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Autore: Fiamma Erin Gaunt    27/09/2014    8 recensioni
Un Abnegante, un Erudito e una Candida. Tre ragazzi provenienti da fazioni diverse che si ritrovano a vivere a stretto contatto malgrado le rispettive differenze. Tre amici, tre rivali, tre compagni. Tra amori, litigi, rivalità e turbe adolescenziali, trovare il proprio posto nella fazione non è mai stato semplice, specie se si tratta di quella degli Intrepidi.
*
Dal Cap 17:
- Carino? – ripetè Eric, aggrottando le sopracciglia.
- Ci stavo insieme, è ovvio che lo ritenessi carino. Ma ho decisamente trovato di meglio. –
- Sì, ma stai dicendo che lo trovi carino. – insistè.
- Oh, buon Dio, ti sto dicendo che non m’interessa più perché ormai sono innamorata! – sbottò.
- Sei innamorata? E di chi? –
- Di te, stupido idiota! –
*
Dal capitolo 19:
Scese giù il più rapidamente possibile, inginocchiandosi accanto a lei e fissando inorridito la piccola pozza di sangue che si era formata sotto il suo cranio.
Fiamma ruotò il collo verso di lui, soffocando un gemito di dolore.
- Mi dispiace, Eric … -
- Ssssh, va tutto bene. Non me ne importa niente di quello che è successo. Adesso stai tranquilla, pensa solo a non chiudere gli occhi, okay? –
- Ci provo, ma ho così tanto sonno. –
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Nuovo personaggio, Zeke
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Break the Ice - Genesi, vita e morte di una storia d'amore'
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Nda: Scrivo qui così ho la certezza che tutti voi leggiate. Sono stati mesi lunghi, capitoli scritti di getto, legami emotivi che si sono venuti a creare con i personaggi, momenti di shipping compulsivo. Insomma, tutto questo è stata questa long, cominciata a scrivere un po’ per gioco e un po’ per sperimentare un fandom nuovo. E poi ho trovato voi, fedeli lettrici/lettori, che mi avete seguita fin qui e mi avete ricoperto di complimenti, che vi siete affezionati ai personaggi e alla loro storia e che mi avete mandato fuori di testa per la gioia e l’orgoglio di aver scritto una storia che vi abbia tanto preso e sia riuscita a farvi rivalutare il mio amato Eric. Sì, perché ho cominciato scrivendo questa long quando il fandom non aveva nessuna storia su di lui (al limite qualche comparsata in cui veniva messo sempre in pessima luce) e l’ho finita convertendo un buon numero di ragazze che adesso lo vedono sotto una luce diversa. Ne sono contenta, perché è un personaggio con un grandissimo potenziale. Avete apprezzato anche la mia OC, Fiamma, e non posso negare che la cosa mi abbia fatto un piacere enorme, perché ho messo un buon 90% di me in lei. Insomma, siete state ciò che ogni fanwriter sogna: le lettrici perfette. Vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato, per le parole stupende e per le vostre recensioni che mi hanno provocato un moto di orgoglio e gioia indescrivibile mentre le leggevo. Spero di ritrovarvi in qualche mio altro progetto. È stato un piacere intrattenervi con questa fic. Ma ora, prima dei saluti lacrimevoli, vi lascio all’ultimo capitolo della fic.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Epilogo

 

 

 

 

Avevano occupato tutte le due ore prima dell’inizio della cerimonia di ingresso a rimuginare su quella frase.

“Il ragazzo era Divergente, ce ne siamo occupati”.

- Pensi che dovremo dirle ciò che abbiamo scoperto? –

Fiamma si accigliò, scrutandolo negli occhi d’acciaio. – Tu credi che sia meglio far finta di nulla? –

Annuì.

- Dobbiamo saperne di più, capire cosa intendessero Max e Jeanine. Tu quanto nei sai suoi Divergenti? –

Fu costretta a scrollare le spalle. Era vero, non sapevano nulla sui Divergenti né sul perché secondo le alte sfere di Intrepidi ed Eruditi andassero eliminati.

- Nicole vuole solo vendetta, e la capisco, ma dobbiamo prima capire in cosa ci stiamo cacciando, Fiamma. –

- Quindi cosa suggerisci? –

Lo sguardo si fece serio, risoluto: - Che rimanga solo tra me e te, per il momento. Quando scopriremo qualcosa di più rilevante faremo la nostra mossa. Potrebbero volerci giorni, settimane, mesi o forse addirittura anni, ma non possiamo muoverci alla cieca. –

Per quanto detestasse ammetterlo, doveva riconoscere che aveva ragione. Era una cosa grossa, pericolosa, e non avrebbe avuto senso mettere a rischio la propria vita senza sapere neanche per cosa.

- D’accordo, ma vendicheremo Stefan, non importa quanto ci vorrà. –

- Lo vendicheremo – assicurò, chinandosi a catturarle le labbra in un bacio profondo.

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

Era arrivato il momento della classifica finale, quello che stavano aspettando fin dall’inizio. Fiamma rivolse un’occhiata ai suoi amici.

