You're my end and my beginning
ซ Cause all of me
Loves
all of you
Love
your curves and all your edges
All
your perfect imperfections
Give
your all to me
I'll
give my all to you. ป
Decimo
capitolo:
Erano rimasti al
parco per tutta la mattina, pranzando con un sandwich
al chiosco e una bibita fresca, poi Zayn li aveva lasciati soli - non voglio
intromettermi ancora nella famiglia, aveva
detto testuali parole -, spiegando di dover tornare da Louis e aiutarlo
nel
sistemare la casa.
Erano rimasti quindi
solo lui e Aileen, che - una volta rientrati nellappartamento
- si erano circondati di bambole e peluche, dimenticandosi del tempo
che
scorreva veloce; tutti presi da quel gioco per poter prestare
attenzione ad
altro.
Quando Liam sent์ suonare il
cellulare, che aveva appoggiato sul
tavolino, si allung๒ per prenderlo e
lesse il messaggio di Jade
sottovoce; laveva invitato a una
nuova esibizione di Perrie, includendo la notizia
dellassenza di sfere e
birilli. Ci pens๒ un attimo su,
chiedendosi se fosse il caso di
risponderle immediatamente o aspettare ancora un po, ma poi
sent์ il campanello
suonare, si alz๒ in piedi ed infil๒ il cellulare in
tasca. Avrebbe risposto dopo,
non era obbligatorio accettare immediatamente e non cera alcuna
fretta.
Controll๒ unultima volta la
bambina - stava seduta a gambe incrociate di fronte al
tavolino e parlava con la sua bambola preferita, fingendo di darle il t่ -, poi si
pass๒ i palmi sul sedere
e percorse velocemente il corridoio, girando la
chiave nella toppa e fissando il sacchetto enorme che occupava tutta la
visuale, impedendogli di capire chi ci fosse alla porta.
Riconosceva
solamente il marchio del Lan King, tutto il resto stava
nascosto dietro quel sacchetto, e strinse le dita attorno alla maniglia
dottone,
cercando di non far vedere la delusione, quando incroci๒ un paio di
occhi verdi scintillanti.
- Har?- sussurr๒, ignorando con
tutto se stesso quellattorcigliarsi
delle viscere nellaver davanti il
ragazzino sbagliato.
Si schiar์ la voce,
spostandosi per farlo passare, e domand๒ in un
bisbiglio: - Che ci fai qui?-
Lo osserv๒ fare spallucce,
dondolarsi sui talloni, stringere le dita attorno ai
manici della borsa - tutta una serie di tic nervosi, che indicavano
chiaramente
il suo stato danimo - ma il
maggiore tenne le braccia incrociate al petto,
ricordandosi perfettamente quella scenata - non affatto necessaria -
che
avevano avuto su Zayn.
- Questo ่ il vostro
preferito.- sussurr๒ invece il
ricciolino, porgendogli la borsa ed
aggiungendo: - A Leen farเ piacere sapere
che..-
- Non hai risposto
alla domanda.- lo interruppe con un tono di voce
freddo, non muovendosi da quella posizione e vedendolo irrigidirsi di
rimando.
- Cosa sei venuto a fare? Pensi che con un po di cibo dasporto si possa
risolvere tutto?- insistette,
tenendo gli occhi fissi su di lui mentre scuoteva il capo e ripeteva il
suo
nome, quasi in una supplica.
Lasci๒ scivolare le
braccia lungo i fianchi al suo: - Mi sei mancato, L์.-, per poi
aprirle ed avvolgerle attorno al corpo del sedicenne, premendo le
labbra tra i
suoi ricci e chiudendo gli occhi.
Cerc๒ di zittirlo, perch้ non aveva bisogno
di nessuna scusa, ma il pi๙ piccolo
aveva iniziato a parlare a raffica e non sembrava intenzionato a
fermarsi.
Continuava solamente a ripetere che gli dispiaceva troppo, che era
colpa sua e
non avrebbe mai dovuto intromettersi, concludendo tutto con un debole
sussurro
e: - Son solo troppo geloso, perch้ so che lui non ่ quello giusto per
te e ti farเ solo
soffrire.-
- Harry.- lo richiam๒, appoggiando le
mani sulle sue spalle per
allontanarlo. - Quel che cercavo di dirti laltro giorno.. tra
me e Zayn, tra me e lui non c่ nulla.-
aggiunse, aggrottando la fronte nel sentire come fossero amare quelle
parole
sulla lingua. - Non ci sarเ mai niente, mai.-
insistette, domandandosi se
quello fosse un modo per convincere Harry o se stesso.
Inclin๒ il viso, tenendo
gli occhi fissi sulle espressioni del pi๙ piccolo -
laveva
intravisto sospirare di sollievo, come se ancora si illudesse di poter
avere
una possibilitเ -, e poi strinse
una mano sulla sua spalla, rivolgendogli un sorriso
enorme e dandogli un piccolo buffetto sulla guancia, allontanandosi e
facendogli cenno di seguirlo.
