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Autore: Vaporeon_92    11/10/2014    3 recensioni
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
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'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
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Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                                                   (Banner di Sara_Scrive)



https://www.youtube.com/watch?v=vfO3-vGYOSE




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Suo figlio, ma come è possibile? Vuol dire quindi che anche lei e Zayn hanno…? Si insomma le è successa la stessa identica cosa che è accaduta a me. Forse ora ho capito perché non si è fatta più viva, le sarà mancato il coraggio…la vergogna avrà iniziato a tormentarla, facendola così rimanere nell’oscurità senza mai dirmi nulla.

-“Finalmente hai scoperto il mio segreto. Un ‘segreto’ di appena un anno. Mi dispiace di non averti mai detto niente, mi è mancato il coraggio…non trovavo le parole giuste. Avevo paura che tu potessi giudicarmi e darmi dell’incosciente quale sono.”

 -“Non preoccuparti, non incolparti…io ho fatto una cosa uguale alla tua. Perciò se ti colpevolizzi, accusa anche me per la mancanza di coraggio, accusa anche me se ti ho tenuta all’oscuro dell’esistenza della mia bambina.”

Un leggero sorriso arriva a farsi spazio su quelle guance rosee come i fiori del pesco, togliendo di torno quell’aria triste e colpevole che vi si era posata fino ad alcuni minuti.
Quell’aria malinconica che si è celata nel suo cuore per troppo tempo. Il bambino che tiene in braccio inizia a sorridermi, mostrando fiero di se i suoi primi quattro dentini mentre cerca di pronunciare qualche parolina incomprensibile.
Gira lo sguardo puntandolo dritto a quello della sua mamma puntando freneticamente la sua piccola manina contro di me.

-“Lei è Sara, una specie di zia!”

Sorrido sentendomi per la prima volta felice dopo tanto (apparte i primi passi avvenuti stamani dalla mia ricciolina preferita, che mi hanno resa la mamma più felice del mondo).
Aver passato un periodo complicato, da sola senza Aurora, la mia amica…è stato piuttosto difficile, non poter ricevere consigli da qualcuno…quel qualcuno che ti conosce così bene che ti avrebbe aiutata.
Aver vissuto degli eventi spiacevoli come il ricatto di Gemma e Des Styles, aver lasciato definitivamente Harry, e aver tenuto segreta la gravidanza ai miei genitori senza lei è stato brutto, era come vivere in un incubo…l’unica che poteva darmi una mano, l’unica che poteva consigliarmi ero io.
Me stessa…ma a volte non è abbastanza.


Per un momento socchiudo gli occhi, liberandomi di tutta l’ansia trattenuta in dodici mesi, assaporando quella sensazione piacevole alla quale non ero più abituata.
La bellissima emozione che sto vivendo in questo momento è forte, e forse nessuno può capire cosa sto provando se non ha vissuto ciò che ho passato nell’ultimo anno. Non riesco ancora a capacitare l’idea di essere arrivata fin dove sono, contando esclusivamente sulle mie forze e naturalmente con l’aiuto dei miei genitori, ma soprattutto non riesco a capacitare il fatto che Aurora adesso sia qua con me. 

-“Beh adesso anche tu hai scoperto il mio segreto.

Lei mi sorride, ascoltandomi e incoraggiandomi a continuare, ed io ingollando un nodo di malinconia legata alla strana situazione continuo dicendo…

-“E lei è Alyssa…la figlia di Harry.
 



***

-“Bene ci sediamo su questa panchina?”

-“Ma la tua spesa…devi preparare qualcosa per pranzo?”

-“No in verità non proprio per pranzo, oggi pomeriggio ho organizzato il compleanno di Alyssa, verranno anche i miei genitori con Veronica e Alessandro, e a regola anche i miei zii.”

-“Che bello il primo compleanno non si dimentica mai vero? Allora vai a casa a preparare tutto, non voglio trattenerti.”

-“Non fare la guastafeste, è un anno che non ci vediamo…la festa può attendere. Io voglio parlare con te, voglio sapere tutto, cosa hai fatto in tutto questo tempo…voglio sapere del piccolo Nathan, e soprattutto del suo papà.”

Abbassa la testa, tenendo ben fermo lo sguardo sul suo bambino…senza perderlo di vista nemmeno un minuto, i suoi occhietti vispi ricordano tanto quelli dell’Anglo-Pakistano, dalla pelle olivastra.

-“Ma non c’è tempo, per raccontarti tutto ci vorrebbe un giorno intero…e poi i bambini ci disturberebbero con le loro vocine, non che lo facciano apposta ma…abbiamo bisogno di calma e silenzio per parlare.”

