Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: FoxFire    06/10/2014    3 recensioni
Cinque ragazzi, tutti con una loro storia, e con la stessa voglia di ricominciare a vivere.
Faranno un percorso, dove incontreranno molti amici, ma altrettanti nemici.
Tante amicizie si distruggeranno ed altre si rafforzeranno.
Una storia di odio e amore, cazzotti e lacrime, tradimento e passione.
Ma con la premessa che... Sopra Le Nuvole, (c'è sempre) Il Sole.
- Dalla storia:
'' Cos'hai li? ''
'' Questo? '' dice lei indicando la macchia nera che si intravedeva dai pantaloni a vita bassa
'' E' solo un tatuaggio. '' continua spostando i pantaloni un po' più giù scoprendo la scritta.
'' Sopra le nuvole, il sole ... Figo, mi piace! ''
'' Ce l'ha anche Nichi, è tipo il mantra della nostra vita. ''
Mentre si guardavano negli occhi, lui le fece un sorriso di quelli che scioglierebbero anche il Polo Nord.
Appoggiò la testa sopra la pancia di lei e rimasero sdraiati a guardare il mare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Let's Bet?
 
Nichi’s Pov.
 
Ero comodamente seduta sul dondolo con il libro di matematica poggiato sulle gambe; presi delle ciocche di capelli ed iniziai a farmi delle piccole e malriuscite trecce per avere una buona visuale di lettura per cercare di studiare in santa pace, nfatti, ero anche completamente struccata. La giornata non era brutta: il cielo era coperto da uno strato di nuvole che però lasciava spazio al sole di infiltrarsi e illuminare tutto. Indossavo una delle mie enormi felpe, non sicuramente delle migliori dato che era di un celeste sbiadito a causa della vecchiaia dell’indumento, e dei leggings neri; niente di troppo appariscente, giusto qualcosa di leggero per stare comoda in casa. Guardai di nuovo il libro. Iniziai a leggere ad alta voce la teoria sui limiti, a causa del mio disturbo dell’attenzione leggere ad alta voce era l’unica soluzione che potevo permettermi per riuscire a studiare qualcosa:  
<< In matematica, il concetto di limite serve a descrivere l'andamento di una funzione all'avvicinarsi del suo argomento a un dato valore (limite di una funzione) oppure l'andamento di una successione al crescere illimitato dell'indice (limite di una successione) >>
Cercai di capire cosa avessi appena letto, ma per me imparare la matematica era un po’ come provare a parlare arabo: una cosa impossibile. Cercai quanto meno di ripetere nella mente la frase per impararla a memoria, così chiusi gli occhi per concentrarmi.
 
***
 
<< Ti vedo solo adesso, sei a dir poco bellissima. Non ho mai visto un vestito così bello, e tanto meno una ragazza portarlo con la tua grazia. Tu mi stai facendo impazzire Nicole >>
<< Lo sai che non voglio essere chiamata Nicole >> ma di scatto, senza che potesse replicare, lo abbracciai e lui mi strinse a sé in una morsa ferrea come se io fossi il suo salvagente e lui stesse per crollare.
Sentivo il suo cuore battere a ritmo con il mio, il suo fiato che mi riscaldava il collo scosso da brividi. Ci staccammo e mi fece sdraiare sull’erba accanto a lui, con il suo braccio attorno alla mia spalla.
<< Non succederà mai più. Questa volta è finita. Lo è per davvero. E lo è per dare spazio ad un nuovo inizio. È la mia promessa per te, per scusarmi di come mi sono comportato nei tuoi confronti. Te lo prometto >> disse convinto lasciandomi un bacio sulla guancia più vicino alla bocca di quanto doveva essere; speravo davvero che le allusioni sul nuovo inizio potessero centrare con me, ma il quel momento non mi importava più di tanto.
Passammo allora la serata a guardare le stelle, mentre la musica rimbombava nel capanno e le ore che procedevano veloci, come un sogno in una notte di fine estate.