Non appena Harry
mise piede in salotto - Buonasera,
piccola Leen, laveva
sussurrato con una dolcezza incredibile -, venne travolto in poco tempo
dalla
bambina, che gli corse incontro e si lasci๒ prendere in
braccio; un continuo ripetere di Haz o Pensavo
ti eri dimenticato di me, mentre Liam
prendeva posto sul divano e
appoggiava la borsa al proprio fianco.
Il castano rest๒ in silenzio ad
ascoltarli, piegando le gambe e
tenendo le ginocchia strette al petto, non riuscendo a smettere di
sorridere
nel vedere quella bambina irradiare cos์ tanta felicitเ; forse Zayn non
aveva tutti i torti, Aileen era
un dono e lui doveva smetterla di vederla solamente come copia della
madre.
Perch้ quella bambina era
molto di pi๙, aveva sue
caratteristiche e lati del carattere
completamente suoi, influenzati dallaverla cresciuta lui
stesso.
Forse riusciva a
vedere quel poco di bene che aveva fatto, forse non
aveva sbagliato ogni cosa con lei e non se la cavava male come genitore.
Scosse la testa per
riprendersi da quei discorsi, sentendo la bambina
ripetere Lili, e la aiut๒ a
sollevarsi per poterla far sedere sulle proprie gambe, ridacchiando al
suo
battere le mani e ripetere Haz
ha
portato il cinese.
Non avrebbe cambiato
nulla di quel momento - Aileen, cos์ felice e
stretta a lui -, era qualcosa di perfetto e che avrebbe volentieri
conservato
nella memoria. Per non dimenticare nulla, n้ la risata di Lyn o
le battute stupide di Harry.
Quandera ormai mezzanotte
- Aileen dormiva da quasi due ore, tutta avvolta
nelle coperte e con un sorriso spensierato sulle labbra - Liam era
sdraiato sul
divano, la testa sulle gambe di Harry e i piedi a penzoloni dal divano.
Si
stava rilassando completamente, grazie alle dita magiche del pi๙ piccolo, e
non aveva smesso un secondo di borbottare di Louis e di quanto fosse
irritante
averlo sempre attorno; aveva accennato alla vacanza, che si era dovuto
prendere
obbligatoriamente, alluscita con Jade e a
quanto si sentisse sullorlo di un
precipizio. Non aveva detto nemmeno una parola di Zayn - non tanto per
il suo non provare determinate
sensazioni per
lui, piuttosto il contrario -, non sapendo come avrebbe potuto
prenderla Harry
e volendo evitare un nuovo litigio su quanto si stesse cacciando in un
guaio e
su quanto non stesse pensando alla bambina.
- Quindi Jade ti
piace?- gli domand๒ il sedicenne, un
velo di curiositเ nascosto
dietro fin troppa invidia, ottenendo in risposta un grugnito e unalzata di
spalle. - Non ่ cos์ difficile
rispondere, idiota. Ti piace s์ o no
questa ragazza?- insistette, tirandogli qualche ciocca di capelli e
sentendo il
verso gutturale del pi๙ grande, che aveva
solo iniziato a lamentarsi
per il sonno e aveva cercato di scacciargli la mano.
Fu solo dopo
parecchi minuti che si arrese, sospir๒ e borbott๒: - Jade ่ carina,
simpatica.. ่ semplice passare
del tempo con lei. Ma le manca quella cosa per
attirare la mia attenzione, da quel punto di vista. Lo sai anche tu,
Har.- per
poi sollevare appena il viso, intrecciando i loro sguardi ed annuendo
al suo
cenno verso il basso.
Rote๒ gli occhi al suo
commento - qualcosa di molto simile a Io
ce lho,
ma non mi vuoi- a cui
rispose con uno sbuffo e un: - Sei minorenne.-, venendo completamente
ignorato
da quello che si mise a brontolare sulla scusa
patetica.
