Oltre il mare del mio cuore
Capitolo30. Senza paura
Gabriel
Faceva caldo .
Fin troppo ad essere sincero .
Mi asciugai il sudore che m'imperlava la fronte e repressi un grosso sbadiglio .
Non avevo dormito per tutta la notte ed avevo un sonno micidiale .
Avevo mandato giù innumerevoli tazzine di caffé per questo , lavato la faccia con acqua fredda forse già due o tre volte...ma con scarsi esiti .
E poi , nonostante avessi abbassato tutti finestrini dell'auto al massimo delle loro possibilità , per regalarmi almeno un pò di sollievo , continuavo comunque a patìre quei quaranta gradi di troppo .
Il vento creato dalla velocità mi scompigliava i capelli , ed ero sicuro che non avessero più una forma , ma ormai... poco importava.
Ciò che era importante era mia figlia .
Era Aileen , la mia bambina .
Nient'altro.
Quando arrivai a destinazione , fradicio di sudore sì , ma pur sempre arrivato... ero pronto a riprendermi mia figlia con le buone o con le cattive .
Sembrava di essere in piena Estate in questa zona della città , nonostante i calendari si ostinassero a dire il contrario .
Infatti , in realtà eravamo agli inizi di Autunno , ma il sole non voleva mai smettere di stupire . Meglio così .
Non appena parcheggiai l'auto , in un posteggio di fronte ad un Motel , spensi il motore e tirai il freno a mano , recuperando le chiavi che infilai in tasca .
Aprii la portiera ed uscii dall'auto , passandomi velocemente una mano tra i capelli per portarli indietro .
I raggi del sole bruciavano come non mai .
La pelle scottava se restava per un pò esposta alla luce .
Mi arrotolai comunque le maniche della camicia fin sopra i gomiti e chiusi l'auto con il telecomando .
Stefy mi stava già aspettando da un pezzo.
Ridussi gli occhi a due fessure , poiché accecato dalla forte luce solare .
Cercai d'individuare la mia ex migliore amica , non doveva essere molto distante dalla mia attuale posizione .
Io ero a due passi dalla spiaggia .
La sabbia era dorata e fine , molte persone erano lì , distese a prendere il sole oppure pronte a tuffarsi in acqua .
Alcuni bimbi giocavano costruendo simpatici castelli di sabbia .
Qualche ragazzo stava perfino surfando , nonostante le onde dell'Oceano Pacifico non fossero poi molto alte quel giorno , non c'era molto vento .
Era una giornata paradisiaca .
Il cielo era terso .
Neanche una nuvola .
Sembrava tutto perfetto .
Una donna alzò una mano verso l'alto e la sventolò per richiamare la mia attenzione.
Era lei . Era Stefy .
Con la coda dell'occhio destro mi assicurai che la pistola fosse ben riposta nella fondina , attaccata alla cintura , ed avanzai verso di lei a passo svelto .
" Mi spieghi perché Santa Monica? Non dovevamo incontrarci al porto di Los Angeles ? " chiesi , senza neanche salutarla.
Stefy annuì , poi diede un'occhiata in giro per assicurarsi che nessuno ci stesse ascoltando o seguendo .
" Ieri sera Robert ha avuto la brillante idea di trasferire Aileen qui " mi spiegò , riportando gli occhi su di me .
Inarcai un sopracciglio , mettendomi le mani sui fianchi nervoso : " Se mi stai prendendo in giro...per te saranno guai, lo sai . Vero?" minacciai senza alcuno scrupolo .
Trasse un profondo respiro: " Ancora non ti fidi di me?"
" No " ammisi schietto .
"Andiamo bene , Gabriel " si lamentò lei , poi con un cenno mi disse "seguimi" .
In poco tempo mi ritrovai nei pressi del Luna Park.
Le attrazioni erano tutte state costruite su una sorta di struttura solida e massiccia che aveva fondamenta nelle acque dell'Oceano , in quel momento apparentemente calme.
Era una sorta di Luna Park galleggiante , se così si poteva definire .
Ricordavo bene questo posto . Molto bene .
Qui io e Stella avevamo trascorso un'intera serata , al chiaro di luna .
Una serata indimenticabile , tutta nostra .
Solo nostra .
Ricordavo che eravamo stretti in una asciugamano in riva al mare , intenti a respirare il meraviglioso odore di salsedine , che adesso percepivo a stento .
Su quella meravigliosa ruota panoramica , che in quel momento stava girando con estrema lentezza sotto i miei occhi , avevo riso tanto assieme a lei .