 
***
 
<< Cazzo, è successo di nuovo! >> pensai come sempre ad alta voce. L’ADHD era tanto bello quanto una catastrofe, insomma, rivivere quei momenti era qualcosa di magico, ma quando la mente partiva da sola era impossibile fermarla e cercare di concentrarmi di nuovo, ormai ci ero abituata ma se volevo restare al college dovevo impegnarmi e avere tutte le materie con una media decente. Erano stati chiari fin da subito: non avrebbero accettato ragazzi a gratis per vederli fare i loro porci comodi, pretendevano impegno e sicuramente non avevano tutti i torti.
Pensai ancora alla scena di prima, a quelle ore al ballo passate abbracciata a Niall dopo che mi fece la sua promessa:
<< Non vuoi entrare? Ci saranno dentro tutti i tuoi amici >> gli proposi, sperando in un no come risposta
<< Ci abito insieme, vederli un’ora in più al ballo sicuramente non mi cambia. E comunque preferisco stare qui con te >>
Arrossii senza che lui potesse accorgersene a causa del buio.
<< Mi ci vedresti mai come tuo possibile fidanzato? >> chiese spiazzandomi di punto in bianco
<< Come? >>
<< Hai capito, piuttosto dimmi che non vuoi rispondere o nella peggiore delle ipotesi dimmi anche di no, infondo tu sei quella sempre sincera >>
<< Non è che non voglio rispondere, ma ti sembra una domanda da farmi in questo momento? Voi maschi a volte siete proprio stupidi >> lo sgridai ridendo
<< Hai paura di un no? >> continuai io stuzzicandolo
<< Io ti vedrei come la mia fidanzata >> confessò (cambiando discorso)
 con una tale sincerità e spensieratezza spostandosi sul fianco verso di me, probabilmente stanco di guardare le stelle
<< Perché? >> chiesi curiosa, girandomi a mia volta verso di lui
<< Non lo so. Sei bella, semplice, simpatica e molto sensibile. Mi ci vedo molto con te, ti sento simile a me. Penso che tu rispecchi il modello di ragazza ideale per me>> confessò iniziando giocare con i miei ricci intrecciandoci le dita dentro
<< Non la conosco di persona, ma a occhio mi sembra una descrizione esattamente opposta a come è fatta Barbara >>
<< Quindi per te lei è brutta, difficile, antipatica e anaffettiva? >> chiese lui quasi divertito
<< No, ma che vai a pensare? Intendevo che lei non è bella, ma è figa. Lei non è semplice, lei cerca di essere di più. E non è sensibile, è forte. Una come me la sbranerebbe viva >>
<< E per il “simpatica”? >>
<< Beh, è logico che mi stia sul cazzo >>
<< Perché sei gelosa? >>
<< Non ti darò mai questa soddisfazione >>
<< Lo vedremo più avanti >> chiuse infine il discorso tirandosi a me e mettendosi col corpo sopra al mio, tenendosi però con i gomiti a terra per non fare peso su di me.
<< Sei bellissima, non riesco a smettere di guardarti con questo vestito >> mi sussurrò piegandosi al mio orecchio, lasciandomi poi un delicato bacio sulla guancia
<< Anche tu se lo devo proprio ammettere non sei niente male, questa sera sei un figurino, non è che ti puoi vestire sempre così? >> chiesi prendendolo in giro
<< Te riesci sempre a rovinare l’atmosfera eh? >> non risposi, feci passare qualche minuto di silenzio guardandolo negli occhi e sorridendo.
<< Niall… >>
<< Sì? >>
<< Io non solo ti vedrei come il mio fidanzato, ma lo vorrei proprio, e sì, sono gelosa di lei. Come hai detto tu, alla fine io sono quella sincera >>
<< La tua descrizione non era sbagliata, come ti vedo io è l’esatto opposto di Barbara, hai ragione te >>
<< E perché stavi con lei se cerchi una persona opposta? >>
<< Perché l’ho capito solo quando sei arrivata tu nella mia vita >> disse infine, chiudendo ogni discorso stringendomi in un abbraccio e tanti baci sul viso per il resto della serata, ma fortunatamente le nostre labbra quella sera non si incontrarono mai. Stava iniziando qualcosa di serio, e quel bacio così unico e magico sarebbe stato in un momento più adatto.
 
***
 
Chiusi il libro di scatto sbuffando: non avevo nessuna voglia di studiare, al massimo ci avrei riprovato prima di andare a letto. Non riuscivo a pensare ad altro, alle emozioni che mi trasmetteva, alle farfalle che avevo quando ero al suo fianco e che mi tornavano solo a pensare a quegli episodi. Niall mi aveva rubato il cuore, ma ancora non mi potevo fidare al 100% dopo i tira e molla che ha fatto con Barbara. In quel momento la porta della sala si aprì e spuntò Fede che mi riportò nel mondo reale; aveva i capelli arruffati legati in un cucù e indossava una maglietta grigia e nera a maniche corte che anche lei usava solo per stare in casa, notai infatti che come me era struccata: probabilmente entrambe avevamo avuto la stessa idea di studiare per tutto il pomeriggio, idea che io ovviamente avevo ormai accantonato del tutto. Mi sorrise e si sedette accanto a me. Appoggiai la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi, la cosa che mi piaceva era che dopo tutto quello che sarebbe potuto succedere, lei ci sarebbe stata; una figura costante nella mia vita senza necessariamente dare un nome “migliore amica” secondo me è riduttivo e inutile, anche se alla fine il concetto della nostra amicizia è proprio quello, ma bastava solo sapere che io c’ero per lei e lei c’era per me; ecco cosa era davvero importante.
<< Dove sono gli altri? >> chiese ad un certo punto
<< Se ne sono andati >>
<< Ma perché tutta sta tenerezza nel rispondermi? >> disse ridendo per il mio modo di fare svogliato, le feci la linguaccia.
In quell’istante arrivò Greta che a quanto fare si era messa d’accordo per vedersi con Fede, la salutammo lasciandole il posto sul dondolo:
<< Allora come va col tuo boy? >> chiese Fede iniziando la discussione.
Gre però si girò con aria sconsolata e rispose:
<< Così così, cioè, il problema è che… boh abbiamo caratteri troppo diversi e litighiamo spesso >>
Credo abbia ragione, per quanto poco conosca Logan, sembra un ragazzo molto timido e introverso, l’esatto opposto di Gre.
<< Si sono d’accordo, cioè non ha senso andare avanti se continuate a litigare >> le confessai sincera io
<< Mi sa che hai detto la stessa cosa ad un certo biondino >> disse Fede ridendo, le tirai una gomitata nelle costole e Gre la rimproverò:
<< Sei una stronza >> disse naturalmente non in modo offensivo, ridemmo tutte e tre.
Continuammo a ridere fin quando non sentimmo un urlo seccato dall’altra parte della staccionata:
<< Ma tutto sto baccano? OCHE! >> una testa bionda e una mora spuntarono dalla staccionata, e subito dopo si videro le due sagome per intero.
<< Se fate sempre così, diventa violazione della proprietà privata >>
<< Ciao anche a te Fede >> disse il moro ridendo
<< Zayn, Niall >>
I due scavalcarono senza neanche chiedere il permesso, presero due sedie dal tavolino e si misero di fronte a noi facendo due sorrisi stupendi.
Zayn aveva una camicia a quadri rossa aperta dalla quale si intravedeva una maglietta bianca, le maniche erano rivoltate sulle braccia toniche e questo lasciava scoperti i suoi tatuaggi.
Niall invece aveva una maglietta del Milan, una squadra italiana dai colori rosso e nero, con sotto dei pantaloncini sempre da calcio, cioè non faceva così caldo da mettere quei pantaloncini, ma capiamolo, lui è pur sempre quel demente di Niall Horan insomma.
Mi ritrovai a ridere come una stupida dei miei stessi pensieri con gli altri che mi guardavano male. Ad un certo punto, mi resi conto della situazione, mi lanciai in piedi e urlai:
<< Ma tu! Tu hai la maglietta del MILAN! Oddio io non ci posso credere! Ma sei serio? Ma chi te l’ha data? Conosci il Milan? Ma siamo in Inghilterra! Va beh è vero che è famoso in tutto il mondo >>
<< Ma ti fermi un attimo macchinetta? E poi… C-cosa c’è di male scusa? >> chiese il ragazzo, abbastanza rosso in faccia
<< È una "Ultras" sfegatata del Milan, appena vede qualcosa di rosso e nero impazzisce, scusala >> mi precedette Fede
<< So parlare anche da sola eh >> risposi ridendo
<< Eri troppo impegnata a fissare la maglietta >> scoppiò a ridere Fede
<< Di chi è? >> chiesi riportando lo sguardo su Niall
<< È mia, porta il mio cognome e il numero 10 >> rispose fiero
<< Ce l’ho uguale con Nichi 18, poi ho quella di Mexes, De Jong, El Shaarawy, Kaka, poi ho tre felpe, le scarpe, l’ombrello, i pupazzi >> dissi super gasata
<< Si Nichi, ok, abbiamo capito >> Zayn spezzò il mio discorso
<< Ma non ho finito >>
<< Basta Nichi! >> si intromise pure Gre.
Alzai gli occhi al cielo ma vedendo Niall sorridermi, ricambiai il sorriso.
<< Facciamo qualcosa? >> chiese Zayn appoggiandosi allo schienale della sedia
<< Trivial Pursuit >> disse Fede alzandosi alla velocità della luce per prendere la scatola del gioco in tavola dentro casa.
Ci guardammo e scoppiammo a ridere, quella ragazza aveva bisogno di imparare ad essere meno competitiva, un giorno eravamo ad una festa e volevamo fare la gara a chi beveva più birra senza vomitare, dico solo che ha dormito a casa mia e prima di arrivare alla macchina ci abbiamo messo quarantacinque minuti.
La mora uscì con in mano la scatola tutta felice ed io non potei fare altro che sorridere di conseguenza, tanto qualunque ribellione sarebbe stata inutile.
Ci sedemmo tutti al tavolino che si trovava in giardino ed iniziammo a giocare.
Niall prima di iniziare stabilì le regole:
<< Chi perde offre la cena, giochiamo maschi contro femmine >>
Noi accettammo ed iniziammo a tirare il dado.
 