- Quello ่ il motivo pi๙ importante.- continu๒ a parlare
sopra il ragazzino, allungando le braccia per stiracchiarsi e cercare
di
convincersi a spostarsi nel letto. - Vorrei evitare la prigione, il
togliermi laffidamento
porterebbe solo ad una serie di casini pi๙ grandi di me e te
messi assieme. Poi pensaci,
per cosa? Ti ho giเ detto che mi stai
simpatico e sei carino, ma non ti vedo a far
determinate cose e..-
Si blocc๒ allo sbuffo di
Harry, ignorando il suo insistere sul metterlo alla
prova, e grugn์: - Vuoi sentirmi
dire ancora una volta quella bella frase? Ti vedo
come un amico, Harry. Esci con qualcuno, levati questa fissa.-
- Ma io..-
- Ho sentito che ti
hanno visto alla festa di Tomlinson.- salt๒ fuori allimprovviso,
mettendosi seduto nonostante le lamentele del pi๙ piccolo. - Con quel
ragazzo con cui stai
uscendo e..-
Rest๒ spiazzato nel
sentirlo sfogarsi ed esclamare: - Ma lui non ่ te!-, si
pass๒ una mano dietro la
nuca, appoggiando poi il palmo sulla sua coscia
per sussurrare, con quanta pi๙ delicatezza e
dolcezza possibile: - Devi
superare questa cosa, non provo quel che provi tu. Ti stai solamente
illudendo.-
Non riusc์ a far nulla,
trovandoselo in poco tempo seduto a cavalcioni sopra le
proprie gambe, e gli ferm๒ il viso con quei
pochi centimetri a separare le
loro labbra, scuotendo il capo al suo bisbigliare: - Fammi provare.-
- Non provo nulla,
Harry.- ripet้ nuovamente,
cercando di mettergli in testa quel
concetto, per poi riprendere a parlare in un sussurro: - Se ti baciassi
ora,
non proverei nulla. E se anche ti concedessi questa possibilitเ? Se
finissimo a far sesso ora, non cambierebbe nulla. Continuerei a non
provare
nulla per te, ti userei semplicemente per svuotarmi le palle. E tu non
puoi
volere questo, meriti tutto lamore di questo
mondo. Ma non da me, Har. Io non
posso darti nulla.-
Lo sent์ cercare di
liberarsi, di scacciargli le mani e annullare le distanze,
ma riusc์ a trattenerlo e
render vano ogni suo sforzo, scuotendo nuovamente il
capo al suo: - Puoi darmi quello che voglio.-
- S์, puoi.- lo sent์ insistere, un tono
di voce deciso come lespressione
del viso. - Perch้ io voglio te, mi
basta qualsiasi cosa. Mi basta un tuo bacio, del
sesso.. tutto quello che vuoi, L์. Puoi usarmi,
scoparmi, perch้ sei tu e
io ti voglio.-
- Ti ho giเ ripetuto che..- cerc๒ di
spiegare con pi๙ calma, sbarrando
gli occhi nel sentire il contatto delle sue labbra e
una sua mano a premere contro il cavallo dei pantaloni. -.. Harry!- si
lasci๒ sfuggire
con un tono fin troppo alto della voce, staccandosi e alzandosi dal
divano con
uno scatto. - Come devo dirtelo? Stavo cercando di essere quantomeno
gentile,
ma ora te ne devi andare.- sibil๒, strofinando lavambraccio contro
la bocca ed ignorando il
pensiero su quanto lodore
di
Zayn fosse ancora
presente.
Osserv๒ il pi๙ piccolo alzarsi,
nemmeno una briciola di risentimento in viso, e
ridusse gli occhi a due fessure nel sentirlo aggiungere: - Non darai
mai la
possibilitเ a nessuno. Da una
parte si deve lottare con un fantasma e dallaltra con
uno stronzo. Ti ha lasciato per una bambina, Liam. Ti ha lasciato per
Leen. E
io non lo farei mai, io potrei aiutarti e..-
Non riusc์ a bloccarsi a quel
punto, strinse le dita attorno al suo braccio -
gonfiandosi dorgoglio e di rabbia
- e sibil๒: - Tu non sai cosera Kaylyn per me.
Non sai chi era Rick. Non sai
chi sono io. E non hai alcun diritto di entrare nella mia vita e
sperare che io
accetti laiuto di un
bambino.- per poi accompagnarlo alla porta e sbattergliela
in faccia, non riuscendo nemmeno ad essere educato dopo aver sentito il
modo in
cui aveva definito la ragazza. Un fantasma, per lui era semplicemente
quello.
Si butt๒ nel letto, ancora
completamente vestito, e affond๒ il viso
tra i cuscini - lodore pungente di
Zayn sembrava aver impregnato tutta la stanza -,
lottando contro quella sensazione di panico nello scoprire di esser dipendente da quel cuscino, da quellodore.
Infil๒ una mano in tasca -
il cellulare aveva iniziato a vibrare
interrompendo i pensieri - e rest๒ con una guancia
premuta contro la federa,
leggendo il messaggio e sentendo il cuore pompare troppo velocemente.
Durante
la giornata aveva visto Zayn prendergli il telefono, evidentemente
doveva aver
preso il numero e ora gli scriveva: Avrei
dovuto succhiartelo, almeno ora saprei com่
il tuo sapore.
Strinse il cellulare
in una mano, trattenendo la voglia di
rispondergli male o chiamarlo - no, non voleva sentire la sua voce per
poter
riuscire a dormire -, e con laltra si aggrapp๒ al cuscino, non
accorgendosi di star piangendo
e fammela
dimenticare.
Durante il resto
della settimana si era concentrato solo sul lavoro e
su Aileen, ignorando tutti gli altri e chiudendoli fuori dai pensieri e
dalla
testa. Era stato difficile in un primo momento, Harry si svegliava
presto e si
faceva trovare davanti allo studio con tante scuse e un caff่ americano
caldo, mentre Zayn li osservava con una smorfia e le braccia incrociate
al
petto.
