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Autore: Dastrea    09/10/2008    3 recensioni
Questa potrebbe essere una fanfiction decente e molto probabilmente compiuta. Quindi... Se gli Akatsuki fossero tutti morti, ma all'interno dell'organizzazione sono state scelte altre quattro donne una per ciascun gruppo, dopo la distruzione... loro sono alla ricerca di un posto dove stare, un luogo tranquillo dovre crescere i loro figli, nessun pensiero di guerra, solo la voglia di normalità. Tranquillità che non esiste, gente che le perseguita ed antichi misteri celati dietro i loro ninjutsu.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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5. Doppio Sharingan

Le ricerche erano partite da mesi avevano tappezzato tutte le varie terre con puntini rossi sulla cartina geografica, mancavano solo i lati esterni della terra del Fuoco. Il team sette era stato di nuovo munito di Kakashi, e per dare sostegno si era unito anche l’AMBU Yamato. Sakura e Naruto stavano facendo una piccola pausa sotto un albero quando un brusio si sentì dalla ricetrasmittente ed i due ragazzi se l’avvicinarono all’orecchio.
“Qui Volpe e Fiore di Ciliegio!”
“Qui Foglia Verde! Non abbiamo trovato niente, voi?”

“Neanche qui c’è qualcosa Rock Lee e smettila con questi soprannomi!”
“Qui Neji e TenTen, niente.”
La voce di Neji si sentì all’unisono con le altre, nel tentare di contattare Rock Lee era finito per intromettersi in quella con Naruto.
“Ci credo che non ci sia niente!!! Tu e TenTen state pomiciando di brutto!”
Neji riattaccò e si voltò verso TenTen che giocherellava con un kunai.
“Mi hanno dato una cosa da fare.” Disse Neji avvicinandosi a lei e guardandola dolcemente.
“E cosa?” chiese lei ingenuamente e saltando in piedi senza però eguagliare l’altezza del compagno, per tutta risposta Neji prese Ten per i fianchi e l’avvicinò a sé baciandola non appena i loro visi furono abbastanza vicini.
Peccato che il bel quadretto non potette andare avanti perché la ricetrasmittente era accesa.
“Neji! TenTen! Nessuno vi ha dato il diritto di riposare!”
I due sobbalzarono e si staccarono spaventati dalla voce del maestro Gai e risa di sottofondo mischiate col brusio.
“Eeee… sei un caso disperato Neji…”
“Tsk!”
Si riallacciò il kimono leggermente sbottonato ed iniziò ad incamminarsi lasciando indietro la povera TenTen che al contrario doveva rivestirsi tutta.
Quando raggiunsero gli altri erano tutti rossi per l’imbarazzo della situazione che si era creata, ma c’era altro a cui pensare.

“Che cosa pensavi veramente di Sasuke? Perché lo hai lasciato in vita?”
Mitsuki si muoveva al fianco del ragazzo, facendo strusciare le coperte sul suo corpo.
“Te l’ho detto, doveva sconfiggermi.”
“Non fingere con me.”
La ragazza lo guardò dritto negli occhi e sebbene lui avesse attivano lo sharingan lei non si spaventava, poteva contrastarlo grazie ai suoi poteri psichici. Itachi sbuffò e distolse lo sguardo facendo cadere di lato una ciocca di capelli. Mitsuki gli si fece più vicino e lo abbracciò da dietro.
“È pur sempre mio fratello, non potrei mai ucciderlo, lui non deve subire la mia vita, forse voglio che scopra la verità.”
“Capisco.” Itachi si voltò verso la donna e la baciò sulla fronte.
“Ti sei intristita?”
“Affatto. Non sono debole.”
“Non devi esserlo soprattutto ora.” Rispose lui poggiandole una mano sul suo ventre.
“Già.”
“Mi dici com’è stato con Kisame?” scherzò.
La ragazza divenne rossa e si coprì la testa con la faccia.
 

Il letto le sembrava tremendamente morbido sebbene fosse per terra, tutto ora era più leggero, sentiva che poteva riprendere gli allenamenti, che finalmente poteva combattere e proteggere le altre, Michiko si era addormentata accanto al suo letto, aveva assistito al parto come tutte le altre però nell’ultimo momento del parto aveva avuto dolori sempre più lancinanti e ostinata rimaneva inginocchiata a patirlo.
Il viso così rilassato non sembrava nemmeno mostrare quanto dolore portasse il suo cuore ed il suo corpo, chissà com’era brutto sentire i calci dei propri figli come se le dessero la colpa della morte dei padri.
Sentì un tonfo sordo sul pavimento ed il pianto di un bambino.
“Nagato!”
La voce preoccupata di Konan e la sua figura raggiungere il bambino accovacciato per terra.
“Lo sai che non devi correre.”
Il viso amorevole di Konan fece smettere di piangere il bambino che prese una ciocca dei capelli della mamma ed iniziò a giocare.
“Konan…”
La voce di Mitsuki era flebile.
“Dove… sono i bambini?”

La donna si avvicinò lasciando andare il piccolo che subito andò verso Michiko e pensò bene di torturare lei.
“Sono assieme al bimbo di Sayuki, Sarah dovrebbe…”
“Hidan!!!! Kakuzu!!!!”

