noi,ora non ci
sarà mia niente.
Quelle
parole mi colpirono peggio dei pugni di
Koga,ma io ero orgoglioso e feci finta di essere d’accordo.
Mentre
vedevo Kagome andare via ripensai alle
sensazioni che avevo avuto ad averla accanto, a baciarla... forse avrei
dovuto
dirle che ero un idiota, invece chiamai Kikyo e passai con lei proprio
sotto
gli occhi di Kagome, seduta sui gradini del tempio in lacrime.
Probabilmente
non sarei più riuscito ad
avvicinarla, la pace che sentivo quando mi stava vicina non
l’avrei più
provata… forse sarei sprofondato ancora di più
nell’inferno che mi trovato,
tutto per una persona che mai ho avuto. Ed ora anche la band, la mia
piccola
felicità, era sfumata…sempre per causa mia.
Si,
quella volta avevo combinato un gran bel
casino…vero?
Il
giorno dopo a scuola Koga mi venne
incontro sorridente, mi chiese di uscire sabato…io
rifiutai, così mi chiese per domenica, rifiutai ancora…era
deluso però non fece storie e tornò verso scuola.
Mi
dispiaceva per Koga, stavo bene in sua compagnia, ma in quel momento
ero
confusa. Avevo baciato Inuyasha, ma questo cosa poteva significare? Lui
dopo
averlo fatto non aveva detto una parola e quel giorno a scuola non era
venuto…mi
trovato in un dilemma interiore. Forse avrei dovuto lasciare
Koga, in Inuyasha c’era
qualcosa che mi aveva sempre
attirata fin dal primo istante. Però Inuyasha non mi aveva
dato nessuna
certezza di volersi mettere con me, o di avere un qualche tipo di
rapporto…e
lasciare Koga, che comunque mi faceva sentire a mio agio e
poteva nascere qualcosa di bello, mi preoccupava…
Avrei
voluto chiedere consiglio a Sango, ma
era in fibrillazione per il suo appuntamento imminente con Miroku.
Il
sabato mattina infatti Sango mi piombò in
casa con due zaini.
K:
Accidenti!! Ti sei portata l’armadio
dietro??
S:
No, solo quello su cui sono indecisa…
allora…
Iniziò
a tirare fuori vestiti su vestiti, io
le davo qualche consiglio distratto, ma la mia testa era da tutt’altra
parte ed io, evidentemente, non ero una brava attrice.
S:
Kagome c’è
qualcosa che non va? Preferisci che io non esca con Miroku?
K:
Cosa?? No, no anzi sono felice che ci esci
assieme! Io…ho
solo la testa un po’
tra
le nuvole…
S:
Ti preoccupa qualcosa?
In
quel momento sentivo di poterle finalmente
parlare, ma quando le raccontai l’accaduto,
la
mia amica non reagì come avrei sperato…
S:
Hai baciato Inuyasha? Kagome…mi
sembrava che ci eravamo accordate sul tipo che è!! E poi
Koga? È così carino e dolce nei tuoi confronti.
K:
Prima di tutto Miroku non è tanto meglio
di Inuyasha, secondo a me piace Sango non so che devo fare…e
terzo: con Koga parlerò…forse
domani…
S:
Hai ragione Kagome, Miroku su certe cose
non è meglio di Inuyasha, ma prima di uscirci seriamente io
ho intenzione di
parlargli…forse
Miroku può cambiare…Inuyasha
non cambierà, o comunque non lo farà certo per te.
Non
so cosa avesse fatto Inuyasha, ma Sango
lo odiava…e
io capii che lei non avrebbe mai
potuto capirmi, quella che credevo fosse una semplice e banalissima
cotta per
il ragazzo più bello della scuola, stava diventando qualcosa
di più.
Cambiai
discorso sui vestiti e lei tornò
subito agitata. Quando finalmente si decise si era ormai fatta ora di
pranzo,
così pranzammo insieme e Sango si dovette sorbire una
ramanzina da mio nonno,
per lui era troppo presto uscire con un ragazzo, con mio fratello che
annuiva,
era tornato a casa anche se ancora era un po’
debole.
