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Autore: Marytod    20/10/2014    1 recensioni
[Universi misti]
Harry Potter, Percy Jackson, Signore degli Anelli, Shadowhunters, Hunger Games e Pirati dei Caraibi: sei delle pił famose saghe fantasy si uniscono per voi, con ironia e divertimento! Possibili riferimenti NON casuali anche ad altri universi... sia libri, sia film!
Genere: Avventura, Fantasy, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Una volta nella hall, finalmente, Samvise e Katniss ammutolirono. Harry Jackson respirò a fondo, sollevato. Nonostante il gran numero di persone, ci si poteva spostare con una certa tranquillità e il volume generale era tenuto moderato. Se fosse rimasto in silenzio anche lì dentro non sarebbe apparso come uno stupido, ma solo rispettoso.
Entrarono nella prima sala e fu all’istante chiaro che avesse ragione la ragazza: la mostra iniziava con una serie di gigantografie di malvagi di diversi film, tra cui anche Joker, Davy Jones e Loki. Ogni foto riportava in didascalia il nome e una frase celebre.
Il nostro protagonista li osservava e i pensieri sul suo futuro tornarono a fargli visita. Un grande eroe ha un grande nemico. Ma un nemico non lo assumi, arriva. Ti vede come una minaccia oppure sei riuscito a mettergli i bastoni tra le ruote. Harry Jackson si passò una mano tra i capelli. La strada era sempre più impervia: le sue abilità non arrivavano a molto da sole, figurarsi se doveva farsi prendere di mira da qualcuno. Magari poteva diventare lui un supercattivo, erano comunque molto amati…
Avevano appena abbandonato la sala delle reliquie, i cui pezzi forti erano un braccio di Anakin Skywalker e il naso del giovane Tom Riddle, e attraversato la zona con gli oggetti di scena principali utilizzati dai protagonisti del Signore degli Anelli, quando i suoi pensieri vennero spazzati via. Lì, al centro del museo, l’Unico Anello si ergeva solitario e nel suo pieno splendore. Le sue scritte erano vive ed infuocate e il suo potere si percepiva chiaramente.
Eccola, la sua occasione. Harry Jackson si guardò attorno con nervoso interesse. Logicamente tutti gli sguardi degli astanti erano puntati sull’Anello e c’erano le migliori tecnologie in fatto di antifurto. L’avrebbero fermato prima ancora che muovesse mezzo muscolo, se avessero solo sospettato il suo intento. Però forse, se avesse istigato i presenti, il caos sarebbe stato totale e le sue probabilità di riuscita sarebbero aumentate a dismisura. Non sembrava nemmeno così difficile, le espressioni di tutti parevano cedere a quella potenza oscura…
Tutte le congetture furono bruscamente interrotte dal rimbombo di colpi di cannone, seguiti da una musica allegra e trionfale. Nella confusione e nel panico improvviso, emerse da una parete abbattuta la Perla Nera su ruote, con Jack Sparrow retto sulla prua. Harry Jackson ebbe la fortuna di essere dal lato opposto della sala, oltre comunque dover ringraziare il tempismo di Samvise che lo aveva riparato con il suo stesso corpo da qualche piccolo calcinaccio.
Il ragazzo era talmente allibito che fissò incredulo l’amico, ma ancora più spaesato la nave. Le sirene d’allarme avevano iniziato a suonare e strillare, lo stesso verso dei Nazgul, ma Jack Sparrow scese con un atletico balzo concluso con un ruzzolone. Harry Jackson lo vide rialzarsi in pochi secondi e avviarsi deciso alla mezza colonna su cui l’Anello era stato adagiato. Scattò senza rendersene conto, urlando: quel gioiello sarebbe stato solo suo!
Il ragazzo e il nuovo arrivato si osservarono, il pirata schivando il pugno del mago semidio. Si sentì sbuffare e ridacchiare cinicamente, tanto che alzarono entrambi gli occhi verso la nave, dove Barbossa li osservava. La sua scimmietta vi era appena tornata e già stringeva nel pugnetto l’Anello. Come se fosse risuonato un segnale, la Perla Nera invertì la rotta, uscendo da dov’era arrivata a velocità sostenuta. Jack Sparrow inseguì la nave, impallidendo e sbraitando qualcosa circa a un ennesimo ammutinamento.
Harry Jackson rimase immobile, impietrito per la delusione e stordito per il potere dell’Unico che svaniva. In pochi istanti, Samvise e Katniss gli furono attorno, eccitati.
«Harryson, sei stato un grande! Hai cercato di fermali, che coraggio! Andiamo, andiamo a recuperare l’Anello!»
«Sì Harry, hai il mio arco! Inseguiamoli, non possono passarla liscia!»
Lui li osservò entrambi. Non gli sembrava il caso di contraddirli, specificando che in verità voleva rubarlo lui. Però il piano poteva non essere del tutto abbandonato… Una volta fermati quei pirati dell’Anello, l’avrebbe tenuto per sé.
Annuì e dopo aver controllato di avere la bacchetta e la sua penna magica, che diventava una spada, corse verso il muro spezzato assieme agli altri due.
   
 
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