Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: SignorinaS    17/10/2014    5 recensioni
La vicenda si svolge due anni dopo il film. Ad Arendelle regna la pace grazie alla regina Elsa. Tutto va per il verso giusto finalmente, ma un giorno uno strano varco spaziale compare ai confini di Arendelle. Tocca ad Elsa, in qualità di regina, e alla sorella Anna, con gli inseparabili Kristoff, Sven e Olaf, scoprire dove porta il varco. Una volta oltrepassato si ritrovano in una città esattamente uguale ad Arendelle, con una piccola piccola differenza: tutti i suoi abitanti sono gli stessi della città a loro conosciuta, ma di sesso opposto. È qui che Elsa fa la conoscenza di Elson (il suddetto personaggio non mi appartiene, è ripreso dalla FF “Frozen alla conquista della Queen” di Le Cicche, io ho solo apportato delle modifiche, eliminando la parentela con Elsa), con il quale stringerà un fortissimo legame che andrà ben oltre l’amicizia. Al fianco di Elson troveranno Andy, fratello minore di Elson , la sua fidanzata Kristeen, la renna Silvy e Olly, un piccolo pupazzo di neve femmina. Elsa troverà in tutti loro dei nuovi e grandissimi amici. Però un altro mondo non vuol dire solo nuovi amici, ma anche nuovi nemici.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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POV ELSA
Mi tirai più su il cappuccio del mantello per evitare di essere riconosciuta. Tirai le redini di Sven e Silvy per costringerli a seguirmi. Hans aveva rapito tutti i miei amici, l’unica cosa che potevo fare era andare ad aiutarli. – Olaf, sei sicuro che li hanno portati qui? –
Il pupazzo fece sbucare il naso da sotto la coperta con la quale si stava nascondendo sul dorso di Sven. – Certo! Io e Olly li abbiamo sentiti che venivano a Tafelton! –
Si…Weselton! Mi ero recata in quella cittadina speranzosa di poterli aiutare, ma ora mi sorgeva il problema di come entrare nella villa della duchessa.
Un gruppo di ragazze vestite da cameriere mi passò accanto ridendo. Ok, poteva essere un’idea priva di originalità, me era la mia unica speranza. Che la povera malcapitata mi perdoni.
Mi nascosi e al momento giusto congelai le gambe della cameriera che si era distaccata dal gruppo. – ma cosa? – disse impaurita lei. – perdonami, sul serio! Ma ho bisogno dei tuoi abiti.-
-Sei impazzita?- Si, forse lo ero.
Meno di dieci minuti dopo indossavo gli abiti della cameriera e mi trovavo di fronte all’abitazione della duchessa. La ragazza a cui gli avevo presi era più minuta di me, e quel vestito mi andava esageratamente stretto, dovetti trattenere il respiro per evitare di scoppiarci dentro.
Alzai un pugno pronta a bussare, ma i dubbi mi assalirono. Se non fossero stati li? Dove sarebbero stati? E anche se li avessi trovati, sempre se erano ancora vivi, come avremmo fatto ad andarcene?
Olaf mi incoraggiò spingendomi con le braccina. – su bussa!-
-non so…-
-avanti bussa!-
-non credo…-
Olly chiese a Olaf – secondo te sa bussare?-
Rivestendomi di coraggio mi decisi a bussare. Dopo pochi secondi un uomo anziano e vestito da cameriere mi aprì la porta. –si? Desidera?-
-sono una nuova servitrice. Mi ero persa e quindi sono in ritardo, chiedo umilmente perdono.- Mi inchinai cortese. –prego, da questa parte. Era stato così facile?
Fui portata in una stanzina piena di scope e secchi. – occupati dei pavimenti del secondo piano- mi disse rifilandomi uno scopone in mano. –Buon lavoro.-
-…grazie…- Se ne andò lasciandomi sola. Olly e Olaf sarebbero restati fuori, erano troppo riconoscibili. Non esistono molti pupazzi viventi, infondo.
La mia priorità non erano di certo i pavimenti, ma tenni la scopa per accentuare il mio travestimento, se qualcuno mi avesse visto girovagare mi sarei semplicemente messa a spazzare. Cosa è costretta a fare una regina per amore…della sorella eh!
Imbucai la testa in tutte le porte aperte che trovai, ma non vidi nessuno dei miei amici. Dovevano di sicuro trovarsi nelle prigioni.
-non osare torcergli un solo capello, chiaro?-
-Altrimenti?-
-altrimenti il nostro accordo salta! Voglio vederti a sopravvivere in questo mondo da solo.-
Sbirciai chi stava parlando e vidi Hans e Hanne, uno di fronte all’altra, con sguardo di sfida reciproco. Hans distolse lo sguardo irritato. – come vuoi, ma quando troveremo Elsa voglio essere io stesso ad ucciderla.-
-sarà tutta tua!-
-Molto bene!-
Uccidere me? Doveva passare sul mio cadavere…no, pessima idea!
I due si allontanarono nel corridoio continuando a parlare, ma prima richiusero la porta socchiusa che avevano alle spalle. Cosa c’era li? Mi avvicinai e la aprii velocemente.
 
