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Autore: OfeliaMontgomery    22/09/2014    1 recensioni
[Forbidden Love]
Raccolta di one shoot con i Missing Moment di Forbidden Love con rating variabili.
1#Stein!
2#La decisione di Victor.
3#Stupido Aaron.
4#Il ballo di fine anno.
5#Come cane e gatto.
6#Merry Xmas from the Frankenstein.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Forbidden Love.'
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Titolo capitolo: Stein!
Fandom: Sovrannaturale
Personaggi: Mary Shelley e Stein ‘La Creatura’
Rating capitolo: Verde
Generi principali: Generale
Intro capitolo: Mary sente Stein prendere in giro Caroline, dato che ancora non ricorda niente. Infuriata per le prese in giro verso la cognata, decide di parlare a suo marito e mettere fine a questa cosa o almeno fin quando la ‘vera Caroline’ non fosse tornata.  
Avvertimenti: Missing Moment del capitolo ‘3’.

Numero parole usate: 570.

Caroline scosse la testa «Non sono più quella ragazza; sono morta e sono ritornata in vita con pezzi di altre persone. Sì, sono diversa, mi sento diversa e non riesco a capire come sia possibile ritornare in vita» commentò seria, continuando a ritirare i vestiti puliti nell’armadio e quelli sporchi, nel cesto per i panni da lavare.
«Anche io sono stato riportato in vita e non ho fatto tutte queste storie» Stein fece una smorfia mentre si sfilava dai capelli un paio di mutande della sorella.
«Tu hai direttamente ucciso nostro ZIO!» disse arrabbiata, sfilando dalle mani del fratello il suo intimo e ritirandolo in un cassetto.
Stein rise ancora poi con una mossa del bacino, si tirò su e salutando la sua sorellina con un ‘ciao mostriciattolo’, uscì dalla sua stanza, lasciando Caroline da sola ed immersa nei suoi vestiti.
 
Appena Stein fu fuori dalla camera della sorella, si trovò Mary con uno sguardo furibondo e le braccia incrociate sotto al petto. Mary stava guardando malissimo il marito, aveva sentito quello che le aveva detto.
«Stein!» strillò Mary prendendo il marito per un braccio per poi trascinarlo nella loro camera da letto.
La loro camera da letto era al fianco di quella di Caroline. Ma diversamente da quella di Caroline era sempre ordinata e pulita.
Le pareti erano color sabbia e i mobili erano in legno massiccio: il letto, coperto da una leggera trapunta color latte, l’armadio a sei ante battenti, quelle centrali erano a specchio, un comò con quattro cassetti e due comodini con due cassetti ai lati del letto.
Mary fece sedere suo marito sul letto poi trascinando, sul tappeto persiano, il lungo vestito bianco, si sedette anche lei.
La donna fece un profondo respiro poi prese una mano, gelata, del marito e la strinse fortemente.
«Stein…» Mary incominciò a parlare ma il marito la bloccò in tronco, «So cosa stai per dire: ‘Stein devi comportati meglio con tua sorella’ ‘Stein non ricorda ancora nulla’ ‘Povera piccola’ Blah, blah, blah…» disse annoiato Stein, muovendo a destra e sinistra il capo.
Mary sospirò bruscamente, «Stein è la verità. Non ricorda nulla, facendo così la confondi e basta. Prima avrebbe riso, ora no. Ora si spaventa perché non ha nessun ricordo di com’era prima. Quindi ti prego per adesso lasciala stare. Se le vuoi stare vicino, va bene, ma se la devi prendere per i fondelli, ti prego di lasciarla stare» parlò velocemente la moglie, sventolando nell’aria i suoi capelli neri e bianchi. Dovuti alla forte intensità di scossa che la riportò in vita, rovinandole - secondo lei - i capelli.
Stein sospirò grattandosi il mento giallastro poi puntò i suoi scuri in quelli altrettanto scuri di lei e le sorrise.
«Va bene, la lascerò in pace, contenta?» le chiese alzando le sopracciglia.
Mary annuì poi prendendo il viso squadrato del marito, gli diede un dolce bacio sulle labbra sottili.
«Ti ringrazio Stein» gli sussurrò dolcemente mentre gli accarezzava il viso, stando attenta a non sfiorare i bulloni sul collo e le cicatrici sulla guancia sinistra e sulla fronte.
Stein sbuffò goffamente facendo così ridere la moglie che gli diede un leggerlo colpetto sulla spalla poi si alzò con eleganza ed uscì dalla loro camera da letto. Stein sbuffò ancora più forte per poi abbandonarsi con il busto e la testa sul letto. Lo aveva promesso a Mary, non doveva prendere in giro Caroline. Ci sarebbe riuscito? Si, ovviamente.
 
  
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