-“Alyssa sta dormendo beata nel passeggino, la macchina la rilassa tanto le fa quasi da sonnifero. Nathan è li bello tranquillo che gioca con il sonaglino…anzi mi sa che fra non molto raggiungerà Aly nel mondo dei sogni. Perciò io non vedo perché non potremmo cominciare a parlare almeno un po’.”

Accenna un sorriso, e per un minuto alzando gli occhi al cielo si lascia sfuggire una lacrima che non essendo stata catturata dalle mani di Aurora, percorre tutto il tratto delle guance per poi andare a morire prima sotto il mento, ed infine cadendo leggera per terra, nella sabbiolina che ricopre il suolo del parco.

-“Sei ostinata… proprio non ti arrendi eh?”

Annuncio un ‘no’ muto con il movimento prima a destra e poi a sinistra della testa, tiro furi il pacchetto di sigarette e accendendola mi preparo ad ascoltare la sua lunga storia.

-“È tutto difficile Sara, anzi è tutto complicato da quando…Zayn se n’è andato.

Nelle sue parole c’è un velo di tristezza, un velo di malinconia di sofferenza chiamatela come volete.
C’è un qualcosa che va al di là dell’amarezza, forse la parola esatta è la delusione… forse si o forse no.
Ma qualsiasi cosa lei stia provando nel raccontare la sua storia adesso, quel qualcosa sta riaffiorando piano piano anche dentro di me.
Come una catena il dolore di una è anche quello dell’altra, seppur le vicende siano andate credo diversamente.

-“Andato? Come Aurora Jawaad se n’è andato?”
 
Giocherella con un braccialetto che tiene allacciato al polso sinistro, prende tra le dita un ciondolo con un iniziale a forma di zeta piena di brillanti, quella lettera deve rappresentare il nome di Zayn.

-“Si se n’è andato e non c’è nulla che si può fare, per farlo tornare da me... da suo figlio. Comunque tutto è successo dopo poco che scoprì di essere incinta. Un pomeriggio di Ottobre lo chiamai, per dirgli che avevo voglia di vederlo, avevo voglia di stare con lui perché mi mancava …e sottolineai che avevo bisogno di parlargli il prima possibile. Così convinsi i miei genitori all’oscuro di tutto naturalmente, di poter andare a Londra per stare qualche giorno con Zayn…non so ancora come feci a convincerli, sta di fatto che andai da lui.”

Appoggia fortemente la sua schiena contro la panchina, accavallando la gamba destra su quella sinistra …portandosi le braccia dietro la nuca, emettendo un sospiro travagliato. Non deve essere facile per lei raccontare tutto, raccontare di un ragazzo che la lasciata da sola con un figlio.

-“Andai da lui, passammo una settimana bellissima insieme, non mancarono coccole, cene fuori e tutte le attenzioni possibili. Ma poi una sera dopo aver fatto l’amore, sdraiati sul letto notò un rigonfiamento alla mia pancia. Con tono scherzoso mi disse com’era possibile che mi avesse messa incita quella stessa notte. Lo guardai negli occhi con le lacrime che stavano per oltrepassare la soglia oculare, gli dissi che ero incinta già di qualche mese…e che ero venuta a parlargli proprio di questo fatto, accaduto nell’estate precedente in vacanza ad Ibiza.”

Le stringo la mano con una presa salda, le infondo coraggio tramite un abbraccio…cerco di rincuorarla ad andare avanti con la storia, provando inquietudine ad ogni sua parola.

-“E poi cosa è successo?”

Le domando quasi con timore; con il timore di sapere il brutale continuo della storia.
Gli alberi intorno a noi, all’interno del parco sembrano essersi rattristiti tutto d’un tratto, sembrano aver perso quella vitalità di poco fa.
I movimenti ondulatori dei rami sono a loro volta cessati; le foglie sono diventate impassibili all’oscillare del lieve venticello che le accarezza dolcemente.
Il parco sembra essersi spento, sembra aver assunto l’aria malinconica che possiede il caldo deserto…sembra rispecchiare il nostro stato d’animo.

-“Non appena gli dissi che ero incinta, e che avevo deciso di tenere il bambino mi domandò se era lui il padre. Risposi di si, che lui e soltanto lui era e poteva essere il genitore della creatura che portavo in grembo. Mi disse che se volevo tenere quel bambino, dovevo crescermelo da sola perché lui non ne voleva sapere…era troppo giovane per pensare ad un neonato nella sua vita. E mi sottolineò più volte che lui…non vuole avere figli, né con me né con altre ragazze.”
 
