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Autore: crawlbackintoyouropenarms    25/09/2014    0 recensioni
Una semplice ma incasinata mente di un'adolescente.
Un testo che scrissi nel Maggio 2013.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Sono un'adolescente.
Ho una stanza disordinata.
Mia mamma mi sgrida sempre ma io trovo la sicurezza nel mio disordine.
Anche se lei dice che se riordinando troverei prima le cose che mi servono, non è vero.
Sembra tutto in disordine ma nella mia testa c'è uno schema. ''Lo schema della mia camera'', con quello trovo tutto.
E' così semplice.
E poi preferisco che nessuno guardi le mie cose, ho bisogno di privacy.
Per esempio, se qualcuno vuole chiedermi in prestito qualcosa, perché deve trovarsela lui frugando tra le mie cose e non può chiedere?
Spendo la maggior parte del mio tempo online. Lì mi sento apprezzata.
Nella vita reale ho sempre paura di essere giudicata per quello che dico, o per come sono. Lì non c'è questo problema.
Tu scrivi qualcosa e la gente si complimenta e ti senti apprezzato, senti che la gente ti vuole bene veramente, per come sei, sebbene non ti conoscono nella realtà.
So che sembra assurdo, ma in questo periodo strano della nostra vita abbiamo bisogno di qualcuno che ci stimi, per quello che pensiamo.
Dall'altra parte, la persona che ha scritto potrebbe essere brutta, robusta o bellissima e magra, ma tu non te ne accorgi perché non giudichi l'aspetto fisico, è il pensiero che conta.
Forse la maggior parte delle persone che io ritengo buoni amici non mi ritengono uguale.
E' normale che io abbia tutti questi dubbi.
Mi fido troppo delle persone.
Spesso vengo delusa.
Mi affeziono troppo presto.
Ho molte aspettative verso persone sbagliate.
Ho cose private sul mio cellulare.
E qui ritorniamo al discordo della privacy.
Non mi piace che gli adulti mi sorveglino guardandomi il cellulare.
E' mio e scrivo quello che voglio. Sono abbastanza intelligente da non commettere cose stupide.
Vado a letto tardi per messaggiare più tempo possibile con i miei amici.
Sembra una cosa assurda ma quei momenti rimangono.
Quelle pazzie, quelle cavolate, quei momenti difficili, quelle risate.
Sono pazza di una persona.
Una persona a cui non importo.
Una persona che non mi considera.
E per questo soffro abbastanza.
Ma al posto di andare in giro con il ''muso'' mi rallegro uscendo con le amiche e facendo la pazza, ridendo come una matta.
Questa sono io, con i miei pregi e i miei difetti.
Ma adesso basta parlare di me, parliamo degli adolescenti, in generale, cosa provano, cosa pensano, cosa fanno e come vengono considerati.
Tutti dicono che i ragazzini di oggi si chiudono in camera loro presi dalla tecnologia.
Ma nessuno si chiede perchè alcuni di noi lo fanno.
A molti capita di essere capiti più da un cuscino o una cosa materiale che da una persona.
Isolarsi è un metodo per proteggersi da quello che succede fuori.
Isolarsi dalle persone, dalla società, dalla famiglia.
Una società basata sui pregiudizi sull'aspetto esteriore.
Puoi avere un talento enorme ma se il tutto non è accompagnato da una bella faccia e da un bel corpo non serve a nulla.
Oramai anche per i propri sogni servono i soldi.
Molti bambini non possono più sognare, possono solo ''sperare''.
I miei amici?
Forse non sanno neanche che sono timida e insicura.
Per loro sono forse una delle mille amiche che hanno.
Vorrei solo che certe volte mi capissero.
Mi dicessero ''Ti capisco, sono qui per aiutarti''.
Ma ormai viviamo in un mondo che tanto dai e niente ricevi.
Aiuti le persone e non ricambiano.
A volte gli adulti con i loro ''non ce la puoi fare'' ci fanno cadere il mondo addosso.
Se il tuo sogno è diventare cantante, attrice, ballerina, stilista, loro ti riempiono di frasi come ''Ma stai scherzando? Fai la seria, trovati un lavoro reale. Basta sognare.''
Ma il sogno è alla base della vita.
A cosa serve vivere?
Vivere serve per realizzare i propri sogni.
Perchè se non si sogna niente ha un senso.
I sogni sono l'unico posto dove non esiste la politica,
dove non esistono persone che muoiono di fame,
dove non esistono bambini che vanno in guerra a 12 anni o prima,
dove non esiste questa società a dir poco crudele,
dove non c'è tempo e tutto può essere infinito.
Si cambia, forse troppo velocemente.
Si cambia, si cresce e tutti i momenti del passato volano via, come delle farfalle disturbate.
Certe volte sarebbe bello vivere nei libri.
Hai il destino segnato, già scritto nero su bianco.
Non devi fare scelte.
Ma purtroppo non è così.
La vita è tua e la puoi far crescere come voi tu.
La puoi cambiare come vuoi, con uno schiocco delle dita.
Certe volte cambi, cresci e nemmeno te ne accorgi.
Puoi cambiare in modo positivo o negativo, sta a te decidere.
Perchè così dovrebbe essere la vita degli adolescenti.

   
 
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