Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: Minga Donquixote    23/10/2014    4 recensioni
Fiction ambientata 16 anni prima di Dressrosa. Il primo incontro della Family con Trafalgar D. Wartel Law.
***
Estel, 22 anni, capelli lunghi e neri, occhi verdi. Cuoca di bordo.
Doflamingo, capitano di Estel...
Rocinante, nemico/fratello di Doflamingo e compagno di Estel.
Law, sottoposto di Doflamingo, amico di Rocinante, confidente di Estel.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corazòn, Donquijote Doflamingo, Donquijote Family, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
16 anni fa nel North Blue
 
“Doflamingo-sama”
Il portone si spalancò mostrando una piccola figura che si fece avanti senza richiudersi la porta alle spalle, facendo un gran baccano con i piccoli tacchi.
Un uomo era comodamente seduto su una pomposa poltrona rossa, i piedi su una poltroncina più bassa e un libro a coprirgli il viso lasciando spuntare soltanto i chiari capelli biondi irti sulla testa.
“Dannazione, e dire che gli avevo detto di non toccare il vino” sbuffò con voce infantile prendendo con la punta delle dita la bottiglia mezza vuota. Il tappo era volato chissà dove e goccioline bagnavano ancora il boccale.
La ragazza fece scendere lo sguardo sul libro sul viso del giovane. Con un cipiglio disturbato tirò fuori da una tasca della camicia un paio di occhiali da vista e se li inforcò.
“Don Chisciotte della Mancia. Originale” ridacchiò sfilandosi di nuovo gli occhiali e sistemandoli di nuovo al loro posto.
Nonostante i tacchi echeggiassero ancora nell’ampia stanza, tentò di fare meno chiasso possibile per togliere il libro dal viso del maggiore.
Proprio quando fu a un pollice dall’agguantare il libro una grossa mano andò a occupargli tutta la visuale. Agitò le braccia davanti a se come una forsennata e prese a inveire contro l’uomo.
“Sempre il solito idiota!”
Doflamingo ridacchiò e con la mano libera andò a recuperare gli occhiali sul mobile lì accanto, mettendoseli subito dopo. Ci teneva a nascondere lo sguardo. Soprattutto dopo quel sogno stressante.
Posò gli occhi, ora celati, sul corpo agitato della giovane e non riuscì a trattenere un sorrisetto di scherzo. Adorava torturarla. Le sue reazione erano buffe e goffe quanto quelle di suo fratello.
Con il braccio destro andò ad agguantarla per la vita sistemandosela sulle proprie gambe, ancora stese e poggiate sulla poltroncina. Le liberò gli occhi e con quella stessa mano la afferrò sotto il mento.
“Ma buongiorno anche a te”
“Buongiorno un corno. Sono le quattro del pomeriggio e lei si è rintanato qui dentro con una delle bottiglie che le avevo severamente proibito di prendere”
Come per sottolineare quel che gli aveva appena detto, la ragazza prese la bottiglia e gliela schiaffò in faccia, a pochi centimetri dal naso.
Doflamingo aggrottò la fronte ma mantenne il solito ghigno seppur un pochino incrinato. “Da quando ti do retta?”
“Da… mai ma sarebbe carino da parte sua ascoltarmi almeno una volta”
Joker accentuò ancora di più il già vasto ghigno e la guardò per la prima volta dal basso. “E che mi dai in cambio?”
“Ehm… niente?” sorrise lei a sua volta allontanandosi dalla presa dell’uomo e spolverandosi i vestiti come se fosse appena stata ad un incontro ravvicinato con un animale.
“Fufufu, anche se sei proprietà di mio fratello ti è difficile starmi lontana, eh?” Doflamingo si tirò di malavoglia in piedi e seguì la corvina di pari passo.
La corvina si fermò di botto spostandosi di un passo per far inciampare il biondo nei propri piedi e finire a terra. “Ero venuta qui solo per avvertirla degli spostamenti della marina. Sono sempre più frequenti e sembrano trovarci prima del previsto”
Doflamingo poggiò la testa sul palmo aperto, continuando a stare bellamente sdraiato a terra. “E hai idea di come …!”