***
 
Due ore più tardi
 
***
 
<< Chi è stato il primo imperatore romano? >> chiese Fede facendomi l’occhiolino.
Niall sembrava abbastanza sicuro della risposta, si appoggiò con le mani alla spalliera della sedia e disse incrociando poi le braccia dietro alla testa:
<< Giulio Cesare >>
Noi saltammo sulla sedia e ci mettemmo a ridere facendogli vedere la risposta, lui diventò tutto rosso e si sbilanciò cadendo all’indietro provocando una risata ancora più rumorosa.
Mi precipitai subito ad aiutarlo mentre Gre era ancora appoggiata alla spalla di Fede cercando di riprendere fiato.
<< Va bene ok, avete vinto voi >> disse Zayn dopo aver smesso di ridere.
Niall si alzò dolorante e poi scoppiò anche lui contagiando di nuovo tutti.
Quando smettemmo per la medesima volta di ridere, sembravamo appena usciti dalla lavatrice: con le guance rosse, il respiro pesante e gli occhi lucidi.
<< Vi veniamo a prendere alle 7:30 p.m. >> disse Zayn prima di rientrare a casa con Niall.
Greta ci salutò e tornò a casa a prepararsi e dopo averla salutata, salimmo pure noi ognuna nelle nostre rispettive camere.
 
Chiara’s Pov.
 