Feci
in bocca al lupo a Sango, che se ne andò
sorridendo felice. Anche se non voleva ammetterlo nemmeno a
sé stessa la mia
amica si stava facendo prendere molto dalla situazione…o
forse dal ragazzo in questione.
Chiusi
la porta di camera mia e mi ritrovai
sommersa dai miei pensieri, quando entrò mio fratello.
K:
Sota cosa fai qui? Hai forse bisogno di
qualcosa?
So:
Sorellina tu credi che Sango sposerà
questo ragazzo?
K:
Non lo so Sota, ma credo proprio di no!
So:
Quindi dici che potrei sposarla io?
K:
Sota…
Sango è troppo grande per te! Perché non cerchi
una ragazzina
della tua età?
So:
Ma a me piace Sango! Non voglio una
ragazzina della mia età!!
K;
Un giorno troverai una ragazza della tua
età che ti piacerà tantissimo, così ti
dimenticherai di Sango…vedrai..
So:
Sarà…e
tu sorellina? Non esci con il ragazzo??
K:
Direi di no…e
poi questi non sono fatti tuoi!
Sota
mi guardò negli occhi, sembrava che
volesse aggiungere qualcosa, ma non aveva il coraggio.
K:
Vuoi dirmi qualcosa?
So:
Sango sarà felice? Insomma questo ragazzo
la farà sorridere??
K:
Non lo so…spero
di si!
So:
Forza!! Vai a controllare! Devi
seguirli!! Così se questo ragazzo la fa piangere io
andrò a picchiarlo!
Mi
fece sorridere, era determinato, molto
determinato…così
decisi di accontentarlo, mi
vestii in fretta e andai a pedinare Sango e Miroku per conto di mio
fratello.
Lì
seguii in gelateria,in giro per il centro
e al parco. Sango sorrideva, quindi il suo accompagnatore doveva
renderla
felice, mio fratello non avrebbe avuto nulla di cui lamentarsi…Fu
proprio al parco che decisi che potevo anche andarmene, tutto
era tranquillo, per non farmi vedere mi ero nascosta dietro un
cespuglio e
stavo per andarmene quando mi sentii toccare la spalla. Mi girai
preoccupata di
essere stata scoperta, invece mi ritrovai davanti Inuyasha!
Dopo
qualche domanda, e un trucco di Inuyasha
per farmi confessare la mia piccola bugia, concludemmo che entrambi li
avevamo
seguiti.
Alla
fine io e Inuyasha lasciammo il parco e
andammo anche noi a fare un giro, non era un appuntamento lo sapevo,
eppure una
parte di me lo prese come tale.
Dopo
un primo momento di imbarazzo, mi sentii
subito a mio agio…parlammo
un po’
di
tutto, gli raccontai della mia passione per la scrittura e la
letteratura in generale…
e lui mi raccontò della band.
Parlando della band mi venne quasi naturale fargli una domanda che
forse non
avrei dovuto fare, anzi quasi sicuramente non avrei dovuto…ne
ero consapevole eppure arrivò.
K:
Perché ti droghi?
Non
avevo fatto giri di parole, la mia era
una domanda diretta…sentivo
che era meglio così. All’inizio
rimase in silenzio, forse era infastidito o sorpreso, ma
poi mi rispose.
I:
Diciamo che la scuola e la band sono
faticose se unite, lo uso come aiuto…come
sfogo…chiamalo
come più ti piace.
Non
mi sembrava un buon motivo, o comunque
non un motivo sufficiente e glielo feci notare.
I:
Probabilmente hai ragione tu…non
lo è! Ma dopo la prima volta, diventa un’abitudine…non
ci fai caso,specie se inizi da
quando hai undici anni.
K:
Tu a undici anni mica suonavi nella band…quindi
perché?
Un
lampo gli passò negli occhi, forse avevo
osato troppo, quasi mi venne paura che sarebbe scattato, invece rispose
in tono
calmo.
I:
Altri motivo…non
ti riguardano…
Poi
mi venne un’altra
domanda, se me lo aveva chiesto significava che anche lui
conosceva Naraku, ma come?