Mi ricordavo le sue buffe espressioni, la sua paura di rimanere bloccati sul punto più alto.
Ricordavo che quella notte , in un albergo non molto distante da qui , era stata mia...per l'ennesima volta . Ma neanche amarla in quel modo all'infinito mi sarebbe bastato . Volevo amare continuamente ogni parte di lei , senza mai fermarmi .
Ogni giorno, ogni ora , ogni minuto, in ogni suo singolo battito di cuore , in ogni suo singolo respiro .
Lei...quanto mi mancava .
Nonostante fosse pieno giorno il Luna Park era aperto ed una marea di gente affolava l'intera zona .
C'era una confusione tremenda .
Trovare qualcuno sarebbe stato praticamente impossibile in quel momento .
Eppure...Stefy sapeva muoversi perfettamente in quella confusione .
Sapeva precisamente dove stavamo andando e dove sarebbe stato possibile trovare mia figlia . E forse sapeva anche chi era pronto ad accoglierci.
Oltrepassando bimbi , genitori , ragazzi , commercianti , giostre di ogni tipo e dimensione e perfino qualche agente di polizia , che cercai di evitare con scrupolosità in ogni modo possibile per non essere in qualche modo riconosciuto e non destare sospetti , raggiunsi una piccola baracca in legno .
Era spoglia , quasi decadente...
sembrava essere un deposito , magari dentro al quale si conservavano i pezzi di ricambio per le giostre del Luna Park , assieme a luci , cavi...roba di vario tipo , utile , indispensabile , insomma .
Le imposte delle finestre erano state divelte , comunque.
Diedi una leggera spinta alla porta principale ed entrai cauto , seguito da Stefy .
La porta non era stata chiusa a chiave .
Dovevo prenderlo come un buono o cattivo segno ?
Il cuore iniziò a battermi forte nel petto , l'adrenalina era già entrata in circolo .
Non avevo più alcuna traccia di sonno.
Il pavimento interno della baracca era in legno , così come l'esterno della struttura , e sotto i nostri piedi scricchiolava di continuo .
Ciò urtava non poco i miei nervi.
C'era un disordine incredibile , per non parlare dei quintali di polvere e di ragnatele sparse un pò in ogni dove .
Comunque non mi ero sbagliato...questo era un deposito.
La mia piccola doveva essere qui dentro , da qualche parte , almeno secondo quanto detto da Stefy.
La mia ex migliore amica camminava al mio fianco , adagio , lo sguardo fisso in avanti.
Sembrava non esserci nessuno nei paraggi , se non noi...ed il nostro carico di tensione , dettato dai nostri respiri accelerati , pesanti , come se avessimo corso per chissà quanto tempo senza mai fermarci.
Strinsi forte il calcio della mia pistola e continuai ad avanzare , perlustrando ogni centimento di quella baracca con tutti i sensi in allerta.
Poteva essere benissimo una trappola , sì , ma mia figlia non poteva aspettare ancora per essere liberata.
Dovevo trovarla , portarla via da quel folle.
" Ultima stanza, in fondo a questo corridoio" mi avvisò Stefy , mentre continuava a guardarsi attorno assieme a me.
Robert non c'era , nessuno dei suoi sgherri in circolazione.
Non mi piaceva.
Non mi piaceva per niente .
Raggiunsi comunque l'ultima porta , speranzoso.
Non appena l'aprii trovai un materasso sul pavimento , spoglio, senza alcun tipo di lenzuolo a coprirlo , sporco su ogni lato da macchie vecchie e nuove , rotto in alcuni punti , dato la presenza di alcune molle ben visibili .
Tutt'intorno non c'era nient'altro...solo catene sparse pe terra ed un tavolino in un angolo.
La stanza era comunque luminosa , poiché era dotata di una finestra posta proprio di fronte alla porta .
All'improvviso qualcosa o meglio qualcuno mi diede una forte, energica , gomitata ad un fianco facendomi vedere le stelle.
Non contento mi pestò un piede con tutto il suo peso e tentò di spingermi via .
L'afferrai con prontezza per le spalle , cercando di ignorare il dolore al fianco ed al piede.
Un minuto dopo , abbassai lo sguardo e mi persi in quei suoi occhi verdi , così uguali ai miei , ma al tempo stesso così spaventati ed accesi di rabbia... da confondermi.
Doveva aver pianto molto .
I suoi occhi erano anche un pò gonfi e rossi.
La mia Aileen
Per prima cosa mi assicurai che non fosse ferita .
La scrutai dalla testa ai piedi proprio per questo motivo.
