Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Yoan Seiyryu    20/10/2014    1 recensioni
[Sleeping Hook]
Il Tenente Killian Jones ha il compito di scortare Aurora nel Regno del suo futuro sposo, il Principe Filippo. Mancano pochi giorni al diciottesimo compleanno di Aurora e l'unico modo che ha per evitare di soccombere alla maledizione di Malefica è quello di farsi ospitare da Filippo, lì dove la magia non può avere effetto. Le scelte che farà, causate soprattutto dalla conoscenza più profonda del Tenente Jones, la condurranno a diventare quella che sarà La Bella Addormentata. Killian e Aurora si troveranno ad affrontare se stessi e porre a confronto i propri desideri.
(L'arco temporale della storia comprende Killian Jones come Tenente della Pegaso e non ancora come Capitan Hook)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Aurora, Filippo, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

III 

Di Uniche Prime Impressioni





 
Aurora non aveva idea di quanto fosse dura vivere in mare. Era trascorsa solo mezza giornata e già si sentiva in gabbia, impossibilitata a lasciare una nave su cui non desiderava affatto trovarsi. Durante il pranzo nella cabina del Capitano, il Tenente non le aveva rivolto la parola ed anzi era stato piuttosto silenzioso, difficile a dirsi visto quanto amasse prendersi certe libertà. Merryweather aveva notato quel cambiamento e una volta che si ritrovarono loro due da sole sopracoperta, in un angolo abbastanza solitario del ponte, non poté evitare di chiedere spiegazioni.
- Il Tenente Jones sembrava alienato. Offeso, forse.
Merryweather non riusciva a tenere uno sguardo serio, sulle labbra vi era sempre l’ombra di un sorriso pronto ad essere sfoderato. Prese ad accarezzarsi i ricci morbidi in attesa di una risposta.
- Non ho fatto caso all’umore del Tenente, non è una nostra competenza occuparci del temperamento altrui non trovi? – domandò retoricamente Aurora.
Merryweather ridacchiò e sollevò appena le spalle.
- Eppure credo proprio che siate voi la causa di tutto questo. Stamattina ho notato un certo affiatamento e subito dopo il Tenente è tornato dal Capitano con uno sguardo colmo di fuoco. Che gli avete detto?
Aurora indurì lo sguardo: perché mai doveva esserne la causa? Fece un segno di diniego col capo prima di insistere: - Forse mi sono lasciata andare e potrei averlo offeso, ma lui non è stato da meno.
Merryweather a quel punto incrociò le braccia al petto e sollevò un sopracciglio, un’espressione carica di disappunto.
- Dovreste scusarvi.
Aurora rimase incredula: - Io? Io dovrei chiedere perdono?
L’altra annuì con forza: - Certamente e subito. Le buone maniere vengono insegnate dal rango più alto e se non farete voi il primo passo finirete per rendervi questo viaggio oltremodo odioso. Perciò andate a porgere le vostre scuse.
- Non ho nulla di cui dovrei scusarmi!
- Io credo proprio di sì. Non ho alcuna intenzione di cenare questa sera con l’orribile silenzio che vi è stato quest’oggi tra voi, l’atmosfera era insostenibile. Andate, subito – la fece ruotare e le indicò il punto in cui si trovava il Tenente, dall’altro capo del ponte.
A quel punto Aurora si costrinse a darle corda o non glielo avrebbe perdonato affatto. Respirò a fondo e cercò di tenere a bada la parte di sé che desiderava tornare in cabina e rimanere tranquilla. Attraversò il ponte e si diresse lì dove sostava il Tenente, stava osservando davanti a sé tenendosi ad una corda ben serrata. Quando si accorse della presenza di lei gli rivolse appena uno sguardo di circostanza. A quel punto Aurora desiderò con tutta se stessa di rinunciare, ma avvertì lo sguardo pungente di Merryweather proprio dietro di lei.
- Tenente Jones, forse non abbiamo iniziato con il migliore dei modi e non vi ho trattato con cortesia, anche se vi siete dimostrato estremamente gentile nei miei confronti. Vi chiederei di perdonare il mio comportamento e di continuare questo viaggio senza alcuna ostilità.
- Fate silenzio – disse lui senza nemmeno rivolgerle un’occhiata.
Aurora non riuscì a capacitarsi di ciò che aveva appena udito.
