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Autore: shikon    03/10/2008    2 recensioni
Una storia d'amore vissuta all'età di 17 e 18 anni. Raccontata dal punto di vista sia di Inuyasha che di Kagome.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5:

Dite che sto combinando un casino?

 

       

Avevo baciato Kagome, avevo sentito qualcosa di diverso, di migliore…

Non andai a scuola di venerdì, avevo altri impegni…mi piacevano poco, ma ero costretto a farli. Però sapevo che era l’ultimo giorno di insegnamento di Naraku, questo mi rallegrava.

Il giorno dopo volevo assolutamente dormire fino a tardi e poi cercare di procurarmi il numero di Kagome, ma venni svegliato alle 7 e mezza!! Incazzato nero presi il cellulare e strillai al malcapitato che aveva osato tanto.

Era Miroku, in piena crisi!

I: Cosa cazzo chiami a quest’ora??? È sabato oggi te ne sei forse dimenticato?? Bè io no e avevo l’intenzione di dormire!! Quindi ora metto giù il telefono e non osare richiamarmi!!

Mi: No, Inuyasha! Ti prego non riattaccare! Ho bisogno di aiuto…è una cosa seria!

Il tono di Miroku mi preoccupò così, con molta fatica, decisi di calmarmi e di ascoltarlo.

Mi: Grazie sei un vero amico!

I: Figurati…allora cosa ti è successo?

Mi: Io…ecco oggi pomeriggio devo vedermi con Sango, cosa le dico? Dove la porto? Devo vestirmi in qualche maniera particolare?? Sono così agitato non riesco a dormire!!

L’autocontrollo andò in frantumi nella frazione di un secondo, se Miroku fosse stato davanti a me, avrebbe dovuto farsi fare la ricostruzione di un paio di denti!

I: E questa la chiami una cosa seria??? Ci esci oggi pomeriggio e mi devi svegliare alle 7.30??? Miroku ringrazia i kami per non essere davanti a me in questo momento o saresti lassù con loro!! Fai quello che ti pare, sii naturale… insomma non lo so, io le ragazze non le corteggio mai sono loro che cercano me! Quindi…ciao!

Riagganciai il telefono, quel ragazzo era veramente incredibile! Come me non aveva mai avuto molti riguardi verso il sesso opposto, anzi forse era più maniaco di me sotto certi aspetti, eppure ora si preoccupava di cosa dire o indossare!! Mi sembrava così assurdo, ancora non potevo capire quello che succedeva a Miroku…si stava innamorando!

Quel pomeriggio non so cosa mi prese, ma decisi di seguire Miroku, credo che in quel periodo fossi impazzito…continuavo a pedinare i miei amici! Comunque, come dicevo, avevo deciso di seguire Miroku.

Portò Sango in gelateria, passeggiarono…lei sorrideva, ne deducevo che Miroku se la stesse cavando bene, mi sentivo felice per lui. Arrivarono al parco e io decisi che potevo anche andarmene per, proprio mentre andavo via vidi Kagome,era dietro un cespuglio…non potevo crederci anche lei li stava spiando!!

Le toccai la spalla, si spaventò, forse aveva paura di essere stata colta in fragrante…e quando le dissi se stava spiando diventò rossa e scosse leggermente la testa.

K: Tu invece perché da queste parti?

I: Io? Io spiavo…

K: Anche tu?? Wow!

I: Allora vedi che li spiavi? Bè direi che possiamo stare tranquilli, sorridono e sembrano soddisfatti…

Kagome diventò ancora più rossa, infine sorrise. Splendida.

I: Senti visto che va tutto bene…ti va se andiamo a fare un giretto anche noi?

K: Mmmm si, direi che la situazione è ok! Andiamo pure…

Passai il resto del pomeriggio in sua compagnia, mi parlò della sua vecchia scuola, da come ne parlava sembrava le piacesse molto, doveva avere una vera passione per la scrittura e tutto ciò che vi riguardava, e mi sembrava strano che l’avesse lasciata, solo in seguito la compresi. Io le parlai della band, di come scrivevamo canzoni e poi…arrivò una domanda…strana…brutta, non so…avrei preferito che non me l’avesse mai fatta.

K: Perché ti droghi?

Rimasi in silenzio, spiazzato… non so…poi decisi di risponderle.

