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Autore: ambra_chiara    29/09/2014    1 recensioni
ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER SUL SEGUITO: "IL TRONO DI FUOCO
"Ciao a tutti! Mi chiamo Ambra e sono una discendente di Cleopatra, seguo il sentiero di Sekmet e mi sono specializzata in poteri sanguigni, ovvero il controllo del sangue... tutto normale no?
Certo, soltanto che questa strana normalità verrà stravolta da una missione...
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Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia su The Kane (mi manca ancora il terzo da leggere!) e spero che vi piaccia!
ringrazio tutti coloro che hanno la voglia di leggere, a presto!
ambra:_chiara
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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POV. JAIME
 
Non mi controllai, chiusi gli occhi e le lacrime scorrevano a fiumi, non volevo riaprirli, non volevo vedere il corpo senza vita di Ambra, ma Ginevra mi costrinse a farlo, gemette, segno che una persona era morta, e quella persona, purtroppo, era Am.
“Ragazzi guardate …” disse la ragazza quando le fu passato il dolore.
Riaprì gli occhi, strinsi il cappello mimetico e guardai la scena che mi si poneva davanti agli occhi….
Il corpo di Ambra splendeva di una luce d’orata che era partita dal cuore,  brillava sempre di più e poi arrivò a un punto tale che dovemmo alzarci e  voltarci perché era come una stella incandescente, poi la luce finì e al posto del corpo di Ambra c’era una scritta in geroglifico stampata sull’erba di colore che cambiava dal rosso, all’ arancio ad oro.
Qui è morta Ambra discendente di Cleopatra, corpo ospite di Sekmet dea della guerra, che è riuscita a batterla e a ristabilire la pace…” lesse Connor, l’unico dei tre che non piangeva come una fontana ma aveva ancora un po’ di dignità “La scritta non è ancora conclusa, si sta costruendo, ma credo che ci metterà un po’… meglio andare” continuò prendendo le spalle di Ginevra e abbracciandola.
“Vieni anche tu” disse quest’ultima chiamandomi, e tutti e tre ci abbracciammo.
“Tu credo che condivida il mio dolore…” disse la bionda
“Ma non come Jo. Gli si spezzerà il cuore” lei annuì e ci mollammo.
Quasi senza pensarci, intonai una canzone che avevo fatto quando mio padre era morto, come se fossi solo, non pensando che Ginevra e Connor potessero ascoltarmi:
“Tu sei come una fiamma,
che si è spenta troppo presto,
da questo soffio di vento,
e ora non ci sei più
qui con me, accanto a me.
Una fiamma,
tu sei come una fiamma,
che si è spenta troppo presto,
da questo soffio di vento,
troppo  forte anche per te…” Ginny e Connor mi ascoltarono poi spiegai “L’avevo scritta da piccolo quando era morto mio padre… ci calza a pennello anche in questa situazione, purtroppo” poi calò il silenzio, sospirammo quasi tutti e tre in contemporanea, ci asciugammo dalle lacrime e io mi strinsi il cappello di Ambra al petto.
Connor e Ginevra stavano andando, io mi voltai un’ultima volta, come per aspettarmi che Ambra stesse lì a guardarmi sorridente, invece c’era solo quel lugubre paesaggio, notai anche lo zaino blu della ragazza, senza che i due se ne accorgessero, lo raccolsi e lo portai con me.
Uscimmo dal cimitero, prendemmo un autobus, il viaggiò durò quasi un ora, ma nessuno dei tre parlò.
Davanti a me c’erano i due, Connor dormiva sulla spalla di Ginevra, e questa ascoltava della musica dal suo Mp3 guardando dal finestrino la pioggia che iniziava a scendere, avevo guardato i titoli delle sue canzoni… erano tutti molto tristi, mi sembrava anche logico data la situazione.
Io avevo tentato di dormire, ma non ci riuscivo, per quanto fossi stanco morto ero troppo scombussolato.
Decisi per questo di aprire lo zaino di Ambra e vedere cosa c’era: trovai il suo Mp3, mi ricordo la prima volta che l’avevo vista con gli auricolari alle orecchie, l’avevo presa per pazza perché cantava e ballava come una scema Mirror Mirror dei Blind Guardian, una tra le sue band preferite.
Poi vidi il suo libro dei poteri sanguigni, era pieno di appunti e frasi evidenziate, pensai a tutte le volte che l’avevo vista con quel libro in mano a studiare.
Poi c’erano due felpe, entrambe distrutte e sporche, infine infondo c’era il suo diario, la copertina di semplice cuoio, non aveva lucchetto… Ambra mi aveva confessato che aveva un incantesimo, ma ora che non c’era più…
Sospirai e pensai di leggerlo, per mantenere vivo il ricordo di lei, incominciai dalla prima volta che ci parlammo…
 
