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Autore: somethingtobelieve    28/10/2014    2 recensioni
uno sfigato che non si fida di nessuno, insicuro, timido e fragile ma allo stesso tempo forte e con carattere da vendere che sbuca fuori nei momenti giusti e un figo di quelli più famosi della scuola circondato da ragazze con un passato oscuro alle spalle, entrambi sembrano ciò che non sono e impareranno ad accettare il comportamento degli altri (soprattutto l'uno quello dell'altro) a non giudicare a prima vista, ad aprirsi con gli altri a crescere, cambieranno e si sbloccheranno dai loro preoblemi e dalle loro insicurezze e si conosceranno pian piano più affondo... AVVISO YAOI se non gradite il genere siete pregati di non leggere, i commenti contrari (offensivi) a questo genere saranno ignorati.
prima fanfiction. siate gentiiiili :3
questa storia contiene anche argomentazioni come il bullismo e il rapporto con se stessi di insicurezza e di fiducia. e l rapporto con gli altri ovvio. spero vi piaccia :)
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Si spoglia e butta tutti i vestiti a terra. Passando avanti e indietro per il bagno nota la sua immagine riflessa allo specchio. Si guarda serio per un po', spostando il viso a destra e a sinistra per vedere se ci sono danni. Non contento sale sul water per potersi vedere al completo. Ha un paio di lividi ma non si mette di certo a guardarli uno per uno. Scende sconfortato, mettendosi una mano dietro al collo e sospirando. Accende le casse e mette la musica al massimo volume, non importa cosa va bene qualunque brano, purché vadino a raffica.
Sono grande adesso. Il bullismo è nel mio passato, è stato solo un' episodio, non capiterà più. Però... non mi ero mai picchiato così con nessuno...più o meno.
Inizia ad aprire il rubinetto della doccia sull'acqua calda, sistema il tappetino ed entra.
Prima fa una doccia calda, si sfrega i capelli, li lava e sfrega anche le macchie di sporco dell'asfalto. Guardandosi ferite e lividi e sciacquandole scoppia a piangere, e in un certo senso è confortante il fatto che l'acqua scorra perché ci sono già le gocce che bagnano il viso. Acqua per acqua sembrerebbe che non stia piangendo...


Che importa? Sono da solo in casa posso fare quello che voglio.
Si accuccia sotto al getto e si chiude a uovo “abbracciandosi” da solo.
Resta fermo così per un po', fin che non gli passa e decide di prenderla improvvisamente sul ridere.

Tira in su la testa... ad occhi chiusi... e poi, per gioco, apre la bocca. Iniziando a giocare sputando l'acqua per vedere quanto la fa arrivare lontano.
Dopo un paio di volte decise che stava bene in bagno e che ci avrebbe passato tutto il tempo che ne aveva voglia, quindi pensò bene di coccolarsi un po' facendo una di quelle cose che la madre non lo lasciava mai fare...il bagno vero e proprio!
Sia per i soldi che si spendono con l'acqua corrente sia per la sua pelle estremamente delicata, e quella di Andrea lo è talmente tanto che gli vengono le grinze dopo cinque minuti a contatto con l'acqua, la madre non lo lasciava mai fare il bagno e lui non se la sentiva di far ricadere le spese della bolletta. Però questa era una cosa che gli era mancata da quando era piccolo...e lo rendeva incredibilmente felice l'essersi riacquistato questa piccola gioia.
Così mise il tappo...e lasciò scorrere l'acqua!
Ooh chi se ne frega!!!
Acqua caldaa... che bello...
E così con la musica ad alto volume si rilassò, scivolò nella vasca lasciandosi cullare dall'acqua e per un po' chiuse gli occhi...
Non aveva pensieri per la testa adesso, anzi era felice. Rilassato. Poteva finalmente dirsi tranquillo e in un momento come questo non ci pensava proprio ai casini capitati quel giorno.
Anzi per riparare al male che gli era capitato, si fece un po' di bene... si mandò in estasi masturbandosi.
Era contento dell'orgasmo che era riuscito a provocarsi, non c'è niente di male in questo e lui lo sapeva.
E poi gli ormoni, tra uno sbalzo e l'altro durante la giornata... forse doveva finire in bellezza. Perché, non se lo meritava, per caso? Dopo tutto quello che ha sofferto e che ha dovuto subire, dopo lo sfogo nell'aver picchiato qualcuno e il malessere allo stesso tempo... forse quando si sta male così si trova gioia nelle piccole cose? Come farsi il bagno, da soli in casa? Stare un po' da soli con se stessi e col proprio corpo non può far male... questo è.. un piccolo regalino che mi faccio semplicemente...