I: Band e scuola insieme diventano impegnative, è un aiuto…uno sfogo… chiamalo come vuoi…

K: Non mi sembra un motivo sufficiente…

I: Forse non lo è, ma quando hai provato per la prima volta ad undici anni quando ne hai diciotto ormai ci hai fatto l’abitudine.

K: Ad undici anni non ti serviva per la band…perché?

I: Altri motivi che non ti riguardano…

K: E tu, come conosci Naraku?

I: Anche questo non ti riguarda…

Non avrei risposto a quelle domande, risponderle avrebbe significato aprire il mio cuore, ora non ero pronto e soprattutto non con lei, avrei potuto allontanarla e non volevo ora che l’avevo avvicinata un po’ di più. Kagome decise di cambiare argomento.

K: Si è fatto tardi, devo andare…è stato bello chiacchierare con te…

I: Vuoi che ti accompagni? Ho la moto, più o meno vicina…

Kagome storse il naso, ma alla fine accettò.

Abitava in un tempio.

I: Siamo arrivati…

K: Ti ringrazio per il passaggio.

Mi sorrise e io non resistetti più, la baciai e lei ricambiò però era incerta e un po’ titubante, ma io nuovamente sentii tutte quelle strane sensazioni.

I: Ciao Kagome.

E me ne andai, mentre lei rimaneva a fissarmi andare via.

Rimasi felice per tutta la sera, anche il giorno successivo iniziò bene, finché non ricevetti la chiamata di Naraku.

Arrivai nel suo ufficio.

Na: Il ragazzo ha pagato, però ha detto che probabilmente non avrà più bisogno di noi, tu c’entri qualcosa con questo?

I: Ho picchiato il ragazzo perché ancora non ti aveva pagato, come hai chiesto tu… io non ho fatto altro!

Na: Lo spero proprio…

I: Mi hai chiamato per questo?

Na: No… voglio che raccogli informazioni su una persona…

I: Di questo non si occupa la tua beneamata Kagura?

Na: Per questa persona sei più indicato tu, viene nella tua scuola…si chiama Kagome Higurashi, voglio che mi dici tutto quello che puoi sapere su di lei…

I: Perché?

Na: Non ti interessa, questo è il tuo compito.

Volevo ribattere, prenderlo a pugni, ma non potevo…e soprattutto non lì dove c’erano molte persone pronte a proteggerlo. Me ne rimasi fermi stringendo i pugni, poi arrivò Kikyo.

Ki: Ecco tieni tesoro, ti ho portato quei fogli e…oh sei impegnato?

Na: No, io ed Inuyasha abbiamo finito…accompagnalo giù.

Kikyo non disse nulla, si limitò a farmi cenno di seguirla dentro l’ascensore. Naraku finse di non sapere nulla, era bravo…dannatamente bravo e bastardo!

Ki: Cosa voleva?

I: Nulla che possa interessarti, credimi.

Ki: Come ti pare…

Mi guardò e io la guardai, in un attimo mi ritrovai a baciarla e un attimo dopo i miei pantaloni aperti e Kikyo che lo prendeva in bocca, io non la spostai, rimasi lì fermo a godermi quel piccolo momento…solo quando due labbra calde e morbide mi vennero in mente, sentii un'altra sensazione strana…rimorso.

Stavo combinando un guaio?

Mentre tornavo a casa vidi Kagome seduta su di una panchina, si guardava intorno forse aspettava qualcuno… poi lo vidi, arrivò Koga…si salutarono baciandosi sulle labbra, poi si presero per mano.

Non potevo crederci, Kagome che sembrava tanto carina e gentile,stava facendo il doppio gioco!

Senza pensare andai verso di loro.

Presi Koga per una spalla e lo costrinsi a girarsi, poi gli sferrai un pugno in pieno viso. Sentii Kagome urlarmi qualcosa, ma non capii perché mi arrivò un calcio da parte del mio amico, ora mio avversario.

Continuammo a picchiarci, Kagome urlava…quando entrambi ci rendemmo conto che piangeva ci fermammo.

Ko: Kagome ora sta calma!

K: No! Non mi calmo, ma che diavolo vi è preso?

I: Tks! Che è preso a te? Sembravi così tanto carina e poi sei solo una bugiarda!

