Autore: Liberty89
Genere: Introspettivo
Rating: Verde
Personaggi: Roxas, Xemnas
Avvertimenti: Flash-fic
Note dell'autrice: Ta-dan! Eh sì, sono di nuovo qua e vi starete chiedendo perché ù.ù Ebbene settimana prossima non posterò nulla a causa del Lucca Comics, quindi mi porto avanti e posto oggi. Spero che non vi dispiaccia ù.ù
Ambientata in KH: 358/2 Days ecco a voi la nona fic della raccolta e siamo a meno due dalla fine! Buona lettura e buon ascolto!
Colors
In a
world so far away
At the end of a closing day
A little child was born and raised
Deep in the forest on a hidden place
Mother never saw his face
In un mondo così lontano
Alla fine del giorno
Un piccolo bambino è nato e cresciuto
Nel profondo della foresta, in un posto nascosto
La madre non ha mai visto il suo volto
Within Temptation - In Perfect Harmony
At the end of a closing day
A little child was born and raised
Deep in the forest on a hidden place
Mother never saw his face
In un mondo così lontano
Alla fine del giorno
Un piccolo bambino è nato e cresciuto
Nel profondo della foresta, in un posto nascosto
La madre non ha mai visto il suo volto
Within Temptation - In Perfect Harmony
Il suo primo ricordo aveva tre colori: verde, arancione e nero.
L’erba fresca fu la prima cosa che vide quando aprì gli occhi dopo quello che ancora oggi definiva un lungo e silenzioso sonno. Dopodiché era venuta la luce del tramonto, che come una cascata d’acqua si riversava su qualsiasi cosa riuscisse a toccare. L’unica cosa che sfuggì alla sua imposizione fu quel varco buio e nero, sfilacciato come un tessuto che si sfalda e allo stesso tempo liquido e profondo come uno stagno immobile. Altrettanto scura fu la figura che ne uscì e che gli andò incontro con decisione, fermandosi a un passo da lui nell’esatto momento in cui si ritrovò in piedi.
-Tu cerchi risposte.- disse senza parlare e lui semplicemente annuì perché sentiva che non poteva fare altro.
L’uomo misterioso mosse un braccio e quattro lettere d’argento presero forma nell’aria. -Non senti niente. Nulla è reale.- proseguì. -Io posso darti uno scopo.-
Il biondo, di nuovo, assentì. Non sapeva chi fosse, da dove venisse, né dove si trovasse, né perché. Se quel tale poteva indicargli la strada da percorrere l’avrebbe seguita. Compiuto un nuovo gesto col braccio, lo sconosciuto mosse le lettere che presero a vorticare attorno al ragazzo come foglie trascinate nella folle corsa di un turbine di vento. Qualche istante dopo, l’uomo le fermò bruscamente e in mezzo a esse, comparve una X.
-…Roxas.- lesse il biondo.
-Esatto. La tua nuova identità.- Xemnas ghignò, un importante pezzo del puzzle era caduto in mano sua: Roxas, la Chiave del Destino, risvegliatosi alla luce del tramonto.