★★★★★ Da quando erano arrivati sul campo, Itachi aveva solo un pensiero "quando torniamo a casa mi dichiarerò". In quasi mezz'ora Kei aveva riassunto ai presenti tutte queste avventure, omettendo ovviamente tutte le cose inutili e concentrandosi solo su quello che poteva servire loro per capire. Kashi «il congegno che ha costruito Nemes per i portali si basa sulle energie che disperdete combattendovi! Vi prego fermatevi prima che si apra un nuovo portale.. se non erro questa volta é diretto nella nostra era.. non vogliamo che voi veniate coinvolti»
Madara «queste chiacchiere non mi interessano non credo a queste sciocchezze.. Obito andiamo avanti con il piano div-» «ohh Hime-chan non saluti il tuo adorato cuginetto» un ragazzo vestito di nero, i capelli blu e argento, e una sola ala nera, aveva una bellezza quasi magnetica come Kei, ed era atterrato vicino ai due ragazzi.
Kei«Elia cosa vuoi? se sei venuto per uccidermi capiti male.. abbiamo rotto i bracciali.»
Kashi «quali bracciali?»
Elia «*ignora volutamente Kashi e l'ala scompare *anche se hai i poteri di un angelo ricorda che sei una mezzosangue, non osare parlarmi cosí.. detto questo voglio il tuo titolo per salire al trono»
Kei «te l'ho gia spiegato.. dimostrami che sarai un buon re e che tieni a quel mondo più che ha te stesso, ed é tutto tuo!LEGGI IL LABIALE.. IO NON LO VOGLIO IL TRONO»
Elia «senti ragazz-» «basta cosi Elia non siamo qui per parlare di questo» un ragazzo dagli occhi freddi, il viso candido, i capelli smeraldo e occhi rossicci tendenti al rosa acceso, si era posto davanti Elia. Sotto l'occhio sinistro aveva delle gemme incastonate nello zigomo e uno dei suoi ciuffi era raccolto da alcuni ferretti, il suo abbigliamento era molto classico e sobrio (sicuramente non adatto per combattere) e si era posto davanti Elia.
Aveva cominciato ad attaccare Kei senza sosta « •tecnica delle 1000 schegge di ferro - tecnica delle lastre d'acciaio - tecnica dei sette venti e della terra •» Kei cercava di schivare gli attacchi senza usare troppo chacra, Itachi e Kashi facevano la stessa cosa, ad Elia era rispuntata l'ala nera
e con una spada (di lunghezza alcuanto discutibile) cominciò colpi che davano ben poche possibilità di essere schivati.
Naruto e Sasuke andarono aiuto dei rispettivi figli, mentre Madara aveva perso la pazienza e aveva liberato una quantità industriale di chacra, che aveva scaraventato in aria molti ninja. Nemes comparve dal nulla con un ghigno divertito, stava per attivare un nuovo portale ma Kei lo blocco sul tempo attaccandolo. Fu uno scontro ad armi pari, poi però ci fu lo squilibrio. Nemes aveva attivato una barriera intorno a loro due e aveva sfoderato una spada. Kei cadde in ginocchio a terra senza aria, quella spada era fatta di pietre nere, Kashi e Itachi si lanciarono disperati per salvare Kei, ma fu inutile la barriera era troppo potente. Nemes si era avvicinato alla ragazza e le aveva puntato la spada alla gola. Con un solo tocco le sue vene si riempirono di una sostanza nera, Kei ormai si teneva sulle sue ginocchia solo perché L'uomo dai capelli pece le teneva la testa, la bionda aveva gli occhi sgranati e ansimava pesantemente. Non riusciva a muoversi. Nemes «ho vinto io ragazzina, se vuoi sapere perché ti odio devi solo sapere che io odio tutti gli angeli bianchi.. si fingono giusti e poi distruggono senza pietà.. loro hanno ucciso la mia famiglia davanti ai miei occhi e ora io ucciderò te davanti gli occhi di tuo padre..i bianchi sono falsi e maligni non amano niente e nessuno.. ora però ti farò conoscere la paura di morire cosi tu- » «mi dispiace *le sue lacrime le rigano il viso*.... mi dispiace di quello che....il mio popolo.. ha fatto..se uccidermi ti farà *tossisce sputando sangue*.. stare meglio fallo.. non ho paura di morire.. ma di perdere le persone care io.. ti capisco io-» Kei non riuscì a finire di parlare, la spada di Nemes l'aveva trafitto lo stomaco e in un secondo ogni vena nel corpo di Kushieda divenne nero. «non provare a dirlo.. NON DIRE DI CAPIRMI!!» la spada dalla lama nera, era rimasta conficcata nel ventre della ragazza, mentre Itachi aveva raggiunto per un secondo il livello che precede il rinnegan. Poi i suoi occhi erano diventati inespressivi. Come Kashi e Naruto, anche lui si sentiva morire con Kei. In un secondo tutte le volte in cui Kushieda aveva sorriso; aveva fatto cose buffe;
aveva pianto;
era stata pensierosa; si era messa a giocare con i bambini di Konoha; era stata seria, coraggiosa o con quei suoi occhi determinati;
oppure anche quando si era messa le dita fra i suoi capelli, lunghi e dorati;
gli erano apparse davanti come una sequenza, sembravano dire "guarda tutto questo ora, perchè poi non lo rivedi piu!". Sembrava che la sua mente avesse deciso di prenderlo in giro, aveva aspettato troppo ed ora era troppo tardi.
Tutti i suoi momenti felici erano gli stessi in cui era con Kei.. come avrebbe fatto senza di lei, come avrebbe fatto a vivere senza quel suo profumo che esprimeva allegria, dolcezza e sincerità. No! la sua vita sarebbe finita in quel giorno insieme alla persona che amava, Itachi era ghiaccio di fronte quella scena e mentre Kashi picchiava con forza contro la barriera e tutti i presenti urlavano di lasciarla, lui era diventato sordo, l'unica cosa che vedeva erano le lacrime di Kei, che versava per la sofferenza di Nemes e i suoi occhi blu indifferenti al fatto che stava per morire. Era così fra pochi minuti Kurumi sarebbe morta. Sapeva quanto potente e infrangibile era quella barriera, niente l'avrebbe scalfita,lui non chiedeva molto voleva soltanto prenderle la mano e trascinarla via di li, come quando erano bambini.