K: Che stai dicendo?

I: Avevo capito di piacerti, mi hai baciato…e poi stai con Koga??

K: Tu mi piaci Inuyasha, sei una persona con cui posso parlare tranquillamente, tu mi hai baciata, non sono mai venuta io da te… si esco con Koga, lo sapevi già.

I: Non mi sembrava ti facesse schifo!

Ko: Perché non l’hai allontanato?

K: Non lo so…io…

Ko: Chiaro che io e te non stiamo insieme…

K: Si…

Kagome abbassò lo sguardo, stava piangendo…bè ben le stava!

I: Koga, la band per ora è sciolta!

Ko: Meglio, non voglio avere a che fare con un amico che ti ruba la ragazza!

E se ne andò.

K: Guarda che hai fatto?! Hai rovinato la band e hai distrutto la mia amicizia con Koga!

I: Ti sta bene! Nessuno mi prende in giro!

K: E chi ti prendeva in giro? Ho riposto ai tuoi baci, ti ho detto che mi piaci ed era tutto vero. Oggi avevo intenzione di lasciare Koga, perché non mi sembrava giusto averlo preso in giro…però lo avrei fatto carinamente, almeno l’avrei avuto come amico. E se mi hai visto baciarlo è solo perché dovevo capire una cosa! Ma tu hai dovuto rovinare tutto!! E poi per cosa? Tu non mi hai mai assicurato che ti saresti messo con me, mi hai solo baciata!

I: Kagome non cercare di trovare scuse!

K: Pensa quello che ti pare!  A me non importa…

I: Se avessi ragione tu…e decidessimo di mettere una pietra sopra, come saremmo messi noi due?

K: In nessun modo! Perché non metteremo una pietra sopra, se ci poteva essere qualcosa tra noi,ora non ci sarà mia niente.

Quelle parole mi colpirono peggio dei pugni di Koga,ma io ero orgoglioso e feci finta di essere d’accordo.

Mentre vedevo Kagome andare via ripensai alle sensazioni che avevo avuto ad averla accanto, a baciarla... forse avrei dovuto dirle che ero un idiota, invece chiamai Kikyo e passai con lei proprio sotto gli occhi di Kagome, seduta sui gradini del tempio in lacrime.

Probabilmente non sarei più riuscito ad avvicinarla, la pace che sentivo quando mi stava vicina non l’avrei più provata… forse sarei sprofondato ancora di più nell’inferno che mi trovato, tutto per una persona che mai ho avuto. Ed ora anche la band, la mia piccola felicità, era sfumata…sempre per causa mia.

Si, quella volta avevo combinato un gran bel casino…vero?

 

 

Il giorno dopo a scuola Koga mi venne incontro sorridente, mi chiese di uscire sabatoio rifiutai, così mi chiese per domenica, rifiutai ancoraera deluso però non fece storie e tornò verso scuola. Mi dispiaceva per Koga, stavo bene in sua compagnia, ma in quel momento ero confusa. Avevo baciato Inuyasha, ma questo cosa poteva significare? Lui dopo averlo fatto non aveva detto una parola e quel giorno a scuola non era venutomi trovato in un dilemma interiore. Forse avrei dovuto lasciare Koga, in Inuyasha cera qualcosa che mi aveva sempre attirata fin dal primo istante. Però Inuyasha non mi aveva dato nessuna certezza di volersi mettere con me, o di avere un qualche tipo di rapportoe lasciare Koga, che comunque mi faceva sentire a mio agio e poteva nascere qualcosa di bello, mi preoccupava

Avrei voluto chiedere consiglio a Sango, ma era in fibrillazione per il suo appuntamento imminente con Miroku.

Il sabato mattina infatti Sango mi piombò in casa con due zaini.

K: Accidenti!! Ti sei portata larmadio dietro??

S: No, solo quello su cui sono indecisa allora

Iniziò a tirare fuori vestiti su vestiti, io le davo qualche consiglio distratto, ma la mia testa era da tuttaltra parte ed io, evidentemente, non ero una brava attrice.

S: Kagome cè qualcosa che non va? Preferisci che io non esca con Miroku?

K: Cosa?? No, no anzi sono felice che ci esci assieme! Ioho solo la testa un potra le nuvole

S: Ti preoccupa qualcosa?