Caro diario,
oggi sono partita per la mia prima avventura, con me c’è Ginevra e uno strano ragazzo di nome Jaime, è carino a vedersi, però è uno sbruffone, così vanitoso!
Siamo partiti perché Gin ha trovato uno strano libro, e volevamo sapere chi l’ha messo nella libreria della Brooklyn House, insomma storia lunga… onestamente io non volevo neanche venire però, cosa mai può andare storto? Insomma si tratta solo di indagare e lo faccio per Gin quindi…
Comunque tra due giorni è il mio compleanno! Chissà se lei si ricorderà, forse dovrei ricordarglielo, però è così agitata in questo periodo che non me la sento… forse magari domani, se la giornata sarà tranquilla!
Un grande abbraccio!
Ambra
 
Mi resi conto che in quanto? Una settimana circa? Eravamo cambiati tutti e tre moltissimo…
Caro diario,
non sai cosa è successo oggi! È stata una lunga, anzi, lunghissima giornata, e non solo perché domani è il mio compleanno, ma perché sono svenuta si e no cinque o sette volte in un giorno, e ho una fame! Per non parlare del fatto che Jaime mi ha raccontato la sua storia, non so come mai ma sono felice che si sia confidato con me, vuol dire che si fida, e per me conta molto!
Spero che domani Ginny si ricordi del mio compleanno, non ho il coraggio di ricordarglielo perché in questo periodo non siamo affiatate come prima, insomma… abbiamo entrambe i nostri problemi, ed entrambe non vogliamo assalire l’altra con i nostri, quindi ci dividiamo, io con Jaime e lei con Connor… ma mi dispiace così tanto, se sbagliassi? Se in realtà dovessi parlare con lei e confidarmi? Ma onestamente ne ho perso la voglia… in questo periodo è sempre fredda e cinica con me, so che non lo fa apposta ma sono stufa… ho sempre paura che la disturbi, che non mi voglia nei paraggi, così sto per conto mio… ormai non ci parliamo praticamente più di persona, ma in compenso ci scriviamo un sacco… messaggi, bigliettini e robe simili.
Solo che mi manca il nostro rapporto di prima, spero di recuperarlo presto.
Bè ora ti saluto, attendo con ansia la cena. Ho lo stomaco che implora cibo!
A presto!
 
Ambra (pezzo di diario presente anche nel capitolo 15: Un classico)
 
Poi non c’è più nulla… non aveva più tempo, e nemmeno voglia di scrivere, credo che il suo diario sia diventato io, si confidava molto con me e per questo non c’era bisogno di scrivere.
Rimisi il suo diario a posto, poi mi addormentai, oppresso dalla stanchezza.
 
