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Autore: TheyCallMeGaybriel    25/10/2014    10 recensioni
Pairing Sabriel/Destiel, HighSchool!AU, Human!AU.
Gabriel e Castiel si sono appena trasferiti, ed è il loro primo giorno di scuola. All'ingresso, fanno subito conoscenza con i fratelli Winchester, con i quali si stabilirà un legame più profondo del previsto. A partire da quando Sam va a sbattere contro Gabriel, nei corridoi, e Dean difende Castiel da uno studente più grande.
Ma la vita dei Novak non è così semplice: c'è un motivo se si sono trasferiti, e se non vogliono mai parlare della loro famiglia. Starà a Sam e Dean cercare di scavare oltre alla maschera spavalda di Gabriel e al sorriso timido di Cas, per scoprire cosa nasconde il loro passato.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Look From You And I Would Fall From Grace'
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Gabriel si esibisce in uno dei suoi migliori sorrisi sbilenchi, ma Sam abbassa lo sguardo. Sembra a disagio, probabilmente a causa della conversazione della notte prima.
《Buon appetito》esclama Dean, mettendo un braccio sulle spalle di Cass. Questo alza gli occhi su di lui, sorpreso, ma non dice niente, così il ragazzo continua. 《Quanta energia, oggi. Siete ancora addormentati?》domanda, sarcastico, addentando il suo panino.《Beh, ho una notizia che vi sveglierà. Domani sera Benny dà una festa, e siamo tutti invitati!》annuncia, con un sorriso sornione.
《Ma domani è giovedì, non sabato》obietta Castiel.
《Ha la casa libera, vuole approfittare dell'occasione. Allora, venite?》
《Certo!》assicura Gabriel, prima che il fratello possa dire altro.
《Io dovrei stud-》inizia Sam, ma viene prontamente interrotto da Dean. 《Avanti, Sammy. Non fare la ragazzina》.
《È il compleanno di Benny?》chiede Cass, confuso. Gabe alza gli occhi al cielo. 《Non è necessario che sia il tuo compleanno per dare una festa》specifica.
《Non sei mai stato a un party?》chiede Dean, gli occhi spalancati.
《La mia famiglia non voleva》mormora Castiel. Gabriel si irrigidisce immediatamente, e i Winchester si zittiscono, probabilmente percependo di aver toccato un tasto dolente.
《Mmm, allora, Gabe, vuoi un po' di insalata?》chiede Sam, cambiando argomento.
《Uh, tieni davvero a farmi "assaggiare la tua insalata", eh?》soggigna il ragazzo.
Dean e Castiel li guardano confusi, mentre Sam gli tira un calcio da sotto il tavolo. Gli schiaffa il proprio piatto davanti, e sorride, provocante.
《Mhpf. D'accordo》Gabe si porta alla bocca una foglia verde, non prima di averle lanciato una lunga occhiata sospettosa.
Mastica lentamente, e inghiotte. Poi, un'espressione disgustata gli si dipinge in volto. 《D-dannazione, questa roba è così sana che mi sento male. Mi sembra di essere un coniglio!》si lamenta, e si affretta a cambiare sapore dando un morso al panino di Cass.

Gabriel blocca Castiel un attimo prima che possa entrare in casa di Benny. Fissa rassegnato i suoi capelli arruffati -non c'è niente da fare- e si limita a sistemargli la cravatta blu, che ha messo come al solito troppo allentata.
I due si guardano, in silenzio. 《Avanti, Cassie. Questa volta Lucy non verrà a rovinare la festa》lo rassicura il fratello maggiore, nascondendo una fitta di dolore dietro a un sorriso giocoso. Castiel annuisce, abbassando i suoi occhi blu, e si volta verso la villetta. Gabriel può già sentire la musica, anche se sono ancora fuori. Mette una mano sulla spalla del moro, spingendolo appena, ed entrano.