In quel momento sentivo di poterle finalmente parlare, ma quando le raccontai laccaduto, la mia amica non reagì come avrei sperato

S: Hai baciato Inuyasha? Kagomemi sembrava che ci eravamo accordate sul tipo che è!! E poi Koga? È così carino e dolce nei tuoi confronti.

K: Prima di tutto Miroku non è tanto meglio di Inuyasha, secondo a me piace Sango non so che devo faree terzo: con Koga parleròforse domani

S: Hai ragione Kagome, Miroku su certe cose non è meglio di Inuyasha, ma prima di uscirci seriamente io ho intenzione di parlargliforse Miroku può cambiareInuyasha non cambierà, o comunque non lo farà certo per te.

Non so cosa avesse fatto Inuyasha, ma Sango lo odiavae io capii che lei non avrebbe mai potuto capirmi, quella che credevo fosse una semplice e banalissima cotta per il ragazzo più bello della scuola, stava diventando qualcosa di più.

Cambiai discorso sui vestiti e lei tornò subito agitata. Quando finalmente si decise si era ormai fatta ora di pranzo, così pranzammo insieme e Sango si dovette sorbire una ramanzina da mio nonno, per lui era troppo presto uscire con un ragazzo, con mio fratello che annuiva, era tornato a casa anche se ancora era un podebole.

Feci in bocca al lupo a Sango, che se ne andò sorridendo felice. Anche se non voleva ammetterlo nemmeno a sé stessa la mia amica si stava facendo prendere molto dalla situazioneo forse dal ragazzo in questione.

Chiusi la porta di camera mia e mi ritrovai sommersa dai miei pensieri, quando entrò mio fratello.

K: Sota cosa fai qui? Hai forse bisogno di qualcosa?

So: Sorellina tu credi che Sango sposerà questo ragazzo?

K: Non lo so Sota, ma credo proprio di no!

So: Quindi dici che potrei sposarla io?

K: Sota Sango è troppo grande per te! Perché non cerchi una ragazzina della tua età?

So: Ma a me piace Sango! Non voglio una ragazzina della mia età!!

K; Un giorno troverai una ragazza della tua età che ti piacerà tantissimo, così ti dimenticherai di Sangovedrai..

So: Saràe tu sorellina? Non esci con il ragazzo??

K: Direi di noe poi questi non sono fatti tuoi!

Sota mi guardò negli occhi, sembrava che volesse aggiungere qualcosa, ma non aveva il coraggio.

K: Vuoi dirmi qualcosa?

So: Sango sarà felice? Insomma questo ragazzo la farà sorridere??

K: Non lo sospero di si!

So: Forza!! Vai a controllare! Devi seguirli!! Così se questo ragazzo la fa piangere io andrò a picchiarlo!

Mi fece sorridere, era determinato, molto determinatocosì decisi di accontentarlo, mi vestii in fretta e andai a pedinare Sango e Miroku per conto di mio fratello.

Lì seguii in gelateria,in giro per il centro e al parco. Sango sorrideva, quindi il suo accompagnatore doveva renderla felice, mio fratello non avrebbe avuto nulla di cui lamentarsiFu proprio al parco che decisi che potevo anche andarmene, tutto era tranquillo, per non farmi vedere mi ero nascosta dietro un cespuglio e stavo per andarmene quando mi sentii toccare la spalla. Mi girai preoccupata di essere stata scoperta, invece mi ritrovai davanti Inuyasha!

Dopo qualche domanda, e un trucco di Inuyasha per farmi confessare la mia piccola bugia, concludemmo che entrambi li avevamo seguiti.

Alla fine io e Inuyasha lasciammo il parco e andammo anche noi a fare un giro, non era un appuntamento lo sapevo, eppure una parte di me lo prese come tale.

Dopo un primo momento di imbarazzo, mi sentii subito a mio agioparlammo un podi tutto, gli raccontai della mia passione per la scrittura e la letteratura in generale e lui mi raccontò della band. Parlando della band mi venne quasi naturale fargli una domanda che forse non avrei dovuto fare, anzi quasi sicuramente non avrei dovutone ero consapevole eppure arrivò.

K: Perché ti droghi?