Erano circa le quattro del pomeriggio. Nel frattempo avevo sistemato la cucina dopo pranzo e fatto le polveri in salotto, il sabato era il mio turno. Un’oretta prima era venuta Gre a casa nostra per portare il libro di psicologia a Giuly che lo aveva dimenticato a lezione, poi una chiacchiera tira l’altra ed eccola lì di fuori a spettegolare con Fede e Nichi sul dondolo. Ero un po’ stanca dopo aver pulito tutto, quindi optai per distendermi sul letto di camera mia con lo stereo acceso che faceva rimbombare dell’aria un CD di Laura Pausini, la mia cantante italiana preferita. Dopo alcuni minuti, caddi in un sonno profondo, risvegliandomi solo un’ora e mezza più in là con il suono di una risata maschile. A farci caso, era sicuramente quella di Niall. Mi affacciai sul balcone e notai la presenza di due ragazzi, dopo averli messi bene a fuoco notai che erano Zayn e Nial. Dato che era sabato, la sera sicuramente saremmo usciti o comunque avremmo fatto qualcosa, decisi di fare una doccia. Quando finii erano le 6.00 p.m., Fede e Nichi erano corse su in camera veloci come “BitBit” e proprio non capivo il motivo di tutta sta fretta:
<< Nichi? Fede? Tutto Ok? >>
<< Sisi! Abbiamo solo un’ora e mezza di tempo per prepararci, stasera usciamo con Niall e Zayn! >>
<< Quindi non venite con noi? >>
Una testolina bionda spuntò dalla porta:
<< Chiara? Pronto? Ho detto NIALL >>
<< E ZAYN >> si unì la testa della mora
<< Ok ragazze, ho capito il concetto, divertitevi >> risposi ridendo, avevano la mia più totale approvazione
<< Anche voi, a dopo >> rispose Nichi
Scesi in salotto con il turbante ancora in testa:
<< Gio Giuly, Nichi e Fede non escono con noi >>
Erano seduti sul divano a guardare dei cartoni animati di cui non sapevo neanche il nome.
<< AHA! Te l’ho detto che correvano per quello! Sgancia i miei 5$ adesso >> urlò Giuly contenta
<< Che palle! Toh! >> Le rispose Gio.
Quei due scommettevano sempre su ogni minima cosa, anche la più stupida.
Solitamente vinceva Giuly, solo rare volte Gio; penso che da quando ci conosciamo le avrà sborsato almeno 200€ totali, come minimo.
<< Cosa dite di fare stasera? >>
<< Gelato come ai vecchi tempi? >> propose Gio
<< Si! Alla cannella! Da quanto non lo prendo! >> sorrise Giuly guardandomi speranzosa.
<< E gelato sia >>  confermai io.
Andai ad asciugare i capelli ed intanto che eravamo in casa misi una tuta comoda. Passai il resto del tempo sul letto, annoiata decisi di mettermi a farmi delle foto: non aggiornavo da parecchio il mio profilo Instagram, a dire il vero da quando ero arrivata non misi nemmeno una foto sul nuovo posto che avrebbe fatto invidia a tutte le mie conoscenze italiane. All’ennesimo selfie, decisi di controllarle e sceglierne una decente da pubblicare.
<< Questa no >> dissi a bassa voce tra me e me eliminandola,
<< Questa nemmeno, questa… Oddio ma che è sto brufolo? Cancello subito >> continuai, finché ad un certo punto mi apparve sullo schermo un messaggio di Louis. Non capii, non mi aveva mai scritto prima d’ora:
 
Da: Louis
“Ehi Chiara, fai qualcosa stasera? Ti va uno scherzo alla Profe?”
 
Pensai che fosse proprio stupido, dopo quello che era capitato non avevo alcuna intenzione di mettermi un’altra volta nei pasticci:
 
A: Louis
“Sì, vado a mangiare il gelato e STO LONTANO DAI GUAI! Non tentarmi più ;)”
Risposi dopo qualche minuto, cercando una frase per non apparire troppo stupida