Lui ignorava Harry -
gli rivolgeva un semplice cenno, un saluto e poi
lo superava -, ma con Zayn era molto pi๙ complicato. Non
aveva ancora capito chi dei due
si stesse ignorando, era pi๙ che sicuro di
essere stato il primo a decidere
di chiudere i ponti, ma poi, quando lo vedeva fermo ad aspettare che
Louis lo
raggiungesse, capitava che i loro sguardi sintrecciassero ed
era sempre Zayn il primo a
voltarsi dallaltra parte con una
smorfia.
Si ripeteva che a
lui non doveva importare, a lui non importava
assolutamente di Zayn Malik - del ragazzino saccente ed orgoglioso -,
ma poi
ripensava allultimo momento
insieme e iniziava a domandarsi se avesse fatto
qualcosa di male, se lavesse offeso in
qualche modo. Pi๙ si
ripeteva che la sua vita sarebbe stata migliore senza di lui, pi๙ trovava
disegni di Aileen raffiguranti una famiglia che non sarebbe mai
esistita. Il
gioved์ non era riuscito a
trattenersi e, allennesima domanda su
dove fosse finito lo zio Zee, si
era messo a gridare che non cera nessuno
zio e nessuno Zee, che era solo un ragazzino e doveva dimenticarselo.
Ancora
non riusciva a capire a chi avesse gridato quelle parole, se alla
bambina - che
era scoppiata subito dopo a piangere - o a se stesso.
Quando poi il venerd์ Jade gli aveva
mandato un messaggio -
chiedendogli di confermare o dargli un qualsiasi tipo di risposta -, si
era
sentito nuovamente ad un passo da un crollo emotivo. Aveva declinato linvito,
nonostante una parte dentro di lui gli ripetesse che poteva essere una
giusta
distrazione, e il pomeriggio, dopo aver accompagnato Aileen alla festa
di
compleanno di unamica, si era
trovato in una via piena di negozi sportivi.
Era tornato a casa
con uno skateboard, non riusciva nemmeno a capire
il senso di quellacquisto, e laveva abbandonato
nel corridoio, cercando di non
pensare troppo a quel ragazzino e alla sua fissa per le giacche di
pelle e
quelle tavole con le ruote.
Quando, dopo vari
tentativi di distrarsi, fall์
miseramente dal tenere la mente lontana dallargomento Zayn
Malik, scrisse un nuovo messaggio a Jade, informandola di
aver cambiato i
piani per quel fine settimana e di essere completamente libero. Cos์ quella
sera, dopo aver lasciato Aileen alla signora Hall, aveva indossato un
paio di
pantaloni e una camicia azzurra, aveva fissato il riflesso nello
specchio -
mentre cercava di sistemarsi i capelli in un ciuffo - e si era detto mai pi๙
ragazzini nella tua vita.
La serata ideale,
che aveva programmato nella testa, era completamente
diversa da quel che stava succedendo: aveva varcato la soglia di quel
pub -
troppo rumore, musica troppo alta e troppa confusione -, era stato
preso sotto
braccetto da Jade e si era trovato immediatamente un bicchiere di qualcosa in mano. La penombra in quel
locale rendeva impossibile persino riconoscere il vero colore di quella
sostanza, ma ascolt๒ il suggerimento
della ragazza e il Tutto
dun
sorso, Lee., arricciando
le labbra in una piccola smorfia al sapore pungente dellalcool. Era
decisamente troppo tempo che non usciva, non beveva e non dimenticava i
problemi.
Si spostarono subito
dopo - ancora due o tre bicchierini di shots dai
colori vivaci ed accesi - tra la massa di gente sulla pista da ballo,
sciogliendo via via limbarazzo iniziale e
riuscendo a godere di quel
momento solo loro, ignorando le gomitate che arrivavano regolarmente e
li
obbligavano a stringersi di pi๙. Ad una
particolarmente forte Jade aveva quasi
perso lequilibrio,
costringendo Liam ad avvolgere un braccio attorno alla sua
vita, per non farla finire a terra e schiacciata sotto tutte quelle
persone, e,
dopo un primo momento iniziale di imbarazzo, ripresero a ballare con le
dita
della ragazza a sfiorargli le braccia e i fianchi che le stringeva
appena con i
palmi.
Non appena la sent์ dire - un tono di
voce molto alto contro lorecchio
per poter superare i decibel della musica - di avere sete, si allontan๒ da lei e
le fece un cenno verso il bancone, informandola del fatto che sarebbe
tornato
con i loro drink e di aspettarlo in quel punto. Solo al suo cenno dassenso si
decise a farsi spazio tra la folla, percependo delle dita stringersi
attorno al
polso e trovandosi lattimo dopo con la
schiena contro il muro; non
ebbe nemmeno il tempo di ragionare, spostarsi o capire cosa stesse
succedendo
perch้ si trov๒ un paio di labbra
contro il collo e quel particolare profumo a
riempirgli le narici, obbligandolo a sussurrare uno Zayn che assomigliava
vagamente ad un gemito.
