Capitolo 2
- Oh, andiamo, devi farmi compagnia! Invitiamo anche Leyla, almeno mi aiutate a
sopravvivere in quell'inferno! - sto implorando Sophie, deve venire anche lei
stasera, non riuscirei a stare sola, tra tutti quei ragazzi che bevono come
lavandini. Leyla potrebbe farci compagnia, di sicuro accetta l'invito.
- E va bene, ma non bevo nulla di alcolico, l'ho promesso a Jo. - Jo era suo
fratello maggiore, avevano un bellissimo rapporto e lui era molto protettivo
nei suoi confronti.
- Perfetto, chiamiamo Leyla e rimanete a dormire da me. - affermo, mentre
compongo il numero della nostra amica sul mio cellulare, un Iphone 5, il mio
gioiellino.
Dopo pochi minuti, chiudo la chiamata, con un raggiante sorriso stampato sulle
labbra, alzando il pollice verso Sophie, la quale si poggia al pilastro del
cancello di casa mia. Mi ha riportata a casa con la sua auto, lei ha già la
patente perche ha diciotto anni, quindi mi scorrazza in giro ovunque
voglio. Suono il citofono aspettando che Louis mi apra, rivolgendomi poi a
Sophie.
- Ti aspetto tra un’ora, nel frattempo do una mano a Lou con i preparativi. – la saluto così, prima di entrare in casa, ritrovandomi davanti ad un vero e proprio caos.
- AILIIIIIIIIN, DEVI AIUTAAAARMI! – mi urla Louis, in preda al panico, sta correndo da una stanza all’altra, cercando di mettere in ordine la casa. In tutta risposta mi sdraio sul divano e accendo la tv, cominciando a fare zapping, mentre sbadiglio.
Dopo poco mi raggiunge, si siede accanto a me e mi guarda piuttosto male, cercando di assumere un’espressione arrabbiata, ma non fa altro che essere più tenero del solito. Decido di aiutarlo con i preparativi, ci dividiamo i compiti: io mi occupo del cibo e lui mette in ordine la sala. Dispongo su un tavolino alcuni stuzzichini salati, delle patatine e popcorn, una dozzina di birre e bibite assortite, insieme a dei bicchieri. Nel frattempo arrivano Leyla e Sophie, vestite benissimo. Entrambe indossano un vestitino attillato, Sophie lo ha scelto azzurro, e le arriva un po’ sopra le ginocchia, mentre Leyla è più audace, con il corpetto rosso e la gonna alta, nera e stretta. Poi mi osservo allo specchio, mentre loro si truccano in bagno. Io mi sono messa dei leggins neri e una felpa larga rossa di Louis, odio ogni genere di vestito, sembro una barbona, ma non importa, non parteciperò alla festa.
La musica rimbomba nelle orecchie, ormai sono le due e quelli continuano a ballare come ossessi e urlare. Mi alzo dal mio letto, sono in modalità zombie e mi dirigo in cucina, cercando qualcosa da mangiare. Sbircio attraverso la porta, la situazione è spaventosa. Louis si sta strusciando su Leyla, Sophie ha attaccato bottone con un ragazzo, mi pare si chiami Zack e Luke, beh, Luke ha bevuto come sempre, credo dormirà qui, non può tornare a casa in quello stato. Gli altri saltano ovunque cantando e ballando, probabilmente ubriachi. Stringo il pacchetto di marshmallows tra le mani, osservando Niall, uno dei due ragazzi della rissa. Quando mi saluta, mi rivolge un sorriso che mi fa sciogliere.
- Come va il livido? – mi chiede, raggiungendomi all’interno della cucina e chiudendosi la porta alle spalle, in modo da affievolire il rumore della musica proveniente dal salotto.
- Uh,
ormai sono guarita. – dico, masticando un marshmallow, porgendogli quindi il
sacchetto, da cui lui ne prende due. Solo in quel momento mi rendo conto di
indossare il pigiama rosso a righe bianche, con un panda sulla maglietta. Mi
ero cambiata per essere più comoda. Arrossisco immediatamente, abbassando lo
sguardo verso il pavimento, trovando i miei piedi nudi improvvisamente
interessanti. Lui si rende conto, a quanto pare, del mio imbarazzo, sfiora
infatti la mia spalla con una mano, prima di tornare nella sala, senza dire
nulla. Io corro nella mia camera, mi butto sul letto e stringo fra le braccia
il mio peluche gigante, un minion alto un metro. Dopo qualche minuto, in cui mi
sono messa a giocare con la play station 4, a FIFA 14, sento un ‘biiip’. Mi
allungo sul letto, afferrando il cellulare e aprendo il messaggio, ricevuto da
un numero sconosciuto.
“Ehi,
Panda, posso raggiungerti in camera o hai già la compagnia?
- Sai giocare? – biascico, tirando fuori la lingua a concentrandomi sul gioco, per finire la partita in bellezza, magari con un goal, in modo da stupirlo.
- E me lo chiedi? – Mi lancia uno
sguardo di sfida, impugnando il telecomando e inserendo la modalità multigiocatore.
Non posso negarlo, è veramente bravo, ma andiamo, sta sfidando Ailin, la regina
dei videogames. Dopo una decina di partite, senza nemmeno accorgermene, mi
appoggio alla sua spalla con la testa. Sono davvero stanca e sento il bisogno
di chiudere gli occhi. Mi addormento subito, col pensiero del suo meraviglioso
sorriso angelico. Possibile che sia davvero un angelo?
NDA
Vi ringrazio per le oltre duecento visualizzazioni del prologo, mi fa molto piacere anche aver ricevuto una recensione, è molto importante per me sapere cosa ne pensate.
Ci vediamo presto, spero vi piaccia questo capitolo, fatemi sapere!