PROLOGO.
Erano passati millenni, secoli, anni: il mondo era cambiato, così come la gente che lo abitava.
Ma vi era un luogo in cui era rimasto tutto com’era.
Quel luogo non si trova in un altro universo, galassia o pianeta. È proprio qui, a Torino, in mezzo a noi. Solo che nessuno ci ha mai fatto caso, nonostante sia esattamente davanti a noi.
Lì ci siamo stati tutti, dal prima all’ultimo, tuttavia non ne serbiamo memoria o almeno non coscientemente. Difatti, durante la notte, nei nostri sogni ricompaiono alcune immagini di quel posto meraviglioso, anche se noi crediamo che sia tutto frutto della nostra fantasia.
Forse serbavano un ricordo maggiore Lorenzo De Medici, autore del componimento poetico “Il trionfo di Bacco”, Antonio Vivaldi, compositore de “Le quattro stagioni”, James Matthew Barrie, il creatore di “Peter Pan”, John Ronald Reuel Tolkien, autore de “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli” e tutti i miti greci e latini.
In tutte le loro opere è presente qualcosa che rimanda al luogo di cui vi sto parlando.
Molti di coloro che vi sono stati non hanno fatto ritorno, altri, pur essendo tornati, hanno perduto la memoria dimenticando così quello che hanno visto e vissuto.
Quella che sto per raccontarvi è la vicenda di tre ragazzi, Giovanni, Federico e Giulio, e di una ragazza, Sonia, che inaspettatamente troveranno l’entrata per questo mondo e… daranno inizio alla nostra storia.