Vago in solitudine
tra le ombre dei miei pensieri.
Nei volti vuoti di quelle anime
vive, ma solo a metà,
cerco segnali della tua esistenza.
Indosso con orgoglio le mie ferite,
trofei di incerte battaglie,
rigurgiti di amori spenti.
Sporcata del fumo
delle mie parole,
ho affidato la mia anima
a Dio
affinché tu la vedessi,
per poter strappare al sole
anche un solo
attimo di eterno splendore.
Scruto dentro me
sperando che nascosto
nelle ombre della mia essenza,
che i giorni trascinano dinanzi
a Lei,
ci sia tu.
Sento il mio sguardo perdersi
in un milione di stelle,
nel bastardo tentativo
di raccoglierle tutte
solo alzando il capo.
Rimango in equilibrio
precario
tra limiti e dubbi,
immobile a respirare.
IO,
uno sputo di fuoco
in un mare di fumo,
respiro e brucio la vita
intorno a me,
e mi consumo nelle attese;
tra le mie speranze infrante,
nei frammenti dei miei sogni,
nelle ore del mio tempo sprecato,
nelle bugie dei miei sorrisi,
vivi tu,
ignoto eppure amato.