- Che ci fai.. qui?-
sinform๒ subito dopo,
spingendo il capo contro il muro e
strizzando gli occhi nel percepire la sua lingua contro il collo, a
lasciargli
una scia di saliva e dei segni rossi a giudicare da come stava
succhiando sul
punto scelto. Strinse per istinto le dita sulla sua maglia, trattenendo
il
gemito al suo improvviso movimento di bacino, e grugn์ al: -
Potrei farti la stessa domanda.-
Era buffo come
avesse accettato linvito di Jade per
rilassarsi, stare lontano
dalla confusione della testa, per trovarsi poi catapultato in quel
chiasso e
con la causa di ogni suo pensiero e motivo dirritazione. Una
serata lontano da ragazzini
sfacciati ed impertinenti, poi si trovava con il peggiore di quella
specie
attaccato al collo e lui che non faceva assolutamente nulla per
fermarlo, anzi
sporgeva quasi il collo per invitarlo a lasciare pi๙ segni.
Arricci๒ la maglia nella
stretta, facendogli sollevare appena il tessuto -
alcuni polpastrelli a contatto con la sua pelle morbida e calda -, e
mand๒ a puttane
tutti i buoni propositi, spostando un palmo a premere contro il suo
fondoschiena per averlo completamente contro il proprio corpo. Lo sent์
farfugliare, preso alla sprovvista, e fece un movimento con la spalla,
dando un
colpo leggero alla sua fronte per fargli sollevare il viso e premere le
labbra
contro le sue.
Aveva deciso in quei
pochi secondi di fregarsene di ogni cosa, di
agire distinto e non
pensare alle conseguenze; il giorno dopo avrebbe potuto
dar colpe ad ogni cosa: alla musica assordante, alle luci soffuse, allalcool o a
Zayn. Ma in quel momento poteva semplicemente godere di quelle
attenzioni,
lasciarsi andare e non pensare a nientaltro se non i loro
corpi cos์ stretti,
il calore che il ragazzino irradiava, le sue dita a scompigliargli il
ciuffo e
quella stretta sulle spalle, come se volesse strappargli i vestiti di
dosso.
- Son qui per un
amico, ่ il suo
compleanno..- lo sent์ iniziare a
spiegare con un tono affannato, mentre lui era tutto preso dallo
strofinare le
labbra contro il suo collo. -.. il padre di Louis si ่.. si ่ incazzato
parecchio per la storia della super-festa e non abbiamo potuto usarla,
per
questo ci siamo spostati qui. E Lou insisteva tanto, perch้ c่ una
ragazza con cui scopa da un anno e.. Cristo, Payne, se sapevo che
bastava
sbatterti contro un muro per averti.-
Scoppi๒ a ridere alle sue
ultime parole, avvicinando ulteriormente i loro
corpi con i palmi sul suo fondoschiena, e strinse i denti sul lobo del
suo
orecchio, bisbigliando: - Continua a parlare di Louis, era
interessante.- ed
ottenendo in risposta dei grugniti, assieme ad inviti a rendere le cose
tra
loro pi๙ interessanti.
Si stacc๒ dopo qualche minuto
dal suo collo, un sorrisetto soddisfatto sulle
labbra, e lasci๒ la presa sul suo
sedere, per poter strofinare il dorso di una mano
contro la sua guancia e sussurrare: - Questo ่ tutto quello che
avrai stasera, piccolo.-
Si sent์ chiamare per nome,
mentre sgusciava dallo spazio tra il suo corpo e
il muro, assieme ad insulti e Mi
stai
fottendo la testa!, raggiungendo il
bancone per poter ordinare i
drink e tornare dalla ragazza che lo aspettava, intrattenendosi in un
ballo
strano con Danielle, la ricciolina che aveva conosciuto la settimana
prima nel
loro appartamento.
Offr์ loro entrambi i
bicchieri, dichiarando di non avere pi๙ sete, e
non riusc์ a togliersi il
sorriso dalle labbra, nemmeno quando Jade gli punt๒ contro lindice,
gridando: - Non ci credo! Ti sei limonato unaltra, mentre noi
eravamo qui ad aspettarti!-
Si strinse nelle
spalle a quellaccusa, non sapendo
nemmeno da dove iniziare per
difendersi - era sbagliato puntare sul non
con una ragazza -, e ascolt๒ i suoi borbottii e:
- Dovevo approfittarne
prima, lo sapevo. Ora non voglio baciarti, non quando hai addosso il
lucidalabbra di unaltra.-
A quelle parole Liam
si pass๒ la lingua sul
contorno delle labbra e pens๒ che - no, nessuna sostanza appiccicosa - il
sapore di Zayn era qualcosa di delizioso e soffocante assieme. E sapeva
esattamente quel che sarebbe successo una volta tornato a casa,
riusciva quasi
giเ a vedersi
con gli occhi chiusi e una mano stretta attorno al membro duro, mentre
si
masturbava pensando a quel ragazzino, alla sua lingua e al suo Mi stai fottendo la
testa.
Ma era lui quello
che stava impazzendo, ancora qualche giorno e non
avrebbe pi๙ retto per quel
desiderio di averlo. Non voleva essere il primo a
cedere - fosse stato per lui, in realtเ, non avrebbe voluto
cedere affatto -, ma sapeva
di essere sullorlo di quel
precipizio, un passo giเ nelloblio di quel
diventare succube di un ragazzino
dagli occhi nocciola e il profilo perfetto.