POV ELSON
Ogni movimento che facevo per liberarmi da quelle corde era una fitta di dolore in più per i miei polsi. Non sapevo più cosa fare. Dovevo liberarmi per salvare Andy e Anna; e poi c’era Elsa. Tutta sola chissà dove. Speravo solo che fosse al sicuro. Ripensando alla regina mi ritrovai a sorridere come un demente. Nessuno mi aveva mai sconvolto la mente come lei, nemmeno Hanne.
La porta davanti a me si spalancò. Pensai che fosse tornato Hans, a minacciarmi di morte, come poco fa, invece davanti mi ritrovai Elsa. Indossava un vestito da cameriera lavanda, e il colore risaltava i suoi splendidi occhi. Il mio cuore scoppiò di gioia. Stava bene! Era salva!
-Elsa!-
-Elson! Oh grazie al cielo stai bene! –
Mi corse in contro abbracciandomi e facendo sbilanciare la sedia all’indietro.
-attenta! Cadiamo!-
Lei si ritrasse prima che la sedia potesse ribaltarsi. –perdonami!-
Ghiacciò le corde liberandomi, sia i piedi che le mani. La prima cosa che feci fu disfarmi di quei maledettissimi guanti verdi. Poi compii la mia follia più grande, senza pensarci, lasciai che fosse un gesto spontaneo. Abbracciai Elsa sollevandola da terra e facendola girare tra le mie braccia, lei rimase tanto sorpresa da paralizzarsi nel mio abbraccio. – sei venuta ad aiutarci! Grazie.-
-figurati…io…era il minimo-
Le scostai una delle ciocche ribelli, che le fuoriuscivano dalla treccia, dietro l’orecchio e le donai un leggero bacio sulla guancia, appena sotto l’orecchio. –non era il minimo di niente-
Rimanemmo a fissarci, persi l’uno negli occhi dell’altra per un tempo che pareva infinito. Le sue labbra non facevano altro che supplicarmi di baciarle, fui quasi sul punto di farlo, ma Elsa abbassò lo sguardo per prima, lasciandomi con una fitta di delusione al cuore. – Dobbiamo trovare gli altri!-
-si, Andy e Anna sono in una delle stanze al terzo piano.-
- Kristoff e Kresteen?-
-Ci sono anche loro?-
-Tu non li hai visti?-
Io scossi la testa. Non avevo visto nessuno dei due, ne tanto meno nessuno dei nostri rapitori li aveva mai nominati.
-allora dove sono, Elson?-
-Dobbiamo scoprirlo!-
Le presi la mano e la condussi fuori dalla stanza in cui mi avevano rinchiuso. Presto Hanne si sarebbe accorta che mancavo, avevamo poco tempo per andarcene.
Mentre uscivo qualcosa mi fece inciampare. –Cosa ci fa qua una scopa?-
Elsa mi guardò arrossendo –colpa mia. Lascia perdere però, ci metterei troppo a spiegarlo.-
 
 
 

 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Sono finalmente tornata. Ora che ho concluso la mia storia originale posso concentrarmi anima e corpo su questa FF. Quindi non temete, d’ora in avanti pubblicherò più spesso! ;-)
In questo capitolo abbiamo un Elson che ormai è evidentemente cotto della nostra regina delle nevi, mentre Elsa non sa con certezza cosa provare. Secondo voi come si concluderà la storia tra i due Cuori di ghiaccio?
Baci
SignorinaS
 
   
 
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