Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Sofyflora98    08/10/2014    2 recensioni
Sofia è una ragazza apparentemente comune, ma un incidente avvenuto in un pomeriggio di settembre, dopo la scuola, le svelerà la sua vera natura: lei è un'Astral, una persona che riesce a rendere reale ciò che non esiste. E' stato in seguito a quell'incidente che venne coinvolta nell'Astral project, l'associazione che gestisce e tiene sotto controllo questo strano fenomeno. Tra maggiordomi diabolici, dei della morte fiammeggianti e creature mostruose, Sofia scoprirà un mondo interamente nuovo, iniziando a comprendere meglio la vera natura della fantasia umana e dei sentimenti che si può provare per qualcosa che non esiste. O almeno, che fino a poco prima non esisteva.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grell Sutcliff, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dopo a quel bizzarro modo di imbattermi in persone teoricamente non esistenti, l'uomo in completo (che si presentò come "Simon Crockford", italo inglese) decise di farmi fare un giro completo di quella gigantesca struttura in cui lavoravano. Devo ammettere che l'edificio era splendido, ma ci volle parecchio a visitarlo tutto, e volle anche tenere "la parte migliore per ultima", usando le sue parole.
Venni a sapere che lui era l'amministratore di quell'associazione, la quale era segreta dato che nessuno avrebbe creduto loro facilmente; e se anche fosse successo, non sarebbe stato facile controllare le reazioni della gente. Decine di film americani ci avevano insegnato che le persone, perlopiù, tendono ad andare nel panico e tentare di uccidere tutto quello che non conoscono.
In poche parole, fui condotta nei laboratori dove studiavano nuove tecnologie e sostanze chimiche e medicinali, tutte cose che sarebbero state impossibili se non fosse per l'esistenza degli Astral e del contatto tra mondi. Dopo di quelli fu il turno delle aree di addestramento. A quanto pareva gli Astral combattevano in prima persona contro le varie schifezze ambulanti simili a quella che mi aveva aggredita, e a volte anche a creature di intelligenza superiore, diciamo. Ovviamente pure qualcuno dei cattivi era scappato dai propri mondi originari. Si trattava di addestramento sia fisico, dove insegnavano a combattere, che relativo ai poteri sovrannaturali degli Astral, che imparavano ad utilizzare nella lotta e in altre maniere dei generi più svariati.
C'era anche una zona dove venivano allestite camere private per tutti i membri che passavano molto tempo lì, e naturalmente per le persone provenienti dagli altri mondi.
Riconobbi il viso di qualche personaggio minore e secondario, qui e là, ed ogni volta andavo in visibilio. Certo dopo essere stata sbattuta davanti ai due protagonisti avrei dovuto essermi calmata, ma non capita tutti i giorni di vedere davanti ai proprio occhi personaggi manga in carne ed ossa!
Infine mi portarono nella parte della struttura dove si radunavano tutti i personaggi principali. Beh, questa è la definizione che diedi io, loro la definirono "Sala di raduno dei membri più importanti dell'amministrazione, della ricerca e delle forze belliche". In sostanza c'erano quelli che amministravano l'associazione, quelli che rintracciavano Astral dormienti e personaggi dispersi perché non trasferiti correttamente e i combattenti più forti, che naturalmente, oltre ad un gruppo di ragazzi e ragazze Astral, erano i personaggi più forti della storia.
Quindi, quando mi aprirono la porta della sala, e vidi le persone al suo interno, poco ci mancò che la mia modalità di fangirl scattasse ai massimi livelli.
Appoggiato con disinvoltura sul tavolo centrale, altri non c'era che lo shinigami Ronald Knox, che apparentemente discuteva con il suo superiore, William T. Spears, il quale era a braccia conserte, e batteva ritmicamente il piede a terra dal nervosismo.
- Vi dico, senpai, che dovremmo cercare più a fondo. Lo so che in questa situazione siete molto più tranquillo e libero di lavorare, ma non vorrete mica abbandonare un collega al suo destino, no? – diceva il primo, indicando con fare accusatorio il maggiore.
