Finalmente libera! Ho appena finito l’ultimo esame di maturità, quello orale. E’ andato benissimo, perciò non mi preoccupo minimamente, e mi sento pronta per cominciare una nuova vita a Yale. Uscita da quell’inferno di scuola trovo Ginny , diminutivo di Ginevra, ad aspettarmi. Lei è la mia migliore amica, anche se siamo una l’opposto dell’altra, sia fisicamente che caratterialmente. Io sono alta e longilinea, capelli lunghi fino alla vita di color castano scuro e gli occhi color cioccolato. Sono una persona un po’ chiusa e riservata, ma quando mi sento a mio agio e mi lascio andare, posso essere espansiva, e si…. pure un po’ stronzetta, a volte! Ginny, invece, è bassina, un po’ in carne, con i capelli corti e biondi, e gli occhi verdi. Lei è sempre molto solare, espansiva e non si fa quasi mai rattristare dalle cose negative che la circondano, ma soprattutto, la cosa più bella di lei, è la sua contagiosissima risata! Mi viene incontro e dice “Hey, Allison, è andato tutto bene?”. “Certo, grazie, Ginny!” rispondo con un sorriso. “E cosa te lo chiedo a fare?” mi domanda, alzando gli occhi al cielo e scoppiando poi nella sua tipica risata. ”Comunque ho visto tua madre nel parcheggio. Ti sta aspettando” continua lei. “Grazie. Vuoi che ti diamo un passaggio a casa?” le chiedo, visto che abita poco distante da casa mia. “No, grazie! Sto aspettando Valery per chiederle come è andata, visto che fra un po’ dovrebbe uscire anche lei”. “Ok, ci sentiamo, allora. Baci!” le mando un bacio volante e poi vado verso mia madre. “Ciao Ally” dice lei, sapendo benissimo che odio quel soprannome, “com’è andato l’orale?”. “Bene” rispondo io. “Hanno apprezzato la tua tesina?” chiede ancora. “Si. L’hanno dichiarata interessante”. Fine della conversazione. Io e mia madre non dialoghiamo molto…. d’altronde, non posso neanche lamentarmi. Anche se viviamo da sole non siamo molto unite e non parliamo granché, limitandoci a dire lo stesso necessario. Arriviamo a casa e vado in camera mia e lì, mi libero dai jeans stretti e dalla maglietta, mi metto in tuta, e lego i miei lunghi capelli in una crocchia. “Io vado! Ho un cliente che mi aspetta in ufficio. Tu fatti da mangiare e stai a casa, io torno verso sera. Ciao!” sentì dire dall’ingresso. “Ciao!” Mia madre è il miglior avvocato della città e da quando lei e mio padre hanno divorziato, tre anni fa, lei si è impegnata ancora di più sul lavoro, buttandosi su di esso come se fosse un’ancora si salvataggio. Ormai mi sono abituata a stare a casa da sola, visto che lei non c’è quasi mai, ma a volte sento la mancanza di una figura materna che si prenda cura di me. Comunque…. decido di prepararmi il mio piatto preferito: crepes alla nutella! Si, lo so che non sono molto salutari e che non dovrebbero essere mangiate a pranzo, ma le adoro e amo mangiare, quindi… al diavolo! E mangiamo fino a scoppiare!

NOTE AUTRICI:
Ebbene si, siamo in 2 a scrivere questa storia..... Per questa ispirazione dobbiamo ringraziare le noiosissime ore di storia e di scienze, che ci permettono di scrivere e continuare indisturbate nel nostro proposito..... ;)
In questo prologo, volevamo solo presentare la protagonista... è dal prossimo capitolo che si comincia veramente!
Sperando che vi piaccia.... dei grossi bacioni :* :* :*