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Autore: This Life    20/09/2014    6 recensioni
Lei dolce, sicura, che scappa dal passato.
Incontra lui. un piccolo amore.
Si accorge di essere inciampata in un altro ragazzo che la conosce da tanto tempo.
Poi l'incubo!
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
"Conto fino a per sempre e poi mi lasci la mano, ok?"
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Buonasera care lettrici.
Quante si ricordano di me? Quante vorrebbero uccidermi? *sente le urla* 
Con questo immenso ritardo vi pubblico il trentaduesimo capitolo. Mi dispiace tantissimo per questo lungo periodo di tempo e spero che non vi siete dimenticate troppo di questa storia, quindi se avete un grosso buco vi chiedo di riguardare i due capitoli precedenti :)
Okay ci vediamo dopo e se volete far partire la playlist per questo capitolo cliccate su "play" in alto a destra e... buona lettura! Spero che vi piaccia.





 


 
CAPITOLO 32

DEEP INSIDE
 

POV NIALL

C'erano state molte volte che Allie, a causa dei suoi attacchi di panico, era dovuta andare in ospedale per poi rimanerci.

Ricordo bene la prima volta di quel ciclo, ricordo quel giorno così tanto bello per me, il quale ricorderò per sempre come il giorno dell'“amore ritrovato”.
Ero ritornato a Londra nonostante avessi lasciato quella città quella mattina stessa.

Perchè rifeci quelle tre ore di macchina?

Per amore.

 

Dopo essere uscito dalla porta d'entrata di Allie salii in macchina sprofondando nel sedile chiudendo gli occhi.

Sentivo di impazzire.
La testa mi iniziò a pulsare quando la appoggiai sul volante freddo.
Feci dei respiri profondi prima di riaprire gli occhi.
Ero stressato per via del concorso della scuola e per il lavoro costante per il progetto.
Ma sapevo che non era soltanto quello.

Dovevo ancora chiarirmi la situazione di Allie e Liam. Non era così semplice.
Quel giorno sapevo che finalmente quei due si sarebbero ritrovati, ma io?
Io mi sarei ritrovato con qualcuno?

Quello che mi faceva impazzire di più, era il mio discorso fatto alla mia sorellastra riguardo all'amore.

Accesi la macchina diretto al bar del paese mentre pensavo a quelle parole così spontanee.
Parole saltate fuori pensando alle mie esperienze, ma soprattutto stavo pensando alle indimenticabili risate avute nei giorni precedenti a Londra.

Ho sempre avuto paura di amare per paura di soffrire, ma quella volta non volevo rifiutare di amare per una stupidaggine del genere. Non avevo più diciassette anni, non ero più un ragazzino fragile.

L'amore è scherzare, raccontarsi di tutto, ridere insieme, trovare ogni difetto e accettarlo, nonostante tutto.”

L'amore è esserci, non andare via per paura.”

Non erano solo parole per convincere Allie, erano per convincere me.

Lanciai un fugace sguardo al telefono prima di parcheggiare la macchina e spegnerla.

Rimasi per qualche minuto a pensare quei giorni che avevo passato a Londra insieme a lei che non mi accorsi di aver già avviato la chiamata.

Ero scappato troppe volte per paura in quei mesi.

“Niall?” La sua voce melodica risuonò.

“Ciao Gill.”

Gillian, la ragazza che aveva attirato la mia attenzione nel palazzo dove abitavo io, ma dove abitava anche lei.
Abitava nello stesso piano del mio appartamento che avevo preso in custodia dopo la morte di un mio zio in Irlanda.

La conobbi alcuni mesi prima di ritornare a Holmes Chapel, dove tutte le nostre memorie ebbero inizio, dove tutta questa storia ebbe inizio.

Lei era il mio segreto, perchè lei stessa era un segreto.
Ma le sue risate, la sua voce, era il più bel segreto che potessi custodire nel mio cuore.

Ricordo ancora la prima volta che venne a bussare al mio appartamento: aveva abbassato subito lo sguardo e continuava a gesticolare diventando rossa.
Era semplicemente adorabile.

Ecco come era stato il nostro primo incontro: mi aveva chiesto se potevo aiutarla e da lì facemmo un po' di amicizia.
“Sono io che ti metto soggezione o le persone in generale?” Le avevo chiesto mentre le cambiavo le lampadine del suo lampadario in cucina. Lei si torturava le mani tirandosi le maniche della sua felpa.
“Le persone in generale, credo.” Aveva risposto ridacchiando.

Non era una ragazza socievole o aperta, ovvero una persona come me. Gill era il mio opposto e le piaceva esserlo davanti a me, ma con il passare del tempo, ovviamente decise di scrollarsi quella timidezza.

