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Autore: xX__Eli_Sev__Xx    22/09/2014    1 recensioni
[Seguito della One-Shot "You abandoned me"; spoiler X-Men DOFP]
Charles, Erik, Logan e Hank tornano a villa Xavier per tentare di localizzare Raven. Ad aiutarli ci sarà Charlotte Xavier, sorella di Charles, anch'essa mutante.
Durante le ricerche e gli allenamenti per migliorare i suoi poteri, Charlotte scoprirà cose che avrebbero dovuto rimanere nascoste, segreti mai rivelati e così potenti che sconvolgeranno totalmente la sua vita.
Nella corsa contro il tempo per salvare l'umanità e impedire al terribile futuro descritto da Wolverine di avverarsi, ognuno degli X-Men dovrà fare i conti con il proprio lato oscuro e mettere da parte l'orgoglio e l'odio per salvare, non solo le persone amate, ma l'umanità tutta.
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Dottor Henry 'Hank' McCoy/Bestia, Erik Lehnsherr/Magneto, James 'Logan' Howlett/Wolverine, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The second chance


CAPITOLO VENTIQUATTRO

 
 Charlotte si risvegliò nella sua cella al laboratorio di Trask.
 Accanto a lei c’era Charles, immobile, impassibile, freddo.
 La ragazza si mise a sedere sul materasso reggendosi la testa con le mani e quando fu sicura di poter rimanere in piedi, si avvicinò alla sua sedia a rotelle e poggiò una mano su quella di lui. Doveva farlo tornare. Doveva riportarlo indietro.
 «Charles…» lo chiamò «Sono io, Charlotte.»
 Lui la osservò per un momento. «Lo so.» rispose alla fine.
 «Oh, grazie al cielo sei tornato in te!» esclamò «Stai bene?»
 «Non sono mai stato meglio.» replicò lui, lo sguardo ancora vacuo e spento.
 «Dobbiamo trovare un modo per uscire di qui.» disse lei.
 «Per andare dove?» chiese il professor X. «Magari da Erik?»
 Charlotte aggrottò le sopracciglia. «Charles, ma cosa stai…?»
 «Sta’ zitta!» gridò l’uomo. «Sei solo una ragazzina… cosa vuoi saperne dell’amore?» chiese con disprezzo.
 Ragazzina? pensò lei. Non mi chiama mai così, e solo in quel momento capì che suo fratello non era tornato in sé. Trask l’aveva lasciato lì perché la controllasse e le estorcesse le informazioni che voleva.
 «Charles…» tentò di fermarlo. «Io…»
 «Tu e Erik… è sbagliato.» riprese «Lo capisci? È sbagliato!»
 La ragazza gli poggiò le mani sulle spalle. «Charles, calmati, ti prego.»
 «Calmarmi?!» gridò il professore, più furioso che mai. «Erik è malvagio. Mi ha tolto la possibilità di camminare e tu ti sei innamorata di lui? Come hai potuto? Come?»
 «Charlie, aspetta…»
 «Zitta!» gridò e il dolore colpì nuovamente Charlotte facendola cadere in ginocchio.
 «Smettila, ti prego…» lo implorò. «Per favore…»
 Charles si calmò lentamente e dopo un lungo momento, anche il dolore sembrò scomparire. «In ogni caso, adesso è tutto finito.»
 «Che vuoi dire?» chiese Charlotte. Poi raggiunse il materasso e vi si sedette sopra. Si massaggiò le tempie, chiudendo gli occhi per recuperare la lucidità.
 «Magneto non ci darà più problemi.»
 Charlotte sollevò lo sguardo di scatto. «Cos’hai fatto?» chiese. «Cos’è successo a Erik?»
 Charles ghignò. «Trask l’ha sistemato.»
 «Cosa?!»
 «Gliel’ho consegnato.» replicò il telepate.
 «No.» si lasciò sfuggire lei, incredula, la voce tremante. «No, Charles, non puoi aver... come hai potuto?» strillò «Lui era tuo amico! Teneva a te! Come hai potuto fargli questo?»
 «Se fosse stato affezionato a me, non avrebbe deviato il proiettile che mi ha danneggiato la colonna vertebrale.»
 «Non è vero, Charles, e lo sai!» ringhiò lei. «È stata una tragica fatalità, lui non ha mai voluto farti del male!»
 «Comunque adesso è tutto finito.» ripeté. «Non ci darà più problemi.»
 La porta della cella si aprì con un cigolio, facendoli voltare entrambi di scatto. Trask entrò con, al seguito, altri due uomini, che stavano tenendo un uomo per le braccia. Quando ebbero varcato la soglia, lo gettarono a terra, indietreggiando e uscendo immediatamente.
 «Oh, mio Dio…» sussurrò Charlotte. Era Erik. Quell’uomo era Erik, il suo Erik. Charles l’aveva davvero consegnato. La ragazza si mise in piedi e si inginocchiò accanto a Magneto, facendolo voltare sulla schiena e prendendogli il volto fra le mani. «Erik…» sussurrò. «Erik, ti prego…»
 «Il siero era troppo potente per lui. Non è stato poi così utile.» intervenne Trask. «È tutto tuo, dolcezza. Goditelo finché puoi.»
 Magneto aprì gli occhi lentamente e incrociò lo sguardo della ragazza.
 Lei vide i suoi occhi verdi spegnersi lentamente e sentì una stretta al cuore.
 «Charlotte…» bofonchiò.
 «Sono qui, Erik.» disse lei, tra le lacrime. «Resisti, ti prego…» aveva ferite ovunque ed era pallido come un lenzuolo e lei non sapeva come aiutarlo. Come poteva aiutarlo?
 «Professore, andiamo.» Trask si rivolse a Charles.
 Charles annuì e si avviò all’esterno della cella con la carrozzella.
 «Voi due, prendetela!» ordinò poi Trask, indicando Charlotte.
 I due la sollevarono per le braccia separandola da Erik.
 «No! Lasciatemi!» gridò, dimenandosi per liberarsi dalla loro presa. Sferrò una gomitata al primo e un calcio al secondo facendoli cadere a terra, ma prima che potesse avvicinarsi nuovamente ad Erik, Charles entrò nuovamente nella sua testa.
 «No!» gridò la ragazza «Esci dalla mia testa, Charles!»
 Lui non si mosse, anzi, continuò a torturarla senza battere ciglio.
 Trask intanto si era avvicinato a Erik e aveva estratto una pistola. La sollevò e la puntò contro di lui.
 Con le ultime forze rimaste Charlotte gridò. «No, lascialo stare! Uccide me!»
 «È inutile. Sarebbe solo d’intralcio.» affermò l’uomo e caricò la pistola. Attese qualche secondo e poi premette il grilletto. Il potente rombo dello sparo risuonò nell’aria, rimbombando tra le pareti e perdendosi all’infinito.
 «No! Erik!» furono le ultime parole che la ragazza riuscì a pronunciare.
 