Quando la domenica
pomeriggio - Aileen per mano e pronti per la
giornata al parco - si era trovato davanti Harry, non era riuscito a
tenerlo lontano,
aveva accettato la sua compagnia - la bambina ci teneva fin troppo - e
si erano
diretti tutti e tre verso la metropolitana, uno strano silenzio rotto
solamente
dalla parlantina della piccola e dalle risposte del ricciolino.
- Non ti chieder๒ scusa, ogni cosa
che ho detto.. la penso per
davvero.- inizi๒ a parlare con un
tono lapidario Liam, una volta preso posto sulla
panchina con il sedicenne che fissava a terra in silenzio. - Perch้ tu non mi
conosci, Harry. Puoi venire a casa mia quando vuoi, puoi stare con Lyn
e
giocare con lei. Ma con me no, non ti permettere mai pi๙.-
concluse, gli occhi fermi sulla bambina che stava giเ
socializzando con i coetanei.
Si volt๒ con il busto verso
il pi๙ piccolo, nel
sentirlo bisbigliare con un filo
di voce ed impaurito: - Io non sto giocando, sono serio.- e scosse la
testa con
un grugnito, chiedendosi quando mai sarebbe finita quella storia e
maledicendosi ancora una volta per laver preso a cuore
quel ricciolino.
Non continu๒ quel discorso,
preferendo restare in silenzio con
i gomiti puntati sulle ginocchia e i palmi premuti contro le palpebre,
e si
allontan๒ con uno scatto nel
sentire la sua mano avvolgersi attorno al braccio.
- Se continui con
questo comportamento, sar๒ costretto
ad allontanarti da noi.- stabil์ con lo stesso tono
freddo di poco prima,
vedendolo strabuzzare gli occhi e tirarsi quasi indietro da quellimprovviso
muro che aveva eretto tra loro. - Ti voglio bene, Harry. Ma non so come
farti
capire che ่ solo quello laffetto che ci lega.
E Lyn ti adora, ti considera
il ragazzo perfetto. Non costringermi ad allontanarti per una
stronzata.-
Strinse un pugno al
suo ribattere su quanto tutto quello non fosse una
stronzata - su quanto fosse
seriamente innamorato di lui e non riuscisse a pensare ad altro - e
allontan๒ la gamba
nel sentire la sua mano contro, allontanandosi impercettibilmente da
lui e
vedendolo preso contropiede da quella distanza che continuava a mettere.
- Fammi questo
favore, ่ lunica cosa che ti
chiedo.- sussurr๒ con gli
occhi fissi sulla figura della piccola che scendeva dallo scivolo. -
Fallo per
me o per Lyn, non voglio privarla di unaltra persona
importante. Ho giเ i miei
problemi a venire a patti con questa situazione, non obbligarmi a
rendere tutto
ancora pi๙ difficile.- parl๒ velocemente,
cercando di non lasciarsi prendere
eccessivamente dai ricordi e dal groppo che gli chiudeva la gola.
Sbuff๒ al suo: - Tu non
credi che io sia davvero innamorato di te, non ่ vero? Tu
pensi che sia tutta una sciocchezza.- ed annu์, pensando che, se
quel momento di sinceritเ volesse
dire liberarsi di quel problema, sarebbe stato crudelmente sincero.
- Una stronzata, per
lesattezza.- aggiunse
con un velo di aciditเ nella
voce, voltandosi con il busto verso di lui per poterlo affrontare
meglio. -
Pensi di essere innamorato di me, te ne convinci ogni giorno e continui
a
pensarlo. Ma non ่ di me che sei
innamorato. Cosa puoi saperne tu dellamore? Un
ragazzino di appena sedici anni.- lo prese quasi in giro, vedendolo
diventare
scuro in viso nel sentirsi punto nellorgoglio. - O forse
a questetเ amate
struggervi per un amore impossibile.-
E quella frase
cattiva ricevette una risposta di altrettanto spessore,
quel Tu
ne sai qualcosa, vero L์?" che
gli arriv๒ come una pugnalata
nel petto, facendogli spalancare gli occhi a corto
di parole.