“Per caso in questi tuoi venti anni hai sofferto per essere così?”
Ricordo la domanda che le feci un giorno in un pub dove le avevo offerto da bere.
“Essere così nel senso che non mi piace molto la gente, che sono una persona, come dici te, chiusa e timida? A dir la verità ho voluto esserlo dopo la prima liceo con i miei compagni di classe, poi beh, ci ho fatto l'abitudine e sono diventata così.” Spiegò alzando le spalle.
“Però non riesco a fingere bene se ho accanto le persone giuste.”
Aveva detto lentamente guardandomi.

Gill, solo dal nome avevo capito che poteva essere una sfida.

Da quel giorno al pub ci frequentammo molto di più.
Passavamo ogni serata insieme e finiva con una litigata oppure davanti alla tv a guardare i nostri telefilm preferiti o ancora, a chiacchierare e quello era il mio finale preferito con lei.
Chiacchierare, sentire la sua voce, ridere insieme, ricordare le nostre infanzie e le peggiori figure mai fatte.

“Sai il primo giorno che bussasti alla mia porta...”
Tentai di dire ma una una sua mano coprì la mia bocca e nel farlo si dovette allungare sul divano.
“Niall non dirlo! È stato un momento a dir poco imbarazzante, ero rossa come non so cosa ed ero ridicola.”
Ridacchiò lasciando scivolare la sua mano via da me.


“Come se adesso non arrossisci mai Gill!”
Avevo replicato fermando la sua mano con la mia tenendola sul mio petto. Ovviamente arrossì.
“Quello che volevo dire è che pensavo fossi un po' come mia sorella: segnata da un passato. Anche lei è una persona abbastanza chiusa e ha pochi amici perchè il suo passato ha distrutto la persona solare che era. Ma tu reciti la tua parte perchè ti piace essere così! Insomma hai i tuoi genitori che ti vogliono bene, figlia unica, poche esperienze amorose, hai la tua compagnia di amici, quindi ti piace la vita.” Le sorrisi. “Sì, esattamente così. Mi piace vivere a modo mio”
Aveva risposto.
“E comunque- dissi fissandola- ti avevo trovato adorabile.”
Ammisi facendola arrossire di nuovo ricevendo un cuscino in faccia.

“Cosa è successo a tua sorella o sorellastra?”

A lei piaceva far domande, quelle domande scomode senza volerlo e a me piaceva così.
Non le raccontai di Allie, accennai qualcosa, ma astuta come era aveva capito che aveva fatto male anche a me.

“Niall stai bene? Mi hai fatto spaventare questa mattina! Non eri più accanto a me e non avevo capito che partivi questa mattina.”
La sua voce di rimprovero mi distolse da quel passato non poco lontano.

Avevamo dormito insieme come accadeva ogni volta che ritornavo a Londra.

Ascoltai le sue parole riguardanti a quello che le era successo in quella mattinata.
Guardai nei sedili posteriori il materiale per il mio progetto, e senza pensarci due volte avevo già messo in moto la macchina uscendo dal parcheggio del bar.

“Gillian, aspetta un attimo”
Dissi interrompendola nel suo discorso.

“Tutto bene Niall?” Chiese, forse preoccupata dai rumori che sentiva del mio telefono che sbatteva contro la custodia fissata sopra la radio della macchina.
“Sì, ho collegato il viva voce. Sono in macchina. In che mostra d'arte eri?”
“Oh! La Serpentine Gallery, quella vicino ad Hyde Park.”

Adoravo il suo accento londinese e come sapevo, lei adorava il mio accento irlandese.

Mi descrisse i vari quadri esposti e io le chiesi i dettagli della struttura.

Mi tenne compagnia per quasi un ora poi dovette attaccare, mentre io ero ancora in viaggio verso Londra con altre due ore davanti a me.

Durante il viaggio pensavo costantemente a cosa avrei fatto una volta di fronte a lei, ai suoi occhi color nocciola e i suoi capelli color caramello.

In quel momento non mi preoccupai di non aver avvisato nessuno, o di non essere ritornato a casa per prendere alcuni vestiti. Il bisogno di stare con lei mi bastava.
Avevamo passato i giorni precedenti molto più intensamente rispetto ai mesi trascorsi.
Ci eravamo avvicinati emotivamente e anche fisicamente.

Avevo capito che non è mai facile restare quando sai di avere qualcuno nel cuore, che sai che la tua mente è occupata a pensare a un sorriso, a una risata, a un paio di occhi. Non è facile restare quando sai che devi andartene perchè ne senti il bisogno.

Guardavo la strada che stavo percorrendo e il sole che pian piano stava calando pensando alla nostra ultima notte passata insieme.

Alla mattina le avevo sfiorato le labbra, quelle labbra fatte per sorridere, per essere morse, prima di sparire da Londra e in quel momento mi pentivo di non averla baciata.
Quella giornata era iniziata così, con un bacio mancato e doveva solo finire nei migliori dei modi.

