Quella notte la
mente di
Regina ripercorreva il suo passato. Gli incubi del giorno in cui perse
per
sempre Daniel affiorarono. E le lacrime che scendevano dai suoi occhi
nel sogno
ricadevano sul cuscino. Mentre era piegata ancora su quella tomba una
voce
delicata si presentò nel vento, co
“Non
piangere, le lacrime
che hai versato fino ad oggi potrebbero terminare molto presto, il tuo
cuore
tornerà ad amare veramente Regina”.
A quelle parole
gli occhi
si aprirono, e mille domande affioravano nella sua mente. Erano molti
anni che
quel sogno la perseguitava ogni notte, pronto a ricordarle quanta
sofferenza
può portare la perdita di un amore e quanta
fragilità fosse ancora presente in
lei, ma era la prima volta che qualcosa infrangeva quella routine.
Riprendere sonno
era
ormai impossibile ed avanzando verso la finestra che dava sulle
montagne notò qualche
fievole bagliore di sole dare inizio al nuovo giorno.
L’albero di mele, nei
giardini, si stagliava in tutta la sua maestosità, persino
le mele sembravano
bruciare talmente erano rosse e le guardie sulle mura del castello si
stavano
dando il cambio per la fine del turno. Inspirò la fredda
brezza mattutina e i
suoi occhi si persero per qualche istante sui prati che brillavano di
rugida.
Percorse
tranquillamente
i lunghi corridoi ormai illuminati dai raggi del sole, che riflettevano
sugli
innumerevoli specchi posizionati sui muri, l’unico rumore che
riecheggiava era
il tacchettio dei suoi passi, per il resto un silenzio irreale.
Entrò nella
sala da pranzo, dove un abbondante colazione era servita su una
tavolata
deserta. Sir Henry si alzò dalla sedia appena vide apparire
la figlia
all’interno della stanza.
“Buongiorno
mia Regina,
spero abbiate dormito bene stanotte”
“Buongiorno
a Voi padre”
I tintinnii dei
cucchiaini nelle tazze erano l’unico suono che infrangeva
quella quiete.
Orchestre, vociare e distrazioni erano divenute un ricordo di un
ricevimento
che era terminato già da un pezzo.
“Voglio
che il miglior
cavallo delle stalle sia strigliato e preparato per l’ora di
pranzo, oggi vado
a fare una cavalcata e non voglio essere disturbata”
esordì Regina senza
distogliere lo sguardo dalla tazza di fronte a lei.
“Certo
Vostra Maestà,
sarà pronto per quando avete chiesto, devo farVi preparare
altro?” chiese
l’uomo.
“No,
sarò di ritorno non
appena il sole calerà”
Non voleva si
sapesse
dove avrebbe passato il pomeriggio, ne tantomeno con chi, oltre a
questi minimi
dettagli non venne aggiunta nessun altra precisazione, così
appena terminata la
colazione si diresse nuovamente verso le sue stanze dove
preparò
l’abbigliamento da cavalcata.
Era ancora
presto rispetto
a quanto le era stato detto, così decise di andare a far
visita alla tomba del
suo amato. Non avrebbe di certo trovato chiarezza del sogno in quel
luogo, ma
sarebbe stata in tranquillità ed avrebbe potuto riflettere.
Nella sua mano
destra Regina
fece comparire una stupenda rosa scarlatta che venne posata sopra
quella lapide
dove era inciso il nome Daniel. Era da molto tempo che non si recava in
quel
luogo perché di lacrime ne versava già troppe
durante la notte. Il suo cuore
era divenuto freddo come la pietra ormai,
l’oscurità aveva preso il sopravvento
in lei e riteneva quasi improbabile che quelle parole significassero
qualcosa.
Lo
sguardo si perse su quella collina dove
Biancaneve molti anni prima aveva dato un morso alla mela avvelenata.
Nemmeno
il potere di Malefica aveva potuto nulla contro il Vero Amore. Solo
quella
definizione la disgustava. Avrebbe potuto scegliere la via della
vendetta e
cedere al Sortilegio Oscuro ed alle sue conseguenze, ma sacrificare e
perdere
l’unica persona che ancora l’amava
l’avrebbe fatta sentire ancora più sola di
quello che era.
Di tempo ne era
trascorso
veramente tanto ed il castello con le sue terre era l’unico
mondo che frequentava.
Era divenuta prigioniera di se stessa, carcerato e carceriere, non
c’era mai
stata ragione alcuna per tornare indietro. Ed era bastata una ragazza
dai
capelli biondi e dagli occhi verdi per farla uscire dai suoi schemi.
Non una
ragazza qualsiasi, ma bensì la figlia di Biancaneve. Proprio
quella bambina che
aveva salvato da cavallo quand’era ragazza.