I:
Un’altra
domanda che non ti riguarda…
Capii
che non mi avrebbe risposto nemmeno se
avessi insistito, tuttavia mi faceva piacere che mi avesse parlato
gentilmente
senza infuriarsi, forse non era poi tanto terribile come tutti
pensavano.
Convenni che era meglio cambiare argomento, ma non sapendo
più che dire usai la
scusa del “si
è fatto tardi”.
Cosa
che mi sorprese ulteriormente, mi chiese
se volevo un passaggio, non sapevo cosa rispondere, le moto mi facevano
abbastanza paura, però dire si avrebbe significato poter
stringere per qualche
istante quel corpo perfetto, così accettai.
Quando
arrivammo scesi dalla sua moto, un po’
frastornata.
K:
Grazie mille per il passaggio…
Gli
sorrisi, lui restò a fissarmi senza dire
nulla, infine mi baciò. Fu bellissimo, sentire le sue
labbra, le sue mani che
accarezzavano i miei capelli, avrei voluto non finisse…poi
mi venne in mente Koga e non potei far altro che sentirmi in
colpa, così divenni incerta, finché il bacio
finì.
I:
Ciao Kagome.
Rimasi
lì, immobile, a fissarlo mentre andava
via, mentre la mia coscienza si torceva dentro di me…
La
mattina dopo chiamai Rin, non potevo più
aspettare e così le raccontai che mi ero quasi messa con
Koga, ma nel frattempo
avevo anche baciato Inuyasha.
R:
Accidenti! Certo che sei brava a
complicarti le situazioni!
K:
Questo lo so, ma dimmi Rin secondo te…cosa
dovrei fare?? Continuare a stare con Koga, o lasciarlo
nella speranza che Inuyasha mi chieda di uscire?
R:
Kagome, questa non è una cosa che posso
scegliere io…devi
fare quello che ti dice il cuore…
Rin
era sempre pronta ad ascoltare e a dare
consigli, ma quella volta le sue parole non mi confortarono…rimasi
in silenzio e la mia amica dovette intuire che qualcosa
non andava.
R:
Kagome, la scelta che farai cambierà il
tuo futuro, questo è certo…ma
se
sceglierai la persona giusta anche per qualcun altro cambieranno molte
cose.
K:
Stai parlando di qualcuno in particolare??
R:
No…sto
parlando perché sono certa sarà così.
Rin
non aveva fatto nomi, ma io avevo capito,
eppure mi sembrava strano…come
poteva
lei a sapere certe cose non lo sapevo…mai
l’avrei
capito.
K:
Grazie Rin.
R:
Figurati…sono
certa che hai compreso le mie parole, in bocca al lupo.
Si,
avevo capito perfettamente le parole di
Rin, avevo fatto la mia scelta.
Mandai
subito un messaggio a Koga, quel
pomeriggio ci saremmo visti.
Mentre
lo aspettavo seduta sulla panchina mi
sentivo agitata, quello che gli avrei detto avrebbe potuto ferirlo e io
non
avrei voluto ferirlo in alcun modo, eppure non potevo fare altrimenti…avrei
aspettato che Inuyasha si decidesse, si lo avrei aspettato…questa
era la mia scelta, sentivo che era la cosa giusta.
Koga
arrivò leggermente in ritardo, mi baciò
sulle labbra e mi prese per mano, io lo lasciai fare…non
sapevo bene come comportarmi, e poi dopo aver baciato
Inuyasha volevo vedere cosa provavo con Koga, e non provavo nulla…
Mentre
camminavamo qualcuno prese Koga per la
spalla costringendolo a voltarsi poi gli sferrò un pugno in
pieno volto, era
Inuyasha.
K:
Inuyasha smettila!! Che diavolo fai??
Inuyasha
non mi sentii, quei due continuarono
a picchiarsi, io continuavo ad urlare spaventata, ma nessuno udiva il
mio grido…infine
incominciai a piangere, solo allora i due ragazzi si
ricordarono della mia presenza e si fermarono.
Koga
mi parlò dolcemente, mi disse di
calmarmi, ma io ero troppo scossa per farlo.