Quando arrivai sotto il palazzo dove abitavo era ormai notte e la stanchezza si faceva sentire.

“Liam, sono Niall” Annunciai alle segreteria telefonica “sono ritornato a Londra e mi dispiace di non aver avvisato, ma non solo te hai trovato la tua metà. Ti spiegherò tutto. Salutami Allie. Sono contento per voi.”
Attaccai e scesi dalla macchina sorridendo nonostante la stanchezza.

Arrivai in fretta al mio, nostro piano e mi fermai davanti alla sua porta.
Bussai due volte e appena la porta si aprì lei era con gli occhi sgranati alla mia vista.

“Ehm, ciao.” Balbettai dall'imbarazzo grattandomi la nuca.

Improvvisamente le sue braccia si avvolsero al mio collo in un abbraccio che ricambiai subito affondando la mia testa nel suo collo.
Ho sempre avuto un debole per le persone che di colpo, senza nessun motivo, ti abbracciano senza dire una parola.

Alzai il suo corpo entrando in casa chiudendo la porta dietro di me per poi girarmi e mettere Gillian con la schiena contro la porta intrappolandola con il mio corpo.

La staccai da me accarezzandole il viso mentre mi misi più vicino a lei.
I suoi occhi incontrarono i miei senza lasciarli mentre il suono dei nostri respiri sempre più profondi si fecero sentire.


“Baciami.” Sussurrò come una supplica. “Non come questa mattina.” Era incantata, come ipnotizzata su di me.

Non so esattamente cosa spinga due persone a legarsi.
Forse la sintonia, forse le risate, forse le parole.
Probabilmente l'incominciare a condividere qualcosa in più, a parlare un po' di sè, a scoprire pian piano quel che il cuore cela.
Imparare a volersi bene. O forse accade perchè doveva accadere.
Perchè le anime son destinate a trovarsi, prima o poi.

Feci un mezzo sorriso guardando le sue labbra.
“Quello non era un bacio.” Spiegai. “ Questo lo è.”

Mi precipitai sulle sue labbra chiedendo subito un accesso al suo sapore tenendo le mani sul suo viso mentre le sue si immersero nei miei capelli.
Presi entrambi i suoi polsi e li portai sopra la sua testa spingendo il mio corpo contro di lei.

Passai una delle notti più belle ed emozionanti della mia vita, ma quella bellezza, quella pace svanì alle prime luci dell'alba.

“Pronto?”
Risposi con fatica dopo aver premuto il tasto verde.

“Niall sono Liam, mi dispiace chiamarti adesso.”
Aggrottai la fronte tenendo gli occhi chiusi.

“Liam taglia corto.”
Dissi accendendo la piccola luce sul comodino.

“Allie è in ospedale.”
Sgranai gli occhi balzando facendo svegliare Gill accanto che mi guardò preoccupata.

“Che cazzo è successo? Non è stata con te tutto il giorno? Entro qualche ora-”
Non riuscì a finire la frase per il mio cuore che sembrava esplodere.
Presi la mano della ragazza accanto a me guardandola.

“No Niall, non venire. È stato a causa dei suoi attacchi. È successo almeno un'ora e mezza fa e l'accordo era di avvisarti il prima possibile lo so, ma sono ancora in confusione e adesso mi hanno detto che è stabile, che non era così grave.”
La sua voce era spezzata dalla paura.

“Cos'è successo di diverso dalle altre volte?”
Chiesi sentendo il nodo in gola.

“È stato orribile cazzo. Si è svegliata la notte e come sempre ha avuto quella specie di apnea e tutto e mentre la stavo calmando ha iniziato a tossire sputando sangue. Diceva continuamente il nome di quel fottuto bastardo e...” Sentii un grugnito. “Niall, Karol è appena uscita dalla sala. Ti chiamerò, ma tu non venire per adesso.” E così attaccò.
Fissai il telefono mentre Gill si mise a cavalcioni su di me prendendomi il volto.

“Sapranno la verità.”
Sussurrai sentendo gli occhi farsi più pesanti.

“Niall cosa vuol dire?”
Le mani fredde di Gill cercarono di scuotermi da quella specie di trans che avevo.
Guardai i suoi occhi spaventati mentre la mia vista si appannò per alcune lacrime.

“Sapranno del suo passato e...”
Respirai a fondo chiudendo gli occhi abbassando la testa per poi rialzarla.

“Come se il suo passato fosse più importante della verità.” 










Quante ora vorrebbero uccidermi veramente?