William sbuffò – Non sto abbandonando niente e nessuno. Se le ricerche non hanno risultati, non ci posso far nulla, Ronald Knox! E non è colpa mia se un certo idiota fa di tutto per non farsi trovar… - il moro s'interruppe vedendomi entrare.
Io posavo lo sguardo ora su uno ed ora sull'altro, e probabilmente avevo lo sguardo sognante e un sorrisone da scema stampato sulle labbra. Una cosa è certa: l'avevo presa molto bene. Una persona qualunque sarebbe rimasta sotto shock, immagino; eppure io ero al settimo cielo ma ancora abbastanza cosciente e fin troppo tranquilla vista la situazione.
- Colleghi, vi presento Sofia. È la nuova Astral appena reclutata; quella con l'aura potentissima – mi presentò il signor Simon. I ricercatori e gli amministratori mi sorrisero, e vennero a stringermi la mano, uno alla volta. Gli altri Astral, con dei sorrisi molto più confidenziali, o mi guardarono raggianti (nel caso dei più giovani di me) o mi diedero dei colpetti affettuosi in testa (nel caso dei più vecchi di me).
C'erano anche alcuni shinigami che non conoscevo, probabilmente comparse viste di sfuggita. William si mise di fronte a me, e fece un inchino rigido e composto, perfettamente nel suo stile.
- È un piacere avervi con noi, signorina. Spero che lavoreremo bene insieme, e che a differenza di certi individui con cui sono stato costretto ad interagire, non siate una perditempo incapace –
Detto da lui probabilmente era un saluto amichevole, quindi non me la presi (anche perché era veramente un figo pazzesco). Sia lui che gli altri che avevo visto sembravano una via di mezzo tra gli attori che li interpretavano nei musical e i personaggi originali, con lineamenti più occidentali però, e montagne di splendore e sensualità extra.
- È un piacere conoscerti, shinigami William T. Spears, della sezione amministrativa dell'Ufficio d'invio degli Shinigami. Hai terminato il tuo esame finale il 16 dicembre dell'anno 1799… -
- Va bene, basta così. Abbiamo capito che sai tutto di ognuno di loro – mi interruppe il signor Simon, divertito – Che vi dicevo? – continuò poi rivolto ai suoi colleghi – Questa signorina farà scintille da noi! –
William era paralizzato, e mi fissava incredulo e completamente rosso in viso, continuando a sistemarsi convulsamente gli occhiali, mentre Ronald era piegato in due dal ridere (probabilmente per la faccia del suo superiore). Devo ammettere che era alquanto buffo! Temo anche che fosse imbarazzato perché aveva capito che sapevo perfettamente anche il resto delle informazioni lui riguardanti. Tipo il fatto che quel fatidico 16 dicembre un certo rosso gli aveva salvato la pelle, cosa che aveva detto lui stesso fosse l'unica pecca nella sua vita.
Fu proprio grazie alla sua faccia, quindi, che mi accorsi di aver dimenticato qualcuno. Mi diedi dell'idiota: come potevo trovarmi catapultata tra i miei idoli, che fino a due settimane prima credevo solo immaginari, e scordarmi di colui che adoravo al di sopra di ogni altro? Decisi di rimediare immediatamente alla mancanza.
- Per "individui perditempo ed incapaci" per caso ti riferivi a Grell Sutcliff? – chiesi casualmente allo shinigami dai capelli corvini, suscitando un nuovo attacco di risatine da parte di Ronald.
Bastò quella frasetta apparentemente innocente a far venire alla luce il tic al sopracciglio di William.
- Vedo che siete molto attenta, signorina – disse, infastidito – Temo che ci abbiate visto giusto –
Dopo essersi finalmente calmato, Knox scansò il suo senpai per venire a stringermi la mano, gesto che fu seguito da un occhiolino da parte sua. Nemmeno lui si smentiva, pensai.