 Charlotte rinvenne annaspando per cercare abbastanza aria da poter respirare. Aveva il fiato corto e il cuore che le galoppava nel petto ed era di nuovo legata al letto dove Trask l’aveva imprigionata qualche ora prima. Aveva braccia e gambe immobilizzate e quattro cinghie stavano cingendo il suo corpo per impedirle di muoversi ed erano così strette da toglierle il respiro. A quel punto si voltò e vide che accanto a lei c’era Charles che la stava osservando con sguardo vacuo e cupo.
 «Charles…» sussurrò «Cosa…?» cominciò, poi capì. Nulla di quello che aveva visto era vero. Era stata tutta una visione indotta da Charles per torturarla. Erik stava bene, era sano e salvo, probabilmente con Raven e Hank. Una lacrima le rigò la guancia. «Perché mi fai questo, Charles?» lui non rispose. «Sono tua sorella…»
 «Lo vedo.» rispose lui.
 «Allora perché continui a fare questo?»
 «Perché è Trask a chiedermelo.»
 Charlotte scosse il capo. «Ti prego, devi ribellarti. Fallo uscire dalla tua mente.» insistette. «Non lasciare che ti faccia questo. Devi trovare la forza di ribellarti.»
 «Tu non sai nulla.»
 «So che sei mio fratello, che mi vuoi bene e che non faresti mai-»
 «Sta’ zitta.» la interruppe bruscamente. «Non sia nulla. Sei solo una stupida ragazzina.»
 «Charles, per favore… torna in te.»
 Lui scosse il capo. «Io sto benissimo.» poi si avvicinò con la sedia a rotelle e poggiò due dita sulla fronte di lei.
 Il dolore tornò e a Charlotte sembrò che qualcuno le stesse trapanando il cervello. Gridò di dolore, ma dimenarsi non servì a nulla, solo a farlo aumentare sempre di più. Un fiume di ricordi comparvero davanti ai suoi occhi
 Erik.
 Le notti passate con lui per aiutarlo a superare gli incubi.
 Gli allenamenti.
 Il pomeriggio in cui avevano ballato e si erano quasi baciati.
 Raven.
 Hank.
 Sua madre.
 Charles.
 Suo padre.
 «Basta!» gridò. E senza capire come, fece uscire Charles dalla sua testa, respingendolo e impedendogli di accedere ancora ai suoi ricordi, proprio come se gli avesse dato uno spintone così potente da allontanarla da sé. Sentì la mente libera e sgombra e sospirò di sollievo. «Stai fuori dalla mia testa…» ansimò.
 «Non decidi tu, sorellina.» sussurrò. «Non è finita qui.»
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti! Come state? Come promesso, eccovi il 24esimo capitolo della mia long!
Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare chi mi segue, preferisce e recensisce! Grazie davvero! ;D
A Mercoledì, Eli
[Revisionato il 19/03/2016]
 
 
 
 
   
 
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