Ma fu la frase
successiva a rendere vana ogni difesa, Harry che
sorrideva quasi soddisfatto nel dire: - Innamorato della ragazza di tuo
fratello.- a cui rispose con una scossa del capo e un debole: - Non
potrai mai
capire quel che cera tra me e lei.-
Nel sentirlo sputare
fuori qualcosa di molto simile a Son
solo stronzate., digrign๒ i denti e
sibil๒: - Rinunciare,
Harry. Devi saper rinunciare e rispettare le decisioni
altrui.- per poi incidere le unghie nel legno della panchina,
sussurrando: - Io
ho amato Kaylyn, non lo nascondo. Ma mi son fatto da parte, perch้ lei non
avrebbe mai amato me. E se ti dico di smetterla con queste stronzate
dellamarmi,
devi ascoltarmi.-
Restarono in
silenzio per qualche minuto, ognuno perso nei propri
ricordi, fin quando Harry non bisbigli๒ con un filo di voce
roca per il pianto: -
Quando lo vedrai? Quando capirai che son davvero innamorato di te? Che
vorrei
solo renderti felice e..-
- Ma io non voglio!-
lo blocc๒ con quellesclamazione,
vedendolo sorpreso e attirando gli
sguardi di alcuni passanti. - Cosa vorresti fare tu? Obbligarmi ad
amarti? Non
c่ idiozia pi๙ grande del
lasciati amare da me e mi amerai a tua
volta. No, non ti amo e non lo far๒ mai. E non ti
permetto di giudicare la mia
vita, di fare sentenze solo perch้ mi conosci da
quando sei nato. Io non voglio
nessuno nella mia vita, tantomeno un bambino capriccioso che vuole
avermi per
quale motivo? Solo per dirti che sei riuscito a farmela dimenticare?
Non ci
riuscirai mai, n้ tu o qualcunaltra. Io non voglio
amare nessuno, lo capisci?
Non voglio nessun altro nella mia vita che mi riempia di quelle
stronzate.
Perch้ non esiste un modo
per aggiustarmi, ora ti ่ chiaro?-
concluse, fermandosi per prendere fiato da quella lunga confessione,
appoggiandosi allo schienale della poltrona e coprendosi gli occhi con
un
palmo, strofinandolo poi lungo il viso.
Fu solo dopo cinque
minuti che sent์ il ragazzino dire:
- Devo solo accettarlo,
penso.- ed annu์, dandogli ragione,
per poi ascoltarlo aggiungere: - Anche se ่ difficile
starti vicino e non desiderare alcune cose.- e stringersi nelle spalle,
borbottando le sue scuse con le guance di una sfumatura rosata.
- Non scusarti.-
ridacchi๒ il pi๙ piccolo,
prendendolo alla sprovvista da quellimprovviso
cambio dumore e dal pugno
contro la spalla, obbligandolo ad arrossire
furiosamente al suo: - Sei solo fin troppo.. eccitante. Poi sei cos์ grande e
muscoloso, non ่ peccato pensare a
come potresti dominare bene.- e lasciarsi sfuggire
un Harry ad un
volume fin troppo alto.
Lo osserv๒ alzarsi dalla
panchina, trovandoselo davanti alla propria visuale, e
annu์ alla sua richiesta
di un semplice bacio a stampo - Posso
avere almeno lultimo? -,
cercando di non tirarsi indietro nel percepire un odore che non
rimandava a
Zayn - no, non stava pensando a lui e doveva toglierselo dalla testa -.
Mosse
nuovamente il capo in un cenno al suo: - Non provi proprio nulla, eh?-
e si
lasci๒ accarezzare una
guancia, ascoltandolo farfugliare qualcosa sul suo
essere decisamente
troppo.
Gli rivolse un
accenno di sorriso, guardandolo dargli le spalle e
allontanarsi, per poi arricciare le labbra in uno un po pi๙ allegro al
suo: - Domenica prossima vi porter๒ la colazione. Non
me ne vado da Leen.. e
nemmeno da te, L์.- e desiderando
solo che per quella volta avesse capito davvero la
loro posizione.
Quando Aileen era
poi tornata verso di lui, chiedendogli dove fosse
finito Harry, fu molto pi๙ semplice dirle che
avrebbero visto il
ricciolino la settimana dopo, che le avrebbe fatto una sorpresa e
doveva
semplicemente aspettare.
Sembrava essere
diventato tutto molto pi๙ semplice ma, quando
si trov๒ nel letto
quella sera, inizi๒ a sentire i soliti
ricordi cercare di prendergli la testa,
costringendolo ad aggrapparsi al cuscino con le dita e strizzare gli
occhi fino
a vedere nero e non quella stanza bianca.
Era cos์ stanco per๒, per via di quelle
ultime notti insonni, che
riusc์ ad addormentarsi
tra gli incubi, svegliandosi di scatto solo nel
sentire le dita sottili della bambina e il suo Lili che bast๒ a
trascinarlo fuori dal solito ricordo.
Si pass๒ una mano sul viso,
cercando di cancellare le tracce del pianto, e si
mise seduto, attirandola tra le proprie braccia e restando sorpreso nel
vederla
nascondersi contro il proprio petto, tutto il viso che teneva nascosto
contro
la maglia che stringeva tra le dita.
- Che succede,
Aileen?- le domand๒ dopo uno sbadiglio,
percependo solamente la
stretta aumentare e il suo capo scuotersi come a testimoniare il suo
non voler
dare spiegazioni. - Vuoi dormire con me? Hai avuto degli incubi?-
insistette
per cercare di capire qualcosa, passando le dita tra i suoi capelli per
farla
rilassare e ridurgli di conseguenza i singhiozzi.
