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Autore: xX__Eli_Sev__Xx    26/09/2014    1 recensioni
[Seguito della One-Shot "You abandoned me"; spoiler X-Men DOFP]
Charles, Erik, Logan e Hank tornano a villa Xavier per tentare di localizzare Raven. Ad aiutarli ci sarà Charlotte Xavier, sorella di Charles, anch'essa mutante.
Durante le ricerche e gli allenamenti per migliorare i suoi poteri, Charlotte scoprirà cose che avrebbero dovuto rimanere nascoste, segreti mai rivelati e così potenti che sconvolgeranno totalmente la sua vita.
Nella corsa contro il tempo per salvare l'umanità e impedire al terribile futuro descritto da Wolverine di avverarsi, ognuno degli X-Men dovrà fare i conti con il proprio lato oscuro e mettere da parte l'orgoglio e l'odio per salvare, non solo le persone amate, ma l'umanità tutta.
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Dottor Henry 'Hank' McCoy/Bestia, Erik Lehnsherr/Magneto, James 'Logan' Howlett/Wolverine, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The second chance

CAPITOLO VENTISEI

 
 Charlotte si risvegliò nel laboratorio di Trask nuovamente legata al letto.
 Tentò di dimenarsi, ma il suo corpo sembrava non risponderle più.
 Volse lo sguardo e vide che qualcuno le aveva nuovamente somministrato la sostanza utilizzata da Trask per inibire i suoi poteri. Inoltre, si accorse, le avevano anche tolto la camicia e i pantaloni, lasciandole solo la biancheria intima, in modo da poter ricoprire il suo corpo con piccoli elettrodi direttamente collegati ad una macchina, posizionata accanto al suo letto.
 Charlotte ansimò.
 Cosa pensava di farle Trask?
 Torturarla?
 Ucciderla?
 Lei non aveva più paura, ormai. Avrebbe anche potuto ucciderla a suon di scosse elettriche… non le sarebbe importato. Dopo tutto ciò che aveva subito e che aveva passato, avrebbe solo voluto che tutto finisse.
 La porta si aprì di colpo e Charlotte si voltò.
 «E così hai tentato di scappare, eh?» cominciò Trask, avanzano verso di lei e richiudendo la porta. Scosse il capo, in segno di disapprovazione. «Pessima idea, tesoro… adesso dovrò punirti per questo.»
 Charlotte avrebbe tanto voluto rispondergli o ribellarsi, ma le forze sembravano averla abbandonata completamente.
 «Professore?» disse Trask, voltandosi per osservare qualcosa alle sue spalle.
 Solo in quel momento Charlotte si accorse che anche Charles era entrato nella stanza.
 Lo osservò avanzare e fermarsi accanto alla macchina, studiandola attentamente, anche se in realtà non sembrava in grado di vederla davvero.
 No… No, Charles, ti prego non farlo, pensò.
 Non voleva che fosse Charles a ucciderla. Le bastava che fosse Trask o chiunque altro, ma non lui. Non suo fratello.
 «Prema quel bottone.» ordinò Trask.
 Charles annuì ed eseguì.
 Charlotte inizialmente non sentì nulla, poi, una potente scossa elettrica attraversò il suo corpo, facendola tremare. La ragazza si contorse in preda al dolore, tentando di reprimere un grido disperato.
 Basta, basta, Charles. Per favore. Fermati…
 Un’altra scossa elettrica.
 Ricordi.
 Grida.
 Dolore.
 Un’altra ancora.
 Tutto il dolore e la paura riemersero come un fiume in piena.
 «Basta così, professore.» lo interruppe Trask. «Allora, tesoro, dove sono i tuoi amici?»
 Charlotte raccolse le ultime forze rimaste. «Vai all’inferno, Trask…» ansimò.
 «Te lo ripeterò ancora una volta.» affermò lui, in tono duro. «Dove sono i tuoi amici?» sillabò, scandendo ogni parola e stringendo la sua mano paffuta intorno ai capelli di lei. «Dimmelo, sudicia creatura, o sarò costretto a ucciderti. E, credimi, non sarà piacevole.» ringhiò, strattonando il capo della giovane. «Dove sono?» gridò, furioso.
