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Autore: xX__Eli_Sev__Xx    06/10/2014    1 recensioni
[Seguito della One-Shot "You abandoned me"; spoiler X-Men DOFP]
Charles, Erik, Logan e Hank tornano a villa Xavier per tentare di localizzare Raven. Ad aiutarli ci sarà Charlotte Xavier, sorella di Charles, anch'essa mutante.
Durante le ricerche e gli allenamenti per migliorare i suoi poteri, Charlotte scoprirà cose che avrebbero dovuto rimanere nascoste, segreti mai rivelati e così potenti che sconvolgeranno totalmente la sua vita.
Nella corsa contro il tempo per salvare l'umanità e impedire al terribile futuro descritto da Wolverine di avverarsi, ognuno degli X-Men dovrà fare i conti con il proprio lato oscuro e mettere da parte l'orgoglio e l'odio per salvare, non solo le persone amate, ma l'umanità tutta.
Genere: Azione, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Dottor Henry 'Hank' McCoy/Bestia, Erik Lehnsherr/Magneto, James 'Logan' Howlett/Wolverine, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The second chance

CAPITOLO TRENTUNO

 
Charlotte stava osservando il giardino fuori dalla finestra. I raggi del sole riscaldavano la finestra e il calore, penetrando anche all’interno, rendeva la stanza calda e l’aria quasi soffocante.
La ragazza stava ripensando agli eventi dei giorni precedenti. Le allucinazioni, la paura di Charles, era tutto così assurdo…
Hank le aveva detto che Erik era ciò che la teneva ancorata alla realtà, perciò se avesse avuto il dubbio su ciò che si trovava davanti, avrebbe dovuto chiamare lui.
Charlotte era contenta che Erik avesse accettato di aiutarla, ma ciò non toglieva che ciò che vedeva ogni notte da quando era tornata a casa e tutte quelle visioni fossero spaventose.
«Ehi.» disse una voce dietro di lei.
Blade si voltò e quando vide Charles fermo sulla porta, dovette reprime l’istinto di scattare in piedi e allontanarsi. «Ciao, Charles.» sussurrò.
Lui le sorrise timidamente, quasi avesse paura di spaventarla, mosse qualche passo verso di lei, poi si fermò sedendosi al tavolo. «Come stai?» domandò l’uomo.
Lei sorrise. «Bene, credo.»
Il professore annuì, poi attese. Stava cercando le parole per chiederle scusa per ciò che le aveva fatto passare e non erano facili da trovare. Tutte le torture, le visioni che le aveva indotto… si sentiva in colpa. «Lottie, ascolta…» cominciò «Io… Mi dispiace.» concluse «Mi dispiace così tanto per quello che ti ho fatto…» una lacrima gli solcò la guancia.
Charlotte sentì il suo cuore farsi pesante. Abbassò lo sguardo e sentì gli occhi pizzicarle. Sapeva che a lui dispiaceva, ma il ricordo del suo volto, delle espressioni soddisfatte che le rivolgeva dopo le torture erano difficili da dimenticare e da sopportare.
«So che scusarmi non basterà mai.» continuò Charles «Quello che ti ho fatto passare è stato terribile, crudele e inaccettabile.» sospirò per tentare di mantenere la voce ferma. «Se non vorrai perdonarmi, lo capirei, davvero.» detto questo si alzò e fece per andarsene.
Charlotte sollevò lo sguardo e si alzò a sua volta.
Non era colpa di Charles. Trask l’aveva costretto. Non era colpa sua.
Lo raggiunse e prima che uscisse dalla cucina, lo prese per un braccio costringendolo a voltarsi. «Aspetta.» disse in un sussurro «Non è colpa tua. Non hai nulla da farti perdonare.»
«Lottie, io ti ho torturata.» le fece notare lui.
«Lo so, ma era Trask che ti stava costringendo. Non eri in te. Non potrei mai essere arrabbiata con te.» lui sollevò lo sguardo verso di lei appena in tempo per vederla avanzare per gettargli le braccia al collo. Si strinse forte a lui e singhiozzò «Ti voglio bene, Charles.»
«Anche io ti voglio bene, Lottie.» le sussurrò lui dandole un bacio sulla guancia e circondandole la vita con le braccia.
 
***
 
Erik bussò alla porta della camera di Charlotte e quando lei lo invitò ad entrare, la spinse delicatamente. La ragazza era sdraiata sul suo letto, intenta a leggere un libro. Quando sentì la porta aprirsi volse lo sguardo verso di lui e gli sorrise.
«Ciao, Erik.» lo salutò. Chiuse il libro e si mise seduta con le gambe incrociate.
Magneto si avvicinò e si sedette accanto a lei, scostandole un ciocca di capelli dal viso.
«Ciao.» replicò «Ti va di fare una passeggiata?» domandò.
Lei sorrise. «Sì.»
Erik le porse la mano e, quando lei la strinse, l’aiutò ad alzarsi dal letto. Attese che si fosse infilata le scarpe e poi, insieme, uscirono dalla villa, diretti nel giardino.
 
***
 
Charles stava osservando Erik e sua sorella che passeggiavano mano nella mano nel giardino. Lei sembrava davvero felice, ma al professore proprio non andava giù che lui avesse deciso di rimanere.
«Charles.» lo chiamò una voce alle sua spalle.
Lui si voltò e sorrise. «Oh, ciao, Raven.»
La ragazza avanzò verso di lui e gli poggiò una mano sulla spalla. «Lei è felice, Charles.» asserì «E anche lui, per la prima volta dopo tanti anni sembra esserlo.»
«È pericoloso.»
«No, Charles.» scosse il capo «È cambiato. Lei lo ha cambiato.»
Charles si voltò nuovamente per osservare Charlotte. Aveva sempre tentato di proteggerla, ma alla fine non ci era riuscito. «Se dovesse farle del male, io…»
«Lei sa difendersi, Charles.» ribatté Mystica «È una guerriera.»
Lui rise. «Forse hai ragione.» volse nuovamente lo sguardo verso la ragazza. «Grazie per essere tornata.» sbottò.
Raven sorrise. «Mi mancava, tutto questo.» spiegò con un gesto della mano «Mi mancavi tu
Charles le sorrise. «Anche tu mi sei mancata, Raven.» le sfiorò la guancia con una mano «Mi dispiace.»
«Per cosa?»
«Per averti fatto credere di volerti cambiare.» spiegò «Non ho mai voluto cambiarti. Sei meravigliosa così come sei.»
«Charles…» tentò di bloccarlo.
«No, aspetta.» la interruppe, doveva dirglielo, adesso o mai più «Io ti amo, Raven. Avrei dovuto dirtelo, avrei dovuto farti capire che eri importante per me…»
Lei, prima che potesse continuare, lo baciò. Dapprima, lui sembrò spiazzato, poi mosse le sue labbra su quelle di lei e le cinse i fianchi tirandola a sé e facendo aderire il suo corpo a quello della mutante.
Raven gli circondò il collo con le braccia e gli accarezzò i capelli.
Quando si separarono, fu la prima a parlare. «Ti hanno mai detto che parli troppo, professore?» gli sfiorò le guance con le mani e poi riprese a baciarlo. «Anche io ti amo.» sussurrò al suo orecchio e Charles sorrise stringendola forte a sè.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti! Eccomi qui con il 31esimo capitolo!
Spero vi piaccia anche se è un po’ breve! ;D
A Mercoledì con il prossimo!
Eli
   
 
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