Serie TV > I Cesaroni
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Autore: drem_of_love    02/10/2014    3 recensioni
Li avevamo lasciati così. Lei in attesa al molo con il cuore in mano, lui distrutto che piange sul letto. Entrambi non hanno più lacrime e non immaginano il loro stato d'animo. Sono entrambi in attesa di una mossa. Sfortunatamente i nostri giovani amici non sono mai sulla stessa lunghezza d'onda. Un anno prima lei si era segretamente innamorata di lui. Lui sciocco e immaturo era troppo preso dalla solita svampita bionda per accorgersi di quello che aveva sempre avuto sotto gli occhi. Lo scontro e l'allontanamento e finalmente anche lui aveva capito ciò che anche Miriam sapeva. Il cuore di Rudi era sempre appartenuto ad Alice. Ci aveva messo quasi un anno a capirlo e quando finalmente si era deciso ad aprirle il suo cuore nella vita della bella Cudicini era apparso Francesco. Il mondo gli era crollato addosso, era arrivato tardi un'altra volta.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Eva Cudicini, Giulio Cesaroni, Marco Cesaroni, Rodolfo Cesaroni
Note: Lime, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Nda: Eccomi con questo quattordicesimo capitolo. Spero che vi piaccia e che vi fermiate a lasciarmi la vostra opinione.
Ringrazio le persone che seguono la mia storia:


1 - angelamaggi296 
2 - Aoi Bara 
3 - benjamila1996 
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Inoltre vi lascio il link delle mie storie originali, chissà che non vi faccia piacere leggerle e lasciarmi una vostra opinione. Un bacio Giusy.

ancora tu:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2825224&i=1

This is my life:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2847533&i=1

Capitolo 14

Dna Cesaroni



Quella mattina Giulio si recò a casa Scaramozzino. Nina aveva bisogno di spiegazioni e toccava a lui dargliele. La ragazza non doveva avercela con sua madre, in fondo era lui quello sposato. Era lì, fermo davanti alla porta di casa, incerto sul da farsi quando la ragione dei suoi turbamenti gli toccò una spalla.

<< Cosa ci fai tu qui?>>

L’oste si voltò e rimase di sasso. Come aveva fatto a non notarlo prima? Quell’espressione corrucciata, il battere furioso del suo piede destro sul marciapiede, gridavano a gran voce DNA CESARONI. Era lo stesso modo di fare di Cesare quand’era arrabbiato e il suo di quando i ragazzi gli facevano i dispetti.

Giulio si riprese dai sui pensieri e le sorrise.

<< Soni qui, per parlare con te.>>

In quell’istante arrivò anche Sofia. La ragazza fulminò sua madre con lo sguardo ed entrando in casa.

<< Entrate, non voglio che diventi una riunione di vicinato.>>

I tre entrarono in casa, erano da soli. Nina sbattè le mani sul tavolo e inchiodò i suoi occhi in quelli dell’oste.

<< Davvero non sapevi di me?>> Urlò la giovane con le lacrime agli occhi.

<< Si, sono stato con tua madre solo una volta, non credevo che … insomma.>> l’oste iniziò a incespicare con le parole. Era così difficile spiegarle certe cose.

A salvarlo da quella difficile domanda intervenne Sofia.
<< Si, tesoro. Gli ho nascosto tutto, io ero davvero innamorata di Giulio ma lui non mi vedeva manco… e poi era già sposato con Marta. Ero sola e incinta, perdonatemi, avevo solo diciott'anni.>>

L’uomo abbracciò la donna che iniziò a singhiozzare, era stato un dolore troppo grande.
<< Perdonami, credevo fosse stata la bravata di una notte anche per te. Sono stato un coglione.>>

Nina nel vederli così uniti li abbracciò di slancio.
<< Voglio essere onesta, l’uomo che mi ha conosciuto sarà sempre importante per me…>> L’oste non le diede il tempo di finire la frase.

<< Non voglio sostituirlo, ci mancherebbe. Lui ti ha cresciuta.>>

<< Dicevo e ti prego fammi finire, non per questo non voglio conoscerti anzi tu sei l’uomo che mi ha donato la vita. Poi ora sei di nuovo da solo e mamma e una splendida giovane vedova quindi …>> Affermò la ragazza sorridendo sorniona e facendo l’occhiolino da marpione.