Si erano ormai fatte le 19:30. Il campanello suonò, Giuly andò ad aprire e Gre con una maglietta color grigio topo e rosa, abbastanza lunga da trasformarsi in un vestito grazie anche ad una cintura alla vita, fece il suo ingresso in casa. Pochi minuti più tardi scesero Fede e Nichi. Erano anch’esse stupende. Fede indossava dei pantaloni bianchi a zampa di elefante ed un top con corto dello stesso colore che lasciava intravedere l’ombelico e delle scarpe con poco tacco che le facevano cadere perfettamente i pantaloni, il look era completato da dei capelli bellissimi cadenti ad onde sulle spalle. Nichi, invece, era vestita con dei colori quasi gotici ma che le risaltavano l’incarnato chiaro: indossava un top corto nero di velluto ed una gonna verdone con delle tasche laterali, sempre in velluto, il tutto era reso più bello da un paio di fantastici stivali alti neri che la slanciavano risaltando le sue gambe magre.
<< Hei Gre, sei stupenda! Ti sei messa addirittura un vestito per cercare di rubarmi il biondino? >> la salutò Nichi scherzando e andando verso la ragazza.
<< Non credo che con questo top corto e molto sexy che ti risalta le tette faccia caso a me, seriamente ragazze siete tutte e due a dir poco mozzafiato >> rispose facendo l’occhiolino ad entrambe, riferendosi anche a Fede.
<< State attente tutte e tre a non essere stuprate! >>
<< Grazie Gio, la tua positività ci rassicura un sacco >> rispose Fede ridacchiando
<< Sto scherzando, siete bellissime. Divertitevi >>
A quel punto fu la volta di Giuly:
<< Oh, come crescono le mie bambine >> disse con fare teatrale mimando di asciugarsi le finte lacrime agli occhi.
Scoppiammo tutti a ridere.
Io semplicemente andai davanti a loro e dopo averle abbracciate sussurrai:
<< Fateli cadere ai vostri piedi >>.
Finita la serie di saluti uscirono.
<< Dai ragazzi, a cambiarsi! Ho fame di gelato! >>
<< Giuly… Nessuno ha “fame di gelato”, al massimo ha voglia >> disse Gio scoppiando a ridere
<< E qui ti sbagli, io ho FAME. DI. GELATO. >>
<< Sei peggio di Nichi >> Gio alzò gli occhi al cielo esasperato
<< Ne sei proprio sicuro? >> chiesi io alzando un sopracciglio incredula, come se avesse detto chissà cosa
<< No hai ragione, peggio di Nichi no, però ci si avvicina >> dopo aver riso, salimmo tutti e tre a cambiarci.
Optai per degli shorts neri di pelle ed un maglioncino verde, ma dato che era molto leggero decisi di mettere sopra un cappotto lungo nero e lasciarlo aperto. Giuly al contrario voleva stare più comoda possibile, infatti scelse una felpa bordeaux dei Blink 182 e dei pantaloni a quadri grigi. Gio, invece, mise una felpa nera con delle linee confuse bianche, sembrava tanto Jack Frost, con dei semplici jeans blu. Una volta pronti uscimmo finalmente di casa. Ci dirigemmo alla gelateria che si trovava vicino al parco. La fila era mediamente lunga quindi ci avremmo tenuto un po’. Più avanti rispetto a noi, c’erano due testoline facilmente riconoscibili anche se viste di schiena: Liam e Louis. Li chiamammo e ci fecero passare avanti con loro. Liam non staccava neanche per un secondo lo sguardo dalla piccola Giuly.
<< Cosa ci fate qui? >> chiese Gio per iniziare una conversazione
<< Zayn e Niall uscivano con due ragazze, Harry invece con amici di scuola, quindi a noi ci andava un gelato. Come mai Nichi e Fede non sono qui? >> si affrettò a rispondere Louis
<< Sono le ragazze che uscivano con Zayn e Niall >> rispose Gio ridendo.
<< Beh come ho fatto a non pensarci, tante volte mi viene da darmi del ritardato da solo >> concluse Louis.
Prendemmo tutti quanti il gelato e uscimmo dalla gelateria artigianale.
Liam chiese il permesso a me e a Gio di rubarci Giuly per quella serata, dopo aver acconsentito si dileguarono a fare un giro per il parco.
<< LOUIS! >> urlai ad un certo punto
<< Che c’è? >>
<< Guarda! La Prof. Di matematica! >> indicai un punto preciso nella fila della gelateria
<< Oddio è vero. Guarda come è vestita, sembra il Pulcino Pio! >>
<< Più che al Pulcino Pio assomiglia ad una palla da Bowling gialla gigante >> risposi ridendo
<< Dai facciamole uno scherzo! >>
<< No, ti ho già detto di no! Ma sei matto? >> chiesi sbarrando gli occhi
<< Si sono matto, ora facciamole lo scherzo >>
<< Tanto Gio non è d’accordo, vero Gio? >>.
Louis mi zittì indicandomi il parco, dove c’era Gio che parlava con un gruppo di amici, probabilmente suoi compagni di classe.
<< GIOVANNI! >>
<< Scusa Chiara, ci vediamo dopo, vai a fare un giro con Louis. Ciaoooo >> urlò allontanandosi dal parco.
Quando mi voltai vidi un Louis con una faccia pregante, occhi dolci e labbruccio che chiedeva pietà. Guardai un ultima volta la Prof. ed infine cedetti:
<< E va bene >>
<< Sììì, che bello! >>
<< Bambinone >>
<< Bambinone ma bello, figo, intelligente, figo, simpatico, figo, divertente, figo… Ho già detto figo? Dai sono il ragazzo perfetto ammettilo >>
<< Certo certo >> sbuffai con gli occhi al cielo
<< Seguiamola! >>
Mi prese di scatto per mano iniziando a correre in direzione della Profe. Stranamente sentii un brivido percorrermi su per il braccio. La seguimmo in silenzio stando attenti a non farci scoprire, tutto il tempo eravamo mano nella mano e questo pensiero mi rendeva felice, senza neanche saperne il motivo. Ci fermammo in un punto dietro ad un bidone, mentre la donna entrava in quella che doveva essere la sua casa.
Appena chiuse la porta ci accovacciammo con la schiena appoggiata al cassonetto.
<< Allora? Vi andava davvero un gelato o l’hai fatto apposta sapendo che avremmo incontrato la Prof? >> chiesi spazientita
<< Forse entrambi. Dai ci annoiavamo e abbiamo pensato di raggiungervi per stare in compagnia >>
<< Stare in compagnia significa far andare Liam con Giuly da soli e farmi ritrovare con te per fare uno scherzo? >>
<< Te sai solo lamentarti o sai anche divertirti? >> chiese per provocarmi
<< Sei il solito. Allora? Che facciamo? >>
<< Vai a suonare al campanello poi scappi qui a nasconderti >>
<< No tu sei fuori di cervello proprio completamente, ma poi che scherzo è? >> risposi ridendo ma stando attenta a non fare troppo rumore.
<< E va bene inizio io >> rispose alzando gli occhi al cielo.
Si alzò convinto facendomi l’occhiolino, andò di fronte alla porta e suonò, scappando subito poi al nostro rifugio. Il bidone non era molto grande per coprire tutti e due, quindi si strinse a me mettendomi un braccio dietro alla spalla per restringere ancora di più lo spazio tra di noi.
La porta si aprì e la vecchia professoressa uscì di casa.
<< Si? >> silenzio.
<< Chi c’è? >> ancora silenzio.
Richiuse la porta e rientrò in casa, partì una risata abbastanza rumorosa ma ci zittimmo subito dopo.
<< Dai, vai tu ora >> disse quasi come se fosse un ordine.
<< No. >>
<< Sei impossibile! >>
Si rialzò e rifece le stesse azioni correndo più veloce di prima per tornare indietro.
Stessa situazione: stessi corpi appiccicati, stessa donna che chiedeva chi fosse con aria scocciata, stessa porta che si chiuse.
<< Prova! >>
<< E va bene, solo una volta però! >> mi lasciai convincere.
Mi alzai, suonai e corsi come una cretina fino al bidone. Sta volta la donna era proprio spazientita, appena uscì di casa sentimmo dei passi girovagare intorno. Probabilmente stava cercando il colpevole, ed io avevo paura. Guardai Louis con occhi tremanti, come se gli stessi chiedendo in silenzio “E se ci scopre? Non voglio essere espulsa!” ma potevo vedere nei suoi che mi stava rispondendo “Tranquilla, andrà tutto bene ” ed il suo sorriso mi rassicurò molto.
Louis mi strinse ancora di più a sé; la donna era vicina. Il moro si guardò in torno, prese una manciata di sassi e la lanciò all’indietro con molta forza per mandarli il più lontano possibile.
I passi cambiarono traiettoria tornando all’indietro e facendosi sempre più lontani. Lo guardai sorridendo grata e gli diedi spontaneamente un bacio sulla guancia in modo affettuoso. Mi prese il volto con una mano, fissandomi negli occhi; erano azzurri tanto quanto i miei se non di più. La sua mano mi riscaldava la guancia ed era una sensazione stupenda. I nostri volti si stavano avvicinando piano piano, il suo naso sfiorava il mio, i suoi occhi erano ormai chiusi come i miei e le nostre labbra erano a un soffio di distanza.
<< KEVIIIIIIIIIIIIIIIN >> un urlo maschile suonò nell’aria rompendo il nostro momento.
I passi si riavvicinarono, Louis tirò altri sassi e appena il rumore dei tacchi si allontanò ancora scappammo mano nella mano via da quella zona, fortunatamente senza essere scoperti.
Ci fermammo alla panchina del parco:
<< Che cazzo era? >> chiesi sconvolta con ancora il respiro affannato per la corsa
<< Il mio cellulare >> disse lui scoppiando a ridere
<< Ma che cazzo? “Keviiiiiin”?! >> risposi ridendo
<< Lunga storia >> sfoggiò un altro sorriso.
<< Non si era interrotto qualcosa? >> continuò poi avvicinandosi a me con lo sguardo malizioso e un sorriso di chi non ha colpe.
Non riuscii neanche a rispondere, rimasi imbambolata a fissarlo cercando di capire le sue intenzioni, anche se nella mia testa in realtà erano ben chiare. Due ombre si avvicinarono a noi:
<< Ciao Giuly, ciao Liam >> salutammo io e Louis, che mi guardò facendomi l’occhiolino con fare innocente
<< Chiara, Gio ha detto di tornare perché lui non ha le chiavi >> mi disse Giuly
<< Va bene, andiamo >> risposi un po’ contrariata, non avevo per nulla voglia di tornare a casa. Mentre salutò Louis, io salutai Liam, poi scambiammo i ruoli per poi avviarci verso casa.
Nel momento in cui salutai Lou, mi guardò con uno sguardo d’intesa, sempre sorridendo, di mia risposta ammiccai uno sguardo malizioso facendogli l’occhiolino, insomma, ero pure sempre Chiara, la ragazza aperta e disinvolta soprattutto con i ragazzi belli come Louis.  