- Spero che andremo d'accordo, fanciulla – disse, col suo solito modo di fare moderno e giovanile, oltre che da playboy – Posso chiamarti Sofia? –
- Certamente, Ronald – gli risposi, con un sorriso complice – Sono sicura che andremo perfettamente d'accordo –
- Ehi! – mi fece poi, avvicinandosi al mio orecchio – Sei la prima persona che vedo dare del tu al senpai Spears la prima volta che lo vede! Sei forte! –
- Grazie – decisi di approfittare di questa sua simpatia nei miei confronti per osar fare un'altra domanda in proposito di ciò che avevo quasi dimenticato – Tra parentesi, mi sorprende vedere William libero dalle molestie dell'altro tuo senpai, sai? Com'è che se ne è liberato? –
Mi resi conto di aver detto qualcosa di sbagliato troppo tardi, quando vidi i sorrisi della gente attorno a me spegnersi uno dopo l'altro. Simon Crockford si schiarì la voce.
- Sofia, ricordi quando ti ho detto che uno dei compiti che avrai sarebbe stato di controllare il passaggio da un mondo all'altro, rendendo la loro trasformazione sicura e completa? – disse nervosamente.
- A-ha…? – stavo seriamente iniziando a preoccuparmi a quel punto. Cosa stava cercando di dirmi?
- Beh… - continuò – Il fatto è che se non ci si concentra bene durante il processo possono esserci complicazioni. Per esempio potrebbero apparire in maniera non corporea, come degli spettri, oppure avere pezzi di pagine del fumetto sulla pelle, e a quel punto bisogna annullare il trasferimento, rispedirli dall'altra parte e ricominciare –
- Stai cercando di dirmi che Grell aveva delle vignette in faccia o roba del genere? – domandai, cercando di sdrammatizzare la situazione, che era fin troppo tesa per i miei gusti.
- No, è venuto di qui come si deve. Solo che in quel momento siamo stati attaccati da un cane diabolico, e ha preso forma chilometri più in là rispetto a dov'eravamo noi. Non siamo riusciti a trovarlo, perché appena proviamo ad avvicinarci, quello se ne accorge e sparisce. Non riusciamo a comunicare con lui, quindi non sa che non stiamo tentando di ucciderlo –
Spalancai gli occhi – E di tutti quelli con cui potevano esserci problemi, proprio lui?! – era quasi ridicola la cosa! Non che perdessero qualche umano facile da recuperare, no! Ovviamente dovevano cacciarsi nei guai perdendo uno shinigami pluriomicida maledettamente sanguinario e violento! Come dico sempre, la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo!
- Qualche altro problema? – dissi, cominciando a dubitare della loro capacità organizzativa. Se c'erano anche gli altri shinigami, perché non mandare loro, di cui Grell si sarebbe fidato, no?
- Sì, temo di sì – rispose Simon – Essendo finito all'improvviso in un mondo a lui estraneo, probabilmente è sotto shock, o perlomeno terrorizzato. Lo so che non è il tipo che si spaventa, ma una cosa del genere manderebbe in crisi chiunque indiscriminatamente. Il che… -
- Il che lo rende doppiamente pericoloso. Bene – borbottai a denti stretti – È di questo che stavate discutendo voi due quando sono entrata? – chiesi poi a William e Ronald. I due annuirono.
Ci fu un silenzio imbarazzante, interrotto solo dopo un tempo che parve interminabile da una degli Astral lì presenti.
- Senti, non è che per caso il rosso ti sta simpatico? – io la guardai, annuendo.