Dopo essersi divertito come un bambino di 5 anni, a sentire i suoni ovattati con la testa sott'acqua e a fare le bolle col naso e con la bocca, decise che poteva bastare.
Sopratutto dopo l'orgasmo.
Non era la prima volta che lo faceva, ma da quando aveva iniziato, aveva capito il senso di “dipendenza” come dalla droga.
La sensazione che provava era così piacevole e soddisfacente, che lo portava fuori dal pianeta, di sicuro lo portava anche al non dover pensare a niente, quindi anche con questo pretesto finiva col chiudersi in bagno per ore.
Si coccolava esattamente come voleva, a volte preferiva stare a lungo, a volte bastava una sveltina e cominciava a desiderare che potesse provocarglielo un'altra persona.
Cazzo se è così bello da soli, immagino che non ho nemmeno idea di come possa essere se...


Si asciuga il corpo e passa l'asciugamano tra i capelli, camminando in punta di piedi tra un pantalone qui, lo slippino lì e maglia e calzini più in là.
Stare nel bagno ad asciugarsi i capelli allo specchio, per quanto poco durasse, era comunque un momento che passava solo con se stesso e con la nudità del suo corpo riflesso.
Non avrebbe mai avuto il coraggio o la presunzione di dire che era bello o di potersi piacere, nemmeno nei suoi pensieri, non se lo permetteva.
Guardava il suo petto, ammettendo di avere un corpo esile e magrolino, quindi di sembrare molto più ad un ragazzo che ad un uomo. Ma in fondo gli andava bene così. Non era un tipo da muscoli. Non è strano, non tutti i ragazzi vorrebbero essere muscolosi, come non tutte le ragazze amano i muscoli.
Però lui sentiva di preferire, come partner, qualcuno che lo avrebbe protetto e difeso e coccolato. Qualcuno che lo avrebbe fatto sentire al posto suo, di appartenere a qualcuno.


Ogni tanto, gli tornano in mente le dolci carezze della madre, che riceveva da piccolo, quando si divertiva a fingere di dormire. Lo facevano stare così bene che anche adesso, che è grande, le desidera, e non è poi così strano anche questo.


E se pensa a un partner, alla gioia che provava ad ogni carezza, quando la madre gli spostava i capelli dalla fronte, è quello che vorrebbe. Si immagina qualcuno, che con la felicità e l'amore che gli dà, possa fargli scordare i suoi dolori e le sue cicatrici, perché lui sapeva che l'amore ha questo effetto, l'ha provato una volta.


Vorrebbe qualcuno che possa strappargli via quella spina nera, ma sapeva di chiedere troppo e si diceva che in fondo questi, erano solo dei suoi momenti di tenerezza e di fragilità.
Per questi motivi gli andava bene la sua corporatura, che alla fine rispecchiava se stesso, fragile delicato e dolce.


Ora mette i vestiti a lavare, cercando di riparare il riparabile del suo corpo, fortunatamente riesce ad usare solo tre cerotti, il resto sono lividi e finalmente può vestirsi e sentirsi completamente fresco, quasi messo a nuovo se non fosse per la rissa.
Tornando nel bagno per spegnere la radio, nota ancora un livido in viso più il graffio sul labbro.
Occazzo e adesso? La faccia non posso mica nasconderla... certo potrei usare una sciarpa, ma, tutto il giorno? Si insospettirebbero, ovvio. E poi come potrei per cena?
Bocciata l'idea della sciarpa, quindi... come posso coprire una chiazza viola dal viso...o che scusa dovrei inventarmi...
no aspetta!... coprire?
Mmmh... non è un'idea poi così malata e potrebbe andare! Si! È l'unico modo!