K:
No non mi calmo! Che diavolo vi è preso??
I:
No, che è preso a te! Sembravi tutta dolce
e carina e invece sei solo una bugiarda!
Inuyasha
parlava acido come sempre,
arrabbiato…e
io non capivo le sue parole e lui mi
rispose, ancora più irritato.
I:
Credevo di piacerti…mi
hai baciato…e
poi ti
vedo con Koga??
Non
volevo essere sincera, non davanti a Koga
perché non volevo ferirlo, e non davanti ad Inuyasha in
quello stato…così
mentii.
K:
Sei stato tu a baciarmi e che uscivo con
Koga lo sapevi già! Tu mi piaci come persona…
Koga
sembrava smarrito, io mi sentii male…e
Inuyasha, bè lui continuava ad essere freddo e iracondo.
Ko:
Potevi allontanarlo…perché
non l’hai
fatto??
K:
Non lo so…mi
dispiace…
Mi
disse che non stavamo più insieme, su
questo non avevo nulla da ridire…però
mi
dispiaceva per come era andata, avrei voluto salutarlo con un sorriso e
non con
la sua delusione negli occhi, così piansi…
Poi
Inuyasha gli comunicò che per quel
momento la band era sciolta e Koga si trovava perfettamente d’accordo,
quello stupido si era rovinato anche la cosa che più
amava fare: suonare!
Koga
se ne andò e decisi di parlare, volevo
che Inuyasha si sentisse un verme, uno stupido…se
non peggio!
K:
Guarda cos’hai
fatto!! Hai rotto la mia amicizia con Koga, e hai rovinato
la band…sei
uno stupido!
I:
Si, lo sono…perché
mi sono fatto prendere in giro! E nessuno lo fa!
Ora
ero furiosa, Koga non c’era
e potevo anche smetterla di fingere.
K:
Io non ti ho mai preso in giro! Ho
risposto ai tuoi baci, ti ho detto che mi piaci e non ho mai mentito su
questo!
Oggi volevo lasciare Koga, ma volevo farlo carinamente…per
rimanere amici! Se mi hai visto baciarlo è stato per capire
una cosa!! Ma tu sei dovuto intervenire e rovinare tutto, facendo di
testa tua!
E poi di cosa ti lamenti? Tu non mi hai mai assicurato di voler stare
con me,
mi hai baciata due volte e tutte e due le volte te ne sei andato senza
una
parola!!
Inuyasha
mi disse di non trovare scuse,
sempre nel suo tono acido e io gli dissi di pensarla come gli pareva,
in quel
momento non mi importava niente.
Poi
mi chiese se avessimo messo una pietra
sopra cosa sarebbe successo, io quasi esplosi! Quasi urlai, con le
lacrime che
mi incorniciavano il viso.
K:
Non metteremo una pietra sopra! Se ci
poteva essere qualcosa tra di noi, ora non ci sarà niente…mai…
Me
ne andai triste, mentre mi allontanavo la
rabbia che avevo avuto fino a poco prima sfumò lasciando
spazio alla tristezza.
Non
volevo salire in casa, così mi sedetti
sui gradini del tempio in lacrime…
Inuyasha
mi passò davanti in moto e dietro di
lui si stringeva Kikyo, quella scena mi rattristo ancora di
più. Piangevo per
una persona che non avevo mai avuto veramente, ma che desideravo con
tutta me
stessa…piansi…l’avevo
perso, non avrei mai più
assaporato quelle labbra che mi davano mille emozioni, non avrei
più rivisto
quel raro sorriso sul suo volto…o
comunque
non sarebbe stato rivolto a me…in
quel
momento capii di amare Inuyasha…
Ma
ormai io gli avevo detto che non ci
sarebbe stato più nulla e lui era tornato da Kikyo, io lo
avevo rimandato da
lei…o
forse lui non se ne era mai
staccato? Chi lo poteva sapere? Io no di certo…però
in quel momento mi sentivo in colpa…
avrei dovuto essere sincera fin dal principio…Forse
avevo combinato un gran bel casino?? Voi che dite?