- Come, prego? Sono venuta qui per scusarmi e voi…
- Potreste fare silenzio, per favore? – il Tenente insistette con un tono leggermente alterato e quando comprese che non si sarebbe liberato di lei così in fretta, decise di farle capire – guardate davanti a voi e non parlate per qualche secondo, non sarà difficile trattenervi.
Aurora era quasi decisa a tornare indietro e a lamentarsi con il Capitano, non poteva sopportare ulteriormente quell’atteggiamento sconsiderato nei suoi confronti. Quando però decise di assecondarlo e di guardare verso la direzione indicata, comprese.
Il mare era dipinto di mille colori soffusi. Il sole iniziava ad immergersi all’orizzonte, colorando il cielo di fuoco intenso e zampilli di luce che si rifletterono negli occhi di entrambi. Allora Aurora rimase davvero senza fiato. Aveva schiuso appena le labbra e solo in quel momento si rese conto di quanto il mare fosse in grado di regalare uno spettacolo simile. Quali altri tramonti possedevano una bellezza simile? Quali altri paesaggi regalavano colori così intensi?
Per un attimo Aurora si ricordò quando da bambina amava affacciarsi dalla grande terrazza ed osservare uno spettacolo che aveva deciso di chiudere dentro di sé per sempre. Le onde assecondavano la discesa del sole senza affannare lo sguardo, la calma sembrava infinita. Aurora non si sentì più in gabbia. La libertà di cui parlava il Tenente Jones era proprio davanti a lei. Una libertà la cui esistenza aveva dimenticato. Si inumidì le labbra e strinse appena le dita sul bordo della balaustra, da quando era salita sulla Pegaso non aveva mai dato un’occhiata nemmeno di sfuggita alla distesa del mare. Sembrava così calmo, come poteva davvero essere distruttivo?
Rimasero in silenzio ancora per poco, almeno fin quando il sole non scese del tutto per fare spazio ai primi colori violacei della sera.
- Non so cosa vi abbia procurato tanto terrore ma di qualunque cosa si tratti, dovreste superarla. Il mare intimorisce chiunque, una infinita distesa che si staglia davanti agli occhi e che sembra non avere mai fine. Avendone paura si finisce per stare al suo gioco, ma se lo accogli è del tutto diverso – spiegò il Tenente quando finalmente distaccò lo sguardo dall’orizzonte e lo posò su di lei.
Aurora corrugò appena le palpebre e si dispiacque davvero, questa volta, di essere stata scortese nei suoi confronti.
- Siete a vostro agio, qui – rispose in un sussurro.
Il Tenente annuì.
- Il mare è come il nostro istinto, può agitarsi o rendersi calmo in balia degli eventi ma puoi comandarlo se sai come guidare la tua nave.
Aurora non comprese del tutto le sue parole e si limitò a ragionarci sopra. Non che avesse superato del tutto i suoi timori o l’odio che provava di fronte alla distesa d’acqua ma dentro di lei iniziava a tornare a galla il pensiero che quello spettacolo fosse davvero uno spettacolo raro.
- In ogni caso, eravate qui per chiedere perdono o sbaglio? – a quel punto il Tenente si scrollò di dosso quel velo di serietà che aveva mantenuto e prese a sorridere.
Aurora alzò gli occhi al cielo.
- Prima che mi interrompeste.
- Accetto di buon grado le vostre scuse e mi auguro che la prossima volta saprete come rispondere.
Lei inarcò entrambe le sopracciglia e schiuse le labbra, intenta a rispondere in malo modo di fronte a quella provocazione. Se non si fosse sentita osservata da Merryweather, probabilmente lo avrebbe fatto. Con grande forza si ricacciò in gola le parole che aveva pronte per lui e silenziò il suo sguardo carico di disappunto.
- Senza alcun dubbio.
- Sono certo che questo viaggio vi insegnerà molte cose, Principessa – sorrise lui quando comprese lo sforzo che era appena avvenuto.
Aurora si morse l’interno della guancia e si strinse nelle spalle. Cosa avrebbe dovuto imparare da un viaggio in mare? Una volta raggiunto il Regno di Filippo lo avrebbe lasciato alle spalle. Non era nemmeno certa che quel matrimonio l’avrebbe salvata dal suo destino. Il peso che portava sul cuore era infinitamente più grande di quanto la sua mente potesse comprendere. Rifuggire da quei pensieri non era una soluzione al problema, semmai non faceva altro che allontanarlo per farle dimenticare chi fosse in realtà.