Molte volte Andrea, aveva visto sua madre truccarsi, e le pubblicità che mettono in televisione ogni tre per due, ti ficcano in testa cose che neanche pensavi di sapere!
Coprire...trucco!
Iniziò a rovistare tutto preoccupato tra gli armadietti per cercare quei dannati aggeggi di tortura che usano le donne, come quel... quel coso..il...piega ciglia! È assurdo! Dopo svariati tentativi lo trova, fermandosi a guardarlo due secondi in più solo per il gusto di fare una smorfia schifo-terrorizzata.
Ha individuato il covo degli strumenti. Ora deve solo trovare la polverina per la pelle.
Apre una scatoletta tonda ed eccolo lì! Dev'essere questo..!giusto affianco al pennello per diffonderlo.
Schiaccia il pennello nella terra color pelle e la butta direttamente sulla parte interessata... per sicurezza ne usa molta...e molta.
Sembra una “polverina” buona! Cazzo queste cose fanno miracoli! Ma allora come sono le ragazze senza trucco?? …. ieuh
E funzionava davvero. Ci era riuscito. E non si notava... non troppo almeno. Rimase insoddisfatto solo di una piccola cosa, ma non durò molto... il labbro.
Nah! Un graffio del gatto easy!è il mio gatto, lo prendo sempre in braccio...qualche volta gli incidenti capitano no'?

 


Per quanto riguarda Alex, beh lui se la caverà piuttosto bene, risolvendo la cosa dando la colpa ad una partita di calcio, che “fortunatamente” per lui, avrebbe avuto proprio durante il tardo pomeriggio di quella giornata.
-un incidente. Mamma avresti dovuto vedere che casino! Il coach ci ha cazziati di brutto perché un ragazzo mi è venuto addosso, certo mi ha sfracassato, insomma ci siamo fatti male entrambi ma... è stato un incidente, avrebbe anche potuto non arrabbiarsi così esageratamente!-
- E chi è questo che ti è venuto addosso?-
- Mamma! Ti ho detto che è stato un incidente! Semplicemente non ci siamo visti...sai quando si corre all'indietro.. e comunque si chiama Marco ma non lo conosci.-
- Permetti che mi preoccupi per te?! Sei il mio bambino! Come diavolo è successo?? però secondo me il coach non ha tutti i torti...avrà i suoi metodi, io non sono un insegnante di sport e quindi non so, però è giusto che vi dica almeno di fare attenzione! Che ne sai, io ho capito che è stato un caso, ma magari la mamma di questo Marco potrebbe arrabbiarsi con lui, no'? Io avrei tutte le mie ragioni al posto suo, di essere arrabbiato.-
- si va beh ma ha esagerato comunque...- dice avviandosi verso la sua camera per cercare di sfuggire il più presto possibile dalla conversazione.
- eh beh? Te ne vai già? Su spiegami la dinamica dell'incidente-
Alex è bravo a inventarsi bugie così, sul momento, è un ragazzino e praticamente, ci nasce con quest'abilità e se la caverà con una specie di ruzzolamento, i due, dopo lo schianto, avrebbero iniziato a rotolare schiacciandosi a vicenda varie parti del corpo con le gambe e...
-beh la faccia è la parte più delicata e il labbro ci vuole poco a romperlo, mi ritengo fortunato a non essermi rotto il naso! eh... ma io sono un duro! Non ti preoccupare, ho messo subito il ghiaccio ed è andata meglio, non ti preoccupare sul serio, non può capitare due volte! E per evitare il coach ha deciso di mettere in panchina uno quando gioca l'altro quindi...-
- mh. Sarà meglio, tu però adesso ti prendi un po' di riposo, capisco la tua passione ma non mi sembra il caso di tornare conciati così, certo che potevano spedirmi anche il figlio a pezzettini, facevano prima! come ti hanno rimontato?-
- Eddai mammaaa – disse con tono sbuffante e parecchio scazzato
-vai a farti una doccia adesso và! Sta sera ne parliamo con papà, quello è capace che non ti manda più a calcio, quindi preparati.-
- Ma andiamo! Sei dalla mia parte o cosa??-
- Amore, vorresti mica nasconderglielo?-
- no è che...-
-vai a farti sta doccia và, che tanto ne riparliamo...-
-che cazzo -
-hei!!-