“Eccola…”
Due bambini su stracci scivolavano sul pavimento, poi una Sarah trafelata con un piccolo Zetsu che piangeva per il
troppo chiasso.
Alla fine un po’ per le torture di Nagato, un po’ per le urla di Sarah, un po’ per il pianto di Zetsu e per le risa di Konan e Mitsuki, anche Michiko si diede una svegliata e guardò stralunata tutte.

“…Iko!!” Nagato alzò le braccia al cielo.
“…Iko… iva...!” gridava il piccoletto verso la ragazza che si stava mettendo a sedere.
“Piccolo…” sussurrò Michiko e lo prese in braccio facendo attenzioni alle sue creature.
“Come stanno Kisame e Itachi?” chiese Michiko guardando sia Mitsuki che Konan.
“Stanno bene, se ne sta occupando Sayuki a quanto pare.”
Neanche a dirlo apposta la donna camminava piano piano con i bambini stretti in braccio, guardava per terra cercando di scansare le chiazze d’acqua provocate da Hidan e Kakuzu.
“Quei due sono dei demonietti altro che bambini…” disse Sayuki.

“Almeno Sarah si deve preoccupare solo di Kakuzu, Hidan è immortale.”
“Esatto.” Disse Mitsuki prendendo in braccio i due tesori. Kisame non era ben definito, aveva la pelle bluastra, ma aveva un non so che di umano, altro che branchie come l’originale. Itachi invece… sembrava un Sasuke bambino.
“Sapete Hidan ha imparato una nuova parola…” Sarah entrò porgendo il piccolo Zetsu a Sayuki e prendendo i suoi sotto braccio uno da una parte ed uno dall’altra.

“Hidan fai sentire che parola hai imparato.” Lo esortò la mamma.
“T****.”
Le altre rimasero sconvolte.
“No quella. L’altra.”

“Jashin!!!!”
Urlò il bambino come un assatanato. Ancora più timore negli occhi delle altre, l’unica a non ridere però era Michiko ancora preoccupata per la sua salute e per quella dei bambini.
“Bene noi andiamo altrimenti questi animali inizieranno a brontolare per la fame.”

Mitsuki annuì e rimase sola con la biondina che stringeva i pugni sulle gambe.
“Cosa ti turba?”

“Nulla.”
“Non avrò lo sharingan o il byakugan, ma so quando stai male.”
“Non è fisico.”
“Lo so.”
“Cosa hai visto?”
La luna piena c’era stata poche settimane fa, proprio prima del parto, non aveva previsto però la nascita dei figli di Mitsuki, ma quella dei suoi e quel ch’era peggio era che uno dei due non sarebbe sopravvissuto.
“La bambina non ce la farà.”

Disse con gli occhi ormai pieni di lacrime.
“Invece nascerà come i suoi fratelli.”
“Come puoi esserne sicura io …”
“Sei agitata. Toccherà a te per questo il tuo stato d’animo le influenza.”
Michiko la guardò perplessa, ma come…
“Itachi, il piccolino seguirà le stesse fasi del padre.” Sorrise. 


Erano in marcia da più di un’ora quando si avvicinarono ad un fitto bosco e lo oltrepassarono, tra gli alberi e arbusti videro una casa e dentro si sentiva un vociare fin troppo altro, e dolci voci chiare cantavano. Risa infantili echeggiavano tra i rami.

“Le abbiamo trovate.”

***************************************

Salve a tutti, parto da questa bellissima situazione che... non vi ho messo il parto in diretta altirmenti mi bestemmiate e poi mi sono divertita da morire a scrivere il chappy, sembrava che le dita scrivessero da sole, cioè che io non pensassi niente ed il mio cervello facesse tutto lui. Buon per lui!
(Papàààààààààà ndHidanj)(Figlio mio! Che Jashin ti benedica! ndHidan)(Giuro che se imitate Rock Lee e Gai, vi faccio fuori anche se siete immortali! ndMe)(Nuuuu io ti voio bbene... ndHidanj)(Coccolino vieni qua!!! ndMe*abbraccia piccolo Hidan*)(Giù le mani da mio figlio! ndSarah)(Calma calma lo volevo solo coccolare tu lo picchi! ndMe)(Se lo merità non deve farmi incavolare! ndSarah)(Sii paziente. ndMe)(No! Deve essere come Kakuzu che sta lì col suo abato a contare. ndSarah)(Noooo, Kakuzu jr. sta con il papà a contare???? O___O oddio! ndMe)(eee misà che lo ha converitot al dio dei soldi ndSarah)(Jashin è ... ndHidan)(Zitto!!!! ndMeSarah)
Apparte la mini scenetta, ringrazio coloro che leggono e recensiscono, ho dovuto stoppare qui il chappy per permettere all'altro di essere più vago. Grazie a tutti. PS. Il nome del capitolo è semplicemente riferito al fatto che siccome lo sharingan di solito "disturba" e reagisce nei pensieri della gente, la nostra piccola Mitsuki potrebbe fare altrettanto XD^^
  
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