Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ladradilucciole    30/09/2014    3 recensioni
[INCOMPLETA]
I Grandi Sei si ritrovano catapultati nel mondo di Hogwarts per imparare a gestire i propri poteri. Già dalla cerimonia dello smistamento però, si respira aria di tensione. Che dire dei segni di bruciature sui muri del bagno delle ragazze? E le misteriose assenze dei professori?
Quando le cose iniziano a farsi complicate, i sei amici capiscono che è loro compito risolvere la situazione.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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~L'ampio corridoio era stracolmo di ragazzi urlanti, tutti ammassati gli uni sugli altri pur di raggiungere la Sala Grande. I sei amici si trovavano esattamente al centro della calca, e sgomitavano per raggiungere la propria meta. Ad un tratto, Elsa si fermò, andando a sbattere contro un ragazzino paffuto che sembrava non avere più di tredici anni.
Rapunzel e Merida, sentendo dei borbottii provenire dalle loro spalle, si voltarono per controllare la situazione.
-Che succede?- chiese l'arciera dirigendosi verso la regina.
-Quindi...Jack mi ha salvato?- Elsa si stava torcendo nervosamente le dita, rendendole ancora più bianche di quanto già non fossero.
-Sì certo- rispose radiosa Rapunzel -è stato davvero coraggioso-
La ragazza annuì, mentre arrossiva leggermente.
Le due amiche la presero per mano, trascinandola in mezzo alla folla per raggiungere Hiccup,Anna e Jack.
-Ah, eccovi!- disse ridendo Frost -Pensavamo di avervi perse!-
-Oh, sarebbe un terribile inconveniente signor Frost-
I sei si voltarono contemporaneamente, ritrovandosi davanti una donna piuttosto anziana, dalla figura magra e slanciata, con un grande cappello appuntito sulla testa
-Sono la professoressa McGranitt- disse piegando leggermente la testa -E voi siete in ritardo. Prego, seguitemi-
La strega si voltò, scostandosi il mantello dietro le spalle, e si avviò verso un enorme portone di legno intarsiato.
Si fermò sulla soglia, invitando i ragazzi ad entrare con un cenno del capo. Non appena l'ebbero superata, la donna si avviò a passo rapido costeggiando la parete e si sedette al tavolo riservato ai professori.
Gli adolescenti non guardavano neanche dove mettevano i piedi: con i nasi in su fissavano il soffitto del salone, quasi coperto dalla miriade di candele fluttuanti che illuminavano giocosamente l'ampio spazio pieno di lunghe tavolate di legno.
In fondo alla stanza, davanti ad un leggio raffigurante un gufo in volo, era posta una vecchia sedia di legno su cui vi era appoggiato un logoro cappello da strega.
-Ma voi avete capito cosa è questo Smistamento?- Anna stava giocherellando con una treccia
-Mi sono informata- disse risoluta Merida -E sembra che gli studenti vengano divisi in quattro casate in base al loro carattere. Quello che non ho capito è come facciano i professori, che non ci hanno mai visto prima, a conoscere le noste emozioni...-
-Speriamo di essere tutti nella stessa casata- Disse Hiccup ammiccando
-Sst! Sta succedendo qualcosa!- lo zittì rapidamente Rapunzel.
L'uomo seduto al centro del lungo tavolo dei professori si alzò lentamente, dirigendosi verso il leggio d'oro. Ad ogni suo passo la lunga barba bianca ondeggiava, rendendo solenni i suoi movimenti.
-Buona sera studenti di Hogwarts- aveva una voce profonda, ma al contempo rassicurante -Mi presento, per chi ancora non mi conoscesse: il mio nome è Albus Silente, e sono il preside di questa magnifica struttura. Sono lieto di vedere volti nuovi, e penso che tutti i docenti saranno concordi nel dire che non vediamo l'ora di incominciare questo nuovo anno. Ci sono delle regole però...-
Il preside si interruppe facendo vagare lo sguardo fra i volti conosciuti e non degli studenti prima di riprendere a parlare
-La regola più importante, quella che non dovrete scordare mai è la seguente: niente magia al di fuori di Hogwarts. Per nessun motivo...-
Silente continuò per una manciata di minuti a spiegare il regolamento ai ragazzi, che lo fissavano, quasi rapiti dal carisma del vecchio preside.
-Bene, e ora lascio la parola alla mia stimatissima collega Minerva, che per gli studenti del primo anno, oltre a rappresentare un ottimo punto di riferimento, sarà l'insegnante di Trasfigurazione e la direttrice della Casa dei Grifondoro-
L'uomo tornò a sedersi, mentre la professoressa Mc Granit prendeva il suo posto.
-Credo che il nostro caro preside abbia già detto tutto- disse in un sorriso gentile -Per quanto riguarda le Case, tocca a me informarvi invece: a breve sarete smistati in quattro case, Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero; per tutta la durata dell'anno, le quattro Case saranno in competizione fra di loro. Ogni compito ben svolto, incantesimo ben riuscito, attività sportiva svolta con successo, vi farà vincere dei punti; viceversa, in caso di comportamento deplorevole, essi verranno scalati. Badate bene dunque alla vostra condotta. Alla fine dell'anno scolastico, la Casa con il punteggio più alto vincerà la Coppa delle Case. Perciò impegnatevi a fondo e ogni vostro sforzo sarà premiato.- pausa -Okay, adesso vi chiameremo ad uno ad uno, voi verrete a sedervi qui- indicò con un gesto la vecchia sedia vicino al leggio -E verrete smistati; dopo di che dirigetevi al tavolo corrispondente alla vostra Casa-
I ragazzi annuirono quasi contemporaneamente.