-“Ma che razza di persona è uno che dice queste cose? Oddio scusa, non volevo offenderlo davanti a te!”

-“Fa niente, sapessi io con quanti nomi lo chiamo…pensa che prego persino che non trovi una ragazza. Prego che tutte le cose gli vadano per il verso sbagliato.”

Il destino non è stato clemente nemmeno con Aurora, neanche a lei non le ha riservato delle buone prospettive nella vita.
Le ha dato un ragazzo che ha preferito lasciarla sola a crescere un bambino, per il semplice motivo che lui non vuole avere un figlio ma vuole vivere la sua giovinezza.
Non riesco ancora a credere che Zayn possa aver detto delle cose così cattive, alla ragazza che tanto amava.
Come può aver abbandonato intenzionalmente suo figlio? Un bambino così dolce, così vispo…così bello; un bambino che necessita anche l’affetto del suo papà.

-“E allora tu cosa hai fatto, dopo aver saputo che Zayn non ha intenzione di far parte della vita di Nathan?”

Adesso appare un sorriso, ma non un sorriso di felicità…è un sorriso che lascia trasparire orgoglio, soddisfazione e gioia.
Prende in braccio il bambino, per dargli il biberon pieno di latte e biscotti.

-“Con i miei genitori non facevo altro che litigare da quando scoprirono che ero in attesa di un bambino, naturalmente non dissi nulla di Zayn altrimenti chissà cosa avrebbero detto e sicuramente fatto; dissi solo che era una mia scelta crescerlo da sola e non immagini le polemiche, le pesanti parole che volarono. Perciò decisi che era meglio cambiare aria, così andai ad abitare dai miei nonni materni in Lombardia fino al parto…momento in cui mi riappacificai con mia madre e mio padre. Sai lassù vicino alle montagne stavo veramente bene, nonostante tutta la spiacevole situazione ero serena felice…avrei voluto crescerlo li Nathan ma non potevo, quindi non appena mi dimisero dall’ospedale. Tornai a casa con la condizione che del padre del bambino non se ne sarebbe più parlato, e così è stato…così è ancora.”

-“Sei veramente un osso duro!”
 
Le sorrido, scherzo con lei su tutta questa strana e complicata situazione, cerchiamo per un momento di prenderla per un altro verso, proprio per non far riaffiorare il dolore dento di noi.

-“Ho una domanda: vivi qui adesso, o stai a casa dei tuoi genitori?”

-“Vivo ancora con i miei genitori, sono venuta qua per cercarti…perché non sopportavo più l’idea di tenerti all’oscuro di tutto. Tu sei la mia migliore amica e non dirti
niente, non mi faceva vivere bene.”

-“E come hai fatto a sapere che io adesso abito qui?

-“Tua madre. Un giorno sono passata a casa tua con Nathan per mostrarti il mio bambino ma tu non c’eri. E così tua mamma mi ha raccontato tutto quello che di brutto è successo anche a te, ma dovevi vedere quanto è fiera di te. Dice che vederti realizzata anche se sei da sola a crescere Alyssa, le si riempie il cuore.”
-“Quindi sai cosa è successo con Gemma e Des?”
-“Si so tutto, so come sei riuscita a comprarti la casa, so che hai un bel lavoro…so che continui ad amare Harry nonostante la sua famiglia ti abbia rovinato la vita. So anche che hai scelto proprio questa cittadina per provare a riportare Harry da te, da lei.
-“Dal momento che tu sai tutto…posso evitare di raccontare la mia storia? Lo stomaco non riesce ancora ad ingollare quel nodo, il cuore sanguina ancora sai?”
-“Certo che puoi, sei libera di fare ciò che vuoi. Comunque sono convinta che prima o poi le cose si aggiusteranno tra te e Styles.”
-“Sono convinta che un giorno Zayn busserà alla tua porta, e come un coglione ammetterà di aver fatto una grande cazzata abbandonando suo figlio…e ti implorerà di perdonarlo.”
 
-“Credici Sara, credici…non accadrà mai.”

Alyssa si è svegliata, e aprendo quella sua piccola bocca emette un grande sbadiglio.
Guardando l’orologio mi ricordo che ho una festa da preparare, e che se faccio tardi gli ospiti si infurieranno…e passerei da una pessima padrona di casa.

-“Senti Aurora adesso io devo proprio andare, il compleanno di Alyssa mi attende. Ma tu non te ne vai…vieni  a casa mia e festeggi con noi.”

-“No Sara non posso accettare davvero.”

-“Non voglio sentire né ma nè mi…vieni e basta. A proposito quando è nato il tuo bambino?”