Le casse pompano una canzone dance, una di quelle che vanno di moda al momento. Non ne ricorda il titolo. Individua subito Balthazar, a pochi metri da lui, ma sembra impegnato con una ragazza, quindi si limita a fargli un cenno con il capo. Ha già perso Castiel, tra la folla, e non può negare di essere preoccupato. È così dannatamente ingenuo, quel ragazzino, che potrebbe succedergli di tutto.
Con un sospiro, afferra uno dei drink dal pianale, e stringe la cannuccia tra i denti. Il sapore del malibù, misto a quello della coca cola, gli scorre in gola, dolce e appena bruciante, e lo riscalda.
Per poco non si soffoca. Sam Winchester compare tra la folla, ed è...no, non vuole davvero terminare la frase, anche perché la definizione che ha stampata in mente è decisamente poco innocente. Gli rivolge uno dei suoi migliori sorrisi. 《Hey, biscottino!》lo chiama. Il ragazzo si volta verso di lui, e lo stomaco di Gabriel fa una specie di capriola. I suoi occhi scorrono sulla camicia bianca, passano sui pantaloni scuri, tornano su sui capelli che ricadono morbidi sulla sua fronte.
Dannazione. Deve smettere di fissarlo.
《Gabriel!》lo saluta l'altro. Sembrano essere entrambi senza compagnia, perciò viene naturale affiancarsi.
《Allora...vuoi assaggiare?》chiede il più grande, accennando al bicchiere di malibù e cola.
《Non so, di solito non bevo...》
《È buono, sa di cocco》.
Sam gli sorride, esitante, e chiude le labbra rosee intorno alla cannuccia nera. Prende un sorso, e si allontana per tossire appena. 《N-non è male》confessa. Gabriel ride, dandogli un pugno scherzoso sulla spalla. 《Te lo avevo detto》.
L'altro gli sorride, un sorriso timido, imbarazzato, che per qualche ragione fa battere più forte il suo cuore. Dannazione, deve calmarsi. Prende un altro sorso dal suo drink, cercando di ignorare il fatto che siano così vicini. 《Hai visto Castiel, per caso?》chiede alla fine.
《Mhm. È con Dean》.
《Meno male. Ho paura che possa fare qualche sciocchezza, non è abituato a questi ambienti》.
Sam lo guarda, curioso. 《È davvero la prima festa a cui va?》
Gabriel si irrigidisce appena. 《Non proprio. Ma l'ultima volta...non è finita molto bene》sussurra, stringendo le dita attorno al suo bicchiere.
A sorpresa, il più piccolo gli sfiora un braccio, e lo guarda con occhi tristi. 《Mi dispiace》mormora.
Deve aver capito che i Novak hanno passato molto più di quello che dicono. Gabriel sorride appena, e finisce l'alcolico in due lunghi sorsi. 《Non importa. Questa volta andrà meglio. Vieni, spostiamoci da qui!》esclama, spingendo la lieve malinconia in un angolo della mente. Non intende passare l'intera serata a deprimersi. Sam annuisce, e lo segue. Si fanno strada tra i ragazzi, vagano senza una meta precisa; alla fine, trovano un divanetto libero, in un angolo della sala, e vi si siedono, come in un tacito accordo. Lo spazio è stretto, e l'intera attenzione di Gabriel è concentrata sul punto in cui i loro corpi si toccano.
《Non ti sei iscritto a nessuna attività, a scuola, ho visto》inizia Sam, guardando verso il basso.
《Già. Devo lavorare, dolcezza, non ho tempo, purtroppo!》
《Tutti...tutti i pomeriggi?》
《Tranne il sabato e la domenica》.
《Oh...e come fai a studiare?》
Gabe sorride amaramente, sollevando lo sguardo sul soffitto.《Di sera, e di notte》.
Sam sposta gli occhi su di lui, in un'espressione a metà tra l'ammirazione e il compartimento, e il cuore di Gabriel fa una specie di saltello.