Nichi’s Pov.
 
Finalmente riuscimmo ad uscire di casa ed in quel momento le figure slanciate dei due ragazzi spuntarono davanti al vialetto, ci avvicinammo.
<< Niall, Zayn >> dissi dando un bacio sulla guancia ad ognuno, così come le altre.
Zayn mise un braccio sulla spalla di Fede ed andarono un po’ vanti parlottando in maniera scherzosa; Niall mi guardò mi fece l’occhiolino e prese a braccetto me e Gre.
<< Andiamo ragazze >>.
Salimmo nella macchina di Zayn, una Range Rover nera, Fede si mise a correre e si sedette davanti facendo la linguaccia a Niall che sbuffando, si sedette dietro con noi:
<< Dai Niall, ti ho fatto solo un piacere >> scherzò Fede indicandomi con un cenno della testa
<< Ha ragione, non vedi che si è messa apposta questa maglietta che le risalta le tette solo per te? >>
<< GRE! Niall non è vero! >> replicai guardandolo imbarazzata. Ma che le passa per la testa a quella ragazza? Insomma, se l’avesse fatto qualcuno della mia compagnia era un conto, ci avrei scherzato sopra, ma lei la conoscevo a malapena e la sua totale confidenza come se la conoscessi da anni mi imbarazzava, anche perché Niall poteva pensare fosse vero detto da un’estranea, se l’avesse detto uno dei nostri amici avrebbe benissimo saputo che stava scherzando per prendermi in giro. Ovviamente la maglietta l’avevo messa per quello, ma non doveva per forza venirlo a sapere. Avrei preso più distanze possibili da quella ragazza, non era vista di buon occhio da nessuno a parte Fede e riuscivo a capire benissimo il punto di vista delle altre mie amiche.
<< Lo so Nichi, tranquilla >> rispose lui subito per togliermi da quel momento di imbarazzo
<< Ma stai comunque molto bene >> aggiunse poi, sussurrandomi all’orecchio in modo che nessuno lo potesse sentire. Gli sorrisi e mi prese la mano, un brivido pervase il mio braccio fino ad arrivare alla schiena e credo proprio che lui se ne rese conto.
Dopo nemmeno cinque minuti di viaggio ci trovammo in mezzo al centro sociale del paese; Zayn parcheggiò la macchina e successivamente scendemmo.
La serata era abbastanza fresca, ma senza arrivare ad avere freddo pur essendo in gonna.
<< Dove stiamo andando? >> chiesi
<< Lì! >> rispose Zayn indicando una pizzeria dall’altra parte della piazza.
Una volta entrati, ci sedemmo ed iniziammo ad ordinare: Fede prese una margherita seguita da Zayn che non le toglieva gli occhi di dosso; continuavano a parlare di non so quale canzone che al ragazzo non convinceva.
Io presi un’americana, Gre e Niall fecero la mia stessa scelta.
<< Vi avverto che mangio un sacco, non scandalizzatevi e non prendetemi in giro >> dissi attirando l’attenzione
<< Confermo al 101% >> si intromise subito Fede
<< Mai quanto me baby >> rispose Niall battendosi le mani nello stomaco
<< Posso sorprenderti >> risposi con uno sguardo di sfida
<< Bah >>
<< Fede digli qual è il mio record dato che fa il maestrino >> dissi con fare fiero e sicuro di me guardandolo storto
<< 2 minuti e 16 secondi >> rispose sbuffando e alzando gli occhi al cielo, sarà la milionesima volta che lo ripeteva alla gente. Zayn quasi si ingozzò mentre beveva l’acqua.
<< Tsk, sai che roba >>
<< Facciamo una sfida allora >> proposi allora fissandolo negli occhi
<< Ok >> tutti scoppiarono a ridere e nel frattempo continuammo a parlare del più e del meno.
Quando arrivarono le pizze, Fede fece il countdown così io e Niall iniziammo la sfida. Nessuno mi poteva battere in una gara di cibo, forse solo Niall. Mi mancava solamente una fetta ma Gre disse:
<< Fine! >>
Guardai il piatto di Niall e aveva finito prima di me, sbuffai molto infastidita. Non avevo mai perso, misi il broncio e incrociai le braccia così Niall mi diede un bacio sulla guancia. Quelle labbra morbide che mi sfioravano la pelle mi fecero avvampare, Niall, accortosi della mia reazione, arrossì a sua volta ed io mi sentii meno in imbarazzo rispetto a prima. Aspettammo che gli altri finissero di mangiare mentre Fede raccontava di quella volta in Italia in cui eravamo usciti tutti insieme per prendere un gelato durante una festa di paese dedicata alla squadra Atalanta (squadra calcistica bergamasca) ed un signore di mezza alquanto ubriaco era venuto a darci fastidio alzando le braccia sopra le nostre teste e facendole oscillare stile zombie senza dire neanche una parola, così il Gio gli urlò:
<< BU! >> A quel punto il tipo ci guardò male e se ne andò.
Niall scoppiò a ridere così rumorosamente che l’intera sala si girò a guardarci; Gre, che stava bevendo l’acqua, la sputò sul tavolo e da lì partì una risata così potente che l’intera sala si unì ad una sghignazzata incontrollata, addirittura il cuoco uscì dalla cucina per vedere cosa stava succedendo ed anche lui iniziò a ridere senza motivo.
 