Non avevo fatto giri di parole, la mia era una domanda direttasentivo che era meglio così. Allinizio rimase in silenzio, forse era infastidito o sorpreso, ma poi mi rispose.

I: Diciamo che la scuola e la band sono faticose se unite, lo uso come aiutocome sfogochiamalo come più ti piace.

Non mi sembrava un buon motivo, o comunque non un motivo sufficiente e glielo feci notare.

I: Probabilmente hai ragione tunon lo è! Ma dopo la prima volta, diventa unabitudinenon ci fai caso,specie se inizi da quando hai undici anni.

K: Tu a undici anni mica suonavi nella bandquindi perché?

Un lampo gli passò negli occhi, forse avevo osato troppo, quasi mi venne paura che sarebbe scattato, invece rispose in tono calmo.

I: Altri motivonon ti riguardano

Poi mi venne unaltra domanda, se me lo aveva chiesto significava che anche lui conosceva Naraku, ma come?

I: Unaltra domanda che non ti riguarda

Capii che non mi avrebbe risposto nemmeno se avessi insistito, tuttavia mi faceva piacere che mi avesse parlato gentilmente senza infuriarsi, forse non era poi tanto terribile come tutti pensavano. Convenni che era meglio cambiare argomento, ma non sapendo più che dire usai la scusa del si è fatto tardi”.

Cosa che mi sorprese ulteriormente, mi chiese se volevo un passaggio, non sapevo cosa rispondere, le moto mi facevano abbastanza paura, però dire si avrebbe significato poter stringere per qualche istante quel corpo perfetto, così accettai.

Quando arrivammo scesi dalla sua moto, un pofrastornata.

K: Grazie mille per il passaggio

Gli sorrisi, lui restò a fissarmi senza dire nulla, infine mi baciò. Fu bellissimo, sentire le sue labbra, le sue mani che accarezzavano i miei capelli, avrei voluto non finissepoi mi venne in mente Koga e non potei far altro che sentirmi in colpa, così divenni incerta, finché il bacio finì.

I: Ciao Kagome.

Rimasi lì, immobile, a fissarlo mentre andava via, mentre la mia coscienza si torceva dentro di me

La mattina dopo chiamai Rin, non potevo più aspettare e così le raccontai che mi ero quasi messa con Koga, ma nel frattempo avevo anche baciato Inuyasha.

R: Accidenti! Certo che sei brava a complicarti le situazioni!

K: Questo lo so, ma dimmi Rin secondo tecosa dovrei fare?? Continuare a stare con Koga, o lasciarlo nella speranza che Inuyasha mi chieda di uscire?

R: Kagome, questa non è una cosa che posso scegliere iodevi fare quello che ti dice il cuore

Rin era sempre pronta ad ascoltare e a dare consigli, ma quella volta le sue parole non mi confortaronorimasi in silenzio e la mia amica dovette intuire che qualcosa non andava.

R: Kagome, la scelta che farai cambierà il tuo futuro, questo è certoma se sceglierai la persona giusta anche per qualcun altro cambieranno molte cose.

K: Stai parlando di qualcuno in particolare??

R: Nosto parlando perché sono certa sarà così.

Rin non aveva fatto nomi, ma io avevo capito, eppure mi sembrava stranocome poteva lei a sapere certe cose non lo sapevomai lavrei capito.

K: Grazie Rin.

R: Figuratisono certa che hai compreso le mie parole, in bocca al lupo.

Si, avevo capito perfettamente le parole di Rin, avevo fatto la mia scelta.

Mandai subito un messaggio a Koga, quel pomeriggio ci saremmo visti.

Mentre lo aspettavo seduta sulla panchina mi sentivo agitata, quello che gli avrei detto avrebbe potuto ferirlo e io non avrei voluto ferirlo in alcun modo, eppure non potevo fare altrimentiavrei aspettato che Inuyasha si decidesse, si lo avrei aspettatoquesta era la mia scelta, sentivo che era la cosa giusta.

Koga arrivò leggermente in ritardo, mi baciò sulle labbra e mi prese per mano, io lo lasciai farenon sapevo bene come comportarmi, e poi dopo aver baciato Inuyasha volevo vedere cosa provavo con Koga, e non provavo nulla

Mentre camminavamo qualcuno prese Koga per la spalla costringendolo a voltarsi poi gli sferrò un pugno in pieno volto, era Inuyasha.