Nicole era stretta nell’abbraccio di Zeke, Jesse e Shauna si tenevano per mano, scaricando la tensione, Quattro armeggiava nervosamente con un polsino del giubbotto ed Eric era lì, alle sue spalle, cingendole i fianchi con le mani forti, con indosso la consueta maschera di perfetta imperscrutabilità.

Tuttavia uno sguardo le bastò per capire che era nervoso, tremendamente nervoso, malgrado cercasse di non darlo a vedere. Probabilmente risultava piuttosto convincente per tutti loro, ma non certo per lei che lo conosceva come nessun altro.

- Iniziati, senza altri indugi, cominciamo dal decimo posto – disse la voce di Max, altisonante senza l’aiuto di alcun amplificatore. Era il “capo” dei Capofazione e quando parlava il silenzio calava automaticamente, indipendentemente da quanto la situazione potesse essere densa di tensione ed eccitazione.

- Decima in classifica Sheyleen. –

Un lieve ed educato applauso di propagò dalle file degli Intrepidi. Era un punteggio basso per essere un’interna, ma era pur sempre meglio che diventare un’Esclusa.

- Al nono posto, Robert. –

Era il turno di un altro interno, un ragazzo dai capelli color sabbia che Fiamma non aveva mai degnato di un’occhiata prima di allora.

- Al settimo posto, Jesse. –

La voce di Ross si levò alta tra gli applausi: - Bravo così, fratellino. –

Max sorrise, indulgente, per poi riprendere l’elenco.

- Al sesto posto, Nicole. –

Fiamma si voltò verso l’amica, che per un attimo aveva lasciato che un sorriso soddisfatto le stirasse le labbra, e l’abbracciò forte.

- Al quinto posto, Shauna. –

La bionda venne incorporata nella stretta, diventando rossa per l’imbarazzo e l’attenzione che le veniva dedicata, mentre intrecciava le dita con quelle di Jesse, sforzandosi di apparire disinvolta.

- Al quarto posto, Zeke. –

Il diretto interessato si inchinò esageratamente sotto gli applausi, sorridendo compiaciuto.

- Grazie, grazie. Siete troppo gentili, davvero. –

- Al terzo posto, Fiamma – proseguì Max.

Terza … Era riuscita ad arrivare terza.

Ci mise un paio di secondi a metabolizzare la notizia, mentre uno dopo l’altro i suoi amici la stringevano in un abbraccio spaccaossa. Eric la strinse a sé, con una leggera rigidità dovuta all’essere ancora in attesa del suo risultato.

- Al secondo posto, Eric. –

La rigidità divenne assoluta e Fiamma seppe senza alcun bisogno di guardarlo che aveva serrato la mandibola e gli occhi si erano fatti assenti.

- Ehy, secondo è un gran bel risultato – disse, poggiandogli una mano sul braccio e attirando la sua attenzione.

- Non quanto l’essere arrivati primi – borbottò in risposta, voltandosi a lanciare un’occhiata assassina in direzione di Quattro.

- E, infine, il primo in classifica è Quattro! –

L’ex Rigido aveva un sorrisetto soddisfatto dipinto sulle labbra, ma non sembrava affatto sul punto di cominciare a pavoneggiarsi.

Max lo raggiunse, stringendogli la mano e prendendolo leggermente in disparte.

- Immagino voglia reclutarlo; ho sentito dire che Cassius ha lasciato il posto da Capofazione – disse sottovoce Zeke.

Ora le era tutto più chiaro. Quella notizia doveva essere arrivata anche alle orecchie di Eric e il suo iper esigente fidanzato aveva occhieggiato il titolo con desiderio.

- Eric, giusto? –

A parlare era stato un ragazzo alto all’incirca un metro e ottanta, forse uno e ottantacinque, con la carnagione olivastra e occhi e capelli  scuri. I tratti erano cesellati e gli occhi vagamente a mandorla. Sotto tutti quei muscoli e i tatuaggi che gli decoravano le braccia e il collo, Fiamma riuscì a stento a scorgere il volto familiare del ragazzo che abitava accanto a casa sua. Il suo migliore amico tra i Candidi, che l’anno prima aveva lasciato la Fazione per entrare negli Intrepidi e che a giudicare dall’aura di comando che gli aleggiava intorno doveva aver fatto carriera molto in fretta.

- Oh mio Dio, Richard! – esclamò Fiamma, lasciandosi stringere in un abbraccio mozzafiato dal nuovo arrivato, prima di voltarsi verso di lui con un sorrisone ancora ben stampato sulle labbra.

- È Richard Kang, il figlio di Jack, era il mio migliore amico quando eravamo tra i Candidi. –

Eric cercò di ricordarsi il momento esatto in cui gli aveva detto che uno degli Intrepidi era stato suo amico prima di diventare un trasfazione. Eppure non gli sembrava affatto che avesse mai accennato a quel Richard Kang, né tantomeno al fatto che fosse tanto alto, muscoloso e decisamente attraente.

- Jack Kang, il capo dei Candidi, giusto? –

Il ragazzo annuì. – Qui sono solo Richard il Capofazione – chiarì, sfoggiando il suo solito sorriso sghembo, - E sono qui per offrirti un posto tra di noi … sempre se lo vuoi. –

Eric gli rivolse un’occhiata perplessa.

