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Autore: AlyTae    26/10/2014    3 recensioni
- Sai, quando sei nata tua madre insisteva col chiamarti Tiffany. Abbiamo litigato molto, sai? Che ricordi...-
Alzò la testa lievementi
- Quindi...- mormorò - Qual è il mio nome papà?-
- Cosa intendi dire?- disse suo padre, in tono quasi severo - Stephanie, ovviamente.-
Stephanie lo guardò intensamente
- Non mentirmi, papà.- disse - Qual è il mio nome?-

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SiFany
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tiffany, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Bussò alla porta. Attese.
Tre secondi. I tre secondi più lunghi della sua vita. E poi, finalmente, lui aprì la porta.
- Bene - le disse Siwon - Ti aspettavo.-
Stephanie non disse nulla. Non sapeva cosa dire. Si limitò a respirare profondamente e ad entare nella camera.
- Gli altri dormono tutti?- chiese il ragazzo.
- Sì...- rispose lei.
- Bene.-
Siwon si sedette sul letto, alzò il capo e guardò Stephanie dritta negli occhi. La ragazza si contorceva le mani, nervosa. Nessuno osò a rompere il silenzio che aleggiava in quella stanza, la stanza che più di chiunque altra cosa era stata testimone della loro storia.

Le lezioni di cinese... le notti passate insieme... LA notte passata insieme

- Bhè?- disse improvvisamente Siwon.
Stephanie si riscosse.
- Co... cosa?-
- Come cosa? Sei tu che volevi tanto parlare con me o sbaglio? Bene, sono qui. Parla.-
Stephanie abbassò la testa. Sì, voleva parlare con lui. Ma ora l'atmosfera le sembrava talmente pesante da bloccare ogni suoi movimento, soffocarle la gola e impedendo ad ogni tipo di parola di uscire.
- Io... ecco...-
- Lo sapevo.-  sospirò il ragazzo, abbozzando un sorriso triste
- Siwon!- disse finalmente Stephanie, che cominciava a sentire uno spicchio di decisione salirle per la gola - Ho bisogno di capire.-
- Capire...- mormorò di nuovo lui, senza togliesi quel sorriso dalla bocca. Un sorriso che non avrebbe potuto trasudare più tristezza di così.
Stephanie riprese fiato :- Sono giorni che mi eviti. Da quando sono arrivati i miei amici, tu sei assente, e non mi parli più e...-
- Non ho niente da dirti.-
- Io sì! Lasciami finire, ti prego... Tu... tu mi hai baciata, ok? Puoi negarlo? No, non puoi. Ma non è quello. Anche Donghae mi ha baciata. Insomma, chiunque può baciarmi, se proprio deve. Ma tu mi hai detto "ti amo", Siwon. "Ti amo" è una frase forte. Forse non per te, ma per me lo è. Cosa significava quel "ti amo", allora, se adesso non mi parli nemmeno più?-
Stava parlando a voce alta, troppo alta. Rischiava di svegliare tutti. Ma non le importava. Non le importava più. Se avesse avuto una risposta concreta, ora, in quel momento, da Siwon, sarebbe uscita a quella stanza, svegliando tutti, e dicendo a suo padre, Natalie e tutti i suoi amici che era innamorata di quel ragazzo, sì, di suo "fratello", e che non le importava più niente di ciò che pensavano gli altri.
Ma Siwon non rispose. Almeno per i seguenti tre secondi.
I tre secondi più lunghi della sua vita.
- E così...- Siwon si lasciò sfuggire una piccola risata malinconica - te ne importa qualcosa.-
- Certo!- replicò lei. Odiava, odiava fortemente quando faceva il misterioso in quel modo - Perchè non dovrebbe importarmene? Se tu Siwon, se tu quello che fuggiva da me in questi giorni! Non io! Ora sono qui a chiederti se a te importa qualcosa, proprio perchè a me importa e...-
- Ti prego, stai zitta STAI ZITTA!-
Il suo sorriso era svanito. E anche la tristezza. Ora, nel volto del ragazzo, all'interno del mare nero dei suoi occhi, si poteva percepire solo una forte rabbia. Una rabbia talmente nera, che Stephanie quasi se ne spaventò.
- E' per via del mio nome, vero?- mormorò lei - Lo sapevo, è per quello. Ti sei reso conto di non essere innamorato di me, ma di Tiffany. Ma io chi sono? Tiffany, o Stephanie? Non lo so nemmeno io, Siwon! Ma per te io posso essere Tiffany se...-
