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Autore: Masayume Pachirisu    19/10/2014    3 recensioni
I loro sguardi si incrociarono.
Entrambi con il fiato corto, le guance rosse e gli occhi liquidi per il piacere appena provato.
La mano destra di Yong Guk finì sul collo di Zelo, tirandolo verso di sé, facendo scontrare così le loro labbra arrossate e gonfie per i troppi baci.
Il piacere li riprese nuovamente e i ruoli tra loro cambiarono, così che Zelo si ritrovò tra quelle coperte.
E Dio se ci stava dannatamente bene tra tutti quei Tigro stampati in mille pose diverse. Accaldato ed eccitato, lo fissava con trepidazione, aspettando che l'altro lo toccasse nuovamente e lo facesse sentire vivo...
Tema: Amori, tradimenti, band e musica. -Attenzione Crack Paring-
Principali: B.A.P (tutti) - SHINee (Onew - Taemin - Key - Jonghyun) - Infinite (Sungjong - Hoya)
Secondari: EXO (Baekhyun - Chanyeol - Kai - Kyongsoo) - Teen Top (?) - Yong Nam
Meteore: f(x)
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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AWWW sono quiiiiiiiiiiiiii xD
ormai questa storia è quasi al punto di non ritorno xDDD diciamo che ho quasi finito di scriverla, quindi ora posterò una volta alla settimana senza fare troppo ritardo aww! 
Grazie ancora a tutti coloro che leggono, commentano, con cui messaggio e tutti coloro che passano, mettono nelle seguite o preferite. Grazie di cuore a tutti!


**

-OPPA!!- gridò Sungjong sorridendo.
-Ciao Jongie! Come stai? Fa freddo lì?-

Yong Guk sorrise felice al fidanzato, che indossava un maglione di lana bianco, all'apparenza davvero caldo.
Il minore annuì velocemente, lanciandogli un'occhiata davvero dolce.

-Sì! Qui ha anche nevicato! Novembre è un mese freddo e non credevo, meno male che ho trovato un negozietto che vendeva a poco un sacco di abiti, quindi mi sono comprato un po' cose-

E sorrise di nuovo mostrandogli quel maglione che gli arrivava quasi oltre la vita, e gli stava davvero bene.

-Così ti sei rifatto il guardaroba, eh?- domandò Yong Guk appoggiando il mento sulla mano destra, il cui gomito era sul tavolo della cucina al quale si era seduto per chiamare via skype il suo ragazzo, come quasi ogni mattina da quando Sungjong era andato via.
-Non è vero... ho solo preso qualcosa... però ho trovato questo...- e il minore scomparve per un istante dalla telecamera, mostrando così quella che doveva essere la sua camera da letto.

Yong Guk vedeva poco, solo il letto, dove l'altro si era messo, poi, più indietro sulla destra, c'era una scrivania, mentre sulla sinistra un armadio copriva la parete di fronte a lui - ovvero alle spalle di Sungjong. 

-Eccomi! Guarda!- disse il biondo mostrandogli un tigro gigantesco, grande quasi la metà di Sungjong, infatti a malapena riusciva a tenerlo in braccio. 

Yong Guk impallidì guardando quel peluche gigante, fatto talmente bene da fare invidia alla sua collezione di piccoli tigro. 
Se anche Yong Nam avesse potuto vederlo, forse glielo avrebbe rubato all'istante.

-DOVE? COME? E COME FARAI A PORTARLO??! PERCHE' LO PORTERAI, VERO?- disse velocemente, maledicendo il suo ragazzo che si abbracciava quella meraviglia di peluche.

-Sì lo porterò con me! Non ne ho idea, ma spero possa passare come bagaglio a mano!-
-YA! Spediscimelo!- 
-SEI SCEMO?- rispose in cinese Sungjong, ridendo subito dopo.
-Ehi guarda che questa la conosco anche io! Non parlare in cinese con me...-
-Sì sì...-
-Sungjong-ya!-
-Scusa oppa, scusa scusa! Comunque come stanno andando le prove con i Badman?-

Yong Guk ci pensò su.
In quella settimana di fermo con i live al Dream Girl, avevano fatto si e no due incontri, dove non erano andati poi tanto male.
Hoya era preparatissimo e sapeva già destrarsi perfettamente tra le loro canzoni e l'unico problema pareva essere solo lo sguardo indagatore di Daehyun, ma questo non poteva di certo raccontarglielo.

