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Autore: Mordred90    25/09/2014    1 recensioni
Allora, ho deciso di scrivere questa storia perché ho sempre voluto leggere un Cross Over con i nostri amatissimi giocatori in versione maghi!
La trama ruota intorno ad un mio OC, maschio, ma non tralascerò i nostri amatissimi personaggi, anzi.
Dal testo:
Non mi fermai a sentire quello che dicevano, ignorandoli per posare i miei occhi sul giovane apparso al mio fianco.
Sussultai nel notare quanto fosse chiara la sua pelle, soffermandomi per un istante sui capelli cremisi prima di comprendere:
Hiroto Kiyama, uno dei Prefetti di Serpeverde.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Claude Beacons/Nagumo Haruya, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Corvonero - Terza Parte

Ci avevo messo una serata intera a convincere gli altri che ero caduto, cosa resa ovviamente poco credibile dal livido sulla mia guancia destra. Almeno non mi facevano più girare da solo, difatti stavo passeggiando con Nagumo e Kidou. Continuavo a ripensare a quello che mi aveva detto Reina, non capivo come mai fosse così gelosa nei miei confronti. Io e Hiroto ci eravamo parlati si e no due volte, una il primo anno sul treno e l'altra il quarto, quando gli ero caduto addosso per sbaglio. Lo conoscevo poco, anche se mi sembrava a volte di capirlo più degli altri, sopratutto da quando eravamo legati. 

< Vuoi dirmi chi è stato? > Mi chiese nuovamente il rosso, allungando il passo per poter camminare al mio fianco.

< Sono caduto, Haru. Caduto. > Mormorai stanco, sospirando nel rigirarmi la frangia corta tra le dita. Era così pregna di sangue la sera prima che avevo dovuto accorciarla e così non potevo più nascondere i miei occhi, era una cosa che odiavo. I miei occhi erano come un libro aperto, non riuscivano a nascondere le mie emozioni e le riflettevano come uno specchio.

< Serpeverde a ore dodici. > Sussurrò Kidou, ma non in tempo per impedire a me e Nagumo di impattare contro i ragazzi davanti a noi.

< Ehi, guarda dove vai. > Riconobbi la voce di Suzuno, che probabilmente aveva impedito al mio migliore amico di cadere. 

< Stai bene? > La domanda mi fece sussultare e soltanto allora alzai lo sguardo sul ragazzo che mi aveva poggiato le mani sulle spalle per farmi ritrovare l'equilibrio.

< Io...s-si, credo. > Mormorai, cercando di evitare lo sguardo di Hiroto mentre sentivo chiaramente le guance andarmi a fuoco. Di tutte le persone al mondo dovevo proprio finire addosso a lui?

< Che hai fatto, Shun? > S'intromise Fudou, avvicinandosi a noi e cercando di avvicinarmi a lui e scostarmi dalla presa dell'altro.

< Shun? > Hiroto mi alzò delicatamente il viso, posando due dita sotto al mio mento e sgranando gli occhi quando incontrò il mio sguardo, o forse il cerotto sulla mia guancia ed il mio labbro visibilmente spaccato.

< Che succede? > Alzò lo sguardo Nagumo, scostandosi dalle braccia dell'albino anche se chiaramente malvolentieri.

< Nulla, davvero. Akio sto bene, non ti preoccupare. > Mormorai ad entrambi, cercando di fare un passo indietro. Hiroto esitò un attimo, sotto lo sguardo confuso di tutti noi, prima di passarmi un braccio attorno alla vita per impedirmi di arretrare ulteriormente. Abbassai lo sguardo, arrossendo fino alla punta delle orecchie mentre la mia mente andava completamente in tilt ed il cuore cercava di uscirmi dal petto.

< Quindi non siete stati voi? > Chiese Kidou, facendo un passo avanti ed indicandomi con un dito.

< Sono caduto, ancora. Quante volte devo dirvelo? > Sbottai, passandomi le dita tra i capelli nervosamente.

< Mi hai preso forse per scemo? > Ringhiò Fudou, poggiandosi le mani sui fianchi mentre arricciava il naso infastidito.

Suzuno sospirò, poggiandosi con il mento sulla testa di Nagumo. Hiroto in tutta risposta mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, staccando con delicatezza il cerotto dalla mia guancia. Sussultai, portandomi una mano a coprire il grosso livido ma ormai era troppo tardi, gli altri l'avevano visto.

< Lo ammazzo, chiunque sia stato è un uomo morto. > Sputò nervosamente Nagumo, prima di rivolgersi al più alto. < Dì un po',  mi hai forse preso per un poggino? >

< Si, sei della bassezza giusta. > Rise piano lui, impedendogli di allontanarsi nuovamente.

< Possiamo lasciar perdere? > Mormorai piano, distogliendo lo sguardo.

< Se è quello che vuoi -. > Rispose piano Hiroto, prima di rimettermi il cerotto con attenzione e lasciarmi andare.

< Io non lascio perdere, invece. > Disse Kidou, guardandomi seriamente.

< Concordo, stranamente..> Mormorò Akio, affiancandosi al ragazzo di Corvonero.

Sospirai appena, non riuscendo però ad impedirmi di sorridere mentre il mio sguardo cadeva sul fondo del corridoio. Sussultai, notando Reina che mi fissava con odio e rabbia.