Grazie a Dio non trovai nessuna traccia di sangue e sospirai di sollievo .
La sua maglietta era comunque stropicciata , sporca di polvere in diversi punti , così come i suoi Jeans , stracciati soltanto alle caviglie e sopra un ginocchio.
Aveva il volto sporco di fuliggine , ma per il resto sembrava star bene .
"Papà" urlò di gioia la mia piccola . " papà sei vivo "
La scintilla di sorpresa e contentezza nei suoi occhi si lasciò ben notare , cancellando del tutto la rabbia e la paura .
"Aileen" risposi io , abbassandomi un pò sulle ginocchia .
" Stai bene ?" le chiesi per conferma , ancora un pò preoccupato .
Lei scosse la testa e mi gettò le braccia al collo .
L'abbracciai forte , forte.
Stretta , stretta a me .
Le tolsi quasi il respiro , ma lei non protestò .
Ricambiò con la stessa intensità .
Presi così ad accarezzarle i suoi lunghi capelli biondi , un pò sporchi per i lunghi giorni di prigionia .
Scoppiò a piangere .
" papà, ho avuto così tanta paura" confessò tra un singhiozzo ed un altro.
La voce roca e resa ovattata dalla mia camicia .
Il suo volto era premuto contro il mio petto , nessuno dei due aveva intenzione di sciogliere quell'abbraccio .
Sentivo le sue calde lacrime bagnarmi il tessuto , poi la pelle ed il mio cuore si strinse in una morsa d'angoscia.
Robert , pagherai per tutto il male che hai fatto
Le scoccai un bacio tra i capelli per consolarla in qualche modo : "Ssshh va tutto bene, piccola . Adesso ci sono io qui con te . " le sussurrai dolcemente
" Portami via , portami via" m'implorò
Sciolsi l'abbraccio e le asciugai le lacrime che le stavano rigando il viso : " Ma certo che ti porto via da qui . Tesoro , non permetterò a nessun altro di farti ancora del male , ok ? Adesso sei con me , sei con me . Ti proteggerò io , d'accordo ? "
" D'accordo . " disse , tirando su col naso .
"Sapevo che saresti arrivato prima o poi , il mio papà super protettivo non poteva fallire " aggiunse dolcemente , accarezzandomi una guancia
Annuii , poi le indicai con un cenno del capo le catene sparse per terra , accanto a quel materasso posto al centro della stanza : " Come hai fatto a liberarti dalle catene , amore ?" chiesi curioso .
Un mezzo sorriso carico di soddisfazione affiorò sulle sue labbra sottili : " Sono la figlia di un poliziotto e di una ladra . Chi altro avrebbe potuto fare questo meglio di me ? " spiegò in breve
Ricambiai il suo sorriso : " Sono orgoglioso di te , vita mia "
" Mi dispiace averti disobbedito . Io non credevo che tu mi stessi proteggendo dal padre di Max . Mi dispiace , mi dispiace tantissimo " ammise mortificata , scuotendo la testa .
" Lo so . Avrei dovuto dirti tutto sin dall'inizio . Sei grande ormai , avevi tutto il diritto di sapere come stavano le cose, ma non volevo farti preoccupare...dispiace tanto anche a me . Ma signorina...non meravigliarti se adesso resterai comunque in punizione per il resto della tua vita " avvisai , facendole un occhiolino e sfiorandole la punta del naso con un dito .
Lei sorrise ed annuì .
" Adesso andiamo " decisi , prendendola per mano.
" Stiamo perdendo fin troppo tempo, Gab " avvisò Stefy , rimasta sempre al mio fianco.
"Stai sempre attaccata a me , d'accordo? " consigliai alla mia piccola
" Sì...ma papà?" mi richiamò lei , stringendo forte la mia mano .
" Cosa c'è? "
" Ti voglio bene " bisbigliò
"Anch'io" le risposi , con il cuore più leggero .
Kevin
" Abbiamo notizie di Aileen . E' stata avvistata " comunicai all'intera famiglia Marsano , spalancando la porta di casa e gettando per terra il casco della moto .
Mio padre e mia madre mi guardavano stralunati dal divano , come se mi stessero prendendo per pazzo.
Erano tutti in soggiorno, come sempre .
" E' tutto vero . Tutto assolutissimamente vero " confermai con il cuore a mille , il respiro accelerato per la folle corsa .
Gabriel abbiamo trovato la nostra Aileen , ti prometto che la riporterò a casa ...fosse l'ultima cosa che faccio .