<< Oddio, più ti guardo e più me ne convinco.>> Esclamò Giulio ridendo.

<< Di cosa?>> Chiesero le due donne in coro.

<< Sei proprio una Cesaroni.>>

I tre scoppiarono a ridere felici. La vita a volte regalava una seconda possibilità.

 

Nel frattempo alla garbatella, una coppia di giovani felici e innamorati passeggiava tranquillamente, quando una figura femminile tagliò loro la strada.

<< Ciao Rudi, Ciao Cudicini.>>

Al giovane Cesaroni la mascella toccò terra. Cosa ci faceva li lei? Alice diede un’occhiataccia ad entrambi e poi rispose acida.

<< Ciao Miriam, qual buon vento ti porta a Roma.>>

Rudi era ancora lì che boccheggiava come un pesciolino. L’ultima volta l’aveva vista quasi due mesi prima dopo dieci giorni dalla partenza di Alice. Tra loro c’era stata una bella rimpatriata in tutti i sensi. Miriam era a pezzi per Diego e lui demoralizzato per la sorellastra. Complici l’alcool e la voglia di sfogarsi, il Cesaroni aveva ceduto, finendo a letto con l’ex. Riscossosi dai suoi pensieri, cercò di formulare una frase di senso compiuto.

<< Ehilà Miariam, come mai qui? E Diego?>>

La ragazza sorrise cattiva.

<< Con Diego è finita quasi due mesi fa e tu dovresti saperlo bene…>>

<< Cos’è questa storia?>>

Chiese la Cudicini agitata.

<< Calma mammina, non fa bene ne al tuo ne al mio pancino innervosirsi.>> Ghignò la biondina.

<< Cosa vuoi dire?>> Domandò irritato il ragazzo.

<< Sono incinta mio caro. Ti ricordi la notte alla vecchia casa di mia madre? Li abbiamo concepito.>>

Alice restò senza fiato, Rudi era diventato una statua di sale. All’improvviso la sua amata si voltò e gli stampò cinque dita in faccia.

<< Perché non me l’hai detto?>>

<< Cosa dovevo dirti? Tu avevi scelto lui, eri andata in Grecia.>>
Ruggì ferito il giovane.

All’improvviso un’ombra si mostrò da dietro l’edicola.

<< Eh bravo Cesaroni, nel giro di tre mesi due donne ingravidate. Un vero record, hai battuto perfino tuo fratello che ignorava che Marta fosse sua. Complimenti ragazzo.>>

Hai due giovani manco il fiato, quella voce l’avrebbero riconosciuta tra mille.

<< Papà cosa ci fai qui?>>

<< Sono qui con la mia cliente. La signorina di Stefano ora abita a Milano e mi ha chiesto di rintracciare il padre di suo figlio, tu Rodolfo Cesaroni. Facendo ricerche e prendendo informazioni ho scoperto che questo caro figliolo aveva ingravidato un’altra giovane, mia figlia. Non ti dico la sorpresa.>>

La ragazza abbassò lo sguardo distrutta. Sapeva di aver sbagliato tenendoglielo nascosto ma il mondo doveva per forza essere così piccolo? Con tutti gli avvocati di Milano quell’oca aveva beccato suo padre.
L’avvocato iniziò a girare intorno al ragazzo.

<< Lei cos’ha intenzione di fare, mio caro Cesaroni.>>

Il ragazzo non rispose, abbassò semplicemente lo sguardo. Guardò la sua amata e stringendogli le mani.

<< Alice risolveremo tutto te lo prometto. Io ti amo, non dimenticarlo.>> Provò a baciare la sua fidanzata ma quest’ultima si scostò.

<< Perdonami Rudi ma ho bisogno di riflettere.>>

<< Vieni via con me, piccola. Ti porto in albergo.>> Le chiese suo padre gentile.

<> Urlò Rudi a pieni polmoni.

Alice andò via, forse stava esagerando ma si sentiva tradita. Lei era andata via non c’erano dubbi ma dalla loro prima notte d’amore non aveva più sfiorato un uomo nemmeno con il pensiero. Lui invece era andato a letto con quella strega. Aveva bisogno di tempo, era l’unica soluzione.

 


Il giovane Cesaroni rimasto da solo afferrò il cellulare e compose un numero. Come non aveva fatto a pensarci prima. Aveva bisogno del quarto Cesaroni.