 «Siamo qui.»
 La voce di Raven risuonò nel laboratorio costringendo Charles e Trask a voltarsi.
 Non può essere lei, pensò Charlotte, sentendo il cuore accelerare. È una delle allucinazioni di Charles. Vuole torturarmi… farmi soffrire
 Aveva già visto così tanti ricordi falsi create dalla mente di Charles che adesso non era più sicura di nulla. Tutto poteva essere una visione indotta dalla mente di suo fratello… tutto poteva essere falso.
 Trask si bloccò vedendo Mystica, Bestia e Magneto fermi sulla soglia. Sorrise, estasiato alla vista di altri mutanti da studiare e torturare. Allontanò la mano dal capo di Charlotte e si mosse verso di loro.
 «Che meravigliosa sorpresa!» esclamò.
 Hank, in un momento, gli fu addosso. Lo atterrò e lo tenne prigioniero sotto il suo peso. «Credevi che non ti avremmo trovato?» ringhiò furioso premendo le sue mani sulle braccia dell’uomo, per tenerlo fermo. «Credevi di farla franca, Trask?»
 Lui rise. «Professore!»
 I tre si bloccarono, non capendo cosa Trask intendesse, poi Charlotte gridò di dolore.
 «No!» gridò Raven, vedendo che Charles aveva premuto uno dei bottoni del macchinario a cui Charlotte era collegata tramite gli elettrodi. «Charles fermati! È nostra sorella.» lo allontanò dalla macchina e si posizionò davanti a lui, cercando il suo sguardo. «Charles, sono Raven. Mi riconosci?»
 «Sì.» rispose l’altro, in tono piatto. «Non dovrei?»
 Lei scosse il capo, confusa. «Hank.» disse soltanto.
 Bestia sferrò un pungo in pieno volto a Trask, facendogli perdere i sensi, in modo che non potesse chiamare aiuto o spingere Charles a fare nuovamente del male a Charlotte.
 Erik corse da Charlotte, oltrepassando Hank, Raven e Charles.
 «Charlotte…» disse, accarezzandole una guancia. «È tutto finito. Sei salva.»
 Charlotte, quando vide il suo viso, sorrise. «Erik…» ansimò.
 Come poteva Charles essere così crudele da mostrarle Erik e farle credere di essere al sicuro? Era così doloroso, sapendo che non li avrebbe rivisti mai più… perché non potevano semplicemente farla finita?
 Erik si tolse la giacca e, dopo aver liberato Charlotte dalle cinghie che la tenevano prigioniera, la avvolse all’interno per coprirla. «Sta’ tranquilla.» sussurrò, sollevandola tra le braccia e stringendola a sé. «Andrà tutto bene. Sei al sicuro adesso.» mormorò, poggiando le labbra sulla sua fronte. «Hank, Raven, andiamo.» concluse, avendo percepito l’elevata temperatura della sua pelle. «Charlotte ha bisogno di cure.»
 Bestia si alzò, rifilò un ultimo calcio a Trask e si avvicinò a Raven. «Lo prendo io.» disse indicando Charles.
 «Trask deve avergli dato qualcosa per controllare la sua mente. Risponde solamente a lui, adesso.» affermò lei, rivolgendo uno sguardo all’amico.
 Hank annuì. «Ci penseremo una volta a casa. Adesso verrà con noi. Con le buone o con le cattive.»
«Io non verrò da nessuna parte con voi.» si intromise il professore.
 «Oh, sì, invece.» disse Raven.
 «Andate al diavolo!» gridò Charles.
 Dopo un momento di immobilità, Bestia riprese. «Mi scusi, professore.»
 Charles gli rivolse uno sguardo interrogativo.
 E Hank gli sferrò un pugno in pieno viso. Il telepate perse i sensi e il mutante se lo caricò in spalla, sollevandolo dalla sedia a rotelle.
 «Andiamo.» disse, avviandosi verso la porta.
 E insieme uscirono dall’edificio prima che qualcun altro potesse tentare di fermarli.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti! Eccovi il 26esimo capitolo!
Spero tanto che vi piaccia anche se è molto breve, ma non voglio annoiarvi troppo, perciò preferisco dividerli!
A domenica, Eli
[Revisionato il 22/10/2016]
 
 
   
 
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