Ci si
può aspettare di
tutto dalla vita, ma a volte il destino è beffardo, cambia
le carte in tavola a
suo piacimento senza chiedere autorizzazione alcuna. E pensare che a
quel ballo
non voleva nemmeno partecipare.
Solo un leggero
soffio di
vento accarezzava la sua pelle ed il verso di alcuni animali al pascolo
rimbombava nella vallata. Quella solitudine le faceva da compagna da
molto
tempo, aveva imparato a conviverci ogni singolo giorno ed a ricavarne
ogni
piccola riflessione in quel silenzio.
La mano di
Regina accarezzò
dolcemente la fredda tomba dell’uomo che avrebbe voluto aver
accanto per sempre,
come se quella mano stesse accarezzando il suo viso. La magia non
può riportare
in vita i morti, ne era consapevole ed era anche il prezzo che una vita
eterna
avrebbe portato con se, la sofferenza. L’unico ricordo
materiale che aveva di
lui era un semplice anello da cui non si sarebbe mai separata,
racchiudeva in
se una promessa di matrimonio che mai si sarebbe consolidata.
Doveva esserci
anche per
lei un lieto fine e quello era il suo finché non le venne
strappato via dalla
persona che prima di tutte avrebbe dovuto amarla. Amarla come figlia e
come
donna. C’era un legame di sangue indissolubile tra loro.
Eppure perfino dopo
tutto il dolore che le aveva inferto non sarebbe mai riuscita ad odiare
completamente sua madre, provava ancora amore nei suoi confronti e lo
avrebbe
provato sempre.
Aveva costruito
una
corazza intorno a lei, per evitare che il suo cuore iniziasse di nuovo
a
battere, che iniziasse a provare di nuovo sentimenti per paura di
soffrire
ancora di più. Eppure sentiva che qualcosa stava cambiando,
quell’incontro
avvenuto il giorno prima era stato come un salto nel buio, un buio che
per la
prima volta non conosceva, le era estraneo ma che la attraeva. Quei
grandi
occhi la osservavano rapiti e avevano incrinato quella fortezza in cui
aveva
racchiuso quella sua fragilità.
Gli occhi di
Regina si
spalancarono quando un pensiero attraversò la sua mente. I
ricordi delle emozioni
che aveva provato con Daniel la prima volta che si incontrarono, erano
gli
stessi che aveva provato la sera prima con Emma. Quel formicolio allo
stomaco,
quell’agitazione incondizionata, quella sensazione di
serenità.
“Quella
Emma dev’essere
la chiave della mia felicità” pensò.
I suoi occhi
ricaddero di
nuovo sul nome inciso, forse doveva andare in quel modo, forse era
già stato
scritto tutto, di certezze non ne avrebbe mai avute. Prese tra le mani
quel
piccolo gioiello che teneva al dito e lo posò sulle labbra.
Non avrebbe di
certo dimenticato quell’uomo, quell’amore, ma era
giunto il momento di alzarsi
dalla polvere, tornare a vivere o provare a farlo. Con un mezzo sorriso
sulle
labbra, una densa nube viola comparve su di lei e si trovò
nuovamente nella sua
stanza.
Con molta calma
si cambiò
d’abito, era da molto tempo che anziché vestirsi
con l proprie mani utilizzava
la magia e le parve quasi come se lo stesse facendo per la prima volta.
Camicia
bianca, pantaloni nocciola, stivali marroni con guanti abbinati ed una
giacca
azzurra. Le sembrava di essere tornata indietro nel tempo vestita in
quel modo,
quando dava prova di dimestichezza nei salti ad ostacoli a cavallo con
suo
padre che la osservava orgoglioso.
L’ora
di pranzo era
giunta ed una delle guardie si presentò al cospetto di
Regina per informarla.
Era basito nel vederla in quelle vesti, per la prima volta non gli
parve di
avere di fronte la Regina Cattiva ma una fanciulla aggraziata, per
fortuna
l’elmo sulla testa impediva alla donna di guardarlo in volto.
Ancora poche ore
e si
sarebbe trovata davanti alla persona che avrebbe potuto renderla felice
ogni
singolo giorno, nella speranza che i suoi sentimenti fossero ricambiati
e che
quel fato fosse per la volta dalla sua parte.
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Salve a tutti!!
Sempre tra Voi J Mi
c’è voluto un po’ per aggiornare
ma sono iniziati i corsi di ballo.
Comunqueeee…
Nuovamente
grazie per le recensioni del precedente episodio. Mi spiace Celian1987
ma dovrai
attendere ancora un episodio per poter leggere finalmente
l’incontro tra le
due. Resistiiiii ahahah
Attendo come
sempre i
Vostri pareri.
A presto
Trish