《Dove lavori?》
《In pasticceria, da "King of Hell"》
《Ah, la conosco. Ogni tanto ci passiamo, ma non ti ho mai visto...》
《Ho iniziato da poco, da quando ci siamo trasferiti. E di solito sono sul retro, a sistemare gli scatoloni, o a fare consegne》.
《Come mai avete cambiato casa?》
Gabriel per poco non cade dal divano, ma mantiene il suo solito sorriso provocante. Cerca rapidamente una risposta, una qualsiasi, che non sia la verità. Passa in rassegna tutte le scuse che di solito racconta, ma all'improvviso nessuna gli sembra più abbastanza credibile. Il silenzio si sta protraendo troppo a lungo, ma per qualche ragione non riesce a mentirgli.
"Papà ha trovato lavoro qui".
"Abbiamo trovato una casa che fa per noi".
No, non può refilargli la solita bugia. In qualche modo, non se lo merita. Sta per aprire bocca e dirgli la verità, quando lui lo interrompe.
《E-ehi, non devi parlarmene per forza...》mormora il bruno, prendendogli la mano.
Gabriel non sa dire chi sia, tra i due, il più stupito per quel gesto. Se lui, il cui cuore ha deciso di prendere e iniziare a pompare al triplo della solita velocità, o Sam, che sembra aver smesso di respirare.
Fatto sta, che i suoi occhi si posano sulle labbra dell'altro. E, Dio, sembrano c-così morbide, che-
I loro visi sono tanto vicini che può sentire il suo profumo, sa di aghi di pino e menta. La sua mano si sposta sul fianco di Sam, che stringe appena più forte le sue dita, il respiro leggermente accelerato, per star dietro al battito dei loro cuori. Le loro bocche si sfiorano, quasi, e-
...E il telefono di Gabriel inizia a squillare "Heat of the moment". Il ragazzo sospira, deve rispondere: è Castiel.

Dean si alza, barcollante, e si avvicina a Castiel. 《Ciao, Occhiblu》lo saluta, a voce un po' troppo alta. Quello si volta verso di lui, un'espressione sollevata dipinta in volto.
《Dean...! I-io...mi sono perso...》confessa.
Dio, quel piccoletto è impossibile. Come ha fatto a perdersi in una casa, nel mezzo di una festa? Ah, non ha importanza. 《Vieni qui》mormora bruscamente. Dannazione, forse sta bevendo un po' troppo. Si porta il bicchiere alla bocca, tirando giù un'altro sorso di alcool, e fa passare un braccio intorno alla vita di Castiel. Il ragazzo lo sta guardando, a metà tra il sorpreso e il preoccupato.《Sei ubriaco?》pigola.
《Ah! Ci vuole ben altro per stendermi, amico》esclama, ma finisce per inciampare. Castiel si aggrappa a lui, sorreggendolo, e lo spinge dentro a una stanza vuota.
Dean si lascia cadere sul letto a quattro di spade, e ride appena. Lascia il bicchiere sul comodino.《Sai, sei proprio strano, Cassie. Te ne stai lì, con quel faccino innocente e la tua espressione smarrita, eppure...non riesco a smettere di pensare a te. Perché?》. Cosa diavolo sta dicendo? La camera inizia a girare, e lui si passa una mano sulla fronte. Il più piccolo è in piedi, davanti alla porta chiusa, che si stropiccia le maniche della camicia. Forse è un po' brillo, ecco, perché altrimenti non saprebbe spiegare il desiderio improvviso di trascinarlo sul materasso accanto a sé.
Ma poi Cass si mordicchia appena un labbro screpolato, e lo guarda con quegli occhi liquidi così dannatamente attraenti-
Dean barcolla giù dal letto, e in pochi passi lo ha raggiunto, lo ha premuto contro la porta chiusa. Il piccolo sussulta, evidentemente sorpreso, ma non dà segni di volersi spostare. Gli occhi di Dean si spostano sulla sua cravatta blu, allentata, le sue dita si serrano intorno al colletto della camicia bianca. Il suo cuore batte tanto veloce che è sicuro esploderà, la testa gli gira così tanto...e il profumo del ragazzino, davanti a lui, è semplicemente troppo inebriante.