Aggrott๒ la fronte nel
sentirla dire Tu e la
strinse un po pi๙ forte al suo
insistere e spiegare: - Non ho fatto gli incubi, ma tu s์. E continuavi
a gridare. Avevo paura.-, annuendo e facendola sedere sulle proprie
gambe per
poterla coccolare meglio, lasciandole qualche bacio tra i capelli fino
a quando
non sent์ il suo respiro
tornare regolare.
- Sto bene, piccola.
ศ tutto passato.-
sussurr๒ dopo
qualche minuto, lasciando scorrere il palmo lungo la sua schiena, per
poi
rimettersi sotto le coperte con la bambina stretta a lui e alla maglia,
come se
avesse paura di lasciare la presa. - Vuoi che ti racconti qualcosa?- le
domand๒, non
volendo addormentarsi per paura di trovarsi nuovamente al punto di
partenza.
Abbass๒ lo sguardo sulla
piccola, riuscendo quasi a sentire gli ingranaggi
del suo cervello, e le rivolse un sorriso allincrociare i suoi
occhi marroni, restando
perplesso alla sua domanda, al suo Ti
manca pi๙ la mamma o il papเ?.
- A te?- le domand๒ di rimando, non
sapendo cosa o come rispondere
a quella domanda allapparenza cos์ innocente. - Ti
mancano entrambi, non ่ cos์? La tua
mamma era una ragazza fantastica, le volevo un gran bene. Era quel che
Jessica ่ per te. E
non penso esista una parola per dirti quanto mi manchi il tuo papเ, Allie.-
continu๒ subito dopo,
vedendola illuminarsi tutta a quel nuovo soprannome e
ripeterlo pi๙ e pi๙ volte come a
testarlo sulla lingua.
- Comera il mio papเ? Non ne parli mai.-
Sent์ il petto
comprimersi cos์ tanto da far male,
lasciandolo a boccheggiare
per qualche secondo, e cerc๒ di ignorare il
tremore alle mani, mentre
farfugliava: - Era.. Paul era..- senza riuscire a trovare una parola
che spiegasse
tutto quanto.
- Hai presente i
principi della Disney?- salt๒ fuori allimprovviso,
vedendola annuire con un sorriso enorme e chiedere: - Mio papเ era un
principe?-
- Ovviamente!- esclam๒ con enfasi,
sentendo il petto scaldarsi per
quella felicitเ che solo lei
riusciva ad irradiare. - Era il principe pi๙ bello di
tutto il reame, sai? E aveva conquistato da subito il cuore della bella
principessa, anche se si ่ dovuto impegnare
tanto per chiederle di uscire.
Mi ricordo ancora tutto, erano due idioti.- scoppi๒ a ridere
subito dopo, sentendo le sue dita tirargli la maglia per chiedergli
spiegazioni
di quellultima parola.
- Due stupidi.- spieg๒ semplicemente,
stringendosi nelle spalle ed
aggiungendo: - Avevano la stessa etเ di Harry, quando
sono usciti la prima volta
assieme. Tuo papเ lha portata a
prendere un gelato, dopo aver visto uno dei film pi๙ noiosi
nella storia del cinema, ed era cos์ nervoso che, invece
di darglielo in mano, le ha
sporcato tutto il vestito. Tua mamma era furibonda, gliene ha dette
dietro di
ogni tipo e poi ่ venuta a piangere
da me, perch้ pensava lui non la
volesse pi๙.- continu๒ a
raccontare tra le risatine, riuscendo a riportare tutta quella scena
nella
testa e come se la vedesse in quel momento.
- Lili?-
Abbass๒ nuovamente lo
sguardo sulla bambina, vedendola indecisa se parlare o
tenersi dentro quella domanda, e strofin๒ il pollice contro
la sua guancia, invitandola a
continuare con uno sguardo e sentendola dire: - Sarebbero contenti di
me? Il
papเ come.. mi voleva
bene?-
- Aileen.- la chiam๒ per attirare la sua
attenzione, tenendo il
palmo contro la sua guancia e strofinando il pollice sulla sua pelle
morbida. -
Sai che era il suo nome preferito? Aileen. E pensava sempre a come
sarebbe
stato bello avere una bambina. E tu sei speciale, sai? Ti avrebbe
adorata,
proprio come faccio io.- aggiunse in un bisbiglio, vedendola annuire e
tornare
a nascondersi contro la maglia; ascolt๒ in silenzio i suoi
respiri, chiudendo gli occhi
ed addormentandosi mentre la teneva stretta a s้.
Angolo
Shine:
Vorrei dirvi che i
capitoli angst stanno giungendo ad una conclusione
.. ma nooo! Langst vi perseguiterเ fino alla fine. (E
ci sarebbe da aspettarselo
dai temi che vengono trattati, posso metterci tutto il fluff che volete
ma langst resta
sempre nello sfondo)
Il rapporto tra
Harry e Liam sembra stia prendendo una giusta piega,
Jade si avvicina sempre pi๙ a Liam e Zayn..
Zayn ่ Zayn.
Non penso di aver
nientaltro da aggiungere,
grazie a tutti per seguirmi
con cos์ tanta passione
(Credo si possa usare questo bel termine.)
A venerd์ prossimo!