Libri > Cronache del mondo emerso
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Autore: TheDarkLightInsideMe    25/10/2014    4 recensioni
Federica, Eleonora e Egle sono tre ragazzine tra i dodici e i tredici anni. E fin qui mi pare tutto normale.
Federica ha letto tutta la saga del Mondo Emerso, Eleonora sta leggendo le Cronache ed Egle (peraltro sorella maggiore di Eleonora) inizierà a leggere la prima trilogia dopo che la sorella l'avrà terminata. E anche questo non mi pare un granché emozionante.
Ma il Mondo Emerso, dopo gli avvenimenti narrati nella trilogia delle Leggende, è di nuovo in pericolo, e toccherà a tre ragazzine di un altro mondo salvarlo, insieme ad alcuni dei personaggi più importanti della saga.
D'altronde, con un po' di fantasia possiamo essere tutti un po' speciali.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ido, Kryss, Nuovo personaggio, San, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
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Capitolo 3 ~ Ma proprio lui doveva spiegare la situazione con quell’aria da saccente?

 
<< Che ci fai qui? Il portale è opera tua? >> se Kryss fosse un bravo ascoltatore, oltre che un bravo oratore, noterebbe di sicuro che la mia voce è carica d’odio.
<< Io non sprecherei mai la mia forza magica per una cosa del genere, ragazzina. Visto che mi conosci, dovresti saperlo. >>
Intanto Egle si è disincantata mentre Eleonora osserva il nuovo arrivato con interesse solo perché ha capito (dai miei racconti, ovviamente) che ha davanti a sé un elfo.
<< Allora chi è stato? >> chiede la sorella maggiore.
<< I miei maghi, ovviamente. >>
Sbuffo sonoramente << E ti pareva! Mai una volta che non sia colpa tua, principino dei miei stivali! >>
<< Guarda che sono il re. >>
<< E chissenefrega! In questo mondo sei solo un pazzo effem-! >> mi fermo appena in tempo per non toccare il fondo e sospiro. << Vuoi almeno spiegarci, di grazia, perché hai aperto un portale verso un altro mondo e ci hai buttato dentro San? >>
Mi immagino già la scena: San che viene convocato da Kryss e che spera in una ricompensa per il lavoro svolto e invece si ritrova scaraventato in un altro mondo circondato da tre ragazzine di tredici anni.
<< E tu, ragazzina, di grazia, vuoi almeno slegarmi? >> la voce di San mi risveglia dai miei pensieri.
<< Così ci uccidi tutte e tre? No grazie, mezzelfo. >>
San alza gli occhi al cielo ma non obietta, dato che la voce di Kryss ci riporta al discorso di prima. Un discorso che, sempre se l’elfo non sta mentendo, prende una piega ben diversa da quella che mi aspettavo:
<< Con il sacrificio di Adhara e Amhal, per una qualche ragione sconosciuta persino a noi elfi, gli dei hanno deciso di riportare in vita alcuni di grandi personaggi della storia dell’Erak Maar. >>
<< Erak Maar? >> ripete Eleonora, fissando i lineamenti del volto dell’elfo.
<< Significa Mondo Emerso. >>
Mi aspettavo che fosse stato Kryss a rispondere, o al massimo San, ma quella che ho sentito è una voce femminile. È la voce di Egle.
<< Tu come lo sai? >> le domando, temendo già la risposta. Difatti, lei scuote la testa perché non sapeva di saperlo.
Ragiono un attimo: è una parola che Licia Troisi utilizza per la prima volta nella terza trilogia del Mondo Emerso, le Leggende. E in quella casa ci sono solo le Cronache e le Guerre. Incito bruscamente Kryss a continuare il suo racconto.
<< Dicevo: alcuni morti sono stati riportati in vita dopo la morte di Adhara e Amhal. Tra questi, visto che conoscete me, nomi come Nihal, Sennar, Dubhe e Aster non vi saranno nuovi, suppongo. >>
Immagino ancora una volta Egle che dice “Per me state parlando arabo” ogni volta che la interpellavo in una discussione con la sorella sul Mondo Emerso. Difatti lei non ha mai aperto uno solo dei libri di Licia Troisi perché la sorella ha insistito nel leggerli per prima.