- Se vogliamo essere precisi, non è che mi sta simpatico – puntualizzai – Lo adoro. Lo trovo il personaggio più geniale e fantastico che sia mai stato creato, sia nel carattere che nel design di aspetto e vestiti. Mi piace da impazzire, nonostante qualsiasi cosa si possa dire contro di lui –
Messa in chiaro la mia opinione (che suscitò una smorfia da parte di William), mi voltai verso il signor Simon – Lo state cercando, vero? –
- Ovviamente! Solo che non abbiamo molto su cui basarci, e se anche lo trovassimo, non sappiamo come fermarlo per potergli parlare –
William fece un passo avanti, scrutandomi attentamente – In questo potresti esserci di grande aiuto, signorina Sofia –
Questa sua affermazione gli guadagnò una lunga serie di sguardo stupiti e "Eh?" esclamati uno dietro l'altro. Lui li ignorò, continuando a rivolgersi a me – Mi par di capire che voi ci conoscete molto bene. O meglio, tutti gli Astral ci conoscono bene, ma credo che voi sappiate vedere più in là degli altri; il che non è poi così inaspettato, considerato che vi avevamo notata in particolare a causa della vostra aura nitida e del raggio piuttosto ampio, chiaro segnale di una dote naturale nell'utilizzo delle vostre nuove capacità –
- Cosa? – non avevo capito granché di quella frase piena di subordinate, ma intuii che per la prima volta in vita mia sembrava fossi particolarmente dotata in qualcosa e che forse mi stessero chiedendo di aiutarli in maniera più consistente di una semplice partecipazione.
- La maniera in cui ti sei rivolta a noi lasciava intuire che conosci bene non solo i dati oggettivi che ci riguardano, ma anche le nostre personalità. Se davvero adori tanto quell'idiota di Grell Sutcliff, vuol dire che lo conoscerai più degli altri, quindi riusciresti meglio di noi a capire come ritrovarlo e parlargli senza farci ammazzare –
- William ha ragione! – esordì il signor Simon, entusiasta, afferrandomi di nuovo le mani come quando mi aveva chiesto di unirmi a loro – Sofia, per favore, aiutaci a trovarlo! Sono certo che tu potresti farcela! –
Un po' scombussolata da quella valanga di sconvolgimenti della situazione, feci segno di assenso con la testa. E ancora una volta, mi cacciai da sola in un guaio ancora più problematico.
 
Nella settimana seguente andai ogni pomeriggio all'associazione. Regolarmente veniva Sebastian ad attendermi dopo la scuola, suscitando gli sguardi incantati di quasi tutte le ragazze lì presenti. Una volta dentro, mi fecero iniziare gli allenamenti di combattimento, necessario se volevamo recuperare uno shinigami, e mi aiutarono anche ad utilizzare un po' le capacità che avevo da poco scoperto di avere.
Una cosa molto utile era che mentre ero all'interno di quell'edificio, era come se il tempo si fermasse. Sembrava che stessi lì ore, e poi uscivo all'ora esatta in cui ero entrata. Mi spiegarono che l'Associazione era stata isolata dalle leggi temporali per comodità di noi Astral, dato che eravamo quasi tutti minorenni, ed in questo modo non dovevamo spiegare ai nostri genitori dove eravamo per tutte quelle ore.
Imparai a maneggiare le armi bianche, scoprendo che la mia natura di Astral mi faceva imparare tutto ad una velocità impressionante.
- È perché tu vuoi imparare – mi spiegò il signor Simon – voi non rendete reali solo cose inventate da altri, ma anche ciò che inventate voi. Se tu sei convinta di poter essere un'esperta di scherma, lo sarai in un batter d'occhio. E poi tu hai una dote naturale molto spiccata –
In quella maniera perfezionai anche il tiro con l'arco, di cui già conoscevo i rudimenti, e le arti marziali, che avevo praticato in passato, anche se non a livelli professionali. Scoprii che aveva ragione: ogni qualvolta era particolarmente convinta che sarei riuscita in qualcosa, scoprivo che lo ero sul serio.
In realtà in quel periodo non incontrai molto i personaggi dall'altro mondo, che venivano chiamati Esterni, perché erano talmente decisi a trasformarmi in un'"eroina combattente" nel minor tempo possibile, che ogni pomeriggio iniziavo immediatamente l'addestramento, e me ne andavo appena terminato. Dato che mi allenavano in maniera speciale, quindi staccata dagli altri Astral, non ebbi neanche modo di conoscere qualcuno di loro. Era un po' imbarazzante, perché non facevano che fissarmi e sussurrare tra loro.