***
 
Eravamo appena usciti dalla pizzeria, che strana serata. Passammo davanti ad un bar molto carino: aveva un enorme tavolo da “Air-Hockey”, le luci erano scarse e non si riusciva a vedere il fondo. Decidemmo di entrare per continuare la nostra serata e la prima cosa che notai era un enorme tavolo di biliardo il legno con le stecche lucide posizionato al centro della sala; subito dietro c’era un separé sempre di legno scuro dove alle spalle c’erano tutti i tipi di bevande esistenti al mondo, alcoliche e non.
I due baristi ci salutarono e notai che uno di loro era Nico che mi sorrise:
<< Ciao Nichi >> mi salutò caldamente
<< Hey Nico >> ricambiai sorridente.
Niall si mise subito dietro di me ed ordinò non so cosa ma di sicuro era alcolico. Un ragazzo venne vicino a noi salutando Zayn e ordinando a sua volta uno strano liquido blu.
Gre, curiosa, chiese:
<< Cosa è? >>
<< È un miscuglio di… non lo so, lo vuoi provare? Tranquilla non ti drogo >> rispose sorridendo l’amico di Zayn e lei subito dopo, un po’ titubante, accettò.
<< Buono >> disse dopo un piccolo sorso.
<< Nash >> continuò il moro presentandosi a tutti noi, che ricambiammo.
<< Giochiamo a biliardo? >> chiese Fede indicando il tavolo
<< Sai giocare? >> ribattè Nash
<< Sì, mi ha insegnato mio padre >>
<< Vuoi giocare? >> continuò lui
Nella mia mente pensai: “Ma sei stupido? Ti ha appena chiesto di giocare”, che buffo ragazzo.
<< Certo >> replicò Fede.
Ci mettemmo tutti intorno al biliardo. Zayn si tolse la giacca di pelle con un movimento lento e notai il suo sguardo non staccarsi da Fede intenta a fare finta di guardarsi le unghie.
<< Come si fa? >> domandò Gre, Nash si affrettò a rispondere:
<< Ti faccio vedere >>.
Le si mise dietro e poggiò una mano sul suo fianco, Gre diventò rossa fino alla punta dei capelli castani, ma lui fece finta di non notarlo. Le spiegò cosa doveva fare con dei movimenti e adesso capisco qual era il problema tra lei e Logan perché quest’ultimo non l’aveva mai guardata come Nash, non perché non l’amasse ma forse perché era troppo timido, fatto sta che Nash le si era parecchio avvicinato. Voltai lo sguardo e notai invece un’altra cosa, Niall mi stava fissando imbambolato da tipo cinque minuti, così gli sorrisi e lui ricambiò avvicinandosi. Iniziammo la partita ed ero fermamente convinta che noi non potevamo andare in giro una volta che sia una senza fare casino; molte persone del locale si girarono a guardarci per colpa delle urla e degli insulti per prenderci in giro a vicenda che cacciavamo fuori di tanto in tanto. Nico finito il suo turno venne un po’ a giocare con noi e non posso dire di non essere stata contenta nel vedere tutte le occhiatacce di Niall nei suoi confronti.
<< Venite di là, ci sono anche dei miei amici, mi avranno dato per disperso >> ci invitò Nash.
Ci avvicinammo all’ala dietro il separé: lì la luce era un po’ più presente, ma solo in quantità minima.
<< Hey amico dov… >> sentimmo una voce spiccare parola ma senza finire la frase.
Mi avvicinai cercando di vedere chi fosse e signore e signori era niente meno che Harry Styles.
Accanto a lui c’era Taylor con un pantaloncino di jeans chiaro con due strisce nere ai lati ed un maglione semplice color panna. Vidi la faccia di Harry ferma immobile e mi girai capendo subito il perché: in quel momento era spuntata Fede dietro Zayn.
<< Sei andato a prendere da bere e spunti con queste bellezze? >> disse ad un certo punto un ragazzo seduto al tavolo
<< Ciao Cam >> disse Zayn
<< Hey moro, non mi riferivo mica a te >> rispose questo Cam, ridemmo tutti.
Harry non si perse neanche un attimo di quello scambio di battute. Aveva una maglietta blu scuro a maniche lunghe che gli fasciava il corpo lasciando comunque vedere la forma dei muscoli. I ragazzi del tavolo si strinsero per farci posto.
<< Chi è la biondina? >> chiese uno di loro indicandomi, ma che modi erano?
<< Nicole >> rispose Niall prima di me avvicinandomi a sé con fare protettivo. Stavo per scoppiare di euforia. Ci sedemmo comunque al tavolo e vedevo lo sguardo di Harry non lasciare Fede neanche per sbaglio, sembrava le stesse facendo una radiografia.
<< Io sono Jack >> disse in ragazzo che prima mi aveva parlato, subito sentii Niall irrigidirsi mentre gli strinsi la mano come per rassicurarlo.
<< Invece tu? >> disse un ragazzo con i capelli scuri e dei penetranti occhi neri, simili a quelli di Fede.
<< Fede >> rispose lei stringendogli la mano ma cercando di non guardare alla sua sinistra dove un riccio dagli occhi verdi non smetteva di osservare la situazione.
Dopo una decina di minuti dove era evidente che tutti ci trovavamo a disagio, Zayn fece un segno con la testa a Niall e subito dopo disse:
<< Dovremmo andare >>.
Acconsentii subito seguita da Fede e poi uscimmo dal locale. Dalla vetrina scorgevo Harry, aveva le mani serrate in un bicchiere di vetro che per la troppa pressione si ruppe, versando il contenuto addosso ad una Taylor urlante e sconsolata, non potei fare a meno di sorridere soddisfatta.
 