-“Perché me lo domandi, comunque è nato il 18 Aprile.”
 
Faccio due calcoli mentalmente, mentre Aurora continua a fissarmi impaziente.

-“Perfetto oggi faremo doppio compleanno, festeggeremo Alyssa e Nathan.”

Sistemo la spesa al bracciolo del passeggino e avviandoci verso la mia macchina le dico…

-“Lo sai che Nathan ti assomiglia moltissimo?”

Socchiude gli occhi per far si che la risata riesca bene, mi erano mancate quelle iridi verdi come il prato, come le colline straripanti di margherite.
In realtà mi era mancata proprio lei.

-“Ah e per la cronaca tu e il piccolino, alloggerete da noi per tutto il tempo della vostra permanenza a Middlewich, senza trovare delle scuse per non restare.”







Spazio Autrice:
Buonasera mie lettrici come state? Che cosa state facendo di bello? Io sto guardando Ballando con le Stelle...ma va beh parliamo d'altro, anzi parliamo del capitolo. 
Come l'avete trovato? Vi è piaciuto? In questo capitolo ho dovuto dare spazio alla migliore amica della protagonista...ho dovuto ritagliarle del tempo, e ho dovuto dare la spiegazione del perché anche lei era 'sparita'. Avete capito che cosa ha combinato Zayn? Ve lo aspettavate da lui? Ho voluto fare una storia 'diversa' per loro. In pratica troviamo due famiglie divise da una parte abbiamo Aurora con Nathan figlio di Zayn che non ne vuole sapere del suo bambino; e dall'altra parte troviamo Sara e Alyssa figlia di Harry la quale non sa nemmeno di avere una bambina. Mi scuso per non aver postato nel pomeriggio, ma non essendo riuscita a scrivere tra giovedì e ieri, mi sono ritrovata a scrivere il capitolo dalle 16:00 di oggi fino alle sette. Se trovate degli errori fatemelo notare (anche se il capitolo l'ho letto 3 volte prima di postarlo). Bene adesso vi saluto io mi dedico alla tv stasera, e attendo con ansia con formento le vostre recensioni (spero che tornino alla media di 8 come sempre). Noi ci vediamo come routine adesso Mercoledì 15 Ottobre. 
A presto ragazze.
Tanti bacini.
Sara.




Vi consiglio questa Fan Fiction *.*
 Ecco la trama:
 
N= {a, i, l, n} A= {a, i, l, n} 
Allin guardò il pezzo di carta passatole dal suo compagno di banco e si accigliò, non capendo subito le sue intenzioni.
“A meno N...” Sussurrò Niall scrivendo l'operazione d'insiemistica.
“Uguale insieme vuoto.”
“I nostri nomi!” Esclamò sorpresa la ragazza.
“Sì, sono composti dalle stesse lettere.” 
“E se uno viene sottratto all'altro...” 
“L'altro si annulla.” Concluse Niall sorridendo. 


Quando Allin ebbe la possibilità di frequentare il liceo di Mullingar, non avrebbe mai pensato che la sua vita sarebbe stata sconvolta dalla presenza di un ragazzo. Per sfortuna gitana, acrobata nel circo di famiglia, non avrebbe voluto né potuto innamorarsi di un irlandese. Eppure fu grazie a Niall che Allin iniziò a credere in un futuro in cui essere zingara sarebbe stato solo un ricordo. Ma il peggio doveva ancora venire. I due dovevano ancora esser separati. 

"Sai cosa c'è, cugina? C'è che è sempre stato A-N, non N-A. Chi vieni sottratto a chi? Ora lui sta ad XFactor ed io qui, distante chissà quanto!"
 
 Eccovi il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2356207&i=1
 
 

E se volete altre storie sui One Direction passate da Cassandra_97 e andate a leggere la sua Fanfiction Horizon, vi lascio la trama.

“Lily ci sei?” si interrompe subito per richiamare la mia attenzione.
“Ehm, si. Stavo solo pensando.”
“A cosa?”
“A te.”
“E cosa pensi di me?”
“Che su un palco staresti divinamente.”
“Non esagerare. Sono intonato, va bene, ma non diventerò mai un cantante professionista.”
“Secondo me potresti farlo. Già ti vedo, fra qualche anno, ad incantare una platea con la tua voce.” Abbassa lo sguardo e si fa più serio. Starà pensando quello a cui ho pensato io. 
“Perchè non provi ad entrare in un vero Talent Show? Finalmente potresti cantare di fronte ad un pubblico vero, e non solo di fronte a me.”
“Il mio vero pubblico sarai sempre tu.”
 
E il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2463217&i=1

 
   
 
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