Elsa si sentì sfiorare la mano da qualcosa di freddo. Era Jack. Stava per ritrarre la sua quando sporgendosi notò che anche gli altri si tenevano vicendevolmente per mano. I sei amici intrecciarono le dita, mentre i loro cuori martellavano per l'emozione.
-Jeoff Miller- il ragazzino grassottello contro cui poco prima si era scontrata Elsa si fece avanti, barcollando leggermente.
Con un cenno della mano la McGranitt lo invitò a sedersi, ponendogli successivamente il logoro cappello sulla testa
-Mmm...facile- una voce maschile rieccheggiò in tutta la stanza e proveniva proprio...dal cappello! Jeoff  fece un salto sulla sedia, spaventato.
-Tranquillo, non ti mangio mica. Per ora. Bene bene bene, vedo tanta voglia di imparare, una buona dose di goffaggine...CORVONERO!-
Il ragazzo si alzò tra gli applausi generali e andò a sistemarsi al proprio tavolo.
-Anna Frozen- la ragazza deglutì sonoramente, camminando a piccoli passi per poi sedersi riluttante
-Uuuh...carattere temerario, altruista e innocente...credo che saresti un bel Tassorosso. No, aspetta! Vedo anche tanta testardaggine ed eroismo...GRIFONDORO!-
Anna andò a sedersi sorridente, felice di essersi tolta un grande peso, ma allo stesso tempo preoccupata: anche i suoi amci sarebbero stati dei Grifondoro?
-Elsa Frozen. Devo dedurre che siate sorelle?- la regina annuì timidamente
-Interessante: introversa, abituata a prendere decisioni, altruista, ma hai un grande potenziale...SERPEVERDE ti condurrà sulla via della grandezza!-
Elsa spalancò gli occhi, quasi si fosse appena svegliata da un lungo e fantastico sogno, e solo ora si trovasse a contatto con la dura verità: era destinata a stare sola. Di nuovo.
-M-ma io sono sempre stata con Anna...- sentiva le guance pungere, mentre cercava a stento di non tramutare in ghiaccio i braccioli della seduta.
-Mi dispiace, così ho deciso. Prego, accomodati con i tuoi nuovi amici- il cappello pareva piuttosto seccato.
Mentre si accomodava in un angolino del tavolo, notò la sorella agitare le mani nella sua direzione. Dal labbiale capì che stava dicendo -Stai traquilla- sorridendo in segno d'intesa. Ma entrambe sapevano che c'era poco da stare tranquille: i loro progetti iniziali erano andati in frantumi in meno di mezz'ora, e ora si ritrovavano separate.
Non badarono neanche alla serie di nomi che pronunciarono dopo i loro, fino a che non toccò a Hiccup.
-Hiccup Horrendus Haddock III- risatina generale.
Il vichingo alzò gli occhi al cielo e si diresse verso la sedia.
-Bhe, tu non sei molto difficile: gentile, generoso, testardo, propenso ad aiutare gli altri... tutte caratteristiche degne di un TASSOROSSO!-
Il ragazzo si mise a sedere a braccia conserte, guardando con sguardo assorto il soffitto: aveva tanto sperato di poter stare con i suoi amici...ma infondo mancavano ancora tre di loro, forse qualcuno lo avrebbe raggiunto tra i Tassorosso.
-Rapunzel Tangled-
La giovane si pettinava nervosamente i lunghi capelli biondi mentre aspettava il responso del cappello.
-Dunque...Timida, sincera, leggermente impacciata...CORVONERO!-
Quattro amici, quattro Case diverse. Ognuno sperava che Jack e Merida venissero nella propria Casa, anche se questo implicava il lasciare gli altri da soli.
Altri nomi sconosciuti.
-Merida Brave-
-Ehm... si pronucia "Breiv", all'inglese- disse con un pizzico di spavalderia l'arciera.
-Uh certo, scusami tanto cara- la McGranitt assunse un colorito più rosato, mentre cercava di calcare il copricapo in testa alla ragazza, impresa difficile, vista la sua matassa di capelli rossi.
-Facilissimo: testarda, ribelle, coraggiosa, dal grande cuore; è praticamente scontato. GRIFONDORO!-
Anna sorrise, mentre vedeva l'amica dirigersi verso di lei: almeno sapeva che durante le lezioni avrebbe avuto qualcuno su cui contare.
-Jack Frost-
Nonostante l'emozione, il ragazzo aveva stampato in viso il solito sorrisetto beffardo.
-Vediamo un po'...solitario, problematico, ribelle, spiritoso...SERPEVERDE"
Jack andò a piazzarsi proprio di fianco a Elsa
-Guarda un po'- disse fissando un punto indefinito oltre le sue spalle -Stamattina ti ho salvata e adesso ci ritroviamo insieme. Sono due belle coincidenze- le sorrise scherzoso.
Per un attimo alla regina parve che quel sorriso fosse il più freddo ma al contempo il più caldo di tutti
-Io non credo alle coincidenze. Sei stato smistato qui per il tuo carattere, non per il volere del destino o che so io- tagliò corto lei.
-Però sei arrossita-
Non c'era niente da fare, il ragazzo sembrava leggerle dentro. Prima che potesse ribattere, Silente prese la parole
-D'accordo ragazzi, ora seguite la professoressa Minerva, lei vi mostrerà i vostri dormitori e vi darà altre informazioni utili-
-Primo anno, seguitemi- disse la donna avviandosi verso il portone.
Ci fu un coro di panche strisciate contro il pavimento per permettere ai ragazzi di passare.
Gli studenti si incanalarono così verso il corridoio, un'unica ondata di futuri maghi pronti a intraprendere il proprio cammino.
 
   
 
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