< Io...D-devo andare. > Dissi a bassa voce, balbettando prima di dare le spalle ai ragazzi e correre il più velocemente possibile verso la fine del corridoio.

Ignorai i richiami di Kidou e Fudou, lo sguardo preoccupato di Hiroto ed il sospiro di Suzuno. Nagumo scattò in avanti per raggiungermi, urlando il mio nome.
Questa volta non me la sarei cavata con qualche pugno.


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Pioveva, le gocce d'acqua picchettavano insistentemente sulla finestra. Sospirai appena, chiudendo gli occhi mentre ripensavo agli eventi della mattina precedente. Reina non aveva cercato in alcun modo di vendicarsi per quello che era successo tra me e Hiroto e la cosa mi preoccupava particolarmente, ero ben conscio di ciò che lei provava nei suoi confronti. Del resto, però, non riuscivo ad impedirmi di sorridere nel ricordare il calore della stretta del rosso e la dolcezza nel suo sguardo. Ero confuso, diviso tra la felicità per i suoi gesti ed i dubbi che essi portavano. 

< Principessa, per quanto intendi rimanere a fissare il vuoto? > Nagumo mi sorrise, entrando violentemente nel mio campo visivo. Io mi limitai ad accennare una piccola smorfia, tornando subito dopo a fissare il cielo. Non ero dell'umore adatto per sopportare le sue battute.

< Lascialo stare, dai..> Mormorò sommessamente Ryuuji, seduto poco distante da noi.

< Non lo sopporto quando fa così. > Sbuffò in risposta il ragazzo, avvicinandosi a me per potermi tirare le guance.

< Nagumo - ! > Mugolai il suo nome, sbattendo più volte le palpebre prima di ridere piano, arreso all'evidenza. Non mi avrebbe lasciato in pace finché non gli avrei prestato la dovuta attenzione.

< Sei ancora in uniforme, Shun. > Girai il viso verso Fidio, che era appena entrato, per alzare elegantemente un sopracciglio. 

< Non glielo avete ancora detto, ragazzi? > Chiese l'italiano, ovviamente rivolto ai miei amici che fecero finta di nulla, fischiettando.

< Dirmi cosa? > Chiesi perplesso, piegando il viso di lato. Ero così preso dagli ultimi avvenimenti da ignorare completamente tutto ciò che mi accadeva intorno.

< Abbiamo organizzato una piccola festicciola, tutto qui. > Mi sorrise Maki, avvicinandomisi per costringermi ad alzarmi.

< Oh. Va bene. > Mormorai appena, guardandomi intorno leggermente stordito. Una festa per cosa?

< Con i Corvonero...> Continuò la ragazza come se non mi avesse sentito, spingendomi verso la porta.

< M -  mnh, va bene. > Sospirai, sistemandomi i capelli in una coda alta e sorridendole appena.

< Allegria, Shun. La prossima volta inviteremo i Serpeverde, a quanto pare è l'unico modo di renderti felice. > Sbuffò mio fratello, tirandomi una ciocca di capelli per attirare la mia attenzione. Aprii la bocca per controbattere, richiudendola subito dopo con un sospiro. Non potevo dire nulla, in parte era vero. Apprezzavo, ovviamente, la compagnia dei miei amici ma ultimamente non riuscivo a sentirmi mai a mio agio, mi sentivo quasi incompleto.

< No, non potrei sopportare Suzuno per un'intera serata! > Si lamentò Nagumo, precedendoci lungo le scale che portavano alla sala comune. 

< Certo, ci stiamo credendo tutti. > Ribattei, sorridendo maliziosamente mentre osservavo soddisfatto le guance del rosso imporporarsi per l'imbarazzo.

< Non so di cosa tu stia parlando, principessa. > Mi rispose lui, con una sonora linguaccia prima di fiondarsi addosso a Diam. Scoppiai a ridere, raggiungendo i miei amici nella stanza che adesso ospitava tutto il quinto anno Corvonero / Grifondoro.
Evidentemente la partita non aveva fatto altro che rafforzare il legame tra le nostre Case, e fortunatamente nessuno dei nostri amici se l'era presa per la sonora perdita ricevuta sul campo.

Mi guardai intorno, sorridendo felice. Kidou e Sakuma stavano chiacchierando allegramente con Genda e Fidio, mio fratello e Diam sedevano comodamente su una poltrona davanti a Maki e Haruna, Nagumo saltellava allegramente per la stanza disturbando chiunque incrociasse lungo il suo cammino e Kazemaru si limitava ad osservare timidamente i vari gruppetti.
Mi diressi verso Ichirota, ridendo felice prima di afferrarlo e trascinarlo con me su uno dei divanetti.

Per una sera potevo anche lasciare Hiroto fuori dai miei pensieri, ero con i miei amici più cari e niente e nessuno me li avrebbe portati via.


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Come avevo promesso ecco la fine di Corvonero!
Finalmente appare Hiroto, che, zaaan zaaan si ricorda di Shun. Già. 
E un po' di Nagumo / Suzuno che ci sta sempre bene!
Il prossimo lo posterò o lunedì o martedì, quindi non dovrete attendermi troppo <3
Grazie a tutti quelli che l'hanno messo tra: Preferite / Seguite e da Ricordare!
Un abbraccio * _ *

Mordred90
  
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