Ma stavolta Egle non dice niente e guarda fisso davanti a sé. Ovviamente sta pensando che quell’uomo dalla bellezza divina sia davvero un folle: insomma, sta parlando di morti che resuscitano…
<< E tutto questo cosa centra con il nostro mondo? >> ha il coraggio di chiedere Eleonora, riportandomi con la mente a ciò che sta accadendo in quella che doveva essere una normale giornata di giochi prima dell’inizio della scuola.
<< Siamo qui per portarvi con noi, no? Siete le prescelte. >> la tranquillità con cui l’elfo pronuncia quelle frasi mi fa portare una mano all’elsa della spada di Nihal.
<< Ah, quindi sono loro le tre ragazze della nenia? Potevi dirmelo anche prima di buttarmi nel portale, maledetto elfo. >> sibila San, mentre un sorrisetto sarcastico si fa largo sul volto di Kryss.
<< Aspettate un momento. “Portarvi con noi”? “Prescelte”? Ma che diavolo state dicendo? E con chi ve la fate voi due? >> Egle strabuzza gli occhi da dietro gli occhiali e fissa me e sua sorella come se fossimo improvvisamente uscite di testa.
<< Già, come se fossero amici miei. Neanche li conosco! >> si schermisce Eleonora. Effettivamente sono l’unica che li conosca, in questa stanza.
<< C’è una leggenda su di noi, vero? >> chiedo, ma la mia è un’affermazione, più che una domanda.
<< Saprete tutto a tempo debito. Seguitemi. >> dice Kryss, voltandoci le spalle e dirigendosi verso il portale, ma ovviamente nessuna delle tre si muove, né tantomeno San segue il suo ex capo. << Beh? Che vi prende? Venite, forza! >>
<< Con te? Dopo che hai tentato di conquistare il Mondo Emerso? Sarebbe come unirsi alla Gilda degli Assassini dopo aver saputo di ogni loro singolo omicidio! >> esclamo, chiedendo mentalmente perdono ad Eleonora per tutti quegli spoiler. << Io, almeno, con te non vengo. >>
<< Dubito che tu abbia altra scelta. >> la voce stavolta è quella di San, alle mie spalle. << Quello che ti ha detto lui >> e quel “lui” San l’ha praticamente sputato come fosse veleno << non è solo che l’inizio della storia. Una volta arrivati dall’altra parte vi sarà chiarito tutto. >>
<< Non sono gli elfi il problema stavolta, vero? E nemmeno Dohor, la Gilda o Aster. >> osservo. Sono sempre stata brava nelle deduzioni, ma non sempre questo è stato un bene.
<< Devi fidarti di noi. Fidarti di me. >> si corregge il mezzelfo, pensando all’odio che dimostro di provare nei confronti di Kryss e che è praticamente l’unica cosa che abbiamo in comune.
Lancio uno sguardo alle due sorelle accanto a me.
Egle cerca di mostrarsi calma, ma se solo mi avvicinassi un po’ di più a lei le sentirei il cuore battere estremamente forte nel petto.
Eleonora invece stringe i pugni: non le ho mai parlato bene degli Elfi, figurati di Kryss. Eppure il suo sguardo furente non è rivolto verso Mr. Sonostatoelettol’elfopiùbellotratutti, bensì verso San. Istintivamente mi passo la mano sul minuscolo taglio che ho sulla gola e ricordo l’espressione del mezzelfo mentre mi premeva la sua spada sul collo. Nonostante la morte, la sua natura di Marvash è ancora intatta dentro di lui.
Nonostante questa certezza, mi decido a sciogliere il nodo che gli teneva legati i polsi; poi gli porgo la spada tentando di non incrociare il suo sguardo.
Lui mi supera e si affianca a Kryss. Mentre attraversiamo il portale sento la voce dell’elfo rivolgersi a San:
<< In fondo non mi dispiaceva vederti legato, sai? >>
Sono convinta che il mezzelfo si stia contenendo per non uccidere Kryss una seconda volta.
   
 
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