Ed è così perfetto,
anche se poi piove ed il tuo sorriso
si specchia tra l’acqua che scivola via nelle strade
e ti prometto la luna,
e so che saremo lontani ancora un po’ a lungo,
come le galassie,
come le stelle che piovono giù
e provo a farle rimare,
le stendo su fogli bianchi
e penso che le tue dita abbiano un qualcosa di bello,
solo che non so come dirlo,
come bastoncini di zucchero,
come si fa a paragonare una persona all’autunno,
alle foglie che cadono come il volo degli aerei,
a quell’odore di legna bruciata,
l’odore di casa quando torni dopo un lungo viaggio,
ed è la stessa sensazione di una mattina fredda di sole,
coi colori così splendenti come nelle mani di un pittore,
forse perché ti guardo
e mi sembra di trovare la rima mancante,
allora ti scrivo una lettera che ha l’oceano dentro
e tutto sembra tornare
ed allora mi chiedo da dove vieni,
se forse ci sei sempre stato,
perché è impossibile averti trovato così,
in questo mondo che di strade ne ha tante
e basta sbagliare ad un incrocio per perdersi,
sei la casualità perfetta,
come si fa a paragonare una persona al mare,
come le onde che portano bottiglie di vetro a riva
e dentro ci sono delle storie.