Dopo aver raggiunto i livelli che si aspettavano da me, sempre a tempo record, cominciò l'insegnamento ad usare le mie doti sovrannaturali. In verità imparai già il primo giorno.
- Per rendere reale qualcosa che non esiste, qualcosa di materiale intendo, devi visualizzarla bene nella tua mente. Una volta fatto devi desiderare con tutta te stessa che quella cosa si materializzi davanti a te. Ma fai attenzione: devi concentrarti anche sul luogo dove vuoi che appaia, altrimenti potrebbe materializzarsi qui come in mezzo all'oceano –
Iniziai a tentare di far apparire degli oggetti inanimati, come pezzi di vestiario, piante o bicchieri presenti nelle vignette. Ci riuscii dopo pochi tentativi già al primo giorno, il che ancora una volta mu fu fatto notare che fosse una cosa straordinaria. Dopo fu il turno di insetti e piccoli animali, che uno dopo l'altro mi cadevano in grembo perfettamente integri ed in salute.
Insomma, nel giro di una mese mi ritennero in grado di sostenere un combattimento serio, e quindi di essere presente nel recupero dello shinigami scarlatto, che ancora non erano riusciti a localizzare.
- Sei strana – mi disse un giorno Ciel, uno degli unici quattro Esterni con cui ero riuscita a parlare e che avevo incontrato da vicino. Quando gli chiesi il motivo, lui alzò le spalle, e indicò gli altri Astral attorno a noi.
- Quasi tutti ci hanno messo molto a convincersi che noi fossimo realtà. Noi stessi stentavamo a credere che fino a poco prima della nostra apparizione qui non fossimo che disegni su carta. Per fare in modo che aderissero all'Astral Project, poi, è stata una faticaccia. Avevano paura delle conseguenze, di essere feriti, che il loro mondo fosse sconvolto con questa nuova realtà. Alla fine hanno accettato tutti, ma non è stato semplice. Tu invece hai creduto in noi quasi subito, ed hai accettato all'istante. Impari ad usare i tuoi poteri con una rapidità impressionante, e riesco a percepire la tua aura molto più nettamente che con chiunque altro. Sei speciale, è per questo che Spears ha voluto che entrassi subito in azione –
La maniera in cui parlava era molto differente da come si rivolgeva agli altri nel manga o nell'anime. Era molto più… dolce? Possibile? Per non parlare della quasi totale assenza di quell'atteggiamento orgoglioso e sprezzante, perlomeno nei miei confronti.
Fu parlando con lui che iniziai a chiedermi se le loro personalità non fossero strettamente legate a com'erano stati ideati, ma invece potessero cambiare se a contatto con gente diversa. Già, gente diversa. Pensandoci meglio, tutti i personaggi non esistenti aveva caratteri molto spiccati ed estremizzati, ed incontrare persone normali, o almeno normali secondo i canoni, non lo facesse diventare man mano meno drastici nel modo di reagire e parlare agli altri.
- Davvero mi ha chiesto di aiutarli a cercare Grell per questo? – gli chiesi, sorridendo tra me e me. Il suo faccino era ancora più adorabile che nei disegni della mangaka, il che era tutto dire!
- Ovvio! – ribadì Ciel – Lui non sopporta quel rosso dai modi volgari, no? Vogliono tutti osservarti, e vedere che livelli sei in grado di raggiungerti. Se ne sono accorti tutti, qui. Non posso dirti molto altro, il consiglio dell'Astral Project vuole tenere segrete certe cose fino a tempo debito, ma pensano che presto diventerai l'Astral più forte di tutta l'associazione –
Cercai di sorridere di nuovo, e di ignorare un certo commento poco gradito nei confronti di Sutcliff. On fu semplice, a dir la verità. Come osava quel moccioso dire che il mio adorato era volgare? Reprimendo l'istinto di cambiargli i connotati con un bel pugno, gli diedi un paio di colpetti leggeri in testa.