“Se l’avessi avuta adesso non avremmo di certo un problema come questo, sbaglio?” si chinò un pochino avanti con il busto e poggiò entrambe le mani sui fianchi assumendo la figura di una madre che sgrida il figlio. Peccato che il presunto figlio fosse 2 metri più alto e di pochi anni più grande.
Ormai lei era abituata alla sua piccola figura. Capelli lunghi tenuti spesso in una treccia stretta e di un nero pece. Non era solita lasciarli lunghi e al vento. Lo considerava un atto stupido. In combattimento potevano sempre acciuffarti per una ciocca e tagliarti la testa.
“Sempre così sapientona, Estel”
Con un profondo sospiro Estel superò l’uomo a terra raccogliendo un foglio caduto da chissà quale libro. Doflamingo era sempre stato curioso ma non ordinato.
“Estel…”
La corvina si raddrizzò con la schiena e guardò il suo padroncino con un’espressione impenetrabile. “Cosa?”
“Corazon non parla ormai da anni. Ma con te-!”
“Hai già sbagliato. Ti ostini a chiamare tuo fratello Corazon quando non è quello il suo vero nome. E per rispondere alla tua domanda, no. No, non parla nemmeno con me, anzi, con nessuno. Mettiti l’anima in pace, lui non è una delle tue stupide pedine” nel giro di pochi attimi aveva perso tutto il rispetto che aveva nei confronti di Doflamingo rivolgendosi a lui come se fossero alla pari.
Doffy manteneva saldo lo sguardo contro la sottoposta e non c’era più traccia del suo ghigno fastidioso. Nonostante rimanesse ancora seduto a terra Estel sentiva una fitta di inferiorità piantarsi nella spina dorsale quasi fino a ferirla.
Delle urla giocose arrivarono alle orecchie dei due bloccando ogni altra discussione e ben presto due bambini entrarono nella stanza rincorrendosi.
“Waka!”
La bambina dai lunghi cappelli neri e con vari boccoli alle punte saltò in braccio al biondo facendogli mancare il respiro per qualche secondo. A peggiorare la situazione fu Buffalo, decisamente più corpulento di Baby 5 che la seguì lanciandosi anche lui.
“Ma voi mocciosi non vi stancate mai?”
Doflamingo prese Baby issandola verso l’alto e agitandola a destra e sinistra come fosse un aeroplano. A Estel scappò un sorriso e addolcì persino lo sguardo per qualche attimo.
Buffalo alzò le braccia verso Baby facendo piccoli salti “Anche io, anche io”
Estel prese una mano alzata del bambino e acciuffò presto anche l’altra alzandolo di peso. Buffalo sorrise e agitò i piedi nell’aria, poi, con la stessa lentezza lo riposò a terra rialzandolo subito dopo.
“Andiamo a giocare fuori, che ne dite?” sorrise la corvina lasciando un secondo il bambino ed avvicinandosi a Baby che si era liberata della stretta di Doflamingo e correva verso di lei. Si piegò a metà e la prese in braccio al volo.
Fece per uscire con i due bambini quando la voce dura di Doflamingo la costrinse a bloccarsi.
“Voglio la Paella sta sera”
Estel sorrise e lo guardò con la coda dell’occhio. “Certamente, mio capitano”




Angolo dell'autrice 
Ciao a tutti :3 Eccomi tornata con una fanfiction Nuovo Personaggio x...Ops, Spoilah! Eh va beh, tralasciando la descrizione della trama, ho messo adesso questo capitolo giusto giusto per il compleanno del mio amatissimo Donquixote Doflamingo. Yup, tanti auguri a te, tanti auguri a te :'3
Spero che il capitolo iniziale vi abbia incuriosito ;)
Alla prossima *wink*
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Minga Donquixote