Dean non riesce a fermarsi. Deve farlo: la sua testa si piega appena in avanti, i suoi denti catturano il labbro di Castiel, umido e rovinato dal vento che ha soffiato negli ultimi giorni.
Lo bacia. La sua bocca cerca quella del moro, più timida e inesperta. La sua lingua si insinua oltre ai denti dell'altro all'altro, strappandogli un singulto confuso. Si preme contro di lui, sposta una mano intorno al suo fianco per attirarlo a sé...
N-no. Cosa sta...cosa sta facendo? Castiel è un ragazzo, maledizione. Un ragazzo. Se papà lo scoprisse-
Dean si stacca di colpo da Castiel, si gira di scatto. Si passa le mani tra i capelli, incurante del gel che gli impiastriccia le dita.
《Dean?》la voce di Castiel è esitante, appena arrochita, e gli procura un brivido su per la spina dorsale.
Dio, deve andarsene. Che cazzo gli è preso? Apre la bocca per scusarsi, ma viene scosso da un conato, e si piega in due. Inizia a vomitare, il suo corpo trema mentre Castiel si inginocchia al suo fianco.《Dean! Cosa succede? Stai male? D-devo chiamare qualcuno?》
《N-non chia--ngh-》
《È- è colpa mia? M-mi dispiace, non sono capace di baciare...》
Nonostante la situazione, a Dean viene quasi da ridere. Cass può dire quello che vuole, a lui quello che è appena successo è piaciuto fin troppo...
Dio, Dio. È davvero ubriaco, dannazione. Agita appena la mano per allontanarlo- non vuole che lo veda in quello stato- ma questo porta solo Castiel ad avvicinarsi di più Gli afferra la mano, e sembra così confuso che Dean avrebbe solo voglia di abbracciarlo. E la cosa lo spaventa più di quanto non voglia ammettere.
Non è la prima volta che prova...attrazione verso un altro ragazzo. Ma se ripensa alla reazione di papà...
Si alza di scatto, la testa che gli gira vorticosamente. Si pulisce la bocca con un fazzoletto, e si allontana dal ragazzo. 《D-devo andare》mormora, senza quasi sapere quello che dice.
《Non puoi tornare a casa così...》
Dean lo ignora, e spalanca la porta. Barcolla in corridoio, si infila tra la gente, li urta nella foga di andarsene.
Finalmente, è in giardino. Si ferma, scosso da un altro conato di vomito, ma l'aria fresca lo fa sentire un po' meglio. Si avvicina alla sua macchina, parcheggiata dall'altro lato della strada. In quel momento non pensa che, andandosene, lascerà Sam da solo alla festa. E nemmeno che, forse, guidare da ubriaco non è un'ottima idea. Vuole solo scappare, allontanarsi da quel ragazzino che, dannazione, gli fa girare la testa.
E che ora si è appena piazzato proprio davanti alla sua Impala.《Non ti lascio andare da solo, ti farai male. Casa mia non è lontana, possiamo raggiungerla a piedi》mormora.
Dean non si aspettava così tanta determinazione da parte del piccolo. Sospira, e si strofina le dita sulle tempie. Gli fa male la testa, e non riesce a ragionare lucidamente. Perciò non protesta, quando il moro lo tira appena per la manica, e si limita a seguirlo.



E anche il capitolo 3 è andato! Direi che ci sono state un po' di novità, yep. Spero che vi sia piaciuto, come al solito, e spero anche di riuscire a caricare presto il 4. Non garantisco niente, è un periodo piuttosto impegnato...sabato sarò a Lucca, in cosplay di CasaErotica!Gabriel. Qualcun altro ci sarà? Mi farebbe piacere incontrare qualche altro fan di supernatural, fatemi sapere! Grazie mille per le recensioni, mi fanno sempre davvero davvero piacere. -Gabe
  
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