- Co…? – balbettò lui, arrossendo fino alle punte dei capelli.
- Sei carino. Ma certi epiteti tieniteli per te. Se ti senti dire di nuovo che Grell è volgare, te la farò pagare – gli dissi in tono scherzoso, ma non del tutto.
Lui avvampò ancora di più e se la diede a gambe, quasi travolgendo una giovanissima Astral che stava facendo sbocciare un vaso di primule.
- Non avevo mai sentiti nessuno spegnerlo in quel modo – disse una voce morbida dal tono divertito. A parlare era stato Sebastian, che dissimulava una risatina con dei lievi colpi di tosse.
- Ehilà, demone – gli feci – Ci sono altre istruzioni su cosa devo allenarmi a fare? –
- No – disse lui – In verità sei appena stata richiesta. Dicono che è ora che tu metta in pratica le tue abilità, nelle quali hanno profonde aspettative –
Scattai in piedi, fremendo – Quindi vuol dire che…? – oh, com'ero in ansia! Speravo che significasse ciò che pensavo significasse, ma non osavo chiederlo apertamente.
- Che è il tuo turno di avanzare ipotesi su come trovare e comunicare con il signor Grell –
Esattamente ciò che aspettavo! È inutile che perda tempo a descrivere quello che provavo in quel momento. Quando mi avevano detto che l'avevano perso non sapevo se essere arrabbiata, delusa o triste. E questo non è che un eufemismo. Non saprei nemmeno spiegare cosa provavo esattamente per quella creatura bizzarra e fiammeggiante, ma avevo appena scoperto che fossero diventati reali, e già sentivo le varie infatuazioni astratte che avevo prima farsi via via più nitide. Era come se anche i sentimenti che riversavo su cose non reali a causa della mia tendenza solitaria fossero diventati reali come i personaggi stessi. Non riuscivo neanche a capire il motivo per cui adorassi tanto lo shinigami scarlatto. So solo che nel momento in cui avevo visto la sua immagine la prima volta l'avevo già designato come destinatario di tutte le emozioni che non trovavano nessuna persona reale a cui essere dedicate.
In ogni momento dell'ultimo mese, avevo messo il suo ritrovamento come motivazione per cui volevo riuscire in tutto ciò in cui mi avevano addestrata il più presto possibile e al meglio possibile.
Quando Sebastian mi disse che era giunto il momento, sentii come una fitta al cuore. Avrei dovuto essere felice, ma invece mi sentivo pesante. Forse era per la consapevolezza che c'erano probabilità alte di incontrarlo entro non moltissimo tempo, di vedere con i miei occhi la persona che avevo trasformato nel mio modello da venerare.
Non credo che sia qualcosa che si possa capire, senza averlo provato veramente, ciononostante ancora una volta proverò a descrivere tutto ciò che ho pensato e percepito sia fisicamente che nella mia mente il più accuratamente possibile.
 
*****
Cella di manicomio dell'autrice:
Uhm… okay, accetto qualsiasi accusa e critica. Avreste ragione a farle. Ho fatto le cose in maniera troppo frettolosa, sia l'introduzione dei personaggi che l'addestramento della protagonista. È solo che non essendo in grado di fare meglio, ho preferito abbreviare piuttosto che scrivere in maniera più dettagliata ma anche più orribile gli allenamenti di magia e combattimento di Sofia.
E pensare che mi sono inventata che Grell era stato disperso (ma che aveva in mente quella che l'ha trasferito in questo mondo?! XD) solo per scrivere la scena in cui lo ritrovano, che invece ho ben chiara in testa e so esattamente come deve essere!
Baci!
Sofy<3
 Oh, a proposito, qui sotto ho messo i disegni che ho fatto della protagonista.



Per inserirlo qui li avevo caricato su DeviantArt. Questa è la mia gallery:
http://sofyflora98.deviantart.com/gallery/
   
 
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