POV. GINEVRA
 
La pioggia era durata solo la mezzoretta finale del nostro viaggio, fortunatamente.
Io ero l’unica sveglia dei tre, e noi tre eravamo gli unici a prendere il pullman delle cinque del mattino, arrivando a destinazione verso le sei.
Svegliai i due, e Connor mi chiese: “Non hai dormito nulla?” scossi la testa
“Non ce l’ho fatta, ho tentato ma avevo incubi su incubi” non mi chiese più nulla, mi scoccò un bacio sulla fronte e poi scendemmo alla fermata.
Era abbastanza distante dalla Brooklyn House e, con il nostro passo da zombie addormentati, ci mettemmo mezz’ora per arrivare a destinazione.
Durante il tragitto cercai mentalmente di costruire un discorso da dire a Jo, ma mi resi conto che era inutile, l’avrebbe capito da solo non vedendo la sorella e notando le nostre facce tristi e stanche.
Iniziai a pensare che era colpa mia, se non fossi partita per questa stupida impresa Ambra sarebbe ancora con noi…
“Non incolparti” disse Connor come leggendomi nel pensiero “Se Am non si fosse sacrificata saremmo tutti morti per colpa di Sekmet, anche se non foste partiti per questa impresa, avrebbe portato comunque distruzione, e nessuno l’avrebbe potuta fermare, se non Ambra, e sarebbe finita come è finita adesso… quindi non è colpa tua” gli presi la mano:
“Insomma la morte di Ambra era già scritta, era nel suo destino, tu dici questo?” il mio ragazzo annuì sconfortato.
“Jaime tu hai il suo zaino” dissi notando che il ragazzo ne aveva due e riconoscendo quello della mia amica
“L’ho preso perché mi sembrava giusto darlo a Jo”
“Hai fatto molto bene” mi disse Connor, Jaime annuì e non disse più nulla.
Finalmente arrivammo, non so come mai ma erano tutti già svegli alla Brooklyn House, tutti al grande tavolo per far colazione.
Il nostro ritorno era inaspettato, infatti tutti ci travolsero, ci abbracciarono, ci fecero sedere e ci obbligarono a mangiare, cercammo di parlare ma non ci fecero dire nulla, ma una persona non era di questa opinione…
“Ambra!” chiamava Jo poi mi vide, scansò la gente a spintoni e si avvicinò a me “Ginny! Dove… dove è Ambra?”
“Jo… mi dispiace, Am è….” Non terminai la frase, tanto era scontata… il silenzio calò sovrano e il discendete di Cleopatra scoppiò in lacrime, lo abbracciai e lui ricambiò.
“Le ho promesso che mi sarei presa cura di te, quindi per qualsiasi cosa sappi che io ci sono”.
Carter e Sadie erano immobili e non sapevano cosa dire, Bast stava in un angolo con lo sguardo basso, gli altri erano in piedi a fare da spettatori all’abbraccio mio e di Jo; quando ci mollammo si sedettero ai loro posti
“Come è successo?” chiese il ragazzo
“meglio se ti sieda Jo… è una lunga storia” raccontai tutto, senza che nessuno mi fermasse, cercando di trattenere le lacrime, come Connor, mentre Jaime aveva pianto già troppo prima e non aveva più lacrime .
Alla fine nessuno osò parlare, qualcuno pianse, tipo Jaz, che era molto amica di Ambra e anche Sadie, Carter non riuscivo bene a capirlo perché teneva lo sguardo basso, ma decisamente nessuno batté Jo… era rimasto solo, l’unica persona che poteva occuparsi di lui ero io…
“Ma Ambra non è morta” disse una voce proveniente dalla porta, una voce che conoscevo benissimo, all’inizio pensavo fosse un allucinazione, ma non è vero… l’avevo sentita fin troppo bene…
 
Autrice: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, per la canzone che canta Jaime mi dispiace non poter trascrivere anche la melodia che ho in testa, l’ho inventata quando, guardando Dragon Ball quando avevo nove anni, è morto Trunks… per poi scoprire che resuscita qualche episodio più tardi, però è stato uno shock per me. Allora ecco qua queste pochi versi che avevo scritto da bambina. Il capitolo è finito davvero malissimo, però è per fare un po’ di colpi di scena! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Chi sarà il personaggio che è comparso a fine capitolo? Si scoprirà nel prossimo! A presto e grazie!
Ambra_chiara
  
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