- Non state guardando più il mare con disprezzo. Sembrate malinconia – il Tenente interruppe il flusso dei suoi pensieri e fu riportata alla realtà.
- Devo avervi lasciato una pessima impressione, Tenente. E’ un vero peccato, abbiamo una sola occasione per fare una buona prima impressione – rispose lei in un sussurro.
Il Tenente, quando si accorse di quella improvvisa serietà, per un attimo non seppe cosa aggiungere.
- Se vivessimo di sole prime impressioni temo che le guerre aumenterebbero di gran lunga.
Aurora gli rivolse un caldo sorriso e poi strinse le mani sulla balaustra.
- Magari alla fine di questo viaggio avrò dimenticato la paura che fino ad ora ho serbato verso il mare.
- Cosa mai può avervi fatto?
- E’ strano che non siate a conoscenza dell’incidente che portò via mia madre da questo mondo.
Il Tenente scrollò le spalle. Erano solo pochi anni che aveva preso a lavorare per la marina reale del Regno di Re Stefano e si era trasferito lì con suo fratello molto dopo la disgrazia.
- Va bene, immagino che dovrei soddisfare la vostra curiosità, visto che mi avete aiutata a superare la nausea. – il sorriso di Aurora non era un vero sorriso, si nascondeva sotto di esso un velo di tristezza sin troppo evidente – Io e i miei genitori affrontammo un lungo viaggio in mare, un viaggio importante e a cui entrambi vollero partecipare. Non delegarono quel compito a nessuno. La traversata fu facile e diretta, priva di problematiche, almeno finché una notte non soggiunse una incontrollabile tempesta – iniziò a sussurrare le parole che seguirono al racconto – il mare divenne nero e il cielo sembrò inglobarlo totalmente. Nulla fu risparmiato e l’equipaggio nel tentativo di correre ai ripari venne decimato dalla furia delle onde impetuose, risucchiarono via ogni cosa, ogni persona. Ricordo solo grida e un buio così intenso da avermi quasi resa cieca a ciò che avevo intorno. Mia madre fu una di quelle vittime. Non riuscimmo più a ritrovarne il corpo – terminò traendo un respiro profondo.
Aveva narrato in poche parole ciò che accadde quella notte senza far nascere alcun pensiero personale, come se la questione non l’avesse minimamente toccata. Era una Principessa, d’altronde, non poteva dimenticare di essere tale. Eppure dentro viveva quella tempesta ogni giorno e ogni notte, colorando di nero i suoi incubi peggiori.
Il Tenente ascoltò con attenzione e comprese quali sentimenti si fossero creati dentro di lei. Si morse appena il labbro inferiore e chinò lievemente la testa.
- Così avete dato la colpa al mare per ciò che è accaduto, per la vostra perdita – constatò semplicemente.
Aurora si limitò ad annuire.
- La natura non si può controllare e certi eventi, per quanto irrazionali, non possono essere spiegati – Killian riuscì a leggere negli occhi di lei quell’estrema malinconia che poco prima non era riuscito a comprendere del tutto.
- Ho dato la colpa anche a me stessa, quel viaggio fu affrontato a causa mia. Per questo ho trasmesso l’odio al mare, se avessi odiato me stessa probabilmente non sarei sopravvissuta all’eccessivo dolore – confessò alla fine.
Killian fu punto da quello sguardo carico di disapprovazione nei confronti di se stessa. Come poteva darsi la colpa per qualcosa che non aveva di fatto compiuto lei? Cosa nascondeva davvero Aurora per essere attorniata da un’aura priva di felicità?
- Perdonatemi, temo di aver detto troppo.
Così facendo Aurora preferì allontanarsi. Sapeva che quel viaggio l’avrebbe solo destabilizzata. 








NdA: 

Salve a tutti! Eccolo qui il terzo capitolo :3. 
Mi rendo conto che è assai strano continuare a pubblicare crack ship che riguardano il nostro amato Captain Hook visto che ora c'è l'ufficializzazione della coppia Captain Swan, ma in fin dei conti mi piace lo stesso immaginare le possibili what if a riguardo. Se mi diverto e in più piacciono, non è un male. 
Ringrazio come sempre chi segue e recensisce ^^ alla prossima! 

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Yoan Seiyryu