Allora ringrazio chi ha letto il capitolo precedente e ringrazio le poche che hanno recensito, grazie veramente, siete voi che mi fate andare avanti perchè se fosse per me avrei già cancellato tutta la storia.
Cosa ne pensate di questo capitolo? Sinceramente a me piace, soprattutto alcune frasi mi sono fatta anche i complimenti da sola *si ritira* Spero di concludere la storia più velocemente possibile, non perchè non mi piaccia scrivere, ma perchè sta diventando abbastanza lunga e non vorrei risultare noiosa. E poi mi sono affezionata a voi, alcune in particolare! 
Spero di avervi incuriosito con il finale e spero che le emozioni siano arrivate.
Cercherò di recuperare sempre con l'aggiornamente ogni due settimane, perchè questo mese è stato davvero lunghissimo.
Ringrazio ancora chi è arrivato fino in fondo al capitolo e chi avesse voglia di darmi un suo parere :)
Grazie di tutto!
E questo capitolo lo voglio dedicare a Letizia, ricorda che sei una guerriera e niente ti fermerà nel scrivere.

A presto,
Alliexx

 
Di Bj Aria: 
You always will be my angel Rimasi incantata a guardare i suoi occhi azzurri e i bellissimi capelli biondi. Sembrava un angelo. 
Mi voltai verso mio fratello.
-Hazza, chi è?
-Sorellina, ti presento il mio amico Niall

-Finalmente è arrivato il supplente di musica. Resterà con voi per un po' non so dirvi di preciso
La mia migliore amica disse:- Mhm, è figo il ragazzo.
Il nuovo supplente disse: -Ciao ragazzi.
Quanto a me, l’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu: -Niall?!

-Sono incinta! -esplosi

Di alenutella5:
hai davanti a te il tuo idolo,e non puoi fare niente,se non il tuo lavoro.
 
Di _Sister Crazy_:
 
Nuova scuola, 
nuovi amici,
ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e niente può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, conoscenze e tanti colpi di scena.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
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"Mai sottovalutare Ruby Evans..." 
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino." 
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"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore." 
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica" 
Simo&Paola.
Di _Giorgia_:
 
“Io mi sto innamorando di te.” Le disse il riccio naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.
Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del cantante. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca. 
“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo: subito unì le loro labbra. 
Incerta, assaporò il suo sapore. Quando le mani di lui scivolarono lungo la sua schiena, Harmonie sentì l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del ragazzo con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. 

Harmonie sa perfettamente cosa siano l'abbandono e la tristezza. 
Proprio quando tutto sembra crollare per sempre, Harry la fa tornare a vivere davvero, facendola entrare in un "mondo" che in fondo, le appartiene. 
Nella Fanfic sono presenti parenti e amici dei ragazzi, famosi e non. 
[LittleMix, EdSheeran, TaylorSwift, 5Sos, collaboratori principali della band.]

“Ragazzi, salutate gli H²!” Disse Niall divertito.
“Acca alla seconda?!” La rossa lo fissò allibita.
Trailer: http://img855.imageshack.us/img855/7339/oi5mgsqztpkzaauwnkgngn.mp4
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l,n}
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.” Rispose lei riportando il risultato della sottrazione sul foglio.
“I nostri nomi!” Costatò poi la ragazza, rendendosi conto della divertente coincidenza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” Affermò il biondino entusiasta. 
“E se uno viene sottratto all'altro...” Sussurrò Allin con dolcezza.
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Allin è una nuova arrivata nel liceo di Mullingar. Con il segreto di appartenere ad un popolo discriminato dalla maggioranza degli irlandesi, la bionda appare misteriosa agli occhi di tutti. Solo Niall le rivolgerà parola arrivando, con il tempo, a scoprire ogni suo segreto. Un fatto sconvolgente, pero', porterà i due ragazzi ad intraprendere strade diverse. Lui ad X-Factor, lei nel paese d'origine del padre. 
Ma possono due anime gemelle vivere separate? C'è da dire che la vita è, sì, spesso sorprendente, ma sa fare anche male, soprattutto quando il passato bussa esigente alla tua porta.
Trailer: http://youtu.be/t652GzFXWqc

Di: You should let me love u
 
TRAILER DELLA STORIA QUI: 
http://youtu.be/7LpHFMJLxHI
________
Alice Fray vive con sua madre in Canada, in una piccola casa di campagna di una cittadina poco conosciuta e dispersa vicino le montagne.
La sua vita cambierà per sempre e si ritroverà catapultata in un mondo completamente differente dal suo.
Dovrà lottare ed essere forte per superare tutti gli ostacoli che si presenteranno durante il cammino.
Più di tutto dovrà sconfiggere la paura e rendersi conto che,la chiave di tutto, sarà solamente il CORAGGIO.

Se volete seguirmi su twitter sono https://twitter.com/WWATMilan

Se volete farmi qualche domanda: http://ask.fm/This_Life_

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