" Stavamo seguendo una pista...e poi , BUM . Una coppia l'ha avvistata ieri sera " spiegai in breve , mooolto in breve.
Per Gabriel .
Per lei , che le volevamo un mondo di bene
Per mia sorella .
Io l'avrei riportata a casa .
La mia ragazza schizzò in piedi , facendo cadere la sedia all'indietro : " Dove?" mi chiese raggiante . Quanta luce le donava quel meraviglioso sorriso sulle labbra !
Avrei voluto riempirla di baci in quel momento .
Stella passeggiava per il salone e coccolava Leonard che era stretto fra le sue braccia .
Il piccolino produceva strani e graziosi versetti .
Mi sorprese non poco il fatto che mia sorella non si scompose più di tanto davanti alla notizia .
Strano.
Era come se non mi avesse sentito.
Ignorai la domanda del mio amore e mi concentrai su Stella , caparbio , testardo...come al solito.
Volevo vedere una sua reazione : " Ehi Stella, mi hai sentito ? "
Lei alzò gli occhi color caramello e incrociò il mio sguardo .
Era confusa , pensierosa : " Come , scusa ?"
" Abbiamo notizie di Aileen " ripetei lentamente , molto lentamente .
" Molto bene." rispose seria . Troppo seria.
"A cosa stai pensando?" le domandai sospettoso
Fece spallucce: " A nulla non ti preoccupare " sminuì , regalandomi un mezzo sorriso
Jessica affondò un dito nel mio stomaco , furiosa: " Ho detto...dove ? Non mi ignorare...signorino" minacciò in tono duro .
Risi e le scoccai un bacio su una guancia: " Santa Monica "
" E quando pensate di andare a controllare ?" domandò mio padre , alterato
" Adesso . Sono passato solo per dirvi questo . Oliver e tutti gli altri colleghi sono già lì , mi stanno aspettando "
Mia madre mi scrutò con occhi attenti : " Kevin , allora vai...e riporta qui la nostra Aileen sana e salva "
Annuii più di una volta : " In poche ore saremo a casa . E' una promessa "
" Stai attento , ok? " aggiunse sempre mia madre con occhi lucidi , le mani congiunte davanti la bocca per cercare di smorzare e contenere i suoi timori .
Mi avvicinai a lei , le afferrai le spalle e le scoccai un bacio sulla fronte : " Tranquilla mamma . Andrà tutto bene " la rassicurai
Mi rispose con un sorriso .
" Vai figliolo . Arresta quel criminale. Ha fatto fin troppi danni. " m'incoraggiò mio padre .
Jess si limitò a stringermi forte una mano .
Mi voltai verso di lei e mi persi nei suoi occhi castani.
" Tornerò da te " le promisi .
Lei annuì con un mezzo sorriso .
" Lo so . Tu non mi hai mai delusa , amore . Torna tutto intero , ok ? "
Le afferrai la nuca con una mano e la spinsi contro il mio petto , poi le scoccai un bacio fra i capelli ramati : " Ok" le sussurrai ad un orecchio .
Lei rise ed alzò il mento per far incontrare le nostre labbra .
Le assaporai come sempre , come volevo fare sempre .
" Ti aspetto qui " confermò lei
" Andiamo" esordì invece mia sorella .
E quando spostai gli occhi su di lei per poco non mi prese un colpo.
Mia sorella aveva in mano una pistola .
Mia sorella ha in mano una pistola
Ripeto...mia sorella, Stella Rossi in Gray , ha una pistola fra le mani .
Leo...Leonard dov'era finito ?
" Leo , l'ho portato in camera mia . Si è addormentato . Non preoccuparti " chiarì , come se mi avesse letto nel pensiero .
" Questa..." aggiunse , indicando con un cenno del capo la pistola stretta fra le sue mani " è , o meglio, era di Gabriel . La pistola di riserva , sai... " mise in chiaro , come se non stesse maneggiando un'arma da fuoco.
Come se non stesse maneggiando proprio quel tipo di arma che ogni qual volta intravedeva la faceva andare di matto , rabbrividire oppure urlare , tremare o...non so...morire di paura?
" Sei mia sorella , vero?" chiesi titubante, deglutendo vistosamente
Perfino nostro padre la guardò con gli occhi fuori dalle orbite .
" Ovvio" confermò , controllando il caricatore .
Alessandro si alzò di scatto dal divano , quando vide sua figlia inserire un colpo in canna : " Stella, figlia mia " la...rimproverò? " cosa ti prende?"
" Papà...è tutto ok , d'accordo ? Non sto male , non ho la febbre...è tutto sotto controllo" cercò di rasserenare gli animi.