<< Pronto?>>

<< Ciao a Zii, tra un’ora a casa, ti prego ho bisogno di te.>>

<< Rudi mi sto preoccupando, che succede?>> Chiese l’uomo agitato.

<< Fai bene a preoccuparti, sono nella merda.>>

Il giovane agganciò il telefono e fulminò la biondina con lo sguardo.

<< Tu non mi convinci per niente.>>

La ragazza ghignò divertita.
<< Vuoi lavarti via le colpe mio caro?>>

Ne sarebbe uscito, non poteva finire così.
 

 

A Parigi tutto filava alla grande. Una settimana prima Marco aveva chiesto ad Eva di sposarlo e lei aveva accettato.
Il giorno seguente l’avevano comunicato alle due donne che euforiche avevano iniziato a preparare una lista di cose da fare. Era cominciata così la corsa ai preparativi.
L’abito, le bomboniere, le partecipazioni. Poi c’era da organizzare il ritorno a Roma. Il matrimonio sarebbe avvenuto lì, come giusto che fosse. Stefania aveva cercato l’uomo misterioso. Erano usciti un paio di volte e il bel francese aveva riportato il sorriso sul viso spento dell’ex signora Masetti. Tutto procedeva alla grande, solo Lucia sembrava triste.

<< Mamma pensi a Giulio vero?>> Chiese Eva sorridendole.

<< No, sono solo preoccupata. Non sento Alice da un po’.>>

<< E dagliè Lucì smettila di finge. Te manca l’oste, vero?>>

Incalzò Stefania mentre toglieva i bigodini.

<< A chi mancherebbe l’oste?>> Domandò Marco entrando in cucina. Aveva con se uno splendido mazzo di fiori.

<< Tesoro, un piccolo pensiero per te.>> Disse baciando la sua bella.

<< Oddio, mi farete venire il diabete.>> Esordì Lucia ridendo.

<< Invidiosa, te manca Giulio eh? Mi sa che sei messa male però… un mese fa è tornata a Roma Sofia Scaramozzino. Bella, vedova e senza pretendenti…>>

Lucia sbiancò a quel nome. Quella donna era sempre stata innamorata di Giulio fin da giovanissima.

<< Dobbiamo tornare presto a Roma.>>

 


Rudi era tornato a casa sconvolto. Nel frattempo erano arrivati zio Annibale e suo padre.

<< Figliolo cos’è sta faccia? Alice dov’è?>>

<< Pà sono nella merda.>>

Esclamò il giovane Cesaroni accasciandosi sul divano e tenendosi la testa tra le mani.

<< A bello de zio questo me l’hai già detto ma cosa è successo?>>

<< è tornata Miriam. Due mesi fa ero distrutto e disperato e ci sono andato a letto. È rimasta incinta ed è venuta a cercarmi con un avvocato. A pà indovina chi è?>> Chiese ridendo istericò il giovane.

<< Chi è figliolo, calmati.>>

Cercò di tranquillizarlo l’uomo.

<< Sergio Cudicini cazzo. In tutta Milano se rivolta proprio a lui.>>

<< Cosa?>> Urlò l’oste esterefatto.

<< A giù scusa se chiedo è un parente di Alice?>>

<< Si Annì, è suo padre.>>       
   
<< Porca miseria bello de zio, sei davvero nella merda.>>

Il giovane iniziò a passeggiare frenetico per il soggiorno.

<< Cosa posso fare? Io non sono nemmeno sicuro che sia mio questo figlio.>>

<< Perché?>> Chiese

ingenuamente l’avvocato.

<< Perché due settimane prima quella stronza si è mollata con Diego e in più l’aveva tradito.>>

<< uno spirito libero…>> Esclamò ridendo il quarto Cesaroni.

<< No è na zoccola.>> Esclamarono ridendo padre e figlio.

In quel momento il viso dell’avvocato s’illuminò.

<< Forse un modo ci sarebbe…>>
 



Marco era a passeggio con Eva. Marta giocava con il triciclo e i due futuri sposini, chiacchieravano su di una panchina.

<< Pronta per tornare a Roma?>> Chiese il giovane baciandogli il naso.

<< Citando un famoso cantante, Ci sarò Ovunque andrai.>>

La ragazza buttò le braccia al collo al suo uomo e lo baciò con passione.

<< Marco devo dirti una cosa.>>

<< Devo preoccuparmi?>>

<< Non lo so.>>
 
   
 
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