 _________________________________
 SPAZIO AUTRICE       
Buonasera a tutte!
Ecco questo capitolo nuovamente migliorato (o si spera).
L'unica cosa che devo dirvi del capitolo è che, come avrete notato, entrano nuovi personaggi.
Questi ragazzi sono alcuni dei componenti dei Magcon, un gruppo (ex) viner americano dove ognuno ora ha scelto la sua strada chi cantanti chi youtuber ecc. ma restao sempre tutti molto amici. Per ovvie ragioni i prestavolto sono loro e i nomi nella storia li abbiamo lasciati uguali alla realtà!
Una sola cosa riguardo alle immagini poi non vi disturbo più: non ho trovato Niall da davanti che indossava la maglietta quindi ne ho messa una dove comunque si vede la scritta Horan 10, non è un grande problema e comunque la foto c'è per lo meno! Unica cosa le dimensioni sono tanto sformate, mi spiace! Si capiscono comunque dai!
Non ho altro da aggiungere, spero che vi stia piacendo.
Alla prossima!
Un bacio, Nichi.


 
_________________________________________________
SPAZIO AUTRICI  
                  
Ciao ragazze, eccoci tornate con nono capitolo.
Putroppo posteremo più raramente perchè la scuola si fa sentire.
Non ho molto tempo per fare la descrizione del capitolo, sarò mooolto breve.
Dunque l'amicizia tra i ragazzi si rafforza ogni giorno di più.
Riuscirà a rimanere tale?
Lo scoprirete nella prossima puntata.
No ok aparte gli scherzi, vedrete in seguito :)
Per chi non sapesse il significato del titolo è "Scomemttiamo?" per ovvi motivi ahaha.
Ah ci teniamo a dirvi che la parte dell'ubriaco in cui il Gio urla "BU" e il record di Nichi che mangia la pizza in 2 minuti e 16 secondi
e che ha tutte quelle cose del Milan, sono vere!
Per non parlare del fatto che giochiamo a Trivial Pursuit.
Per chi se lo stesse ancora chiedendo, dato che non l'abbiamo mai specificato, il Gio non è davvero Gay nella realtà, infatti 
quando ha saputo che lo mettevamo gay ha protestato a tutto andare ahahaha.
Ora vi lascio alle immagini, ma prima:

Abbiamo creato il Trailer della storia in Youtube, se vi va passate e iscrivetevi al nostro canale, pubblicheremo al più presto altri video, intanto ecco il link del Trailer :

http://youtu.be/nTEubql5afk
 
Posso consigliarti pure una storia di _SassyQueen_ : “Just A Little Bit Of Your Heart”
Ecco il link:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2792922&i=1
 
Pure questa di AnVe_96 : “You managed to make me fall in love”
Ecco il link:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2523412&i=1
 
E per finire un’altra di ToInfinityAndBeyond_ : “SORRIDI E SE NON RIESCI A TROVARE UNA RAGIONE, FALLO PER ME” (Non è sugli One Direction ma su degli Youtubers Inglesi famosi e su un gruppo, i Magcon, è bellissima!)
Ecco il link:
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2722722&i=1

Ci farebbe piacere che recensiate questo capitolo :)
Per cui grazie in anticipo a chi lo farà e grazie a tutte quelle che leggeranno la storia.
Un ultimissima cosa: ci siamo rese conto che la differenza tra i primi capitoli e gli utlimi è abnorme, quindi
abbiamo deciso di riscrivere i primi capitoli con più stile, appena avremo un secondo di tempo, potreste passare a rileggerli se vi va :)
A presto, 
Un bacione
- Nichi & Fede


 
 Fede a casa
 Nichi a casa

 Ecco Niall, ribadisco che da davanti mentre la indossa non l'ho trovata, mi spiace!
 Chiara la sera
 Giuly la sera
 Gio la sera
 Gre la sera
 Nash, il ragazzo che si è presentato a Gre. Come prestavolto abbiamo scelto Nash Grier
 Cam, migliore amico di Nash. Come prestavolto abbiamo scelto Cameron Dallas

 Taylor al pub
 Fede la sera
 Jack G., il ragazzo che si è presentato a Fede. Come prestavolto abbiamo scelto Jack Gilinsky
 Nichi la sera

 Jack J., il ragazzo che si è presentato a Nichi. Come prestavolto abbiamo scelto Jack Johnson
 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: FoxFire