- Credevo che l’aveste offerto a Quattro. –

Richard si strinse nelle spalle, quasi con aria di scuse.

- Avevo detto a Max che quel ragazzo non faceva al caso nostro, ma lui non mi ha dato ascolto e ha preso un bel picche. Sei tu quello che ci serve. Allora, possiamo considerarti il quinto Capofazione degli Intrepidi? –

Fiamma incrociò il suo sguardo, sorridendo con incoraggiamento. Era la prima volta che lo vedeva così spaesato, euforico, come un bambino la mattina di Natale.

- Io … Sì, certo che sono dei vostri – assicurò.

Richard sorrise con l’aria di chi sapeva perfettamente cosa dovesse provare in quel momento e gli porse il braccio in un saluto virile che il ragazzo ricambiò all’istante. Poi strizzò l’occhio a Fiamma. – Vado a fare l’annuncio. Hai scelto un tipo tosto, brava gatita. –

Eric si accigliò, perplesso.

- Gatita? –

- Gatita negra, in realtà – ammise, sorridendo, per poi spiegare: - Significa gattina nera. Mi chiama così fin dai tempi dell’asilo. –

Eric stava per replicare con qualche commento ironico, ma la voce di Richard reclamò il silenzio.

- Abbiamo sempre avuto cinque Capofazione negli ultimi vent’anni e tutti voi conoscete e stimate Cassius. La notizia è trapelata qualche giorno fa, quindi immagino che sappiate che c’era un posto vacante ai vertici della gerarchia. Dico c’era perché abbiamo trovato un nuovo Capofazione: Eric, il nostro nuovo membro. –

Gli Intrepidi proruppero in una serie di acclamazioni esuberanti, assordandoli e circondando Eric. Lo sollevarono come se non pesasse nulla, portandolo in trionfo per tutta la sala.

Ed Eric sorrideva. Uno di quei sorrisi puri, stupendi, che dedicava solo a lei. E in quel momento Fiamma pensò che n0n c’era cosa più bella del vederlo finalmente felice, conscio di aver trovato il suo posto nel mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

 

I festeggiamenti erano finiti da un’ora quando Fiamma si recò sul tetto. Eric le aveva detto che l’avrebbe aspettata lì, senza precisare cosa dovesse dirle di tanto riservato.

Lo trovò appoggiato alla ringhiera di protezione a osservare l’orizzonte con l’aria assorta di chi si stava preparando un discorso lungo e importante.

- Ehy, allora, cosa volevi dirmi? – chiese, affiancandoglisi.

Eric si voltò verso di lei, prendendole le mani e stringendole nelle sue.

- Ti amo, lo sai, e stiamo per cominciare davvero la nostra nuova vita. Io … ecco, è difficile, non sono bravo a parlare quando si tratta di queste cose. Comunque, voglio iniziarla con te al mio fianco. Con te per sempre. E quindi, mi chiedevo se …. – s’interruppe, sospirando e portandosi una mano tra i capelli, scompigliandogli nervosamente, - Forse è meglio se te lo faccio vedere. –

Alzò la maglietta scura che indossava, mostrando un nuovo tatuaggio all’altezza del cuore. Era un diamante, colorato di un leggero azzurro che riprendeva il colore dei suoi occhi, e la cosa la emozionò.

- L’ho fatto pensando a te. Simboleggia la limpidezza, la perfezione e la resistenza e tu sei tutto questo. Ma è anche e soprattutto il simbolo della mia fedeltà eterna a te … -

Fiamma lo interruppe. Aveva bisogno di stemperare un po’ la tensione e l’aspettativa che quel discorso stava creando in lei.

- Sai, di solito i diamanti si montano su un anello quando si fa una proposta di matrimonio – ironizzò.

Eric abbozzò un sorrisetto divertito.

- Diciamo che questa è una testimonianza per un impegno futuro. Allora, Fiamma, un giorno non troppo lontano, vorresti diventare … -

- La signora occhi d’acciaio? – domandò, sempre sorridendo, prima di aggiungere: - Certo che sì. –

Si alzò in punta di piedi, attirandolo a sé, e lo baciò.

Rimasero così, stretti l’uno all’altra, per un tempo che sembrò infinito.

Era l’inizio di una nuova vita; una vita al fianco di Eric, quello che nel giro di qualche anno sarebbe diventato a tutti gli effetti l’unico uomo della sua vita. E lei lo amava, di quell’amore folle e incondizionato tipico dell’ad0lescenza, e tanto bastava.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

È finita. Oddio, mi fa strano scriverlo, ma è così. Avete aspettato un intero mese e ora eccoci qui. Ovviamente ci sarà un sequel: “Angel with a shotgun” che troverete pubblicato o stasera o domani in giornata. Spero che sia stata una conclusione degna e vi ringrazio per la milionesima volta, perché siete stati davvero unici e speciali, i migliori lettori del mondo. A presto, spero, con una nuova fic su questi due ;)

Baci baci,

Fiamma Erin Gaunt

  
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