K: Inuyasha smettila!! Che diavolo fai??

Inuyasha non mi sentii, quei due continuarono a picchiarsi, io continuavo ad urlare spaventata, ma nessuno udiva il mio gridoinfine incominciai a piangere, solo allora i due ragazzi si ricordarono della mia presenza e si fermarono.

Koga mi parlò dolcemente, mi disse di calmarmi, ma io ero troppo scossa per farlo.

K: No non mi calmo! Che diavolo vi è preso??

I: No, che è preso a te! Sembravi tutta dolce e carina e invece sei solo una bugiarda!

Inuyasha parlava acido come sempre, arrabbiatoe io non capivo le sue parole e lui mi rispose, ancora più irritato.

I: Credevo di piacertimi hai baciatoe poi ti vedo con Koga??

Non volevo essere sincera, non davanti a Koga perché non volevo ferirlo, e non davanti ad Inuyasha in quello statocosì mentii.

K: Sei stato tu a baciarmi e che uscivo con Koga lo sapevi già! Tu mi piaci come persona

Koga sembrava smarrito, io mi sentii malee Inuyasha, bè lui continuava ad essere freddo e iracondo.

Ko: Potevi allontanarloperché non lhai fatto??

K: Non lo somi dispiace

Mi disse che non stavamo più insieme, su questo non avevo nulla da ridireperò mi dispiaceva per come era andata, avrei voluto salutarlo con un sorriso e non con la sua delusione negli occhi, così piansi

Poi Inuyasha gli comunicò che per quel momento la band era sciolta e Koga si trovava perfettamente daccordo, quello stupido si era rovinato anche la cosa che più amava fare: suonare!

Koga se ne andò e decisi di parlare, volevo che Inuyasha si sentisse un verme, uno stupidose non peggio!

K: Guarda coshai fatto!! Hai rotto la mia amicizia con Koga, e hai rovinato la bandsei uno stupido!

I: Si, lo sonoperché mi sono fatto prendere in giro! E nessuno lo fa!

Ora ero furiosa, Koga non cera e potevo anche smetterla di fingere.

K: Io non ti ho mai preso in giro! Ho risposto ai tuoi baci, ti ho detto che mi piaci e non ho mai mentito su questo! Oggi volevo lasciare Koga, ma volevo farlo carinamenteper rimanere amici! Se mi hai visto baciarlo è stato per capire una cosa!! Ma tu sei dovuto intervenire e rovinare tutto, facendo di testa tua! E poi di cosa ti lamenti? Tu non mi hai mai assicurato di voler stare con me, mi hai baciata due volte e tutte e due le volte te ne sei andato senza una parola!!

Inuyasha mi disse di non trovare scuse, sempre nel suo tono acido e io gli dissi di pensarla come gli pareva, in quel momento non mi importava niente.

Poi mi chiese se avessimo messo una pietra sopra cosa sarebbe successo, io quasi esplosi! Quasi urlai, con le lacrime che mi incorniciavano il viso.

K: Non metteremo una pietra sopra! Se ci poteva essere qualcosa tra di noi, ora non ci sarà nientemai

Me ne andai triste, mentre mi allontanavo la rabbia che avevo avuto fino a poco prima sfumò lasciando spazio alla tristezza.

Non volevo salire in casa, così mi sedetti sui gradini del tempio in lacrime

Inuyasha mi passò davanti in moto e dietro di lui si stringeva Kikyo, quella scena mi rattristo ancora di più. Piangevo per una persona che non avevo mai avuto veramente, ma che desideravo con tutta me stessapiansilavevo perso, non avrei mai più assaporato quelle labbra che mi davano mille emozioni, non avrei più rivisto quel raro sorriso sul suo voltoo comunque non sarebbe stato rivolto a mein quel momento capii di amare Inuyasha

Ma ormai io gli avevo detto che non ci sarebbe stato più nulla e lui era tornato da Kikyo, io lo avevo rimandato da leio forse lui non se ne era mai staccato? Chi lo poteva sapere? Io no di certoperò in quel momento mi sentivo in colpa avrei dovuto essere sincera fin dal principioForse avevo combinato un gran bel casino?? Voi che dite?

  
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