" Da quando...sai utilizzare una pistola?" balbettai , scioccato, sconvolto.
" Gabriel era un poliziotto . Tu sei un poliziotto . Di queste ne vedo tante...da anni , ogni giorno " spiegò infilandosi quella pistola in cintura " non ho mai fatto pratica , ma so perfettamente come prendere la mira ed utilizzarla . Ho visto Gabriel usarla un milione di volte " concluse con nonchalance .
" Che fine ha fatto mia sorella ? Dove l'hai messa ? " chiesi sempre più sorpreso
Stella fece spallucce : " Il dolore e le situazioni l'hanno cambiata "
" Tu non puoi andare con lui , Stella , è pericoloso!" tuonò mio padre
" Papà , non posso stare qui . Io devo andare " ribatté decisa
Scossi la testa : " Non voglio che ti accada niente . Non riuscirei a sopportare anche la tua perdita . Leo ed Aileen hanno già perso il padre , non permetterò che perdano anche te "
Stella mi fulminò con sguardo duro ed impassibile : " Non riuscirete a tenermi qui . Quindi...mi porti con te , Kevin , oppure devo prendere le chiavi della mia auto ?" minacciò severa
" Come puoi non pensare a Leo?" le urlai in faccia
" Robert è folle, vuole uccidere anche te non dimenticarlo ." aggiunse nostro padre
" Leo starà bene qui con voi . Per me non dovete preoccuparvi . Forza , andiamo...Kevin" ordinò , avviandosi per prima verso la mia moto .
" D'accordo" mi arresi " ma guai a te se non farai quello che ti dico "
*****
Eravamo arrivati.
Scesi agilmente dalla moto -ormai spenta- e lasciai il casco sulla sella .
Mia sorella , al mio fianco, fece lo stesso.
Quel giorno c'era un casino tremendo a Santa Monica , ma riuscii comunque ad individuare i nostri .
Avanzai con passo deciso verso Oliver , che era accanto ad una nostra volante , parcheggiata poco distante dall'ingresso del Luna Park .
Stella mi seguì come un'ombra mentre si guardava intorno come se fosse alla ricerca di qualcuno.
Aileen, forse ?
" Oliver , allora ?" chiesi , ansioso di sapere novità
Il mio collega annuì : " E' qui . Non sappiamo precisamente dove...ma è qui "
" Quindi ? Cosa facciamo? Robert è nei paraggi ? "
Oliver fece spallucce mettendosi le mani sui fianchi: " Forse . Per adesso concentriamoci solo sulla bambina . Può darsi che trovando lei , troveremo anche lui . Dividiamoci , d'accordo ? Se vedi qualcosa non esitare a contattarci , indossa gli auricolari "
Annuii , ormai pronto ad entrare in azione
" Stella , cosa ci fai qui?" domandò poi , il mio superiore
" Sono qui per mia figlia " rispose prontamente
" Non puoi andare in giro con Kevin , può essere pericoloso" cercò di farla ragionare
" Lo so , ma non riusciremo a farla restare fuori dai guai " aggiunsi io , con una smorfia di disappunto dipinta sul volto " è sotto la mia piena responsabilità "
"E' un civile, Kevin !" esclamò furioso " il Capo ci ucciderà se dovesse succederle qualcosa"
" Stiamo parlando di me , Gabriel era mio marito...Oliver" parlò lei , a tono.
Il detective , fresco di promozione , sospirò : " Cerca di non farti ammazzare , d'accordo? Non siamo riusciti a fare nulla per Gabriel , ma tu non devi fare sciocchezze..."
" Grazie " ringraziò , ma non disse al mio collega che aveva una pistola .
Sospirai grattandomi la nuca : " Andiamo "
Angolo Autrice
Ciao ragazzi :)
Avrei dovuto aggiornare questa storia prima di oggi :/
Tuttavia avrete ormai capito che il prossimo sarà l'ultimo capitolo ;)
Gabriel ha ritrovato Aileen ,
Stella ha mostrato il suo repentino cambiamento all'intera famiglia...è in modalità guerriera , ormai XD
Stefy....Stefy ancora GG non riesce a capire se...può fidarsi oppure no.
Cosa succederà nell'ultimo capitolo ? Cosa vi aspettate ?
Ringrazio Leila , Tonia , Novalis e Laura per aver recensito il capitolo precedente <3 grazie di cuore <3
Ringrazio immensamente chi preferisce , segue e ricorda questa storia ;)
Al prossimo capitolo
Un bacione a presto ;)