Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: LilacLilium    15/10/2014    2 recensioni
Dal primo capitolo: "Thorin sogghignò concentrato sulla propria tazza -Hai messo troppo miele...-
-A me piace.- ribatté Bilbo con tono offeso.
-Mangiati l’uovo. Quella roba dolciastra può piacere solo a te...-"
(Old!Thorin e Old!Bilbo, diversi anni dopo la riconquista di Erebor)
La storia è leggermente ispirata al film 'Iron Lady' per alcune situazioni (ad esempio l'episodio della colazione)
Genere: Angst, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bilbo, Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sordido buco

 

La luna spandeva nel cielo blu una luce argentea e soffusa dalle nuvole sottili che la velavano. Thorin aveva lasciato le pesanti tende dell'unica finestra della camera (e una delle poche di tutte le camere della montagna) appena socchiuse.

A Bilbo piaceva che ci fosse sempre un po' di luce naturale in quel “sordido buco”, come chiamava scherzosamente il sontuoso palazzo di Thorin.

Lo hobbit era disteso, affondato nei morbidi cuscini ricamati e coperto fino alla vita: stava leggendo un vecchio libro di leggende che aveva fatto arrivare dalla Contea. La candela sul comodino proiettava una dolce luce dorata sui suoi lineamenti e sulle sottili lenti che portava appoggiate sul naso.

Anche Thorin con l'età aveva sviluppato qualche problemino di vista, è normale, ma si rifiutava di portare quelle diavolerie degli uomini.

Il re era seduto davanti al grande specchio appeso al muro. Si stava sciogliendo l'elaborata acconciatura di trecce evitando di osservare troppo la propria immagine. Lo faceva da quando le leggere striature argentee della sua chioma corvina si erano ispessite.

-Sai, mi faranno un nuovo ritratto- disse distrattamente, alle prese con un fermaglio d'argento impigliato.

-Mhh-mhh.-

-Lo appenderanno nella sala dei re, accanto a quelli dei miei antenati.- disse con una punta di orgoglio.

-Ah.- Bilbo girò una pagina del libro, senza alzare gli occhi.

Thorin gli gettò un'occhiata nello specchio: era praticamente certo che non avesse ascoltato una parola. Sospirò e continuò imperterrito:

-Hanno detto che sostituiranno con questo nuovo quello vecchio, che avevamo fatto fare subito dopo l'incoronazione...-

Bilbo chiuse infastidito il libro e guardò il nano da sopra gli occhiali.

-Tu hai sempre avuto una gran passione per i discorsi, sai? Sei proprio un chiacchierone quando vuoi.-

Thorin si girò e gli sorrise compiaciuto. Era riuscito a farlo smettere di leggere.

-Una volta forse. Ma le cose cambiano-

Bilbo si stiracchiò -Ah, è vero. Da quando hai smesso di cianciare? Ricordi quell'artificioso discorso che hai fatto a casa mia quella sera della riunione? Mi hai quasi spedito oltre il grande mare...-

-Umf.- Thorin si alzò lentamente e raggiunse il letto scostando le tende rosse del baldacchino -Non esagerare, hobbit. E comunque sono sempre stato un tipo riservato.-

Bilbo si scostò per fargli spazio accanto a sé -Thorin Scudodiquercia, il Silenzioso Signore della Montagna- scandì con un tono basso. Era tutto vero: da anni Thorin non teneva gli estenuanti discorsi per cui era famoso negli anni d'oro. Si era lentamente chiuso al mondo esterno, barricato nelle viscere della sua montagna e della sua mente.

A nulla aveva permesso di entrare e nulla ne era più uscito, ma ormai la memoria delle cose recenti si comprimeva e lasciava il posto a malinconiche riflessioni e tuffi nel passato.

Nessuno sarebbe mai più riuscito a tirarlo fuori dall'abisso tenebroso che era diventato il suo regno interiore.

Il nano e lo hobbit rimasero così a lungo, entrambi sprofondati nella nebbia argentea dei tempi lontani, spalla contro spalla, le mani intrecciate strette sotto al tepore della trapunta.

-Tesoro, sai qual è la cosa peggiore?- ruppe il silenzio Bilbo strofinando il naso sulla spalla dell'altro -è che da vecchi ci si ammala con una terribile facilità. Quando ero un ragazzetto me ne andavo a fare il bagno nel fiume fino alla metà di ottobre, e adesso mi basta uno spiffero per iniziare a tossire come un asino.- si accoccolò un po' più sotto alla coperta.

-Senza parlare del fatto che dalla mia graziosa Contea sono finito a imputridire in questo sordido buco a fianco di un nano decrepito.- concluse sorridendogli con un luccichio negli occhi.

-Primo,- protestò Thorin sistemandosi accanto ad egli -non chiamare la mia montagna “sordido buco”, secondo, decrepito sarà tuo nonno, io no.- e con un soffio spense la candela.

 

Ciao, belli. Ho avuto il capitolo pronto per una settimana senza avere la voglia di pubblicarlo. Probabilmente riceverò il nobel per la pigrizia e se lasciate un commento, (se avrò voglia), vi citerò nel mio discorso di ringraziamento :)

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: LilacLilium