- NON DIRE UNA PAROLA DI PIU'! STAI ZITTA, STAI ZITTA!-
Stavolta, Stephanie rimase letteralmente travolta dalla sue urla di rabbia. Non capiva, non capiva proprio. Era sempre più confusa. Perchè si comportava così? Qual era il problema?
Siwon si passò una mano tra i capelli, e sibilò rabbioso :- Guai a te se dici una parola di più. Dalla tua bocca escono solo delle stramaledette sciocchezze.-
- Ma... cosa...- provò a dire la ragazza, ma Siwon la interruppe subito.
- Stephanie.... Tiffany... che gran cavolata! Sono tutte cavolate, tutte pippe mentali! Che cazzo vuoi che me ne freghi, a me, delle tue pippe di merda? Cosa vuoi che me ne freghi del tuo fottuto nome, eh? Sì, ti ho detto "ti amo", quella volta. Vuoi proprio saperne il motivo? Bene, te lo dico adesso: perchè è così, ok? Per te saranno anche parole forti, e per me è la fottuta verità. Parole forti un cazzo. Te le ripeto anche adesso, quanto vuoi. Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo. Se ti chiami Stephanie, o Tiffany, o chissà quale altro nome, a me non frega niente. -
Più Siwon parlava, e più Stephanie sentiva le proprie pupille diventare sempre più grandi per lo stupore. Quelle parole le avvolgevano la mente, e la stritolavano in una morsa di totale confusione.
Non capiva. Nulla aveva senso.
- Ma... allora... cos...-
- Ti ricordi...- riprese il ragazzo, con voce più calma, ma senza nascondere la rabbia che provava - Ricordi quando te l'ho detto? Ricordi cosa mi hai risposto?-
- Io....-
- "Come facciamo a dirlo agli altri". Questo mi hai detto. Ed è questo che mi ha distrutto. I problemi che ti fai, sempre e in qualunque situazione. Non mi hai dato una risposta, non hai detto che mi ami anche tu. Ti sei subito preoccupata della razione di tuo padre, e di mia madre. Ma vaffanculo! Se mi amassi veramente, non dovrebbe importartene nulla. Io sarei subito stato pronto a dirlo, e anche a fare i bagagli, se fosse stato necessatio! Se mi amassi veramente, saresti stata pronta anche tu! Ma...- rise - ma...-
Staphanier sentì le lacrime gonfiarle gli occhi. Il problema era quello, allora!
Siwon l'amava. L'amava così tanto da fregarsene di tutto il resto. E non gli importava del suo nome. Era stata una stupida. Una stupida, come sempre. Da quando sua madre era morta, da quando era arrivata in California, aveva solo commesso azioni stupide, facendo soffrire delle persone senza nemmeno renderse conto, credendo di essere stata sempre e solo lei quella a soffrire. Se ne rendeva conto solo adesso. Quella rivelazione eracosì  arrivata all'improvviso, in tutta la sua grandezza, che non ce la fece. Esplose.
Le lacrime iniziarono  a scendere copiose sulle sue guance, e si lanciò tra le braccia di Siwon, stringendolo forte. Il ragazzo, per un attimo, rimase spiazzato da quella reazione, accogliendo immobile e rigido quell'abbraccio.
- Mi dispiace..- singhiozzava Stephanie - Mi dispiace, davvero...-
- Sei una stupida- disse lui, sciogliendosi un po', e iniziando, titubante, a ricambiare l'abbraccio - Se davvero una stupida.-
- Io ti amo. Ti amo. Mi dispiace, mi dispiace davvero...-
Non era la prima volta che Siwon le tappava la bocca con un bacio. Stavolta però lo accolse, senza fastidio. Capiva adesso ciò che provava, e fosse stata un'altra persona probabilmente anche lei avrebbe fatto di tutto per farla stare zitta.
In quel momento sentirono un tonfo sordo. Entrambi sussultarono. Qualcuno aveva sbattuto la porta della camera.
- Ma... la porta non l'avevi chiusa?- chiese Siwon.
Stephanie annuì. Sì, era sicura di averla chiusa, quando era entrata.
I due ragazzi si guardarono preoccupati.
Qualcuno l'aveva aperta senza che se ne accorgessero. Qualcuno li aveva visti, e probabilmente aveva persino sentito ogni cosa.
   
 
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