Così anche lui fece una doccia riflessiva e, per quanto fosse stato bravo a nascondere tutto, non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo. A ciò che aveva fatto. Ad Andrea.
Sono stato un vero pezzo di merda...ma che ho fatto?! Come siamo arrivati a picchiarci?? non pensavo la situazione fosse così grave... se penso che il mio era solo un tentativo di ricevere le sue attenzioni...per una mia piccola curiosità...quanto sono stato stupido.
Vorrei tremendamente scusarmi, ma non saprei da dove cominciare e devo anche sapere se lui almeno è disposto ad accettare le mie scuse, intendo anche solo a sentirle...
Basta con i messaggi. Non ha senso, le ragazze di queste cose ne parlano sempre “non scrivermi certe cose!” me lo dicono spesso “vorrei che mi dimostrassi di più quello che provi, non me ne frega nulla di un sms sdolcinato!!” galline noiose...pff
Ma lui no. Non è così. E si merita delle scuse. Delle scuse sincere, come si devono. Come posso fare?









Ciao Ragazziii :DDD sono stra contenta di avere pubblicato il sesto capitoloo XDDDDD
.o0o°scusate questo rosa superfemminile°o0o.
Prima di tutto: spero non abbiate pensato male al "buona questa polverina" non sapevo come correggerla e nel momento in cui l'ho scritta, davvero non ci stavo pensando XDD
secondo: beh non ho molto da dire riguardo a questo capitolo, al solito, spero vi sia piaciuto. Ma ci tengo a fare una precisazione, se siete arrivati fin qua comunque credo sia perchè, la storia vi piace così più o meno :P però prima che possiiate lamentarvi ;) voglio dire che tengo davvero molto alle tematiche che affronto (per l'ennesima volta) e cercherò di seguire tutti i vostri consigli, per quanto riguarda l'abbreviare e il dettagliare dove serve ma la mia storia si svilupperà sempre nello stesso modo in cui si stà sviluppando ora.
Cioè. ci sono capitoli incentrati interamente sui pensieri di un personaggio, che a me non dispiacciono ma rendono la storia lenta, ad esempio se è accaduto qualcosa nel capitolo precedente e state leggendo il capitolo successivo, magari pensate ad un proseguimento, e invece vi trovate a leggere un intero capitolo che gira e rigira su un argomentazione pensata da un personaggio (o da un flashback, in quel caso necessario) dovendo passare a quello dopo ancora, per potere essere soddisfatti di uno sviluppo. A me non dispiace ci siano flashback o "lunghi" pensieri che rallentano la storia, piuttosto se vi piace la vedrei su un punto di vista diverso: vi fa innamorare del racconto, piano piano, sempre di più. E sopratutto vi fa entrare nella testa dei personaggi e vi fa provare ciò che loro provano o qualcosa di abbastanza simile. Per questo ci tengo ai miei "monologhi" che cercherò di abbreviare, certo, ma che saranno comunque, direi...spesso presenti. man mano che la storia và avanti credo diminuiranno, non so... anche esprimendo la felicità si può finire col parlare tanto, non solo con la tristzza D: e la depressione TT^TT del povero Andrea ;P
direi che è tutto gente :DD
come al solito lasciate una recensione! Ditemi cosa ne pensate e correggetemi se ho sbagliato qualcosa! o se la pensate in modo diverso! quslunque cosa, fatemi sapere come la pensate!! ci tengo e se riesco visito il sito tutti i giorni, quindi sono qua per rispondere !! :DDDD
Ringrazio anche le lettrici/lettori silenziose anche se conoscere quello che pensate su questa storia è una delle parti più belle di scrivere fanfiction, è come guardare i frutti del raccolto <3
dai ciao genteeeeeee buonissima giornata

  
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