-Tutto bene, Hoya si è studiato tutte le nostre canzoni e si sta impegnando molto... certo con te sarebbe stato sicuramente meglio perché ci conosci...-
-Mi dispiace tanto...- rispose subito Sungjong, rattristandosi un po'.
-No, non dispiacerti, Jongie! Come sta tua nonna invece? E tua madre? Tuo padre è arrivato?-

Sungjong annuì.

-Si, siamo tutti qui e mia nonna sembra stare bene. Forse aveva solo bisogno di avere qualcuno con se per qualche tempo. E' sempre sola anche se ha delle amiche... non capisco perché si ostina a stare qui, alla fine è coreana... boh non riesco a comprenderla...-
-Quando si fa parte di un'altra civiltà per molto tempo, anche se non è la nostra vera patria, si assimila troppo e non si riesce più a farne a meno... tua nonna si troverà bene lì, mi sembra un paesino tranquillo...-
-Ammettilo ti sei documentato su google!- lo derise il minore.
-NO! Me lo hai detto tu scemo!-
-YA! Non ti porto tigro...-

E mise a terra l'enorme peluche, togliendolo così dalla visuale del maggiore, che gli mostrò il labbro tremante.

-Yong Guk... penso che per inizio dicembre riuscirò a tornare... i miei vogliono che torni per studiare...-
-Davvero?! Non è una bella notizia?- rispose prontamente il maggiore.
-Mi vuoi ancora?-

E Yong Guk rimase un attimo spiazzato, bloccato con la risposta tra le labbra, ma un principio di senso di colpa nello stomaco.

-Perché dici questo?- rispose con convinzione, pensando che forse in un'altra vita era stato un attore di talento.
-Non so... mi manchi così tanto...-
-Anche tu Sungjong, ogni giorno di più e spero che tornerai a dicembre... o verrò io da te per passare il Natale... giusto?-

Gli occhi di Sungjong, che si erano abbassati a fissarsi le gambe, si alzarono di scatto, e sorrisero insieme alle sue labbra.

-Ti amo Yong Guk!- disse lanciandogli un bacio.
-Anche io Sungjongie...-

-Sungjong!! Saluta Yong Guk e aiutami per favore...- disse sua madre aprendo leggermente la porta.

Il minore annuì e disse qualcosa in cinese, e sua madre richiuse la porta.

-Ora devo andare... ci sentiamo domani?- disse con sguardo triste.
-Certo, buona giornata piccolo-
-Buona giornata anche a te oppa!-
-Demonio!!! Sungjong-ya!!-
-CIAOOO!!!-

La chiamata si spense e Yong Guk negò con il volto sorridendo.
Solo poco dopo risentì quello strano fastidio allo stomaco. 
Già, lui amava Sungjong, lo sentiva quasi ogni giorno - quando riusciva - se non doveva lavorare o altro da fare... tipo sentire Zelo. 
Yong Guk amava Sungjong, ma lo tradiva con il piccolo Zelo.


Il perché non era chiaro nemmeno a Yong Guk, che si andò a sdraiare sul divano con la speranza di capirci qualcosa.
La sua vita si era completamente ribaltata, non era più sicuro di nulla, né di se stesso, né del suo lavoro, né della band, né della relazione con Sungjong.
Più si dava dell'idiota più non riusciva a decidersi. Doveva chiarire la situazione, questo era certo, ma quale poteva essere la soluzione a tutti i problemi? 
Lasciare Sungjong? Era proprio necessario? 
Non riusciva a pensare alla sua vita senza il minore vicino, senza le sue frecciatine, i continui "oppa", i discorsi troppo seri, la sua batteria.
Allora forse, mettere fine alla tresca con Zelo era la cosa giusta da fare...
Ma sapeva di non esserne in grado. Ormai anche la loro tresca era diventata troppo difficile da evitare, da nascondere, da non amare.
Perché lui ormai provava qualcosa per Zelo, qualcosa di forte, qualcosa che lo rendeva ormai un budino quando l'altro era nelle vicinanze.
Si sentiva innamorato, come le prime volte che aveva visto Sungjong, ma in maniera diversa. 
Era sbagliato anche solo pensarlo perché il suo ragazzo era in Cina, gli aveva preso un peluche gigante solo perché sapeva quanto era folle il suo amore per tigro, nemmeno un bambino poteva equiparare quella follia, che in fin dei conti Sungjong adorava immensamente.
Era da stronzi, da bastardi, da veri egoisti dire di amare una persona, ma tradirla con un'altra e non avere la forza di fermarsi, di dire basta, di smetterla per il bene di tutti.
Ma era ancora da più da stronzi aver terminato una chiamata con il proprio ragazzo e attendere l'arrivo dell'amante, che nemmeno mezz'ora dopo suonò al campanello.

