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Autore: Alexander_Supertramp    25/09/2014    4 recensioni
Secondo voi James Potter come ha chiesto a Lily Evans di sposarlo? In un modo tradizionale?
Io non credo, perciò, se volete conoscere la "mia" versione dei fatti, vi invito a leggere questa one shot!
Storia classificatasi decima all' "OTP contest!" indetto da Lady Bellatrix black 11 sul forum di EFP.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Voglio passare il resto della mia vita a ridere con te, Evans
 

James Potter camminava nervosamente su e giù per il salotto.
Dopo la morte di suo padre, avvenuta l’anno precedente, viveva completamente solo, in quella casa che era stata tanto chiassosa e accogliente in passato, quanto vuota e silenziosa in momenti come quello, quando si ritrovava completamente privo di compagnia.
Soprattutto se rimaneva senza lei.
Ma quella sera sarebbe venuta, finalmente era riuscita ad accettare un invito da lui; per una volta, non doveva badare a sua madre, costretta in un letto d’ospedale.
E con quella cena, James ne era sicuro, sarebbe cambiato tutto.
Tentò di lisciare, con movimenti nervosi, i suoi capelli corvini indomabili, mentre l’ora dell’arrivo della ragazza, la sua ragazza, si avvicinava inesorabilmente.
Improvvisamente, il campanello suonò.
James trasalì, e si precipitò ad aprire la porta, rimanendo senza fiato una volta visto cosa lo stava aspettando oltre.
Lily era più che meramente bellissima, avvolta in un vestito cremisi che esaltava il colore dei suoi capelli, per una volta insolitamente ordinati in morbidi boccoli.
Gli straordinari occhi verdi della ragazza erano accompagnati da poco trucco, sufficiente a farli risaltare ancor di più, evitando però di cadere nel volgare.
James era rapito da quella visione. E stentava ancora a credere, nonostante oramai stessero insieme da due anni, che Lily fosse veramente sua.
Che, dopo aver passato anni penosi, in cui vedeva la sola ragazza che gli fosse veramente interessata passeggiare mano nella mano con altri individui, e trattare lui con disprezzo per i suoi comportamenti infantili, lei avesse finalmente scelto lui, scrutando nel suo essere interiore e scoprendo tutto l’amore che il ragazzo era da sempre pronto a donarle.
Quell’amore che, ormai James ne era certo, sarebbe stato per sempre. E lui avrebbe fatto quel passo fondamentale per suggellarlo.
James fece entrare Lily in casa sua.
«Sei semplicemente meravigliosa, Evans» le sussurrò, innamorato come solo un uomo davanti alla donna della sua vita può esserlo.
La ragazza arrossì lievemente. «Sempre il solito ruffiano, Potter» gli rispose, sorridendo maliziosa.
Lui la baciò all’improvviso, con passione, cercando di trasmettere tramite le sue labbra tutto quel sentimento di cui si sentiva colmo come non mai.
Quando stava insieme a lei, non esisteva la guerra, non c’era il dolore, la perdita di amici e parenti sembrava un brutto ricordo, perso lontano nelle nebbie del tempo.
Solo loro due contavano, protetti da quella bolla d’amore che li racchiudeva, felici e appagati dalla semplice presenza dell’altro.
«Si può accomodare in sala da pranzo, signorina» esclamò James con il suo migliore tono pomposo, togliendo il soprabito alla compagna.
Lily fece una risata argentina, provocando i brividi lungo la schiena al giovane Potter. Non si sarebbe mai abituato all’effetto che gli faceva.
«Grazie, monsieur» rispose lei, reggendo il gioco al suo fidanzato.
La cena proseguì come James aveva sperato e pianificato, tutta tesa ad arrivare a quel momento. Ogni tempistica doveva essere rispettata, nessun imprevisto avrebbe dovuto turbare l’atmosfera, che il ragazzo stava lentamente creando, come un pittore che dia le ultime pennellate di rifinitura a un dipinto già pronto.
Finito di mangiare, i due si diressero in salotto, accoccolandosi su un divano, per godere semplicemente della vicinanza tra i loro corpi.
James seppe che il momento era arrivato.
Maneggiando la bacchetta con la mano libera, che Lily non poteva vedere, fece un semplice incantesimo non verbale.
D’improvviso, un getto d’acqua gelida li investì entrambi, lasciandoli senza fiato.
Lily si tirò su di scatto, troppo stupefatta per dire qualcosa, e in quel momento un enorme alito d’aria calda passò su di loro, per asciugarli. Ma fece anche alzare il vestito della ragazza, un po’ più di quanto previsto da James.
Lily si volse per guardare il suo ragazzo, furibonda. «Esigo una spiegazione per tutto quest-».
Non fece in tempo a finire la frase, che una melodia di pianoforte si espanse nella stanza, e una bianca nuvola di farina li avvolse entrambi, facendoli sembrare due spettri.
E mentre una piccola ma fedele riproduzione dei Wings, il gruppo musicale di Paul McCartney, apparve dal nulla per eseguire la sua canzone preferita, “Maybe I’m amazed”, Lily fissò i suoi occhi verdi in quelli nocciola di James.
Vedendo loro due così conciati, e rendendosi conto di cosa avesse tirato fuori dalla sua mente quel pazzo, la ragazza non poté far altro che esplodere in una fragorosa risata, trascinando anche James con sé.
Risero fino alle lacrime, tenendosi la pancia e piegandosi in due.
James tornò serio, d’improvviso. Fece per prendere qualcosa dalla sua tasca.
«Voglio passare il resto della mia vita a ridere con te, Evans» disse, con voce rotta dall’emozione, mentre estraeva un anello brillante da una piccola scatolina. «Sposami, Lily. Stupiscimi1, e fatti portare all’altare per me. Non desidero altro nella mia vita, solo saperti mia per sempre».
Lily rimase scioccata dalla piega imprevista che aveva preso la serata. Come al solito, James era riuscito a meravigliarla come solo lui sapeva fare.
Gli occhi le si riempirono di lacrime di gioia, al pensiero della baraonda che il ragazzo aveva organizzato, solo per amore di lei.
«Non vorrei indossare l’abito bianco per nessun altro se non te, Potter» mormorò, facendosi sentire appena nel bel mezzo dell’assolo di chitarra elettrica.
James fece il sorriso più radioso della sua vita, avvicinandosi a Lily e mettendole l’anello nell’anulare sinistro.
Le carezzò il viso con dolcezza, sussurrandole all’orecchio: «Vedi che so essere romantico, quando voglio?»
Lily inarcò un sopracciglio. «A modo tuo, ovviamente».
James rise, e poi la baciò, ed ebbe la certezza assoluta che tutto il tempo del mondo non sarebbe mai stato abbastanza, per assaporare quelle labbra.
 


Angolo dell’autore:
questa storia ha partecipato all’ OTP contest! indetto da Lady Bellatrix black 11 sul forum di EFP, classificandosi decima.
Riguarda, ovviamente, la mia OTP, ossia James/Lily.
Semplicemente la più bella tra le coppie della Rowling, quella che mi ha fatto veramente sognare, nonostante sia accennata e mai approfondita.
Non ho altro da dire, se non che spero che la storia vi piaccia.

Alla prossima,
Alessandro


1 Riferimento al titolo della canzone.
  
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