Yong Guk si precipitò ad aprire e aspettò il minore con ansia, mentre percorreva il vialetto di casa dei suoi, i quali non erano ancora tornati dal loro viaggetto. Per quello aveva deciso di utilizzare ancora un po' la sua vecchia case, tanto Yong Nam era in università o in biblioteca.
Zelo entrò in casa con il sorriso sulle labbra e una borsa di carta in mano. 

-Bubble Tae alla fragola!!!- disse felicemente, chiudendosi la porta alle spalle.
-Yeah! Lo adoro- rispose Yong Guk prendendo la borsa, andando verso la cucina.

Zelo gli andò dietro saltellando, aspettando che il maggiore togliesse i bicchieri dalla borsa e sistemasse le cannucce colorate all'interno.

-Tieni...- disse con il suo solito rossiso gengivale Yong Guk, passando uno dei due biccheri al minore che si sedette subito dopo al tavolo, ringraziandolo.

Yong Guk si mise di fronte a lui e senza nemmeno farlo apposta, le loro mani libere andarono a sfiorarsi, tocchicciarsi, farsi pizzicotti lievi, cercarsi.
Qualche sorrisino timido s'intravedeva dalle cannucce, mordicchiate da entrambi, perché avevano lo stesso vizio di renderle quasi inutilizzabili, ma contenti del loro lavoro.

-Come sta andando con Daehyun...- chiese poi Yong Guk, lasciando il bicchiere quasi a metà sul ripiano liscio del tavolo.

Zelo arricciò il naso e alzò le spalle. 
Non voleva parlare di suo fratello, ma Yong Guk era abbastanza testardo e sapere del loro litigio lo aveva innervosito parecchio.
In realtà, Zelo era contento che Yong Guk si fosse arrabbiato, perché in quell'istante, anche se per poco, Zelo aveva compreso di essere qualcosa per Yong Guk, di essere considerato davvero.

-Non gli parlo...- rispose soltanto, visto che l'altro non intendeva smettere di guardarlo. 
-Dovresti invece... Jongup cosa gli ha detto?-
-Che mi sono addormentato qui e niente... che tra noi non è successo niente di niente...- rispose con lentezza il minore, succhiando faticosamente dalla cannuccia martoriata.

E Yong Guk sospirò interiormente, perché le occhitacce di Daehyun si erano moltiplicate dopo quel giorno e faceva davvero fatica a mostrarsi normale, calmo, sempre preoccupato per Sungjong - non che fingesse su questo - e lontano da Zelo, o per lo meno, evitava di toccarlo nei punti sbagliati, di abbracciarlo, di ridere troppo, di spostargli la frangezza ribelle, anche se adorava farlo, come invece stava facendo in quel momento.

-Non tenermi il broncio...- disse regalandogli un sorriso limpido.
-Non voglio parlare di Daehyun...- 
-Nemmeno io... ma mi preoccupa questa cosa... non voglio che litighiate o che continuiate a evitarvi. Cerca di capirlo, lui è preoccupato per te Zelo, lo sarei anche io se fossi al suo posto... vuole solo che tu non ti faccia del male...-
-Ma io non mi faccio del male!- rispose stizzito, rendendosi conto subito di aver alzato un po' troppo il tono della voce.

Yong Guk sospirò e portò entrambe le braccia sul tavolo, togliendogli il bicchiere dalla bocca e facendoglielo appoggiare, in modo da potergli stringere le mani.

-Io voglio solo che tu stia bene... e so che questa cosa con Daehyun ti sta facendo male... io lo capisco...-
-Prima o poi si sistemerà hyung... ora non pensiamoci però...-

E Yong Guk annuì, alzandosi di poco dalla sedia, avvicinandosi con lentezza al viso triste del minore baciandogli le labbra con un semplice tocco, un piccolo sfioramento leggero che fece tremare entrambi.
Se con un semplice contatto, il cuore gli esplodeva, come poteva pensare di lasciarlo andare?
Zelo aveva bisogno di lui.
Ma la cosa peggiore era che lui aveva bisogno di Zelo.
  
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